Ora è tutto a posto, funziona tutto a meraviglia e ricetrasmetto su QO-100 al meglio che si possa, in full duplex con un ottimo segnale (prossimo all’intervento di Leila) e, mi dicono, con un ottimo audio.
Mentre ascolto il traffico leggo “The Radio Amateur’s Satellite Handbook” edizione del 2000 dove si parlava già del satellite Phase 4 a cui appartiene QO-100 e si descrivevano le implicazioni e le complicazioni di un progetto del genere. Oggi tutto questo è realtà e devo dire che fa davvero un’impressione incredibile leggere di radioamatori e scienziati che si sono dedicati a questa attività stupenda… un ringraziamento vada a tutta la comunità scientifica e radioamatoriale che ha consentito questo incredibile passo….
Allora… iniziamo questo 3D con alcune puntualizzazioni onde evitare qualsiasi fraintendimento.
Non è evidentemente mio interesse o intendimento (tentare di) insegnare qualcosa a qualcuno e tanto meno mettermi in competizione...
Quanto andrò a raccontare è semplicemente la storia che ho vissuto per aggiungere, alla mia stazione radio, la possibilità di ricetrasmettere sul satellite geostazionario QO-100.
Quest’anno la mia licenza compie 30 anni ed in qualche modo mi ha fatto piacere riuscire in questo progetto.
Con i satelliti ho sempre avuto un rapporto un pochino “complesso”.
Da trentennale lettore di CQ Radio Amateur magazine
https://cq-amateur-radio.com/
ho sempre letto di collegamenti facilissimi fatti da ragazzini con portatilini ed antennine piccole spesso tenute in mano quando non, addirittura, attraverso il gommino del portatile.
Io, da parte mia, non ho avuto molta fortuna neppure con 100W ed una antenna verticale fissa da 2,5 metri.
Quindi ogni volta che sentivo parlare di satelliti facevo finta di nulla ed andavo oltre.
Le soddisfazioni, la mia stazione radio, me le ha date in HF consentendomi di collegare 323 entità DXCC con una semplice verticale… ma i satelliti quello era un capitolo un po' così.
Un bel giorno di questo inverno ero al telefono con un cliente toscano.
Chiacchierando del più e del meno gli chiesi che antenne avesse.
Lui si schernì minimizzando il proprio impianto ma rimarcando che aveva un ottimo sistema per i satelliti. Satelliti? Si QO-100… non lo conosci? No non ne avevo mai sentito parlare.
Nonostante legga quotidianamente giornali, riviste, siti web radioamatoriali…forse proprio perché “andavo oltre” l’avevo saltato a piè pari.
Cos’ha di particolare QO-100?
Semplice.
E’ geostazionario.
Quindi è lì fisso e non gli devi andare appresso come i LEO che tante delusioni mi avevano dato.
In più, proprio perché collocato nella fascia di Clarke (Clarke è il nome dello scienziato che dette il nome alla fascia attorno alla terra che si trova a circa 36.000 km di altezza.Arthur Clarke, morto nel 2008 credo fosse anche radioamatore, 4S7… da Ceylon…) ha un footprint…. modo gergale per definire l’area, sulla terra, da cui un satellite è acquisibile immenso. Praticamente metà pianeta Terra.
L’amico toscano non mancò di indicarmi un ottimo setup e rimarcò che il mio Yaesu FT-817…così come il mio Kenwood TS2000X avrebbero potuto giocare un ruolo fondamentale nella costruzione della stazione.
Quella telefonata di sicuro cambiò la mia attività radioamatoriale.
Con i satelliti radio avevo sempre avuto scarsissima fortuna, come detto, ma dal 1993 ho un impianto con tre parabole per la ricezione della tv via satellite.
Sono quasi stato un pioniere.
Ai tempi era davvero una “primizia”. Delle tre parabole però, costituenti un impianto per TV digitale e analogica su varie posizioni orbitali, oggi come oggi, ne è utilizzata una sola.
Le altre due, rimaste con LNB per i trasponder analogici, erano del tutto inutilizzate.
Sicchè terminata la telefonata con l’amico toscano, guardando fuori dalla finestra…mi si accende una lampadina.
Ciò che segue è una serie abbastanza incredibile di peripezie, errori, cattive interpretazione di manuali, letture e consigli condito dal famoso detto: tutto ciò che potrebbe andare storto nel momento peggiore…andrà storto nel momento peggiore.
Errori e stupidaggini commessi per la mia totale ignoranza su queste frequenze e probabilmente un approccio, di base non corretto. Il tutto anche per il fatto che nessuno tra i miei amici “vicini” avevano esperienza “sat”.
Faccio – spero – da apripista!
Ve lo racconto con lo stesso spirito con cui sei anni fa vi feci un 3D sulla sostituzione dell’antenna verticale, con la “scoperta” della HyGain AV680, la famosa antenna multibanda verticale .
http://www.arifidenza.it/Forum/topi...ms=,r7,av680
Non è un 3D per mettermi in mostra. E per cosa poi…
E’ qualcosa che scrivo per rendervi partecipi delle cose e per esortarvi ed incitarvi a provare.
Questo satellite è anche un’eccellente soluzione per chi ha insormontabili problemi di installazione di antenne. Cosa non da poco.
Nonostante il mio amico/cliente mi avesse descritto un impianto top da mettere insieme, io per come sono fatto, amo guardarmi in giro e studiare le soluzioni più comode e versatili per i miei gusti e per le mie esigenze.
Sono seguite dunque due settimane di studi, ricerche ed analisi delle cose da fare, da comprare e come integrarle nella mia stazione.
Prima di tutto specifico che l’approccio che ho seguito non è quello al risparmio con chiavette sdr, pc e via. Non mi interessa il web sdr se non per fare delle verifiche di tanto in tanto.
Non mi interessano i sistemi tipo Adam Pluto: Adalm Pluto della analog Device prevede la presenza di un pc, il Pluto stesso che trasmette a 2,4 GHz e riceve a 739 MHz in full duplex e un amplificatore di segnale in tx. Anzi: una cascata di amplificatori per rendere utile il segnale…
https://www.analog.com/en/design-ce...#eb-overview
Non mi interessano i sistemi ibridi. Questi prevedono una radio non full duplex..(esempio IC705, FT817/18 ecc. ) in certi casi anche solo un HF con un convertitore uplink che porta il segnale a 2,4 GHz…seguito poi da un amplificatore. Questi sistemi prevedono per il lato rx delle chiavette sdr collegate ad un computer e consentono operazioni full duplex.
Come vedremo più avanti ci sono anche dei sistemi a sé stanti, chiamati “ground station”. Questi sistemi prevedono la presenza di un transceiver. Convertono sia l’rx che il tx sulla stessa gamma d’onda.
Funzionano molto bene e sono una eccellente soluzione per togliere di mezzo il computer ma hanno il difetto grave di non consentire traffico full duplex.
La sciocchezza, a mio modo di vedere ed interpretare le cose, è stata probabilmente, da parte di chi li ha progettati, il cercare la semplificazione a tutti i costi.
Qui vi racconto come uno che vuole adoperare una radio “capace” di traffico sat full duplex ha affrontato la cosa.
Avevo un TS2000X fatto apposta per il satellite… mi interessava sfruttarlo!
Contemporaneamente mi imbatto nel sito della DX PATROL.
https://www.dxpatrol.pt/index.php/kits
Si tratta di una ditta, piccolina, gestita da Antonio CT1FFU, che ha in commercio tutto il necessario per ricetrasmettere su QO-100. In realtà dopo qualche mese di operazioni su QO-100 credo che almeno un 20-25% delle stazioni sul satellite abbia -o abbia avuto – materiale loro: estremamente diffusa!
Una cosa molto importante a riguardo è il fatto che secondo i gestori del satellite, è “obbligatorio” il fatto di avere un impianto full duplex. Lo stesso si legge su accese discussioni sui forum tedeschi della AMSAT DL.
Ciò comporta la possibilità di tenere sotto controllo, in down link, la propria emissione.
QO-100 in particolare è qualcosa di abbastanza delicato.
Nei 500 kHz che sono a nostra disposizione ci sono 2 beacon, uno all’inizio di gamma ed uno alla fine…oltre ad uno che trasmette esattamente a centro gamma la telemetria.
E’ fatto obbligo a tutti gli OM di non avere un segnale più forte…potremmo dire esageratamente più forte dei due beacon.
Se si avesse un segnale troppo forte interverrebbe Leila.
Leila non è una bella bionda ma un sistema automatico che, letteralmente, mette “la portante” a chi non ottempera a questa raccomandazione.
Quindi conviene che Leila se ne stia per i fatti propri e se si è alla ricerca del segnale migliore ci si concentri sulla qualità audio trasmessa.
Segnalo inoltre che quanto ho sperimentato riguarda, in via esclusiva, lo NB Trasponder…narrow band…trasponder…cioè il trasponder su cui trasmettiamo con emissioni a banda stretta.
Banda che al massimo potrà essere di 2700 Hz.
Prima di raccontare le peripezie alla base del 3D lasciatemi dire che aggiungere QO-100 equivale ad ottenere una vera e propria gamma radioamatoriale in più, ai fini operativi.
Si tratta, come detto di 500 kHz, spettro maggiore di qualsiasi gamma decametrica al di là dei dieci metri.
Non è poco e per consentire traffico ordinato è stato redatto un band plan che deve essere seguito alla lettera.
https://eshail.batc.org.uk/nb/AMSAT...1140x641.png
Per quanto riguarda invece al trasponder ATV nulla: dirò non ne ho la minima competenza e, da parte mia, rimane qualcosa di inesplorato.
Il mondo radioamatoriale è eterogeneo per cui ci sono un sacco di discussioni in giro, portate avanti soprattutto da soggetti pigri che molto spesso non muovono dita ma parlano, spesso per dare aria ai denti.
E quindi ci sono quelli che, senza sapere di cosa si stia parlando, hanno già definito QO100 un “ripetitore o poco più”… oppure… ”QO100 è meno satellite degli altri”… e così via.
Per gestire simili obiezioni credo ci siano solo due strade. Lasciarli friggere nel loro brodo, pieni di loro stessi come sono, oppure esortarli a provare per poi riparlarne.
“Uscite del genere” tuttavia denotano, secondo me, scarsa intelligenza, per cui francamente conviene proprio andare oltre e non perderci tempo. Leggere, capire il lavoro che ha rappresentato la realizzazione del progetto di QO-100…Phase4 per poi provare noi stessi ad adoperarlo per poi sentire che qualcuno liquida il tutto con simili frasi denigratorie fa francamente cadere le braccia…se non altro.
Tutto ebbe dunque inizio con quella telefonata.
Come detto dopo quindici giorni ero pronto a procedere con i primi acquisti.
E dunque dal sito DX PATROL acquistai l’up converter mk4, il down converter, il modulo GPS nonché l’amplificatore.
Dal sito PASSION RADIO
https://www.passion-radio.com/
oltre a tutta la cavetteria già preparata, intestata sma e F ecc l’antenna.
Tra gli sperimentatori del QO-100 ci sono quelli che vanno con le antenne ad elica… e quelli con le così dette POTY antenne….Patch of The Year…significato dell’acronimo che successivamente avrei leggermente modificato…
L’antenna Poty di base è un LNB per la ricezione del segnale TV via satellite a cui è stata modificata a 739 MHz la frequenza d’uscita per l’OL ed a cui, bucato il dischetto a protezione della guida d’onda è stata infilata la “patch”.
L’LNB rimane funzionale per la ricezione; la patch serve per la trasmissione.
A questo riguardo non rimarcherò i miei successivi fallimenti giacchè c’è un sacco di gente che in qualche modo ci si trova bene.
Evidenzio comunque come si tratti di un compromesso.
Siamo sulla medesima parabola, installando due antenne che dovrebbero avere medesimo fuoco ma che medesimo fuoco non hanno.
Il mio problema risiede proprio qui.
Aver voluto seguire il mood generale che indicava come easy l’approccio a parabola singola.
Non piacendomi la POTY mi sono guardato in giro.
Sul sito PASSION RADIO ho trovato la soluzione elegante.
Si tratta di antenne costruite in Germania dalla BAMATECH su disegno di DJ7GP . Quella che ho acquistato è:
https://www.passion-radio.com/satel...at-1218.html
Essa presenta l’ingresso sma per la trasmissione.
Sul corpo dell’LNB, lato ricezione sono presenti due uscite.
Una di segnale.
L’altra come riferimento per l’elettronica dell’LNB in modo da stabilizzare tutto ed evitare derive.
Ci torneremo a breve perché questa è stata la prima fesseria fatta.
Nel frattempo visite da LEROY-MERLIN consentivano di recuperare tutto l’hardware da porre sotto l’antenna parabolica.
Molto bene.
Una preoccupazione che ho avuto è il fatto di poter potenzialmente incenerire il down converter trasmettendoci attraverso il TS2000X per sbaglio.
Peraltro sia il down converter che l’up converter della DX PATROL hanno una flessibilità eccezionale dalla loro: puoi scegliere tra 28/144/430/1200. Visto che il TS2000X ha una presa d’antenna RX only…per le decametriche…formalmente per le beverages sulle onde medio corte… ho fatto sì da predisporre tutto in modo da ricevere attraverso detta porta.
Non avrei potuto danneggiare nulla.
Lato tx, dato che il mio TS2000 è, appunto, la versione “X” dotata cioè dei 1200, ho scelto questa gamma per l’up link anche perché, così facendo, e se fosse funzionato tutto come previsto, avrei avuto il TS2000X disponibile per il traffico satellitare ma anche a quello normale in 144 e 432 MHz nonché in HF/50 MHz. Sarebbe stato comodissimo.
Ricapitolando quindi: down converter in 28 MHz e up converter in 1200 MHz.
Dal TS2000X partono due cavi KSR195, sottili, abbastanza flessibili, meglio di un rg58, a bassa perdita, intestati sma.
La combinazione, ancora una volta è stata reperita da PASSION RADIO.
La scelta del cavo KSR195 è dovuta al fatto che la distanza tra TS2000X e box contenente l’up/down converter, sotto la parabola, è di soli 7-10 metri.
Per evitare l’uso di RG58 e adoperare cavi preintestati con connettori sma, la scelta è ricaduta su questo.
