La notizia che in questi giorni viene pubblicata in giro per la Rete è che due studiosi del National Solar Observatory di Tucson (Arizona), Livingston e Penn (L.&P.), hanno misurato con particolari tecniche il campo magnetico di un gran numero di macchie solari e hanno constatato una costante riduzione nel tempo di tale campo magnetico.
Come è noto, è proprio il magnetismo solare all'origine delle macchie solari e ciò che le rende più scure, quindi visibili, è il campo magnetico al loro interno. Ne deriva che se tale campo magnetico si riduce nel tempo fino a scendere al disotto dei 1500 Gauss (considerato il valore minimo necessario per la visibilità di una macchia solare) potrebbe accadere , estrapolando la tendenza rilevata dai due studiosi, che nei prossimi anni le macchie solari , pur formandosi, non sarebbero in pratica più visibili !
In realtà, i due suddetti studiosi avevano già pubblicato tempo fa i risultati della loro ricerca e nel precedente loro scritto, che trovate qui, l'anno stimato per la "scomparsa" delle macchie solari era il 2015.
Ad agosto scorso, esattamente dal 22 al 26 agosto, si è tenuto in California il Simposio IAU (International Astronomical Union) n.273 dedicato a "Physics of Sun and Star Spots". In tale simposio, L.&P. hanno aggiornato lo studio alla luce dei dati nel frattempo intervenuti con il procedere del ciclo solare n.24.
Trovate il testo completo della loro relazione qui
Andando alla figura 1 di pagina 4 (in asse x il tempo e in asse y il valore del campo magnetico) , si notano tre linee di tendenza, quella relativa ai dati contenuti nel primo studio (dal 1998 al 2006), quella relativa a tutti i dati dal 1998 al 2010 e quella relativa ai dati del solo ciclo n.23.
In particolare, si nota che la linea di tendenza relativa a tutti i dati dal 1998 al 2010 intercetta il valore di campo magnetico pari a 1500 Gauss non più nel 2015 bensì nel 2021 circa. Naturalmente , a questo spostamento in avanti del fatidico anno hanno contribuito le macchie solari nel frattempo apparse sul Sole in questa prima fase di risalita del ciclo solare n.24.
Come scrivono gli stessi L.&P. nella parte finale della relazione, se con il progredire del ciclo solare in corso dovessero comparire molte macchie solari con intensità di campo magnetico maggiore di 3000 Gauss, bisognerà correggere ulteriormente la linea di tendenza.
Se, invece, le cose dovessero continuare come sono andate sinora, i due studiosi scrivono che si potrebbe ipotizzare un picco di attività solare con un SSN (Smoothed Sunspot Number - pagina 7 della relazione) variabile tra 66 e 87 per il ciclo solare n.24 e addirittura variabile tra 7 e 25 (!) per il successivo ciclo solare n.25.
Come scrivono L.&P.: "We will see in the coming months and years."
Come è noto, è proprio il magnetismo solare all'origine delle macchie solari e ciò che le rende più scure, quindi visibili, è il campo magnetico al loro interno. Ne deriva che se tale campo magnetico si riduce nel tempo fino a scendere al disotto dei 1500 Gauss (considerato il valore minimo necessario per la visibilità di una macchia solare) potrebbe accadere , estrapolando la tendenza rilevata dai due studiosi, che nei prossimi anni le macchie solari , pur formandosi, non sarebbero in pratica più visibili !
In realtà, i due suddetti studiosi avevano già pubblicato tempo fa i risultati della loro ricerca e nel precedente loro scritto, che trovate qui, l'anno stimato per la "scomparsa" delle macchie solari era il 2015.
Ad agosto scorso, esattamente dal 22 al 26 agosto, si è tenuto in California il Simposio IAU (International Astronomical Union) n.273 dedicato a "Physics of Sun and Star Spots". In tale simposio, L.&P. hanno aggiornato lo studio alla luce dei dati nel frattempo intervenuti con il procedere del ciclo solare n.24.
Trovate il testo completo della loro relazione qui
Andando alla figura 1 di pagina 4 (in asse x il tempo e in asse y il valore del campo magnetico) , si notano tre linee di tendenza, quella relativa ai dati contenuti nel primo studio (dal 1998 al 2006), quella relativa a tutti i dati dal 1998 al 2010 e quella relativa ai dati del solo ciclo n.23.
In particolare, si nota che la linea di tendenza relativa a tutti i dati dal 1998 al 2010 intercetta il valore di campo magnetico pari a 1500 Gauss non più nel 2015 bensì nel 2021 circa. Naturalmente , a questo spostamento in avanti del fatidico anno hanno contribuito le macchie solari nel frattempo apparse sul Sole in questa prima fase di risalita del ciclo solare n.24.
Come scrivono gli stessi L.&P. nella parte finale della relazione, se con il progredire del ciclo solare in corso dovessero comparire molte macchie solari con intensità di campo magnetico maggiore di 3000 Gauss, bisognerà correggere ulteriormente la linea di tendenza.
Se, invece, le cose dovessero continuare come sono andate sinora, i due studiosi scrivono che si potrebbe ipotizzare un picco di attività solare con un SSN (Smoothed Sunspot Number - pagina 7 della relazione) variabile tra 66 e 87 per il ciclo solare n.24 e addirittura variabile tra 7 e 25 (!) per il successivo ciclo solare n.25.
Come scrivono L.&P.: "We will see in the coming months and years."
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