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Come evitare un flagello dell'umanità: Il radioamatore distratto
Copyright Paolo Zaffi, I4EWH © 2001

Il radioamatore distratto è una delle sottospecie più diffuse fra quelle che formano la razza dei radioamatori, e purtroppo è anche la più dannosa e prolifica. Se ne trovano in tutti gli angoli della terra ed è difficile sottrarsi ai loro perniciosi effetti, così come a volte si rischia di rimanere contagiati dal loro comportamento, contraendo un'infezione che può cronicizzarsi. Questo breve saggio vuol istruire sul come riconoscere prontamente ed evitare con cura i radioamatori distratti, minimizzando così i rischi che il contatto comporta. Abbiamo ritenuto di suddividerli in alcune categorie, creando una classificazione che ci permetta di distinguere bene l'una dall'altra queste creature; e iniziamo quindi parlando di coloro che provocano i danni maggiori: i paesi rari. Quando il radioamatore distratto ha un nominativo poco frequente possono accadere cose terribili: si sa di net-control che hanno raccolto liste di 500 nominativi e quando hanno chiamato la stazione DX questa non ha più risposto, essendosi messo a leggere Topolino; i più sfortunati dopo aver fatto il sospirato QSO e spedito una busta ben imbottita di verdoni, ricevono (dopo molti mesi) una splendida cartolina panoramica, con paesaggio tropicale.... e la scritta "NOT IN LOG". Poi anche l'invito ad inoltrare una quarantina di QSL allegate ad altrettanti DX'er europei. Questo soggetto si riconosce abbastanza facilmente, quando fa QSO con qualcuno lo chiama sempre John; non dice mai il nominativo alla fine del passaggio e garantisce a tutti la QSL via buro, che nel suo paese non esiste. Per evitarlo è sufficiante tenere accuratamente spenti gli apparati in HF e le antenne scollegate. Il pataccaro distratto è meno pericoloso ma più diffuso: il suo habitat sono le Sezioni umide, oscure, dai corridoi bui e pericolanti. Si riconosce facilmente, basta ascoltarlo mentre parla dei vecchi tempi: il suo primo trasmettitore a scintilla era fatto con l'impianto di accensione di un motore diesel, il ricevitore con il carburatore di un motore elettrico, e l'antenna con gli avvolgimenti di un motore a vapore. Inoltre ama ricordare di aver conosciuto di persona tutti i più importanti inventori e scienziati che hanno contribuito allo sviluppo della radio, da E. Sporadico, che scoprì il fenomeno propagativo che oggi porta il suo nome, a F. T. Mille che inventò il famoso transceiver, per non parlare di Mike Phones, che non si sa cosa abbia fatto, ma il suo nome compare su tutti gli apparati di una certa classe. Quando fra i pataccari distratti c'è anche il chiacchierone dei ponti, le cose si fanno divertenti: infatti questo soggetto ne conta una diversa per ogni ponte che può agganciare dal suo QTH, così può capitare di sentirlo su un ripetitore veneto mentre racconta di avere un male dalla prognosi infausta, e tutti quanti a cercare di confortarlo e sostenerlo, compiangendo la sua disgrazia; e dopo un po' eccolo su un ponte marchigiano a chiedere un controllo trasmettendo da "mobile aereo" ottenuto premendo un cartoncino sulle pale di un piccolo ventilatore... Per non risentire gli effetti della sua vicinanza è sufficiante frequentare pochissimo la Sezione, limitando l'attività alle sole partite a carte in un angolo riservato. Il radioamatore distratto autocostruttore è ancora meno diffuso, esso reca in sé i germi della propria distruzione: ogni tanto qualcuno cerca di cambiare le valvole al lineare senza spegnerlo, altri spelano coi denti un filo con la 220 e così la specie piano piano si estingue, con grande rimpianto dei rivenditori di componenti che hanno fatto soldi a palate con quelli che montano l'amperometro in parallelo all'uscita dell'alimentatore e il voltmetro in serie, connettono l'anodica all'antenna e puliscono i relè con il lucido da scarpe. Per riconoscerli con sicurezza basta domandare loro cos'è il terziario avanzato: se rispondono che è una parte molto evoluta del trasformatore, evitateli con la massima cura. E' assai dannoso anche il Presidente di Sezione distratto, ben individuabile in occasione di manifestazioni e convegni di vario genere: uno di essi, al XXIV Congressone Radioamatori Mangioni, incaricato di porgere il benvenuto alle autorità intervenute accolse uno di questi dicendo "Ciao vecchio panzone"... accorgendosi troppo tardi di aver parlato col Vescovo. Sono la categoria più facile da eliminare, basta non rieleggerli. Il pacchettaro distratto è invece a basso rischio: al massimo occupa la frequenza per ore cercando di farsi inviare più volte possibile la scritta "***Comando errato, ritenta e sari più fortunato" da qualche digipeater-gateway-mailbox-fastfood-carwash che, dovendo memorizzare gli utilizzatori crea in questi casi la directory "pirla".


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