Compresi gli adattatori sma-rca (per la presa rx only sul ts 2000) e sma-N per l’uscita in 1200.
Questi cavi di circa 10 metri entrano nel box, alimentato dall’alimentatore di stazione.
Nel box subito un problemino risolto.
Avendo divorato ogni possibile video/tutorial su you tube apprendo, non documentato da alcuna altra parte, che il modulo GPS deve essere acceso PRIMA dei moduli up e down converter.
Se si alimentano contemporaneamente praticamente non si agganciano.
Cioè sia l’up che il down converter, se sono alimentati contemporaneamente al modulo GPS che dovrà stabilizzarne la frequenza, non agganciano il riferimento.
Occorre che prima si attivi il modulo GPS, poi gli apparecchi da gestire.
Occorre un sequencer.
Cerco su Amazon e per meno di 15 euro trovo un’ottima schedina.
https://www.amazon.it/gp/product/B0...e=UTF8&psc=1
In pratica il cavo corrente continua che proviene dall’alimentatore va ad alimentare direttamente l’amplificatore, il modulo gps nonché il sequencer.
Quest’ultimo provvede a dare tensione dopo circa 15 secondi anche all’up e down converter.
I 15 secondi sono naturalmente regolabili.
L’amplificatore da parte sua si alimenta a 28 V.
Nella confezione DX PATROL è previsto un “inverter” che porta la tensione da 13,8V a 28 V.
In realtà la tensione misurata sarà di 23,5V ma va bene per non impiccare il PA.
Lato trasmissione dunque, il modulo dell’up converter lokkato per evitare derive di frequenza al modulo GPS riceve il segnale in 1200 MHZ dal TS2000 e lo converte a 2,4 Ghz.
Dall’up converter parte un cavetto sma di tre metri che termina, attraverso altro sma direttamente nella presa dell’antenna di cui sopra.
Lato ricezione, il down converter è pure lokkato con il modulo GPS.
Dal down converter partono due cavi (RG6 terminati con connnettore F) che si innestano nelle due prese dell’LNB.
Uno è il segnale. L’altro è il riferimento che il down converter riceve dal modulo GPS e che provvede a ritrasmetterlo anche appunto all’LNB.
Sembra tutto funzionare.
Nota bene: sia il down converter che l’up converter della DX PATROL sono dotati di quarzo termostatato.
L’aggiunta del modulo GPS non è strettamente obbligatoria. Sicuramente però, una volta che il modulo GPS è operativo – nel mio caso lo stato ok consente l’acquisizione di 9-11 satelliti GPS – rende tutto molto più preciso e “fermo”.
Consideriamo che parlare di 0,5 ppm che sta per parti per milione a 28 MHz è una cosa… fare altrettanto a 2.400 MHz è altro.
I due moduli up e down converter presentano, documentati nelle istruzioni, dei jumper da modificare per selezionare il quarzo termostatato interno piuttosto che il riferimento esterno. Operazione francamente molto semplice e confermata dall’accensione di un led dedicato.
Altra nota: il down converter invia una tensione attraverso il cavo coassiale per alimentare l’LNB.
In pratica ha un Bias Tee interno.
Si presti la massima attenzione.
Come segnalato sulle istruzioni occorre evitare – nel modo più assoluto – di operare sulle prese dell’LNB o down converter con quest’ultimo alimentato.
Basta un istante a fare un cortocircuito ed a “far fuori” il down converter. Cosa che, naturalmente e puntualmente, non abbiamo mancato di fare. Mai una gioia!
Si presti anche attenzione agli spinotti da adoperare per alimentare i moduli DX PATROL . Apparentemente sono standard…in realtà le prese si trovano di misura diversa e se non sono quelle corrette, i moduli non si accendono.
A questo punto la mia parabola LOEWESAT da 100 cm, preparata con l’antenna BAMATECH va semplicemente puntata correttamente.
Per far ciò ho scaricato sull’Iphone l’app “Cercatore Satellitare”.
Francamente ero piuttosto perplesso circa la funzionalità di queste app.
Mi devo ricredere. Mi ha salvato.
Una volta impostato il satellite, tenendo acceso ovviamente il GPS sull’Iphone mi ha consentito di puntare con precisione la parabola.
https://eshail.batc.org.uk/point/
Qui praticamente, trovando sulla mappa il nostro QTH, siamo in grado di ottenere l’elevazione (ZENITH), puntamento (AZIMUTH) e l’angolo di SKEW (che – per la cronaca – sembra avere un effetto molto ridotto e che in pratica è una correzione della polarità).
Una volta montato l’LNB sul supporto del braccio della parabola, per regolarlo basta ruotare, LNB, sul proprio asse.
In prossimità della giunzione tra copertura solitamente bianca dell’LNB e il corpo vero e proprio del convertitore, è solitamente presente una scala graduata da +/- 15 o anche 30 gradi, proprio per regolare con precisione questo parametro.
Peccato che però il TS2000, che avevo predisposto con le memorie su QO-100, non sentisse nulla. Avanti e indietro… Avevo regolato con attenzione le frequenze ma nulla.
Provo ad affinare anche lo ZENITH che effettivamente era fuori (l’antenna era su Eutelsat 13). Nulla. Mi viene però un lampo di genio. (omissis)
Non ho esperienza con questo satellite ma lo devo approcciare lato rx ma anche tx.
Mi sintonizzo dunque sul computer sul web sdr inglese
https://eshail.batc.org.uk/nb/
in modo da avere tutto lo spettro del trasponder a disposizione in vista.
Io ho puntato l’antenna come si deve e non ci devono essere discussioni circa il fatto che qui, tutto quanto funzioni.
Regolo allora il modo di trasmissione in RTTY e schiaccio il PTT.
E’ un giorno in cui c’è parecchio traffico e non so dove io stia trasmettendo.
Così in modo poco raccomandabile, a PTT giù, mi muovo rapidamente in frequenza, con il VFO del TS2000.
Dovrei scorgere un poco elegante segnale in movimento sulla water fall del web sdr. E così è.
Cavolo. Sono io? Attacco e stacco. E così fa il segnale sul web sdr.
Incontrovertibilmente sono io che salgo sul satellite.
Al primo colpo mi pare di avere anche un signor segnale.
Peccato però che non sento nulla.
Qui l’arcano è risolto rapidamente.
Avevo semplicemente sbagliato a predisporre la frequenza sul TS2000. Cioè avevo sbagliato a regolare la corrispondenza in down link del TS2000 del segnale proveniente dal down converter rispetto alla frequenza in 1200 convertita in 2,4 GHz dall’up converter.
Sistemata come si deve la memoria satellitare sul TS2000 finalmente ascolto.
Ed ascolto molto bene.
Provo a chiamare una stazione e questa mi riceve subito.
Immediatamente mi fa i complimenti per audio e segnale.
Io pure faccio altrettanto con me stesso perché la soddisfazione è a mille.
Peccato però che non tutto sia perfetto.
In effetti mentre lato tx le cose siano a posto, lato RX ascolto benissimo ma con un incredibile drift.
Ragionamenti e revisioni del lavoro fatto mi portano a stabilire di aver semplicemente sbagliato l’antenna.
E’ vero che dal down converter c’è uno dei due cavi RG6 che dovrebbe portare la stabilizzazione del GPS all’LNB.
Peccato però che l’antenna scelta, bellissima, sia fatta apposta per chi usa SDR consolle o un down converter prodotto dall’AMSAT DL, l’associazione dedita ai satelliti tedesca che ha curato la predisposizione del satellite.
Mentre il mio down converter “gira “ la frequenza di riferimento ricevuta dal modulo GPS a 25 MHz… l’antenna installata attende un segnale di riferimento a 24 MHz.
Per un neofita quale sono la cosa non era perfettamente chiara.
Chi adopera SDR consolle in ricezione invece può trovare stabilizzazione del segnale attraverso la compensazione che il software stesso può fornire.
Il software aggancia i due beacon di cui abbiamo parlato e li mantiene fissi sullo spettro.
Così facendo rende perfettamente stabile tutto lo spettro ed è a posto.
Sono in alto mare. Come procedere?
A questo punto mi viene in mente il montaggio di due LNB paralleli sulla stessa parabola. Era un sistema economico molto in voga verso il 2000 per vedere sia Astra che Eutelsat su una stessa parabola ma adoperando due LNB.
Una rapida ricerca su Amazon e trovo un bel supporto in acciaio da montare.
Lato ricezione utilizzo l’LNB modificato a 739 MHz della DX PATROL fornito insieme al down converter. Lato trasmissione, aggancio all’LNB il supporto per l’antenna bamatech che, abbiamo visto andare benissimo, in TX.
L’LNB in ricezione finalmente è perfettamente stabilizzato in ricezione perché attende un segnale a 25 MHz esattamente del tipo che il down converter – stessa casa – gli fornisce, lokkato al modulo GPS.
Il tutto funziona. Ricetrasmetto. Si pone il problema però del compromesso.
L’idea che non ho rubato a nessuno e che solo successivamente mi sono reso conto essere “condivisa” con altri OM è buona ma probabilmente un’antenna da 100 cm è ancora troppo piccola. Se la punto in modo da ascoltare perfettamente, trasmetto con un segnale inferiore.
Se riesco a puntare la parabola in modo da avere un segnale sul satellite forte, mi accorgo poi che lato ricezione sono debole.
Probabilmente occorrerebbe una parabola di dimensioni maggiori. Oppure una potenza maggiore di quella erogata dall’amplificatore della DX PATROL .
Altro aspetto è che la parabola della Loewe è costruita molto bene. Ha 27 anni di intemperie, sole, ghiaccio, pioggia, smog ed appare nuova.
Tuttavia ha un punto debole” che è rappresentato dall’attacco dell’illuminatore costituito da una semplice fascetta metallica ed una vite. Fosse costruito come le altre forse avrebbe consentito l’installazione delle due antenne (LNB lato rx e antenna TX) in modo simmetrico, si da avere il braccio di sostegno lungo la bisettrice dell’angolo.
Probabilmente ciò avrebbe reso le cose maggiormente percorribili.
Nel frattempo un primo “incidente” e mi salta per motivi inspiegabili l’amplificatore….
L’antenna del modulo GPS, dopo aver preso acqua smette di funzionare…
Il modulo GPS smette di funzionare.
A questo punto mi metto in contatto con Antonio in Portogallo.
Debbo dire che sono rimasto molto impressionato dalla sua prontezza di risposta e dalle indicazioni ricevute.
Fai questo, misura quello, apri il pa, verifica i led, guarda l’assorbimento ecc ecc.
Un botta risposta abbastanza incredibile.
Questo non mi ha evitato il guaio degli apparecchi guasti ma mi ha rincuorato circa il fatto dell’aver dato fiducia alla persona giusta.
Di questo ne sono molto grato ad Antonio.
Per farla breve in ogni caso, rispedisco indietro il modulo GPS e l’amplificatore ricevendo indietro un GPS nuovo e il PA riparato.
Tuttavia il problema relativo al drift c’è. Passa il tempo e sono allo studio di cosa fare. Sempre sul sito PASSION RADIO trovo l’antenna passiva. Nel senso fatta bene come l’altra… è sempre prodotta dalla BAMATECH.
Lato trasmissione è uguale.
Lato rx anziché avere l’LNB che converte il segnale da 10,4 GHz a 739 MHz te lo restituisce pari pari a 10,4 GHz.
Sono affari tuoi convertirlo ma almeno non abbiamo drift.
Sposto il problema.
Arriva l’antenna ma sono alla ricerca di un convertitore da 10,4 GHz a una delle gamme radioamatoriali.
Acquisto un sdr converter della DX PATROL pensando che possa andare bene ma è semplicemente un fraintendimento e non serve allo scopo.
L’unico è quello della KUHNE.
Questa è la ditta che mi era stata indicata come “cara” ma eccellente dall’OM che mi ha acceso tutto, in quella famosa telefonata.
Detto fatto. Convertitore e Bias tee.
https://shop.kuhne-electronic.de/ku...op/eshail-2/
Il bias tee in pratica è un oggetto posto in serie tra la radio ed il down converter che serve ad alimentare a 13,8VDC il convertitore, appunto, e a ricevere eventualmente il segnale a 10 MHz dal modulo GPS.
Provvede a trasmettere la tensione e la frequenza di riferimento oltre a ricevere il segnale convertito tutto attraverso il singolo cavo di connessione.
Il convertitore è collegato il più vicino possibile all’antenna.
Ricordiamoci che tra antenna e convertitore ora si viaggia a 10,4 GHz quindi le perdite sono potenzialmente altissime. (nota: il bias tee nell’attrezzatura DX PATROL è “on board” al down converter)
Sorpresa.
Come collego il convertitore (che converte sulla gamma dei 430 MHz) immediatamente ho un rumore altissimo a S8.
Noise floor a S8. Collego l’antenna e la cosa permane ad S8. Vado ad ascoltare il beacon pensando di sentirli a 9+50 e invece li sento come li sentivo con l’LNB della DX PATROL ma immersi in un rumore incredibile.
Provo anche con l’FT817 ma non cambia nulla.
Tutti i segnali scontano il fatto di essere immersi in un noise ad s8 rendendoli per lo più del tutto incomprensibili.
Giocando con il TS2000 attraverso le regolazioni dei pre/att/agc/if shift/NR ecc noto un lievissimo miglioramento che però non porta neanche lontanamente al risultato ottenuto attraverso il down converter della DX PATROL.
Vado sul sito della KUHNE, che so essere ditta seria, alla ricerca di un help desk, una mail di supporto ecc ma nulla.
Inizio ad innervosirmi. Non ricordo come recupero il nominativo dell’ex progettista tedesco.
Gli scrivo e gli descrivo cosa sta accadendo.
Lui dopo dieci minuti mi risponde dicendo che il convertitore ha 55 db di guadagno, utili se fai ATV ma troppi per la SSB.
Mi indica di inserire un attenuatore di 30 db.
Alla mia mail di risposta dove gli evidenzio che non ho S8 di noise floor con i segnali a 9+30….ma s8 di noise floor e i segnali a S9 lui quasi mi intima di mettere l’attenuatore da 30 db. “cit.: vedrai che ascolterai benissimo con il tuo TS2000”.
