Tweet
(pubblicato in data 01-10-2009 insieme alle tabelle di propagazione per il mese di ottobre)
Nel trascorso mese di settembre si sono riviste due regioni attive contemporaneamente presenti , la numero 1026 nell'emisfero sud e la numero 1027 nell'emisfero nord. Entrambe hanno dato origine a macchie solari, la prima dal 22 al 26 settembre, mentre la seconda dal 23 settembre in poi.
[sole]http://www.hamradioweb.org/progetti/solesettembre2009.swf[/sole]
Anche il flusso solare sulla lunghezza d'onda dei 10,7 cm (2800 MHz) ha registrato un aumento, con picco di 76 il giorno 23 settembre (nuovo record per il ciclo solare 24). Alla fine del mese, il valore medio mensile di macchie solari è risultato pari a 6,65 per il NOAA e pari a 3,96 per il SIDC, mentre il valore medio mensile del flusso solare a 10,7 cm è risultato pari a 71,1.
Per la verità, anche il primo del mese di settembre era stata conteggiata un'area attiva con macchie solari, la numero 1025, a fronte della quella il numero di macchie solari era stato di 12. Se sommiamo anche questo contributo, la media mensile di macchie solari per settembre sale a 6,9 per il NOAA e 4,23 per il SIDC.
In definitiva, nel mese di settembre un pò di attività solare (intesa come produzione di macchie solari) c'è stata. Non si assiste, tuttavia, alla decisa ripresa in grande stile di questa attività, che invece dovrebbe ormai appalesarsi, vista la durata di questo minimo solare. In buona sostanza, sinora , nel corso del 2009, si sono susseguiti brevi periodi di attività solare intervallati a lungi periodi di giorni senza macchie. Ormai, alla data del 3 ottobre, siamo a 724 giorni senza macchie solari dall'inizio del minimo e a 213 giorni per il solo anno in corso.
Intanto, sul sito della NASA è stato pubblicato qualche giorno fa un articolo relativo all'aumento di raggi cosmici che giungono a Terra, tanto da stabilire il valore più alto sinora registrato negli ultimi 50 anni. La quantità di raggi cosmici che giungono a Terra è inversamente proporzionale all'attività solare (i motivi sono sinteticamente spiegati nell'articolo). Questa dunque è un'ulteriore prova della eccezionalità del minimo solare a cui stiamo assistendo.
Nel trascorso mese di settembre si sono riviste due regioni attive contemporaneamente presenti , la numero 1026 nell'emisfero sud e la numero 1027 nell'emisfero nord. Entrambe hanno dato origine a macchie solari, la prima dal 22 al 26 settembre, mentre la seconda dal 23 settembre in poi.
[sole]http://www.hamradioweb.org/progetti/solesettembre2009.swf[/sole]
Anche il flusso solare sulla lunghezza d'onda dei 10,7 cm (2800 MHz) ha registrato un aumento, con picco di 76 il giorno 23 settembre (nuovo record per il ciclo solare 24). Alla fine del mese, il valore medio mensile di macchie solari è risultato pari a 6,65 per il NOAA e pari a 3,96 per il SIDC, mentre il valore medio mensile del flusso solare a 10,7 cm è risultato pari a 71,1.
Per la verità, anche il primo del mese di settembre era stata conteggiata un'area attiva con macchie solari, la numero 1025, a fronte della quella il numero di macchie solari era stato di 12. Se sommiamo anche questo contributo, la media mensile di macchie solari per settembre sale a 6,9 per il NOAA e 4,23 per il SIDC.
In definitiva, nel mese di settembre un pò di attività solare (intesa come produzione di macchie solari) c'è stata. Non si assiste, tuttavia, alla decisa ripresa in grande stile di questa attività, che invece dovrebbe ormai appalesarsi, vista la durata di questo minimo solare. In buona sostanza, sinora , nel corso del 2009, si sono susseguiti brevi periodi di attività solare intervallati a lungi periodi di giorni senza macchie. Ormai, alla data del 3 ottobre, siamo a 724 giorni senza macchie solari dall'inizio del minimo e a 213 giorni per il solo anno in corso.
Intanto, sul sito della NASA è stato pubblicato qualche giorno fa un articolo relativo all'aumento di raggi cosmici che giungono a Terra, tanto da stabilire il valore più alto sinora registrato negli ultimi 50 anni. La quantità di raggi cosmici che giungono a Terra è inversamente proporzionale all'attività solare (i motivi sono sinteticamente spiegati nell'articolo). Questa dunque è un'ulteriore prova della eccezionalità del minimo solare a cui stiamo assistendo.