I radioamatori per i radioamatori
Gabriele Villa, I2VGW
Editoriale un po’ sui generis questo del mese di settembre. Perché quando, come ormai sapete, mi imbatto in qualcosa che rappresenta un valore aggiunto, ebbene io cerco, come direttore di questa Rivista, di valorizzarlo. Il titolo già esprime il mio pensiero: la filosofia di comportamento che dovrebbe ispirare e orientare tutti noi che ci adoperiamo per rendere sempre migliore la nostra passione. Ma renderla migliore e alimentarla per chi? Per noi stessi chiusi e rinchiusi fra le mura del nostro shack e del nostro ego. Oppure anche per gli altri?
Ebbene il lavoro che, pazientemente, ha messo insieme Giovanni Scavino, IK0WMJ, oltre 70 pagine e planisfero, prefissi e utilities vari per poter navigare con agilità e “professionalità” nell’etere, non è soltanto un esempio “artigianale” di dedizione ma è anche, e soprattutto, il desiderio consapevole di poter fare qualcosa anche per gli altri. Certo magari sperando pure di portare a casa almeno le spese di confezionamento di questo lavoro. Ma le ore, le giornate, suppongo anche le notti trascorse da Giovanni a mettere insieme sigla su sigla, coordinate su coordinate, numeri su numeri, non hanno prezzo. Perché tutto ciò significa fare, da radioamatori qualcosa per altri radioamatori. Avere una marcia in più. Quella marcia che consente il sorpasso di chi si trastulla nella banalità ordinaria di chi, attenzione non solo e non tanto nel radiantismo, si trastulla soddisfatto e felice della routine. Di chi preferisce stare in disparte, sicuro. Nel proprio bozzolo. Per non rischiare mai critiche né giudizi. Per non mettersi mai in gioco. Senza sapere quanto sia bello acciuffare anche un piccolo grande traguardo. E ora passo la parola a Giovanni riportandovi la sua lettera.
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