Ora va bene tutto. Io però ho 56 anni. 35 anni di radio, 30 di licenza. Oltre 65000 qso in onde corte. Sono ignorante come una capra ma 2+2 ancora lo riesco a fare.
Telefono a Gian Leonardo IW2NKE che poverino molto educatamente, come è nel suo modo d’essere, mi specifica che è una fesseria. Stessa considerazione da parte di IZ2EAS Michele.
Io però ormai l’attenuatore l’ho acquistato. Fatemelo provare. Lo provo e così ho la dimostrazione di ciò che si supponeva.
Tutti i segnali sono stati attenuati di 30 db.
Rumore di fondo e segnali utili. Si chiama segnale relativo. Non è cambiato nulla. Anzi. Forse è addirittura peggiorato perché basso basso.
Scrivo qui su Ari Fidenza cercando conforto ed idee e si palesano soggetti per cui le cose devono per forza di cose andare essendo quelli oggetti della KUHNE.
Uno di questi scrive in un italiano che alla quarta parola già ti fa passare la voglia di proseguire.
Prosopopea e spocchia. No grazie.
Risultato: rispedisco tutto indietro e mi viene riaccreditata la spesa sostenuta, fino all’ultimo centesimo.
Se le apparecchiature mi hanno deluso… se il customer care è praticamente assente…devo dire che almeno sono stati onesti.
Il problema però è che ora sono in una via cieca.
Non so davvero cosa fare.
Come tentativo che appare essere l’ultimo possibile provo con la POTY antenna.
Dappertutto ne parlano e, naturalmente basta fare così…basta fare colà ed il risultato è garantito. Compro la patch dal solito sito non fosse altro perché non ho, oltre alla manualità, nemmeno gli attrezzi per realizzarla in casa.
Prendo un LNB della DX PATROL , religiosamente ne foro centralmente il dischetto in modo da farci passare la patch.
Viene fuori una s****ezza che, nonostante fatta esattamente secondo i dettami, senza dimenticare o tralasciare nulla tende a smontarsi già durante l’installazione.
In un modo o nell’altro riesco ad installarla sulla parabola e verifico immediatamente che non vale nulla.
Sicuramente ci sarà qualcuno contentissimo ecc ecc. Me ne compiaccio. La mia esperienza è che – per me – è una *****ta.
E l’acronimo Patch Of The Year, appunto, lo modificherei in *****ta dell’anno. Punto.
Il problema che mi si pone tuttavia è che non so più che esci prendere.
Sono molto vicino a mollare il colpo ma il supporto degli amici, IW2ILQ Fabrizio prima di tutti, della “275…” mi spinge a non demordere.
E tutto sommato, se non ci sono ulteriori aspetti a me sconosciuti che possono mettermi il bastone tra le ruote, una soluzione definitiva ci sarebbe.
Nel senso che osservo il dato di fatto e cioè che, singolarmente ho ottenuto eccellenti risultati in trasmissione oppure in ricezione.
Il mio problema è ottenerli entrambi contemporaneamente con stabilità in frequenza.
La soluzione ce l’ho a portata di mano, oltre in effetti ad avere tutto il materiale tecnico.
Sopra la parabola da 100 cm c’è una FRACARRO di quelle della serie Penta.
Una vera s****ezza.
Il braccio arrugginito e una costruzione da quattro soldi.
Spiace perché FRACARRO era un OM se non erro con call I1FR.
La produzione attuale è mediamente economica di provenienza cinese e non fa davvero una gran figura.
Il nome meriterebbe di meglio.
Però in questo momento, francamente, della ruggine e della costruzione leggerina non mi importa. Mi importa invece che possa essere la soluzione alle mie disgrazie satellitari.
Dopo 26 anni vado a toccarla.
Fortunatamente i dadi e le viti di regolazione impastate ai tempi con etti di silicone non sono stati attaccati dalla ruggine e fortunatamente riesco a ruotarla.
E’ in una posizione scomodissima per lavorarci ma ancora si riesce a far qualcosa.
Sostituisco l’LNB con quello della DX PATROL e sulla LOEWE da 100 cm rimetto l’antenna passiva per trasmettere.
Dopo alcune peripezie per regolare l’elevazione, dopo aver regolato l’angolo di SKEW (se ricordo bene -15 gradi ma l’effetto della regolazione è pari a zero o giù di lì) regolo l’AZIMUTH.
Ancora una volta mi viene in aiuto l’applicazione sull’iphone.
Questa applicazione ha di buono il fatto che, quando raggiungi l’angolazione corretta, fa vibrare il telefono.
Ciò fa si che tu non debba avere il display in vista… condizione che in certe situazioni risulterebbe pressocchè impossibile.
E così punto la parabola per la ricezione.
A questo riguardo faccio una puntualizzazione.
Ai tempi della tv sat trassi l’impressione che fosse decisamente più definita la posizione della parabola, almeno sul piano orizzontale.
Avevo l’impressione che bastasse spostare di pochissimo l’antenna per perdere il satellite.
Sto parlando della ricezione di Eutelsat 13 gradi est e di Astra 19,2 gradi.
In particolare ai tempi della tv analogica vedevi il segnale salire e sparire molto velocemente. Tra l’altro la parabola da 100 era ampiamente superiore al minimo necessario che era, a Milano, di 60 cm.
Nel puntamento verso QO-100 mi sono reso conto che il satellite rimane acquisto anche con variazioni del puntamento della parabola nell’ordine dei 2-3 gradi.
Naturalmente la posizione orbitale è quella ed esiste uno ed un solo puntamento corretto (per due punti passa una ed una sola retta).
Ma ciò che voglio dire è che l’acquisizione non è per nulla critica.
Naturalmente ciò comporta una maggiore difficoltà nell’ottenere il risultato migliore ma, in due, facendo uso dei beacon e di uno s-meter decente ci si riesce.
In ricezione.
In trasmissione usando parabole diverse si può adoperare su frequenza libera il dato del segnale disturbo presente sui vari web sdr cercando di ottenere il puntamento con il valore migliore.
Risulta essere qualcosa anche di divertente.
Tenete presente che il mio puntamento mi ha consentito di vedere perfettamente (e ascoltare via web sdr) il mio segnale trasmesso a circa 90 milliWatt.
Credo che sia buona garanzia di corretto puntamento.
Tornando a noi l’accoppiata sortisce finalmente il risultato.
In ricezione i 60 cm vanno benissimo.
Ricezione assolutamente pulita e nitida.
In trasmissione faccio uso come detto dell’antenna passiva.
L’antenna in questione viene adoperata esclusivamente lato tx mentre lato rx rimane inutilizzata.
Con il TS2000X faccio ottimi qso.
Apprendo anche di una “ruota” spesso presente in tarda notte di amici italiani che mi danno ottimi consigli.
La mia modulazione non è eccellente.
Qualcuno mette il punto sul fatto che sto utilizzando il mio TS2000X in 1200 per quanto riguarda l’up link. E mi consiglia di spostarlo.
Seguo le indicazioni e lo porto in 430.
Con gli up e down converter della DX PATROL la modifica della frequenza, per meglio dire, della gamma utilizzata sulla radio per l’up link ed il down link è fattibile molto rapidamente attraverso dei dip switch. Le gamme sono 4, come già detto: 28/144/430/1200.
Lascio dunque in down link i 28 MHz mentre porto l’up converter dai 1200 ai 430 MHz.
Così finalmente tutti sono felici e scopro che il TS2000X ha – noti – qualche problema proprio di modulazione in 1200 che non erano mai emersi nei QSO fatti in locale, diretta o via ripetitore, nella mia modesta e scarsissima attività in 23 cm.
Inizio ad assaporare la soddisfazione del risultato.
Stringo l’amicizia con un collega di Johannesburg che naturalmente arriva…arriva come deve arrivare.. magnificamente e che mi dà un sacco di consigli graditissimi.
Mi aiuta a regolare la radio come si deve e pure un collega di Helsinki un bel giorno quando mi sente mi chiama per complimentarsi con me del risultato rispetto al QSO fatto con lui il giorno prima.
Sembra tutto magnifico.
Sono tre mesi forse quattro da quando ho dato il via al progetto e forse ci siamo.
Forse.
Mentre ero in QSO con l’amico da Johannesburg mi ascolto con il TS2000X in full duplex e sento che il segnale se ne va.
L’amico mi chiama dicendo “Tibor hai un problema”.
Il problema, presto detto, è consistito nella seconda bruciatura dell’amplificatore della DX PATROL .
Adi, l’amico da Johannesburg mi raggiunge via email.
Mi consiglia in modo veemente di acquistare un milliwattmetro per la misurazione dell’RF.
Io sono uno a cui la strumentazione piace molto e a cui piace avere sotto controllo tutto.
Avere tutto monitorato in continua ha fatto si che salvassi spesso apparecchiature da “incidenti” improvvisi.
Ho il DAIWA per i 1200 MHz ma si ferma lì.
Devo misurare la potenza in 2,4 GHz. Adi insiste.
Mi dà l’indicazione dell’oggetto da prendere che trovo rapidamente e acquisto.
https://www.immersionrc.com/fpv-products/rfpwrv2/
Si tratta di un milliWatt meter digitale che può misurare da 1mW fino ad 1 W in 430, 1200, 2400, 6000 MHz. Naturalmente con l’attenuatore da 30 db può misurare anche i W espressi da un PA in 2,4.
Amara sorpresa. Il PA della DX PATROL è fatto per avere 70-80 mW in ingresso per esprimere la massima potenza d’uscita con massimo assoluto fissato a 100 mW.
Misuro l’uscita dell’up converter della dx patrol e rilevo circa 120 mW.
Ho ripetutamente fatto fuori il PA senza averne colpa.
Segue mail “accesa” ad Antonio che “ripara” la questione in modo estremamente signorile ed apprezzato.
Mi spedisce una nuova unità.
Questa volta però prima di metterlo in linea regolo al minimo la p.out del up converter, verificandone il valore e vado via liscio.
Quando però è partito per la seconda volta il pa della DX PATROL mi sono sentito di guardarmi in giro.
Così, dati anche i consigli di Adi e la soddisfazione di cui sentivo parlare via satellite da altri ho anche acquistato l’up (e down) converter + PA V3 della SG LAB bulgara.
https://www.sg-lab.com/amateur.html
Ho avuto in particolare un amabile scambio di mail con il padrone della ditta - Hristiyan LZ5HP -
che mi ha consigliato sulla versione del PA da scegliere.
I livelli di ingresso erano comunque compatibili ma la presenza del vox ad rf sulla versione 3 mi ha fatto optare per questa.
L’up converter implementa un attenuatore da 6 db che dovrebbe renderlo perfettamente compatibile (inserendo in serie un ulteriore attenuatore da 10db) mentre l’amplificatore SG LAB usato con l’up converter della DX PATROL necessita (per evitare continui smanettamenti sui trimmer) di un attenuatore da 3 db in serie.
E così arriviamo alla configurazione finale che funziona alla perfezione.
Il nuovo PA della DX PATROL va benissimo.
Eroga al bocchettone SMA circa 9 W e in antenna, per via dei 3 metri di cavo ksr195 ne dovrebbero arrivare circa 6.
Sostituito con il PA della SG LAB, che al massimo eroga 20 W, ottengo, previa attenuazione del segnale dall’up converter di 3 db, un ingresso di 42 mW 13,5 -14,0 W che sono allineati al dichiarato considerando che non alimento il PA a 28 V bensì a 23,5 V.
I 3 metri di cavo ksr195 dal PA all’antenna tx fanno diventare la potenza di circa 9 W (1,8-1,9 db attenuazione).
Ciò che ho ottenuto è un segnale ottimo anche se non fortissimo. Ci sono segnali da circa 4-6 db più forti.
Ciò che però è molto buono è l’audio che messo insieme al segnale robusto determina un risultato eccellente.
Da segnalare anche che tra un guasto e l’altro ho deciso di acquistare anche l’ICOM 9700.
Radio tra le più diffuse su QO-100, presente sul mercato da un paio di anni o poco più, è di sicuro un successo commerciale.
La mia ha un numero di serie già stellare!
L’arrivo del IC 9700 comporta un ulteriore modifica al mio set up iniziale.
Se rimane assodato il risultato eccellente con l’up link in 430 MHz devo modificare il down link.
Fino ad ora, come raccontato, ho usato i 28 MHz sul TS2000 attraverso la porta solo rx.
Scelgo tra i 144 ed i 1200, ovviamente, i 144.
E con una rapida comparativa tra TS2000X e IC9700, ascoltando il satellite in due metri, mi accorgo di quanto, l’Icom, sia più silenzioso rispetto al Kenwood.
Ma è proprio una roba abissale.
Tenete conto che il ts2000 lo adopero su base quotidiana dal 2002. Nel 2005 ho cambiato il ts2000 con il ts2000x. Lo conosco come le mie tasche.
E’ regolato alla perfezione (per le mie orecchie, naturalmente) e faccio ampio uso del noise reduction (E’ demenziale avere radio digitali e non usare il noise reduction…è come avere una Porsche e usare solo le prime tre marce).
Ma l’Icom, davvero out of the box, ha mostrato delle caratteristiche eccezionali rispetto al 2000 che evidentemente sono giustificate pienamente dai 17-18 anni di distanza tra i due progetti.
Intendo dire che ci si sarebbe dovuti stupire del contrario.
Si tratta cioè del normale progresso tecnologico sul DSP.
Ma veramente da rimanere a bocca aperta.
Con ciò non intendo minimamente denigrare il TS2000 che rimane una pietra miliare tra le apparecchiature radioamatoriali e che rimane del tutto insuperata, inarrivabile se guardiamo alla sua versatilità e comodità d’uso.
Oggi però sviscerandone l’uso anche per il traffico via satellite mi chiedo come mai, su questo apparecchio, non abbiano previsto ad esempio il TX inhibit selettivo, banda per banda.
O ancora delle limitazioni di potenza regolabili.
Guardate che non sto dicendo nulla di che tant’è che Icom ha ad esempio il limite massimo di potenza regolabile da 0 a 100% banda per banda e attraverso gli estremi di gamma praticamente configurabile un blocco in tx.
