ENG
With the availability of the complete final log of the DXpedition I worked on it with Excel, to compare the openings of propagation actually occurring from Ivory Coast with those theoretical estimated by the various VOACAP based software.
In particular, I focused the analysis on the openings to the States.
The limits of this work are:
- stations operating in TU were not a beacon, so there were not active for all 24 hours on each band, even TU2T operators have had to eat and had to rest ... ;
- in the intervals of 24 hours during which a given station was operating on a given band, the antenna was not always pointed at the States (operating strategy).
I like to explain how I made the charts. It's important to understand what we read.
First of all, I extrapolated from the log all the QSOs with the States (in SSB, CW and RTTY). I then sorted them by date. For each day I have then sorted by band and then by time.
I was able, in this way, to calculate for each hour of each day and each band QSOs made by TU2T with the States (by call area to W9 W0, excluded and KL7 KH6). Obtained these data, it was then easy to create the graphs with Excel. From them you have an idea of the openings from Ivory Coast with the States during the 14 days of DXpedition.
For each of these graphs obtained with Excel I then made, where possible, a comparison with the graphs obtained with WinCAP (average monthly model of the ionosphere). These were related to the path TU-USA and in each of them you can see the curves of the estimated S / N ratio for all U.S. call-areas.
The comparison allows you to highlight a gap of QSOs, than indicated by the graphs obtained with WinCAP, at 19 UTC. How do you explain this gap? Simple: also the operators of dxpeditions need to have dinner.
ITA
Grazie alla disponibilità del log completo definitivo della DXpedition ho potuto lavorarci su con Excel, per confrontare le aperture di propagazione effettivamente verificatesi dalla Costa d'Avorio con quelle teoriche stimate dai vari software basati sul VOACAP.
In particolare ho concentrato l'analisi sulle aperture verso gli States.
I limiti entro cui mi sono mosso sono:
- le stazioni operanti dalla Costa d'avorio non erano un beacon, quindi non erano costantemente attive per tutte le 24 ore su ciascuna banda, anche gli operatori di TU2T si sono dovuti cibare e hanno dovuto riposare... ;
- negli intervalli delle 24 ore durante i quali una data stazione era operativa su una data banda, non aveva l'antenna sempre puntata verso gli States (strategia operativa).
Mi piace spiegare ora come ho realizzato i grafici. E' importante capire ciò che si legge.
Prima di tutto ho estrapolato dal log tutti i QSO con gli States. Li ho poi ordinati per data. Per ciascun giorno li ho poi ordinati per banda e quindi per orario.
Ho potuto , in questo modo, calcolare per cascuna ora di ciascun giorno e per ciascuna banda, i QSO fatti da TU2T con gli States (call area da W0 a W9, esclusa KL7 e KH6). Ottenuti questi dati, è stato poi semplice realizzare i grafici veri e propri. Da essi si ha un'idea delle aperture dalla Costa d'avorio con gli States durante i 14 giorni di DXpedition.
Per ciascuno di tali grafici ottenuti a posteriori con Excel ho poi fatto, ove possibile, un confronto con i grafici ottenuti con WinCAP (modello medio mensile della ionosfera). Questi ultimi sono relativi alla tratta TU-USA e in ciascuno di essi sono visibili le curve stimate del rapporto Segnale/Rumore relative a tutte le call-areas USA.
Dal confronto emerge subito l'evidente gap di collegamenti, rispetto a quanto indicato dai grafici ottenuti con WinCAP, in corrispondenza delle ore 19 UTC. Come si spiega questo gap ? Semplice: anche gli operatori delle dxpedition hanno necessità di cenare.
With the availability of the complete final log of the DXpedition I worked on it with Excel, to compare the openings of propagation actually occurring from Ivory Coast with those theoretical estimated by the various VOACAP based software.
In particular, I focused the analysis on the openings to the States.
The limits of this work are:
- stations operating in TU were not a beacon, so there were not active for all 24 hours on each band, even TU2T operators have had to eat and had to rest ... ;
- in the intervals of 24 hours during which a given station was operating on a given band, the antenna was not always pointed at the States (operating strategy).
I like to explain how I made the charts. It's important to understand what we read.
First of all, I extrapolated from the log all the QSOs with the States (in SSB, CW and RTTY). I then sorted them by date. For each day I have then sorted by band and then by time.
I was able, in this way, to calculate for each hour of each day and each band QSOs made by TU2T with the States (by call area to W9 W0, excluded and KL7 KH6). Obtained these data, it was then easy to create the graphs with Excel. From them you have an idea of the openings from Ivory Coast with the States during the 14 days of DXpedition.
For each of these graphs obtained with Excel I then made, where possible, a comparison with the graphs obtained with WinCAP (average monthly model of the ionosphere). These were related to the path TU-USA and in each of them you can see the curves of the estimated S / N ratio for all U.S. call-areas.
The comparison allows you to highlight a gap of QSOs, than indicated by the graphs obtained with WinCAP, at 19 UTC. How do you explain this gap? Simple: also the operators of dxpeditions need to have dinner.
ITA
Grazie alla disponibilità del log completo definitivo della DXpedition ho potuto lavorarci su con Excel, per confrontare le aperture di propagazione effettivamente verificatesi dalla Costa d'Avorio con quelle teoriche stimate dai vari software basati sul VOACAP.
In particolare ho concentrato l'analisi sulle aperture verso gli States.
I limiti entro cui mi sono mosso sono:
- le stazioni operanti dalla Costa d'avorio non erano un beacon, quindi non erano costantemente attive per tutte le 24 ore su ciascuna banda, anche gli operatori di TU2T si sono dovuti cibare e hanno dovuto riposare... ;
- negli intervalli delle 24 ore durante i quali una data stazione era operativa su una data banda, non aveva l'antenna sempre puntata verso gli States (strategia operativa).
Mi piace spiegare ora come ho realizzato i grafici. E' importante capire ciò che si legge.
Prima di tutto ho estrapolato dal log tutti i QSO con gli States. Li ho poi ordinati per data. Per ciascun giorno li ho poi ordinati per banda e quindi per orario.
Ho potuto , in questo modo, calcolare per cascuna ora di ciascun giorno e per ciascuna banda, i QSO fatti da TU2T con gli States (call area da W0 a W9, esclusa KL7 e KH6). Ottenuti questi dati, è stato poi semplice realizzare i grafici veri e propri. Da essi si ha un'idea delle aperture dalla Costa d'avorio con gli States durante i 14 giorni di DXpedition.
Per ciascuno di tali grafici ottenuti a posteriori con Excel ho poi fatto, ove possibile, un confronto con i grafici ottenuti con WinCAP (modello medio mensile della ionosfera). Questi ultimi sono relativi alla tratta TU-USA e in ciascuno di essi sono visibili le curve stimate del rapporto Segnale/Rumore relative a tutte le call-areas USA.
Dal confronto emerge subito l'evidente gap di collegamenti, rispetto a quanto indicato dai grafici ottenuti con WinCAP, in corrispondenza delle ore 19 UTC. Come si spiega questo gap ? Semplice: anche gli operatori delle dxpedition hanno necessità di cenare.
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