Lo stesso TS2000 ricordiamoci che ha la possibilità di implementare il band plan per cui una cosa del genere dovrebbe essere fattibile.
Ancora.
Il TS2000 ha la funzione bellissima transverter per cui hai la possibilità di impostare correttamente la frequenza letta su display.
Se voglio posso cioè far indicare al 2000 i 10.450.000.00 MHz ed è una goduria ignota all’Icom. Peccato però che, selezionando la funzione, la potenza venga arbitrariamente limitata ad 1 W. Capisco il senso ma in questo caso diventa una limitazione e nel caso di qo100 diventa impossibile farne uso.
Riguardo al settaggio dell’impianto occorre fare attenzione a che il down converter eroghi il giusto segnale cioè produca il giusto noise floor in ricezione. Sul dx patrol esiste un trimmer. La casa raccomanda l’avere un noise floor di S1 o inferiore ma in ogni caso non è critico.
Per quanto riguarda l’up converter e il corretto pilotaggio del pa, come detto, c’è un trimmer anche lì per la regolazione.
Direi che vi esorto nell’acquisto del milliwattmeter.
E’ vero che non è regalato ma vi solleverà da un sacco di problemi possibili.
Sono anche estremamente utili gli attenuatori. Io nella configurazione con il pa sg lab ne tengo uno da 3db fisso in linea che mi porta da 92 mW circa ai 42 mW circa in ingresso con il pa che al massimo ne accetta 50. (Nota da 92 a 42 mW sono più di 3 db. L’attenuatore da 3db utilizzato ha una tolleranza di +/- 0,5 db. Con ciò rientra perfettamente nelle spec.).
Esempio di attenuatore con terminazioni sma (ci sono di diverse attenuazioni: da 1 db a 30 db con dissipazione massima di 2W)
https://www.amazon.it/gp/product/B0...e=UTF8&psc=1
Non so per quale strana ragione…ma vedo che sono tutti d’accordo…tutti questi pa sono costruiti in bellissimi case di alluminio, molto belli anche solo a vedersi.
Sono però drammaticamente lisci ed inclini ad infuocarsi per il calore dissipato.
Non è scritto da nessuna parte ma vi consiglio caldamente (è il caso di dirlo) di provvedere a trovare dei dissipatori di dimensioni adeguate. Non lesinate sulle dimensioni: in questo caso contano moltissimo!
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Sarà anche vostra cura reperire il biadesivo termico per fissarli adeguatamente provvedendo al corretto scambio termico all’amplificatore.
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Segnalo che per quanto riguarda la SG Lab io ho acquistato il “combo” cioè up converter e amlificatore. L’up converter però non fa solo da …up converter ma assolve se si vuole anche alla funzione di down converter.
In più proprio perché previsto in fabbrica la commutazione è fatta on board e ci si trova ad aver a che fare con un oggetto che ricetrasmette (convertendo) in 430 MHz.
Va a farsi benedire il discorso del full duplex ma il tutto rappresenta una raffinata ed estremamente economica soluzione. Manca giusto il modulo GPS.
A proposito del full duplex si full duplex no…. Vado in casa di altri e sono abituato ad osservare tutte le regole ed indicazioni impartite.
Tuttavia parlare sentendo la mia voce in ritorno dal satellite con un delay di circa 0,2 secondi…se i primi cinque minuti ha rappresentato qualcosa di estremamente affascinante…successivamente è diventato noia con il continuo abbassare il volume sul ts2000.
Arrivato il 9700 ho immediatamente attivato la funzione di muting della sub banda che rimane attiva, vedo sullo smeter l’intensità del mio segnale in down load ma non mi tira scemo.
Chi ha indicato come “mandatory” l’uso del full duplex” mi deve poi spiegare come si comporta in cw.
Credo sia del tutto evidente che non sia possibile manipolare ascoltando il segnale con 0,2 secondi di delay.
Quindi alla fine, la soluzione adottata mi permette ancora di sentire, quando lascio il ptt la breve coda del segnale trasmesso.
Mi consente di capire se sono coerente con le frequenze e se tutto fila liscio. Mi consente di capire se c’è Leila che interviene.
La stessa cosa credo sa applicabile al modo simplex vero e proprio.
Come anticipato all’inizio sono state lanciate due interessanti ground station.
Cosa sono? Si tratta di piccoli apparecchi all’interno del quale ci sono tutti i devices necessari per andare sul satellite facendo uso di una radio ma eliminando la necessità di PC.
La prima venuta fuori è prodotta più o meno su ordinazione…comunque in scala ridotta…in India.
Si chiama DXTO M4.
Se fate una ricerca potete trovare qualche scarna informazione.
Prima di scrivere queste due righe ho tentato di aver maggiori informazioni.
Dopo aver scritto ad uno dei due realizzatori, in India e non aver avuto alcun riscontro… ne ho intercettato uno proprio sul satellite.
Cortesissimo ho bypassato i convenevoli e gli ho posto alcune domande sul loro prodotto.
Me ne ha spiegato la filosofia: si tratta di un prodotto fatto su ordinazione “a mano” per soddisfare, prevalentemente, il mercato OM indiano e dei paesi limitrofi. Nel senso che da quelle parti, apparentemente, sono numerosi gli OM dotati di HF ma molto meno numerosi coloro che dispongono di un all mode per le VHF e UHF.
E’ evidente che la predisposizione di una stazione via sat, se si segue l’approccio stand alone, ovvero senza personal computer, non può prescindere dalla presenza di un transceiver V e UHF all mode. Loro hanno risolto la questione facendo un transverter, completo di tutto, facente uso della gamma dei 10 metri.
Già qui c’è un punto comodissimo: sono numerosissime la radio con due uscite per le antenne HF e quindi l’ingaggio del transverter può essere addirittura automatizzato.
Ove non fossero presenti…ad esempio sull’Icom 7300 basta un economico commutatore d’antenna manuale da HF. Un altro aspetto è che le radio HF spesso hanno (a suo dire) eccellente qualità audio in tx.
Meno quelle V e UHF. Utilizzandole in questo modo se ne sfruttano le caratteristiche.
Accetta fino a 5W oltre cui poi va in protezione. Rispetto ad un impianto basato su Windows/SDR console è evidente che non si rende necessario un pc con tutti i problemi di stabilità annessi e connessi e in situazioni tipo emergenze ecc la duttilità del sistema può fare la differenza.
Esce con almeno 10 W ed implementa anche i modulo GPS; qui avete delle foto: https://hamphotos.com/DXTO
Aspetti meno brillanti, a mio avviso, riguardano la commercializzazione vera e propria. L’oggetto costa 1060 euro a cui vanno aggiunte le spese di spedizione door to door UPS di 110 euro. Ai conseguenti 1.170 euro va poi aggiunta l’IVA del 22% e probabilmente qualche dazio/balzello/non mi fate dire altro…. doganale.
Direi che quindi parlare di 1.500 euro è molto facile.
Il tempo di attesa per la spedizione è tra 45 e 60 giorni, la garanzia di un anno che viene esercitata rispedendo l’oggetto in India.
A mio parere ciò rende meno appetibile l’oggetto.
Se si acquista per risparmiare, francamente c’è di meglio: basta un FT818 ed il setup completo della DX PATROL e si risparmia qualcosa rimanendo in ambito di operazioni non full duplex.
Oppure se di sicuro si vuole rimanere sul semplice e non si è interessati al full duplex c’è la ground station della stessa DX PATROL: costa 650 euro ed è dotata di down e up converter, modulo GPS e amplificatore.
Anch’essa è data per 10 W.
La DX PATROL converte in rx e tx il segnale in gamma 430 MHz. Se succede qualcosa l’azienda è europea e con circa 40 euro è possibile spedire l’oggetto in Portogallo per l’assistenza e per esercitare il diritto alla garanzia.
Queste due soluzioni possono essere sicuramente interessanti ma occorre prestare attenzione sul cavo che collegherà l’uscita del PA all’antenna tx. Il segnale viaggia a 2,4 GHz e già 15-20 metri di cavo potrebbero costituire fonte di perdita eccessiva se il cavo non è all’altezza.
Stessa considerazione per il bel up converter della KUHNE.
Questo può essere selezionato per i 144 o per i 430 MHz ed ha una potenza d’uscita di 20 W. OK sono il doppio ma se il cavo non è di qualità o è troppo lungo le perdite risulteranno eccessive.
Nel mio set up dall’amplificatore esco con un cavo terminato sma maschio da ambo le parti del tipo ksr195.
Questo cavo nel datasheet indica una perdita di 62,5 db / 100 metri a 2500 MHz. Diciamo che i miei 3 metri 1,8-2,0 db di perdite li hanno.
Dopo alcuni giorni di “gioie” mi sono dato al “fine tune”…
In particolare ero rimasto perplesso dalla temperatura del blocco PA della SG Lab e dissipatore di calore.
In pratica dopo tre quarti d’ora di QSO non si poteva toccarlo.
Ho scritto allora in Bulgaria chiedendo se fossero presenti protezioni termiche… La risposta è stata rapida e puntuale: non sono presenti protezioni ed è accettabile una temperatura di 70 gradi… Preoccupato ho acquistato un termometrino digitale da ben 7 euro con sondino su Amazon
https://www.amazon.it/gp/product/B0...e=UTF8&psc=1
La sonda entra perfettamente tra le lamelle del dissipatore.
Nonostante il box contenente tutto l’impianto up/down converter, GPS e amplificatore sia contenuto in una grossa scatola plastica impermeabile e sigillata che si trova sotto il sole (posizione ideale, non c’è che dire…) dopo aver provato a mezzogiorno ho letto una temperatura di 65 gradi che, per di più, è pure scesa abbastanza rapidamente.
Dunque tutto ok! In ogni caso onde evitare qualsiasi problema è stata calettata una ventola sul dissipatore dell’amplificatore. Aperto uno dei fori passacavo in basso previsti nella scatola che contiene tutto il sistema, l’aria entra dal basso si riscalda e viene aspirata dalla ventola. A pochi centimetri, lateralmente, la stesa aria calda fluisce verso l’esterno attraverso un altro foro passa cavo dotato di manicotto in modo da rivolgere l’uscita verso il basso ed evitare l’entrata di acqua piovana. Su ambedue i fori sono state poste delle grigliette metalliche che dovrebbero scongiurare l’ingresso a dimora di insetti ed affini. (magari congiunti…). Il risultato è dopo un QSO lunghissimo con passaggi prolungati un calo della temperatura rilevata di oltre 15 gradi. Siamo a 45 gradi circa con il box sotto il sole di mezzogiorno.
Segnalo infine come quello che era un segnale buono ma non fortissimo… il mio… oggi per una evidente ritaratura della soglia di intervento di Leila sia diventato un segnale “al limite”. Se fischio Leila interviene. Se parlo sono quasi al limite.
Due parole due sul traffico.
Sono ancora ai primi QSO (ne ho fatti circa 120-130)…tenete conto che un QSO, se non su stazione particolarmente ambita e che magari lavora il pileup in split dura frequentemente anche un quarto d’ora e più. La mia presenza sul stellite è da circa 3-4 mesi in ricezione. Posso dirvi che ci sono a disposizione circa 175 DXCC countries. La sensazione è particolare perché non c’è propagazione. Con il mio amico da Johannesburg ci siamo dati lo sked con ora e frequenza e nessuno aveva il minimo dubbio che ci saremmo sentiti alla perfezione. Non c’è nemmeno il problema dell’orario. Con condizioni di ricetrasmissione normale si ascolta perfettamente in ogni momento in qualsiasi momento della giornata qualsiasi angolo della Terra illuminato da QO-100. La banda a nostra disposizione, come già detto, è di ben 500 kHz. Sono un’enormità e se, in linea di massima tra le 0500z e le 0000z normalmente ci sono 2-8 segnali attivi, il tutto è lontanissimo dalla saturazione.
Il primo segmento di “banda” è CW only dove qualcuno si diverte anche a provare il QRP estremo. Come detto, quando avevo l’amplificatore guasto, ho potuto verificare come riuscissi senza problema a transitare in modo decente in CW con potenze inferiori ai 100 mW.
Non l’ho fatto ma avrei potuto condurre un QSO con quella potenza. Ci sono poi aree del band plan dove è permessa l’emissione digitale e poi c’è una parte cospicua dedicata al traffico SSB. Si possono effettuare anche contest. Ed è solito collocarsi nell’area più in alto chi, da DX, intende effettuare traffico in split.
A riguardo varrebbe la pena rimarcare come di spazio ce ne sia. Chi lavora in split dovrebbe avere l’accortezza di dichiarare uno split maggiore che da 5 a 10 up…questo perché a differenza delle onde corte.. a grandi linee…approssimativamente… si arriva bene o male tutti con segnali simili. Se il fattore tempo ha meno rilevanza: se ascolto il dx non ho l’angoscia di dover passare subito chiamando come se non ci fosse un domani perché rischio che la propagazione cali ed io perda l’occasione… dicevo..se il fattore tempo ha meno rilevanza rispetto al traffico in HF qui il problema che si pone è la baraonda di decine di stazioni che si sovrappongono l’una all’altra con Leila che interviene puntualmente.
Il traffico si svolge dunque molto più lentamente e, se da un lato si rimarca ancora il modus operandi molto più rilassato, vero è pure che l’efficienza ne risente di sicuro.
Ultima nota è la presenza di una frequenza per le emergenze.
Mi è noto che nel 2021 mentre stiamo parlando di satellite geostazionario a disposizione per la comunità radioamatoriale ci sia ancora qualcuno (troppi) dediti a incredibili prove di sintonia legate all’attività di protezione civile.
Francamente se oggi ancora non si è capito se ci si sente varrebbe la pena andare “a casa”. Il fatto di “far andare” le apparecchiature per valutarne l’efficienza mensilmente con le prove di sintonia dovrebbe comunque far ribollire il sangue a chiunque per l’oggettiva inutilità dell’azione – se non quello di mettersi in mostra con lustrine, secchielli e palette da parte di qualcuno.
C’è QO-100. Se chi dirige l’attività della protezione civile (non sagre della zucca o altre amenità simili ma protezione civile vera e relative esercitazioni) si rendesse conto della potenza di questo mezzo forse si darebbe ancor maggior ragione d’essere e di esistere alla nostra attività.
Mi auguro di aver stimolato in qualcuno di voi l’interesse verso questo satellite.
A presto su QO-100
Vy 73 de Tibor, IK2SAI
Mentre ascolto il traffico leggo “The Radio Amateur’s Satellite Handbook” edizione del 2000 dove si parlava già del satellite Phase 4 a cui appartiene QO-100 e si descrivevano le implicazioni e le complicazioni di un progetto del genere. Oggi tutto questo è realtà e devo dire che fa davvero un’impressione incredibile leggere di radioamatori e scienziati che si sono dedicati a questa attività stupenda… un ringraziamento vada a tutta la comunità scientifica e radioamatoriale che ha consentito questo incredibile passo….
Allora… iniziamo questo 3D con alcune puntualizzazioni onde evitare qualsiasi fraintendimento.
Non è evidentemente mio interesse o intendimento (tentare di) insegnare qualcosa a qualcuno e tanto meno mettermi in competizione...
Quanto andrò a raccontare è semplicemente la storia che ho vissuto per aggiungere, alla mia stazione radio, la possibilità di ricetrasmettere sul satellite geostazionario QO-100.
Quest’anno la mia licenza compie 30 anni ed in qualche modo mi ha fatto piacere riuscire in questo progetto.
Con i satelliti ho sempre avuto un rapporto un pochino “complesso”.
Da trentennale lettore di CQ Radio Amateur magazine
https://cq-amateur-radio.com/
ho sempre letto di collegamenti facilissimi fatti da ragazzini con portatilini ed antennine piccole spesso tenute in mano quando non, addirittura, attraverso il gommino del portatile.
Io, da parte mia, non ho avuto molta fortuna neppure con 100W ed una antenna verticale fissa da 2,5 metri.
Quindi ogni volta che sentivo parlare di satelliti facevo finta di nulla ed andavo oltre.
Le soddisfazioni, la mia stazione radio, me le ha date in HF consentendomi di collegare 323 entità DXCC con una semplice verticale… ma i satelliti quello era un capitolo un po' così.
Un bel giorno di questo inverno ero al telefono con un cliente toscano.
Chiacchierando del più e del meno gli chiesi che antenne avesse.
Lui si schernì minimizzando il proprio impianto ma rimarcando che aveva un ottimo sistema per i satelliti. Satelliti? Si QO-100… non lo conosci? No non ne avevo mai sentito parlare.
Nonostante legga quotidianamente giornali, riviste, siti web radioamatoriali…forse proprio perché “andavo oltre” l’avevo saltato a piè pari.
Cos’ha di particolare QO-100?
Semplice.
E’ geostazionario.
Quindi è lì fisso e non gli devi andare appresso come i LEO che tante delusioni mi avevano dato.
In più, proprio perché collocato nella fascia di Clarke (Clarke è il nome dello scienziato che dette il nome alla fascia attorno alla terra che si trova a circa 36.000 km di altezza.Arthur Clarke, morto nel 2008 credo fosse anche radioamatore, 4S7… da Ceylon…) ha un footprint…. modo gergale per definire l’area, sulla terra, da cui un satellite è acquisibile immenso. Praticamente metà pianeta Terra.
L’amico toscano non mancò di indicarmi un ottimo setup e rimarcò che il mio Yaesu FT-817…così come il mio Kenwood TS2000X avrebbero potuto giocare un ruolo fondamentale nella costruzione della stazione.
Quella telefonata di sicuro cambiò la mia attività radioamatoriale.
Con i satelliti radio avevo sempre avuto scarsissima fortuna, come detto, ma dal 1993 ho un impianto con tre parabole per la ricezione della tv via satellite.
Sono quasi stato un pioniere.
Ai tempi era davvero una “primizia”. Delle tre parabole però, costituenti un impianto per TV digitale e analogica su varie posizioni orbitali, oggi come oggi, ne è utilizzata una sola.
Le altre due, rimaste con LNB per i trasponder analogici, erano del tutto inutilizzate.
Sicchè terminata la telefonata con l’amico toscano, guardando fuori dalla finestra…mi si accende una lampadina.
Ciò che segue è una serie abbastanza incredibile di peripezie, errori, cattive interpretazione di manuali, letture e consigli condito dal famoso detto: tutto ciò che potrebbe andare storto nel momento peggiore…andrà storto nel momento peggiore.
Errori e stupidaggini commessi per la mia totale ignoranza su queste frequenze e probabilmente un approccio, di base non corretto. Il tutto anche per il fatto che nessuno tra i miei amici “vicini” avevano esperienza “sat”.
Faccio – spero – da apripista!
Ve lo racconto con lo stesso spirito con cui sei anni fa vi feci un 3D sulla sostituzione dell’antenna verticale, con la “scoperta” della HyGain AV680, la famosa antenna multibanda verticale .
http://www.arifidenza.it/Forum/topi...ms=,r7,av680
Non è un 3D per mettermi in mostra. E per cosa poi…
E’ qualcosa che scrivo per rendervi partecipi delle cose e per esortarvi ed incitarvi a provare.
Questo satellite è anche un’eccellente soluzione per chi ha insormontabili problemi di installazione di antenne. Cosa non da poco.
Nonostante il mio amico/cliente mi avesse descritto un impianto top da mettere insieme, io per come sono fatto, amo guardarmi in giro e studiare le soluzioni più comode e versatili per i miei gusti e per le mie esigenze.
Sono seguite dunque due settimane di studi, ricerche ed analisi delle cose da fare, da comprare e come integrarle nella mia stazione.
Prima di tutto specifico che l’approccio che ho seguito non è quello al risparmio con chiavette sdr, pc e via. Non mi interessa il web sdr se non per fare delle verifiche di tanto in tanto.
Non mi interessano i sistemi tipo Adam Pluto: Adalm Pluto della analog Device prevede la presenza di un pc, il Pluto stesso che trasmette a 2,4 GHz e riceve a 739 MHz in full duplex e un amplificatore di segnale in tx. Anzi: una cascata di amplificatori per rendere utile il segnale…
https://www.analog.com/en/design-ce...#eb-overview
Non mi interessano i sistemi ibridi. Questi prevedono una radio non full duplex..(esempio IC705, FT817/18 ecc. ) in certi casi anche solo un HF con un convertitore uplink che porta il segnale a 2,4 GHz…seguito poi da un amplificatore. Questi sistemi prevedono per il lato rx delle chiavette sdr collegate ad un computer e consentono operazioni full duplex.
Come vedremo più avanti ci sono anche dei sistemi a sé stanti, chiamati “ground station”. Questi sistemi prevedono la presenza di un transceiver. Convertono sia l’rx che il tx sulla stessa gamma d’onda.
Funzionano molto bene e sono una eccellente soluzione per togliere di mezzo il computer ma hanno il difetto grave di non consentire traffico full duplex.
La sciocchezza, a mio modo di vedere ed interpretare le cose, è stata probabilmente, da parte di chi li ha progettati, il cercare la semplificazione a tutti i costi.
Qui vi racconto come uno che vuole adoperare una radio “capace” di traffico sat full duplex ha affrontato la cosa.
Avevo un TS2000X fatto apposta per il satellite… mi interessava sfruttarlo!
Contemporaneamente mi imbatto nel sito della DX PATROL.
https://www.dxpatrol.pt/index.php/kits
Si tratta di una ditta, piccolina, gestita da Antonio CT1FFU, che ha in commercio tutto il necessario per ricetrasmettere su QO-100. In realtà dopo qualche mese di operazioni su QO-100 credo che almeno un 20-25% delle stazioni sul satellite abbia -o abbia avuto – materiale loro: estremamente diffusa!
Una cosa molto importante a riguardo è il fatto che secondo i gestori del satellite, è “obbligatorio” il fatto di avere un impianto full duplex. Lo stesso si legge su accese discussioni sui forum tedeschi della AMSAT DL.
Ciò comporta la possibilità di tenere sotto controllo, in down link, la propria emissione.
QO-100 in particolare è qualcosa di abbastanza delicato.
Nei 500 kHz che sono a nostra disposizione ci sono 2 beacon, uno all’inizio di gamma ed uno alla fine…oltre ad uno che trasmette esattamente a centro gamma la telemetria.
E’ fatto obbligo a tutti gli OM di non avere un segnale più forte…potremmo dire esageratamente più forte dei due beacon.
Se si avesse un segnale troppo forte interverrebbe Leila.
Leila non è una bella bionda ma un sistema automatico che, letteralmente, mette “la portante” a chi non ottempera a questa raccomandazione.
Quindi conviene che Leila se ne stia per i fatti propri e se si è alla ricerca del segnale migliore ci si concentri sulla qualità audio trasmessa.
Segnalo inoltre che quanto ho sperimentato riguarda, in via esclusiva, lo NB Trasponder…narrow band…trasponder…cioè il trasponder su cui trasmettiamo con emissioni a banda stretta.
Banda che al massimo potrà essere di 2700 Hz.
Prima di raccontare le peripezie alla base del 3D lasciatemi dire che aggiungere QO-100 equivale ad ottenere una vera e propria gamma radioamatoriale in più, ai fini operativi.
Si tratta, come detto di 500 kHz, spettro maggiore di qualsiasi gamma decametrica al di là dei dieci metri.
Non è poco e per consentire traffico ordinato è stato redatto un band plan che deve essere seguito alla lettera.
https://eshail.batc.org.uk/nb/AMSAT...1140x641.png
Per quanto riguarda invece al trasponder ATV nulla: dirò non ne ho la minima competenza e, da parte mia, rimane qualcosa di inesplorato.
Il mondo radioamatoriale è eterogeneo per cui ci sono un sacco di discussioni in giro, portate avanti soprattutto da soggetti pigri che molto spesso non muovono dita ma parlano, spesso per dare aria ai denti.
E quindi ci sono quelli che, senza sapere di cosa si stia parlando, hanno già definito QO100 un “ripetitore o poco più”… oppure… ”QO100 è meno satellite degli altri”… e così via.
Per gestire simili obiezioni credo ci siano solo due strade. Lasciarli friggere nel loro brodo, pieni di loro stessi come sono, oppure esortarli a provare per poi riparlarne.
“Uscite del genere” tuttavia denotano, secondo me, scarsa intelligenza, per cui francamente conviene proprio andare oltre e non perderci tempo. Leggere, capire il lavoro che ha rappresentato la realizzazione del progetto di QO-100…Phase4 per poi provare noi stessi ad adoperarlo per poi sentire che qualcuno liquida il tutto con simili frasi denigratorie fa francamente cadere le braccia…se non altro.
Tutto ebbe dunque inizio con quella telefonata.
Come detto dopo quindici giorni ero pronto a procedere con i primi acquisti.
E dunque dal sito DX PATROL acquistai l’up converter mk4, il down converter, il modulo GPS nonché l’amplificatore.
Dal sito PASSION RADIO
https://www.passion-radio.com/
oltre a tutta la cavetteria già preparata, intestata sma e F ecc l’antenna.
Tra gli sperimentatori del QO-100 ci sono quelli che vanno con le antenne ad elica… e quelli con le così dette POTY antenne….Patch of The Year…significato dell’acronimo che successivamente avrei leggermente modificato…
L’antenna Poty di base è un LNB per la ricezione del segnale TV via satellite a cui è stata modificata a 739 MHz la frequenza d’uscita per l’OL ed a cui, bucato il dischetto a protezione della guida d’onda è stata infilata la “patch”.
L’LNB rimane funzionale per la ricezione; la patch serve per la trasmissione.
A questo riguardo non rimarcherò i miei successivi fallimenti giacchè c’è un sacco di gente che in qualche modo ci si trova bene.
Evidenzio comunque come si tratti di un compromesso.
Siamo sulla medesima parabola, installando due antenne che dovrebbero avere medesimo fuoco ma che medesimo fuoco non hanno.
Il mio problema risiede proprio qui.
Aver voluto seguire il mood generale che indicava come easy l’approccio a parabola singola.
Non piacendomi la POTY mi sono guardato in giro.
Sul sito PASSION RADIO ho trovato la soluzione elegante.
Si tratta di antenne costruite in Germania dalla BAMATECH su disegno di DJ7GP . Quella che ho acquistato è:
https://www.passion-radio.com/satel...at-1218.html
Essa presenta l’ingresso sma per la trasmissione.
Sul corpo dell’LNB, lato ricezione sono presenti due uscite.
Una di segnale.
L’altra come riferimento per l’elettronica dell’LNB in modo da stabilizzare tutto ed evitare derive.
Ci torneremo a breve perché questa è stata la prima fesseria fatta.
Nel frattempo visite da LEROY-MERLIN consentivano di recuperare tutto l’hardware da porre sotto l’antenna parabolica.
Molto bene.
Una preoccupazione che ho avuto è il fatto di poter potenzialmente incenerire il down converter trasmettendoci attraverso il TS2000X per sbaglio.
Peraltro sia il down converter che l’up converter della DX PATROL hanno una flessibilità eccezionale dalla loro: puoi scegliere tra 28/144/430/1200. Visto che il TS2000X ha una presa d’antenna RX only…per le decametriche…formalmente per le beverages sulle onde medio corte… ho fatto sì da predisporre tutto in modo da ricevere attraverso detta porta.
Non avrei potuto danneggiare nulla.
Lato tx, dato che il mio TS2000 è, appunto, la versione “X” dotata cioè dei 1200, ho scelto questa gamma per l’up link anche perché, così facendo, e se fosse funzionato tutto come previsto, avrei avuto il TS2000X disponibile per il traffico satellitare ma anche a quello normale in 144 e 432 MHz nonché in HF/50 MHz. Sarebbe stato comodissimo.
Ricapitolando quindi: down converter in 28 MHz e up converter in 1200 MHz.
Dal TS2000X partono due cavi KSR195, sottili, abbastanza flessibili, meglio di un rg58, a bassa perdita, intestati sma.
La combinazione, ancora una volta è stata reperita da PASSION RADIO.
La scelta del cavo KSR195 è dovuta al fatto che la distanza tra TS2000X e box contenente l’up/down converter, sotto la parabola, è di soli 7-10 metri.
Per evitare l’uso di RG58 e adoperare cavi preintestati con connettori sma, la scelta è ricaduta su questo.
Compresi gli adattatori sma-rca (per la presa rx only sul ts 2000) e sma-N per l’uscita in 1200.
Questi cavi di circa 10 metri entrano nel box, alimentato dall’alimentatore di stazione.
Nel box subito un problemino risolto.
Avendo divorato ogni possibile video/tutorial su you tube apprendo, non documentato da alcuna altra parte, che il modulo GPS deve essere acceso PRIMA dei moduli up e down converter.
Se si alimentano contemporaneamente praticamente non si agganciano.
Cioè sia l’up che il down converter, se sono alimentati contemporaneamente al modulo GPS che dovrà stabilizzarne la frequenza, non agganciano il riferimento.
Occorre che prima si attivi il modulo GPS, poi gli apparecchi da gestire.
Occorre un sequencer.
Cerco su Amazon e per meno di 15 euro trovo un’ottima schedina.
https://www.amazon.it/gp/product/B0...e=UTF8&psc=1
In pratica il cavo corrente continua che proviene dall’alimentatore va ad alimentare direttamente l’amplificatore, il modulo gps nonché il sequencer.
Quest’ultimo provvede a dare tensione dopo circa 15 secondi anche all’up e down converter.
I 15 secondi sono naturalmente regolabili.
L’amplificatore da parte sua si alimenta a 28 V.
Nella confezione DX PATROL è previsto un “inverter” che porta la tensione da 13,8V a 28 V.
In realtà la tensione misurata sarà di 23,5V ma va bene per non impiccare il PA.
Lato trasmissione dunque, il modulo dell’up converter lokkato per evitare derive di frequenza al modulo GPS riceve il segnale in 1200 MHZ dal TS2000 e lo converte a 2,4 Ghz.
Dall’up converter parte un cavetto sma di tre metri che termina, attraverso altro sma direttamente nella presa dell’antenna di cui sopra.
Lato ricezione, il down converter è pure lokkato con il modulo GPS.
Dal down converter partono due cavi (RG6 terminati con connnettore F) che si innestano nelle due prese dell’LNB.
Uno è il segnale. L’altro è il riferimento che il down converter riceve dal modulo GPS e che provvede a ritrasmetterlo anche appunto all’LNB.
Sembra tutto funzionare.
Nota bene: sia il down converter che l’up converter della DX PATROL sono dotati di quarzo termostatato.
L’aggiunta del modulo GPS non è strettamente obbligatoria. Sicuramente però, una volta che il modulo GPS è operativo – nel mio caso lo stato ok consente l’acquisizione di 9-11 satelliti GPS – rende tutto molto più preciso e “fermo”.
Consideriamo che parlare di 0,5 ppm che sta per parti per milione a 28 MHz è una cosa… fare altrettanto a 2.400 MHz è altro.
I due moduli up e down converter presentano, documentati nelle istruzioni, dei jumper da modificare per selezionare il quarzo termostatato interno piuttosto che il riferimento esterno. Operazione francamente molto semplice e confermata dall’accensione di un led dedicato.
Altra nota: il down converter invia una tensione attraverso il cavo coassiale per alimentare l’LNB.
In pratica ha un Bias Tee interno.
Si presti la massima attenzione.
Come segnalato sulle istruzioni occorre evitare – nel modo più assoluto – di operare sulle prese dell’LNB o down converter con quest’ultimo alimentato.
Basta un istante a fare un cortocircuito ed a “far fuori” il down converter. Cosa che, naturalmente e puntualmente, non abbiamo mancato di fare. Mai una gioia!
Si presti anche attenzione agli spinotti da adoperare per alimentare i moduli DX PATROL . Apparentemente sono standard…in realtà le prese si trovano di misura diversa e se non sono quelle corrette, i moduli non si accendono.
A questo punto la mia parabola LOEWESAT da 100 cm, preparata con l’antenna BAMATECH va semplicemente puntata correttamente.
Per far ciò ho scaricato sull’Iphone l’app “Cercatore Satellitare”.
Francamente ero piuttosto perplesso circa la funzionalità di queste app.
Mi devo ricredere. Mi ha salvato.
Una volta impostato il satellite, tenendo acceso ovviamente il GPS sull’Iphone mi ha consentito di puntare con precisione la parabola.
https://eshail.batc.org.uk/point/
Qui praticamente, trovando sulla mappa il nostro QTH, siamo in grado di ottenere l’elevazione (ZENITH), puntamento (AZIMUTH) e l’angolo di SKEW (che – per la cronaca – sembra avere un effetto molto ridotto e che in pratica è una correzione della polarità).
Una volta montato l’LNB sul supporto del braccio della parabola, per regolarlo basta ruotare, LNB, sul proprio asse.
In prossimità della giunzione tra copertura solitamente bianca dell’LNB e il corpo vero e proprio del convertitore, è solitamente presente una scala graduata da +/- 15 o anche 30 gradi, proprio per regolare con precisione questo parametro.
Peccato che però il TS2000, che avevo predisposto con le memorie su QO-100, non sentisse nulla. Avanti e indietro… Avevo regolato con attenzione le frequenze ma nulla.
Provo ad affinare anche lo ZENITH che effettivamente era fuori (l’antenna era su Eutelsat 13). Nulla. Mi viene però un lampo di genio. (omissis)
Non ho esperienza con questo satellite ma lo devo approcciare lato rx ma anche tx.
Mi sintonizzo dunque sul computer sul web sdr inglese
https://eshail.batc.org.uk/nb/
in modo da avere tutto lo spettro del trasponder a disposizione in vista.
Io ho puntato l’antenna come si deve e non ci devono essere discussioni circa il fatto che qui, tutto quanto funzioni.
Regolo allora il modo di trasmissione in RTTY e schiaccio il PTT.
E’ un giorno in cui c’è parecchio traffico e non so dove io stia trasmettendo.
Così in modo poco raccomandabile, a PTT giù, mi muovo rapidamente in frequenza, con il VFO del TS2000.
Dovrei scorgere un poco elegante segnale in movimento sulla water fall del web sdr. E così è.
Cavolo. Sono io? Attacco e stacco. E così fa il segnale sul web sdr.
Incontrovertibilmente sono io che salgo sul satellite.
Al primo colpo mi pare di avere anche un signor segnale.
Peccato però che non sento nulla.
Qui l’arcano è risolto rapidamente.
Avevo semplicemente sbagliato a predisporre la frequenza sul TS2000. Cioè avevo sbagliato a regolare la corrispondenza in down link del TS2000 del segnale proveniente dal down converter rispetto alla frequenza in 1200 convertita in 2,4 GHz dall’up converter.
Sistemata come si deve la memoria satellitare sul TS2000 finalmente ascolto.
Ed ascolto molto bene.
Provo a chiamare una stazione e questa mi riceve subito.
Immediatamente mi fa i complimenti per audio e segnale.
Io pure faccio altrettanto con me stesso perché la soddisfazione è a mille.
Peccato però che non tutto sia perfetto.
In effetti mentre lato tx le cose siano a posto, lato RX ascolto benissimo ma con un incredibile drift.
Ragionamenti e revisioni del lavoro fatto mi portano a stabilire di aver semplicemente sbagliato l’antenna.
E’ vero che dal down converter c’è uno dei due cavi RG6 che dovrebbe portare la stabilizzazione del GPS all’LNB.
Peccato però che l’antenna scelta, bellissima, sia fatta apposta per chi usa SDR consolle o un down converter prodotto dall’AMSAT DL, l’associazione dedita ai satelliti tedesca che ha curato la predisposizione del satellite.
Mentre il mio down converter “gira “ la frequenza di riferimento ricevuta dal modulo GPS a 25 MHz… l’antenna installata attende un segnale di riferimento a 24 MHz.
Per un neofita quale sono la cosa non era perfettamente chiara.
Chi adopera SDR consolle in ricezione invece può trovare stabilizzazione del segnale attraverso la compensazione che il software stesso può fornire.
Il software aggancia i due beacon di cui abbiamo parlato e li mantiene fissi sullo spettro.
Così facendo rende perfettamente stabile tutto lo spettro ed è a posto.
Sono in alto mare. Come procedere?
A questo punto mi viene in mente il montaggio di due LNB paralleli sulla stessa parabola. Era un sistema economico molto in voga verso il 2000 per vedere sia Astra che Eutelsat su una stessa parabola ma adoperando due LNB.
Una rapida ricerca su Amazon e trovo un bel supporto in acciaio da montare.
Lato ricezione utilizzo l’LNB modificato a 739 MHz della DX PATROL fornito insieme al down converter. Lato trasmissione, aggancio all’LNB il supporto per l’antenna bamatech che, abbiamo visto andare benissimo, in TX.
L’LNB in ricezione finalmente è perfettamente stabilizzato in ricezione perché attende un segnale a 25 MHz esattamente del tipo che il down converter – stessa casa – gli fornisce, lokkato al modulo GPS.
Il tutto funziona. Ricetrasmetto. Si pone il problema però del compromesso.
L’idea che non ho rubato a nessuno e che solo successivamente mi sono reso conto essere “condivisa” con altri OM è buona ma probabilmente un’antenna da 100 cm è ancora troppo piccola. Se la punto in modo da ascoltare perfettamente, trasmetto con un segnale inferiore.
Se riesco a puntare la parabola in modo da avere un segnale sul satellite forte, mi accorgo poi che lato ricezione sono debole.
Probabilmente occorrerebbe una parabola di dimensioni maggiori. Oppure una potenza maggiore di quella erogata dall’amplificatore della DX PATROL .
Altro aspetto è che la parabola della Loewe è costruita molto bene. Ha 27 anni di intemperie, sole, ghiaccio, pioggia, smog ed appare nuova.
Tuttavia ha un punto debole” che è rappresentato dall’attacco dell’illuminatore costituito da una semplice fascetta metallica ed una vite. Fosse costruito come le altre forse avrebbe consentito l’installazione delle due antenne (LNB lato rx e antenna TX) in modo simmetrico, si da avere il braccio di sostegno lungo la bisettrice dell’angolo.
Probabilmente ciò avrebbe reso le cose maggiormente percorribili.
Nel frattempo un primo “incidente” e mi salta per motivi inspiegabili l’amplificatore….
L’antenna del modulo GPS, dopo aver preso acqua smette di funzionare…
Il modulo GPS smette di funzionare.
A questo punto mi metto in contatto con Antonio in Portogallo.
Debbo dire che sono rimasto molto impressionato dalla sua prontezza di risposta e dalle indicazioni ricevute.
Fai questo, misura quello, apri il pa, verifica i led, guarda l’assorbimento ecc ecc.
Un botta risposta abbastanza incredibile.
Questo non mi ha evitato il guaio degli apparecchi guasti ma mi ha rincuorato circa il fatto dell’aver dato fiducia alla persona giusta.
Di questo ne sono molto grato ad Antonio.
Per farla breve in ogni caso, rispedisco indietro il modulo GPS e l’amplificatore ricevendo indietro un GPS nuovo e il PA riparato.
Tuttavia il problema relativo al drift c’è. Passa il tempo e sono allo studio di cosa fare. Sempre sul sito PASSION RADIO trovo l’antenna passiva. Nel senso fatta bene come l’altra… è sempre prodotta dalla BAMATECH.
Lato trasmissione è uguale.
Lato rx anziché avere l’LNB che converte il segnale da 10,4 GHz a 739 MHz te lo restituisce pari pari a 10,4 GHz.
Sono affari tuoi convertirlo ma almeno non abbiamo drift.
Sposto il problema.
Arriva l’antenna ma sono alla ricerca di un convertitore da 10,4 GHz a una delle gamme radioamatoriali.
Acquisto un sdr converter della DX PATROL pensando che possa andare bene ma è semplicemente un fraintendimento e non serve allo scopo.
L’unico è quello della KUHNE.
Questa è la ditta che mi era stata indicata come “cara” ma eccellente dall’OM che mi ha acceso tutto, in quella famosa telefonata.
Detto fatto. Convertitore e Bias tee.
https://shop.kuhne-electronic.de/ku...op/eshail-2/
Il bias tee in pratica è un oggetto posto in serie tra la radio ed il down converter che serve ad alimentare a 13,8VDC il convertitore, appunto, e a ricevere eventualmente il segnale a 10 MHz dal modulo GPS.
Provvede a trasmettere la tensione e la frequenza di riferimento oltre a ricevere il segnale convertito tutto attraverso il singolo cavo di connessione.
Il convertitore è collegato il più vicino possibile all’antenna.
Ricordiamoci che tra antenna e convertitore ora si viaggia a 10,4 GHz quindi le perdite sono potenzialmente altissime. (nota: il bias tee nell’attrezzatura DX PATROL è “on board” al down converter)
Sorpresa.
Come collego il convertitore (che converte sulla gamma dei 430 MHz) immediatamente ho un rumore altissimo a S8.
Noise floor a S8. Collego l’antenna e la cosa permane ad S8. Vado ad ascoltare il beacon pensando di sentirli a 9+50 e invece li sento come li sentivo con l’LNB della DX PATROL ma immersi in un rumore incredibile.
Provo anche con l’FT817 ma non cambia nulla.
Tutti i segnali scontano il fatto di essere immersi in un noise ad s8 rendendoli per lo più del tutto incomprensibili.
Giocando con il TS2000 attraverso le regolazioni dei pre/att/agc/if shift/NR ecc noto un lievissimo miglioramento che però non porta neanche lontanamente al risultato ottenuto attraverso il down converter della DX PATROL.
Vado sul sito della KUHNE, che so essere ditta seria, alla ricerca di un help desk, una mail di supporto ecc ma nulla.
Inizio ad innervosirmi. Non ricordo come recupero il nominativo dell’ex progettista tedesco.
Gli scrivo e gli descrivo cosa sta accadendo.
Lui dopo dieci minuti mi risponde dicendo che il convertitore ha 55 db di guadagno, utili se fai ATV ma troppi per la SSB.
Mi indica di inserire un attenuatore di 30 db.
Alla mia mail di risposta dove gli evidenzio che non ho S8 di noise floor con i segnali a 9+30….ma s8 di noise floor e i segnali a S9 lui quasi mi intima di mettere l’attenuatore da 30 db. “cit.: vedrai che ascolterai benissimo con il tuo TS2000”.
Ora va bene tutto. Io però ho 56 anni. 35 anni di radio, 30 di licenza. Oltre 65000 qso in onde corte. Sono ignorante come una capra ma 2+2 ancora lo riesco a fare.
Telefono a Gian Leonardo IW2NKE che poverino molto educatamente, come è nel suo modo d’essere, mi specifica che è una fesseria. Stessa considerazione da parte di IZ2EAS Michele.
Io però ormai l’attenuatore l’ho acquistato. Fatemelo provare. Lo provo e così ho la dimostrazione di ciò che si supponeva.
Tutti i segnali sono stati attenuati di 30 db.
Rumore di fondo e segnali utili. Si chiama segnale relativo. Non è cambiato nulla. Anzi. Forse è addirittura peggiorato perché basso basso.
Scrivo qui su Ari Fidenza cercando conforto ed idee e si palesano soggetti per cui le cose devono per forza di cose andare essendo quelli oggetti della KUHNE.
Uno di questi scrive in un italiano che alla quarta parola già ti fa passare la voglia di proseguire.
Prosopopea e spocchia. No grazie.
Risultato: rispedisco tutto indietro e mi viene riaccreditata la spesa sostenuta, fino all’ultimo centesimo.
Se le apparecchiature mi hanno deluso… se il customer care è praticamente assente…devo dire che almeno sono stati onesti.
Il problema però è che ora sono in una via cieca.
Non so davvero cosa fare.
Come tentativo che appare essere l’ultimo possibile provo con la POTY antenna.
Dappertutto ne parlano e, naturalmente basta fare così…basta fare colà ed il risultato è garantito. Compro la patch dal solito sito non fosse altro perché non ho, oltre alla manualità, nemmeno gli attrezzi per realizzarla in casa.
Prendo un LNB della DX PATROL , religiosamente ne foro centralmente il dischetto in modo da farci passare la patch.
Viene fuori una s****ezza che, nonostante fatta esattamente secondo i dettami, senza dimenticare o tralasciare nulla tende a smontarsi già durante l’installazione.
In un modo o nell’altro riesco ad installarla sulla parabola e verifico immediatamente che non vale nulla.
Sicuramente ci sarà qualcuno contentissimo ecc ecc. Me ne compiaccio. La mia esperienza è che – per me – è una *****ta.
E l’acronimo Patch Of The Year, appunto, lo modificherei in *****ta dell’anno. Punto.
Il problema che mi si pone tuttavia è che non so più che esci prendere.
Sono molto vicino a mollare il colpo ma il supporto degli amici, IW2ILQ Fabrizio prima di tutti, della “275…” mi spinge a non demordere.
E tutto sommato, se non ci sono ulteriori aspetti a me sconosciuti che possono mettermi il bastone tra le ruote, una soluzione definitiva ci sarebbe.
Nel senso che osservo il dato di fatto e cioè che, singolarmente ho ottenuto eccellenti risultati in trasmissione oppure in ricezione.
Il mio problema è ottenerli entrambi contemporaneamente con stabilità in frequenza.
La soluzione ce l’ho a portata di mano, oltre in effetti ad avere tutto il materiale tecnico.
Sopra la parabola da 100 cm c’è una FRACARRO di quelle della serie Penta.
Una vera s****ezza.
Il braccio arrugginito e una costruzione da quattro soldi.
Spiace perché FRACARRO era un OM se non erro con call I1FR.
La produzione attuale è mediamente economica di provenienza cinese e non fa davvero una gran figura.
Il nome meriterebbe di meglio.
Però in questo momento, francamente, della ruggine e della costruzione leggerina non mi importa. Mi importa invece che possa essere la soluzione alle mie disgrazie satellitari.
Dopo 26 anni vado a toccarla.
Fortunatamente i dadi e le viti di regolazione impastate ai tempi con etti di silicone non sono stati attaccati dalla ruggine e fortunatamente riesco a ruotarla.
E’ in una posizione scomodissima per lavorarci ma ancora si riesce a far qualcosa.
Sostituisco l’LNB con quello della DX PATROL e sulla LOEWE da 100 cm rimetto l’antenna passiva per trasmettere.
Dopo alcune peripezie per regolare l’elevazione, dopo aver regolato l’angolo di SKEW (se ricordo bene -15 gradi ma l’effetto della regolazione è pari a zero o giù di lì) regolo l’AZIMUTH.
Ancora una volta mi viene in aiuto l’applicazione sull’iphone.
Questa applicazione ha di buono il fatto che, quando raggiungi l’angolazione corretta, fa vibrare il telefono.
Ciò fa si che tu non debba avere il display in vista… condizione che in certe situazioni risulterebbe pressocchè impossibile.
E così punto la parabola per la ricezione.
A questo riguardo faccio una puntualizzazione.
Ai tempi della tv sat trassi l’impressione che fosse decisamente più definita la posizione della parabola, almeno sul piano orizzontale.
Avevo l’impressione che bastasse spostare di pochissimo l’antenna per perdere il satellite.
Sto parlando della ricezione di Eutelsat 13 gradi est e di Astra 19,2 gradi.
In particolare ai tempi della tv analogica vedevi il segnale salire e sparire molto velocemente. Tra l’altro la parabola da 100 era ampiamente superiore al minimo necessario che era, a Milano, di 60 cm.
Nel puntamento verso QO-100 mi sono reso conto che il satellite rimane acquisto anche con variazioni del puntamento della parabola nell’ordine dei 2-3 gradi.
Naturalmente la posizione orbitale è quella ed esiste uno ed un solo puntamento corretto (per due punti passa una ed una sola retta).
Ma ciò che voglio dire è che l’acquisizione non è per nulla critica.
Naturalmente ciò comporta una maggiore difficoltà nell’ottenere il risultato migliore ma, in due, facendo uso dei beacon e di uno s-meter decente ci si riesce.
In ricezione.
In trasmissione usando parabole diverse si può adoperare su frequenza libera il dato del segnale disturbo presente sui vari web sdr cercando di ottenere il puntamento con il valore migliore.
Risulta essere qualcosa anche di divertente.
Tenete presente che il mio puntamento mi ha consentito di vedere perfettamente (e ascoltare via web sdr) il mio segnale trasmesso a circa 90 milliWatt.
Credo che sia buona garanzia di corretto puntamento.
Tornando a noi l’accoppiata sortisce finalmente il risultato.
In ricezione i 60 cm vanno benissimo.
Ricezione assolutamente pulita e nitida.
In trasmissione faccio uso come detto dell’antenna passiva.
L’antenna in questione viene adoperata esclusivamente lato tx mentre lato rx rimane inutilizzata.
Con il TS2000X faccio ottimi qso.
Apprendo anche di una “ruota” spesso presente in tarda notte di amici italiani che mi danno ottimi consigli.
La mia modulazione non è eccellente.
Qualcuno mette il punto sul fatto che sto utilizzando il mio TS2000X in 1200 per quanto riguarda l’up link. E mi consiglia di spostarlo.
Seguo le indicazioni e lo porto in 430.
Con gli up e down converter della DX PATROL la modifica della frequenza, per meglio dire, della gamma utilizzata sulla radio per l’up link ed il down link è fattibile molto rapidamente attraverso dei dip switch. Le gamme sono 4, come già detto: 28/144/430/1200.
Lascio dunque in down link i 28 MHz mentre porto l’up converter dai 1200 ai 430 MHz.
Così finalmente tutti sono felici e scopro che il TS2000X ha – noti – qualche problema proprio di modulazione in 1200 che non erano mai emersi nei QSO fatti in locale, diretta o via ripetitore, nella mia modesta e scarsissima attività in 23 cm.
Inizio ad assaporare la soddisfazione del risultato.
Stringo l’amicizia con un collega di Johannesburg che naturalmente arriva…arriva come deve arrivare.. magnificamente e che mi dà un sacco di consigli graditissimi.
Mi aiuta a regolare la radio come si deve e pure un collega di Helsinki un bel giorno quando mi sente mi chiama per complimentarsi con me del risultato rispetto al QSO fatto con lui il giorno prima.
Sembra tutto magnifico.
Sono tre mesi forse quattro da quando ho dato il via al progetto e forse ci siamo.
Forse.
Mentre ero in QSO con l’amico da Johannesburg mi ascolto con il TS2000X in full duplex e sento che il segnale se ne va.
L’amico mi chiama dicendo “Tibor hai un problema”.
Il problema, presto detto, è consistito nella seconda bruciatura dell’amplificatore della DX PATROL .
Adi, l’amico da Johannesburg mi raggiunge via email.
Mi consiglia in modo veemente di acquistare un milliwattmetro per la misurazione dell’RF.
Io sono uno a cui la strumentazione piace molto e a cui piace avere sotto controllo tutto.
Avere tutto monitorato in continua ha fatto si che salvassi spesso apparecchiature da “incidenti” improvvisi.
Ho il DAIWA per i 1200 MHz ma si ferma lì.
Devo misurare la potenza in 2,4 GHz. Adi insiste.
Mi dà l’indicazione dell’oggetto da prendere che trovo rapidamente e acquisto.
https://www.immersionrc.com/fpv-products/rfpwrv2/
Si tratta di un milliWatt meter digitale che può misurare da 1mW fino ad 1 W in 430, 1200, 2400, 6000 MHz. Naturalmente con l’attenuatore da 30 db può misurare anche i W espressi da un PA in 2,4.
Amara sorpresa. Il PA della DX PATROL è fatto per avere 70-80 mW in ingresso per esprimere la massima potenza d’uscita con massimo assoluto fissato a 100 mW.
Misuro l’uscita dell’up converter della dx patrol e rilevo circa 120 mW.
Ho ripetutamente fatto fuori il PA senza averne colpa.
Segue mail “accesa” ad Antonio che “ripara” la questione in modo estremamente signorile ed apprezzato.
Mi spedisce una nuova unità.
Questa volta però prima di metterlo in linea regolo al minimo la p.out del up converter, verificandone il valore e vado via liscio.
Quando però è partito per la seconda volta il pa della DX PATROL mi sono sentito di guardarmi in giro.
Così, dati anche i consigli di Adi e la soddisfazione di cui sentivo parlare via satellite da altri ho anche acquistato l’up (e down) converter + PA V3 della SG LAB bulgara.
https://www.sg-lab.com/amateur.html
Ho avuto in particolare un amabile scambio di mail con il padrone della ditta - Hristiyan LZ5HP -
che mi ha consigliato sulla versione del PA da scegliere.
I livelli di ingresso erano comunque compatibili ma la presenza del vox ad rf sulla versione 3 mi ha fatto optare per questa.
L’up converter implementa un attenuatore da 6 db che dovrebbe renderlo perfettamente compatibile (inserendo in serie un ulteriore attenuatore da 10db) mentre l’amplificatore SG LAB usato con l’up converter della DX PATROL necessita (per evitare continui smanettamenti sui trimmer) di un attenuatore da 3 db in serie.
E così arriviamo alla configurazione finale che funziona alla perfezione.
Il nuovo PA della DX PATROL va benissimo.
Eroga al bocchettone SMA circa 9 W e in antenna, per via dei 3 metri di cavo ksr195 ne dovrebbero arrivare circa 6.
Sostituito con il PA della SG LAB, che al massimo eroga 20 W, ottengo, previa attenuazione del segnale dall’up converter di 3 db, un ingresso di 42 mW 13,5 -14,0 W che sono allineati al dichiarato considerando che non alimento il PA a 28 V bensì a 23,5 V.
I 3 metri di cavo ksr195 dal PA all’antenna tx fanno diventare la potenza di circa 9 W (1,8-1,9 db attenuazione).
Ciò che ho ottenuto è un segnale ottimo anche se non fortissimo. Ci sono segnali da circa 4-6 db più forti.
Ciò che però è molto buono è l’audio che messo insieme al segnale robusto determina un risultato eccellente.
Da segnalare anche che tra un guasto e l’altro ho deciso di acquistare anche l’ICOM 9700.
Radio tra le più diffuse su QO-100, presente sul mercato da un paio di anni o poco più, è di sicuro un successo commerciale.
La mia ha un numero di serie già stellare!
L’arrivo del IC 9700 comporta un ulteriore modifica al mio set up iniziale.
Se rimane assodato il risultato eccellente con l’up link in 430 MHz devo modificare il down link.
Fino ad ora, come raccontato, ho usato i 28 MHz sul TS2000 attraverso la porta solo rx.
Scelgo tra i 144 ed i 1200, ovviamente, i 144.
E con una rapida comparativa tra TS2000X e IC9700, ascoltando il satellite in due metri, mi accorgo di quanto, l’Icom, sia più silenzioso rispetto al Kenwood.
Ma è proprio una roba abissale.
Tenete conto che il ts2000 lo adopero su base quotidiana dal 2002. Nel 2005 ho cambiato il ts2000 con il ts2000x. Lo conosco come le mie tasche.
E’ regolato alla perfezione (per le mie orecchie, naturalmente) e faccio ampio uso del noise reduction (E’ demenziale avere radio digitali e non usare il noise reduction…è come avere una Porsche e usare solo le prime tre marce).
Ma l’Icom, davvero out of the box, ha mostrato delle caratteristiche eccezionali rispetto al 2000 che evidentemente sono giustificate pienamente dai 17-18 anni di distanza tra i due progetti.
Intendo dire che ci si sarebbe dovuti stupire del contrario.
Si tratta cioè del normale progresso tecnologico sul DSP.
Ma veramente da rimanere a bocca aperta.
Con ciò non intendo minimamente denigrare il TS2000 che rimane una pietra miliare tra le apparecchiature radioamatoriali e che rimane del tutto insuperata, inarrivabile se guardiamo alla sua versatilità e comodità d’uso.
Oggi però sviscerandone l’uso anche per il traffico via satellite mi chiedo come mai, su questo apparecchio, non abbiano previsto ad esempio il TX inhibit selettivo, banda per banda.
O ancora delle limitazioni di potenza regolabili.
Guardate che non sto dicendo nulla di che tant’è che Icom ha ad esempio il limite massimo di potenza regolabile da 0 a 100% banda per banda e attraverso gli estremi di gamma praticamente configurabile un blocco in tx.
Lo stesso TS2000 ricordiamoci che ha la possibilità di implementare il band plan per cui una cosa del genere dovrebbe essere fattibile.
Ancora.
Il TS2000 ha la funzione bellissima transverter per cui hai la possibilità di impostare correttamente la frequenza letta su display.
Se voglio posso cioè far indicare al 2000 i 10.450.000.00 MHz ed è una goduria ignota all’Icom. Peccato però che, selezionando la funzione, la potenza venga arbitrariamente limitata ad 1 W. Capisco il senso ma in questo caso diventa una limitazione e nel caso di qo100 diventa impossibile farne uso.
Riguardo al settaggio dell’impianto occorre fare attenzione a che il down converter eroghi il giusto segnale cioè produca il giusto noise floor in ricezione. Sul dx patrol esiste un trimmer. La casa raccomanda l’avere un noise floor di S1 o inferiore ma in ogni caso non è critico.
Per quanto riguarda l’up converter e il corretto pilotaggio del pa, come detto, c’è un trimmer anche lì per la regolazione.
Direi che vi esorto nell’acquisto del milliwattmeter.
E’ vero che non è regalato ma vi solleverà da un sacco di problemi possibili.
Sono anche estremamente utili gli attenuatori. Io nella configurazione con il pa sg lab ne tengo uno da 3db fisso in linea che mi porta da 92 mW circa ai 42 mW circa in ingresso con il pa che al massimo ne accetta 50. (Nota da 92 a 42 mW sono più di 3 db. L’attenuatore da 3db utilizzato ha una tolleranza di +/- 0,5 db. Con ciò rientra perfettamente nelle spec.).
Esempio di attenuatore con terminazioni sma (ci sono di diverse attenuazioni: da 1 db a 30 db con dissipazione massima di 2W)
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Non so per quale strana ragione…ma vedo che sono tutti d’accordo…tutti questi pa sono costruiti in bellissimi case di alluminio, molto belli anche solo a vedersi.
Sono però drammaticamente lisci ed inclini ad infuocarsi per il calore dissipato.
Non è scritto da nessuna parte ma vi consiglio caldamente (è il caso di dirlo) di provvedere a trovare dei dissipatori di dimensioni adeguate. Non lesinate sulle dimensioni: in questo caso contano moltissimo!
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Sarà anche vostra cura reperire il biadesivo termico per fissarli adeguatamente provvedendo al corretto scambio termico all’amplificatore.
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Segnalo che per quanto riguarda la SG Lab io ho acquistato il “combo” cioè up converter e amlificatore. L’up converter però non fa solo da …up converter ma assolve se si vuole anche alla funzione di down converter.
In più proprio perché previsto in fabbrica la commutazione è fatta on board e ci si trova ad aver a che fare con un oggetto che ricetrasmette (convertendo) in 430 MHz.
Va a farsi benedire il discorso del full duplex ma il tutto rappresenta una raffinata ed estremamente economica soluzione. Manca giusto il modulo GPS.
A proposito del full duplex si full duplex no…. Vado in casa di altri e sono abituato ad osservare tutte le regole ed indicazioni impartite.
Tuttavia parlare sentendo la mia voce in ritorno dal satellite con un delay di circa 0,2 secondi…se i primi cinque minuti ha rappresentato qualcosa di estremamente affascinante…successivamente è diventato noia con il continuo abbassare il volume sul ts2000.
Arrivato il 9700 ho immediatamente attivato la funzione di muting della sub banda che rimane attiva, vedo sullo smeter l’intensità del mio segnale in down load ma non mi tira scemo.
Chi ha indicato come “mandatory” l’uso del full duplex” mi deve poi spiegare come si comporta in cw.
Credo sia del tutto evidente che non sia possibile manipolare ascoltando il segnale con 0,2 secondi di delay.
Quindi alla fine, la soluzione adottata mi permette ancora di sentire, quando lascio il ptt la breve coda del segnale trasmesso.
Mi consente di capire se sono coerente con le frequenze e se tutto fila liscio. Mi consente di capire se c’è Leila che interviene.
La stessa cosa credo sa applicabile al modo simplex vero e proprio.
Come anticipato all’inizio sono state lanciate due interessanti ground station.
Cosa sono? Si tratta di piccoli apparecchi all’interno del quale ci sono tutti i devices necessari per andare sul satellite facendo uso di una radio ma eliminando la necessità di PC.
La prima venuta fuori è prodotta più o meno su ordinazione…comunque in scala ridotta…in India.
Si chiama DXTO M4.
Se fate una ricerca potete trovare qualche scarna informazione.
Prima di scrivere queste due righe ho tentato di aver maggiori informazioni.
Dopo aver scritto ad uno dei due realizzatori, in India e non aver avuto alcun riscontro… ne ho intercettato uno proprio sul satellite.
Cortesissimo ho bypassato i convenevoli e gli ho posto alcune domande sul loro prodotto.
Me ne ha spiegato la filosofia: si tratta di un prodotto fatto su ordinazione “a mano” per soddisfare, prevalentemente, il mercato OM indiano e dei paesi limitrofi. Nel senso che da quelle parti, apparentemente, sono numerosi gli OM dotati di HF ma molto meno numerosi coloro che dispongono di un all mode per le VHF e UHF.
E’ evidente che la predisposizione di una stazione via sat, se si segue l’approccio stand alone, ovvero senza personal computer, non può prescindere dalla presenza di un transceiver V e UHF all mode. Loro hanno risolto la questione facendo un transverter, completo di tutto, facente uso della gamma dei 10 metri.
Già qui c’è un punto comodissimo: sono numerosissime la radio con due uscite per le antenne HF e quindi l’ingaggio del transverter può essere addirittura automatizzato.
Ove non fossero presenti…ad esempio sull’Icom 7300 basta un economico commutatore d’antenna manuale da HF. Un altro aspetto è che le radio HF spesso hanno (a suo dire) eccellente qualità audio in tx.
Meno quelle V e UHF. Utilizzandole in questo modo se ne sfruttano le caratteristiche.
Accetta fino a 5W oltre cui poi va in protezione. Rispetto ad un impianto basato su Windows/SDR console è evidente che non si rende necessario un pc con tutti i problemi di stabilità annessi e connessi e in situazioni tipo emergenze ecc la duttilità del sistema può fare la differenza.
Esce con almeno 10 W ed implementa anche i modulo GPS; qui avete delle foto: https://hamphotos.com/DXTO
Aspetti meno brillanti, a mio avviso, riguardano la commercializzazione vera e propria. L’oggetto costa 1060 euro a cui vanno aggiunte le spese di spedizione door to door UPS di 110 euro. Ai conseguenti 1.170 euro va poi aggiunta l’IVA del 22% e probabilmente qualche dazio/balzello/non mi fate dire altro…. doganale.
Direi che quindi parlare di 1.500 euro è molto facile.
Il tempo di attesa per la spedizione è tra 45 e 60 giorni, la garanzia di un anno che viene esercitata rispedendo l’oggetto in India.
A mio parere ciò rende meno appetibile l’oggetto.
Se si acquista per risparmiare, francamente c’è di meglio: basta un FT818 ed il setup completo della DX PATROL e si risparmia qualcosa rimanendo in ambito di operazioni non full duplex.
Oppure se di sicuro si vuole rimanere sul semplice e non si è interessati al full duplex c’è la ground station della stessa DX PATROL: costa 650 euro ed è dotata di down e up converter, modulo GPS e amplificatore.
Anch’essa è data per 10 W.
La DX PATROL converte in rx e tx il segnale in gamma 430 MHz. Se succede qualcosa l’azienda è europea e con circa 40 euro è possibile spedire l’oggetto in Portogallo per l’assistenza e per esercitare il diritto alla garanzia.
Queste due soluzioni possono essere sicuramente interessanti ma occorre prestare attenzione sul cavo che collegherà l’uscita del PA all’antenna tx. Il segnale viaggia a 2,4 GHz e già 15-20 metri di cavo potrebbero costituire fonte di perdita eccessiva se il cavo non è all’altezza.
Stessa considerazione per il bel up converter della KUHNE.
Questo può essere selezionato per i 144 o per i 430 MHz ed ha una potenza d’uscita di 20 W. OK sono il doppio ma se il cavo non è di qualità o è troppo lungo le perdite risulteranno eccessive.
Nel mio set up dall’amplificatore esco con un cavo terminato sma maschio da ambo le parti del tipo ksr195.
Questo cavo nel datasheet indica una perdita di 62,5 db / 100 metri a 2500 MHz. Diciamo che i miei 3 metri 1,8-2,0 db di perdite li hanno.
Dopo alcuni giorni di “gioie” mi sono dato al “fine tune”…
In particolare ero rimasto perplesso dalla temperatura del blocco PA della SG Lab e dissipatore di calore.
In pratica dopo tre quarti d’ora di QSO non si poteva toccarlo.
Ho scritto allora in Bulgaria chiedendo se fossero presenti protezioni termiche… La risposta è stata rapida e puntuale: non sono presenti protezioni ed è accettabile una temperatura di 70 gradi… Preoccupato ho acquistato un termometrino digitale da ben 7 euro con sondino su Amazon
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La sonda entra perfettamente tra le lamelle del dissipatore.
Nonostante il box contenente tutto l’impianto up/down converter, GPS e amplificatore sia contenuto in una grossa scatola plastica impermeabile e sigillata che si trova sotto il sole (posizione ideale, non c’è che dire…) dopo aver provato a mezzogiorno ho letto una temperatura di 65 gradi che, per di più, è pure scesa abbastanza rapidamente.
Dunque tutto ok! In ogni caso onde evitare qualsiasi problema è stata calettata una ventola sul dissipatore dell’amplificatore. Aperto uno dei fori passacavo in basso previsti nella scatola che contiene tutto il sistema, l’aria entra dal basso si riscalda e viene aspirata dalla ventola. A pochi centimetri, lateralmente, la stesa aria calda fluisce verso l’esterno attraverso un altro foro passa cavo dotato di manicotto in modo da rivolgere l’uscita verso il basso ed evitare l’entrata di acqua piovana. Su ambedue i fori sono state poste delle grigliette metalliche che dovrebbero scongiurare l’ingresso a dimora di insetti ed affini. (magari congiunti…). Il risultato è dopo un QSO lunghissimo con passaggi prolungati un calo della temperatura rilevata di oltre 15 gradi. Siamo a 45 gradi circa con il box sotto il sole di mezzogiorno.
Segnalo infine come quello che era un segnale buono ma non fortissimo… il mio… oggi per una evidente ritaratura della soglia di intervento di Leila sia diventato un segnale “al limite”. Se fischio Leila interviene. Se parlo sono quasi al limite.
Due parole due sul traffico.
Sono ancora ai primi QSO (ne ho fatti circa 120-130)…tenete conto che un QSO, se non su stazione particolarmente ambita e che magari lavora il pileup in split dura frequentemente anche un quarto d’ora e più. La mia presenza sul stellite è da circa 3-4 mesi in ricezione. Posso dirvi che ci sono a disposizione circa 175 DXCC countries. La sensazione è particolare perché non c’è propagazione. Con il mio amico da Johannesburg ci siamo dati lo sked con ora e frequenza e nessuno aveva il minimo dubbio che ci saremmo sentiti alla perfezione. Non c’è nemmeno il problema dell’orario. Con condizioni di ricetrasmissione normale si ascolta perfettamente in ogni momento in qualsiasi momento della giornata qualsiasi angolo della Terra illuminato da QO-100. La banda a nostra disposizione, come già detto, è di ben 500 kHz. Sono un’enormità e se, in linea di massima tra le 0500z e le 0000z normalmente ci sono 2-8 segnali attivi, il tutto è lontanissimo dalla saturazione.
Il primo segmento di “banda” è CW only dove qualcuno si diverte anche a provare il QRP estremo. Come detto, quando avevo l’amplificatore guasto, ho potuto verificare come riuscissi senza problema a transitare in modo decente in CW con potenze inferiori ai 100 mW.
Non l’ho fatto ma avrei potuto condurre un QSO con quella potenza. Ci sono poi aree del band plan dove è permessa l’emissione digitale e poi c’è una parte cospicua dedicata al traffico SSB. Si possono effettuare anche contest. Ed è solito collocarsi nell’area più in alto chi, da DX, intende effettuare traffico in split.
A riguardo varrebbe la pena rimarcare come di spazio ce ne sia. Chi lavora in split dovrebbe avere l’accortezza di dichiarare uno split maggiore che da 5 a 10 up…questo perché a differenza delle onde corte.. a grandi linee…approssimativamente… si arriva bene o male tutti con segnali simili. Se il fattore tempo ha meno rilevanza: se ascolto il dx non ho l’angoscia di dover passare subito chiamando come se non ci fosse un domani perché rischio che la propagazione cali ed io perda l’occasione… dicevo..se il fattore tempo ha meno rilevanza rispetto al traffico in HF qui il problema che si pone è la baraonda di decine di stazioni che si sovrappongono l’una all’altra con Leila che interviene puntualmente.
Il traffico si svolge dunque molto più lentamente e, se da un lato si rimarca ancora il modus operandi molto più rilassato, vero è pure che l’efficienza ne risente di sicuro.
Ultima nota è la presenza di una frequenza per le emergenze.
Mi è noto che nel 2021 mentre stiamo parlando di satellite geostazionario a disposizione per la comunità radioamatoriale ci sia ancora qualcuno (troppi) dediti a incredibili prove di sintonia legate all’attività di protezione civile.
Francamente se oggi ancora non si è capito se ci si sente varrebbe la pena andare “a casa”. Il fatto di “far andare” le apparecchiature per valutarne l’efficienza mensilmente con le prove di sintonia dovrebbe comunque far ribollire il sangue a chiunque per l’oggettiva inutilità dell’azione – se non quello di mettersi in mostra con lustrine, secchielli e palette da parte di qualcuno.
C’è QO-100. Se chi dirige l’attività della protezione civile (non sagre della zucca o altre amenità simili ma protezione civile vera e relative esercitazioni) si rendesse conto della potenza di questo mezzo forse si darebbe ancor maggior ragione d’essere e di esistere alla nostra attività.
Mi auguro di aver stimolato in qualcuno di voi l’interesse verso questo satellite.
A presto su QO-100
Vy 73 de Tibor, IK2SAI
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