L'attività solare nel mese di luglio ha manifestato segnali contrastanti. Nella prima decade del mese si è formata la ragione attiva n.1024 che ha generato macchie solari degne di questo nome, tanto da rappresentare praticamente l'attuale record per il ciclo 24. Quella che segue è l'animazione in flash che fa vedere l'attività solare del mese di luglio attraverso la successione delle immagini EIT (Extreme Ultraviolet Imaging Telescope).
[sole]http://www.hamradioweb.org/progetti/soleluglio2009.swf[/sole]
Quella che segue , invece, è l'animazione in flash del Sole nel campo del visibile
[sole]http://www.hamradioweb.org/progetti/ragioneattiva1024.swf[/sole]
In concomitanza con la presenza della regione attiva n.1024 sulla parte visibile del Sole, si è mosso decisamente anche il diagramma del flusso di raggi X, altrimenti pressocchè piatto:
Purtroppo, una volta scomparsa la regione attiva 1024 nella parte del Sole non visibile dalla Terra, non si è osservata alcuna altra significativa regione attiva, così che , dopo i primi incoraggianti dieci giorni del mese si è ripiombati in una sequenza che pare infinita di giorni senza macchie solari (spotless days). Al primo di agosto siamo già a 22 giorni spotless e niente per ora si vede all'orizzonte.
Per tirare le somme, alla fine del mese di luglio, la media del Sunspot number secondo il NOAA è risultata pari a poco più di 5 (minore di quello di giugno pari a 6,6) , mentre per il SIDC belga è risultata pari a 3,5 (maggiore di quello di giugno pari a 2,6). Per quanto riguarda il flusso solare sui 10,7 GHz, la media mensile di luglio è risultata per il NOAA pari a 70,48 in leggerissimo calo rispetto a quello di giugno, pari a 70,66.
In questa situazione si inseriscono poi alcune novità, anche esse di segno negativo per quanto attiene alle previsioni per il futuro del ciclo solare n.24.
L'IPS Australiano, in data 26 luglio scorso, ha aggiornato le proprie previsioni, spostando ulteriormente in avanti e ridimensionandolo a 90 il massimo previsto per il ciclo 24, che precedentemente era pari a 130. Inoltre tale massimo è stato spostato cronologicamente in avanti, ad ottobre 2013. Ma anche il minimo è stato portato in avanti di un anno, da aprile 2009 ad aprile 2010.
http://www.ips.gov.au/Solar/1/6
Il Dott. Hathaway della NASA, di cui abbiamo più volte seguito le previsioni sull'attività solare, è stato intervistato dal New York Times in data 21 luglio scorso, a proposito della evidente carenza di macchie solari da qualche anno a questa parte.
Ebbene, il Dott. Hathaway ha risposto testualmente al cronista che lo intervistava in merito alla eventuale possibilità di entrare in un nuovo minimo di Maunder: "Tuttavia, qualcosa di molto simile al Minimo di Dalton – due cicli solari nei primi anni del 1800 che hanno avuto un picco massimo di circa 50 SSN - si trova oggi come oggi nel campo delle possibilità."
http://www.nytimes.com/2009/07/21/sc...spot.html?_r=2
Pare, dunque, che stia maturando tra gli astrofisici solari la convinzione che si stia andando incontro ad un ciclo solare 24 molto debole, seguito da un secondo ciclo altrettanto debole, così come avvenne, appunto, durante il cosiddetto minimo di Dalton (fine 1700 primi del 1800).
Probabilmente, quindi, se il trend solare resterà quello attuale, assisteremo ad ulteriori correzioni al ribasso delle previsioni di attività solare. A questo riguardo, proponiamo un'ultima animazione in flash che illustra il destino sinora toccato a queste previsioni, cominciando dal 2005 e fino ad oggi: dopo entusiastiche previsioni iniziali di un ciclo solare 24 esplosivo, si è via via passati ad una curva di previsione di attività solare sempre più spostata in avanti e con un massimo sempre minore rispetto a quello precedentemente previsto...
[sole]http://www.hamradioweb.org/progetti/previsioniNASA.swf[/sole]
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Quella che segue , invece, è l'animazione in flash del Sole nel campo del visibile
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In concomitanza con la presenza della regione attiva n.1024 sulla parte visibile del Sole, si è mosso decisamente anche il diagramma del flusso di raggi X, altrimenti pressocchè piatto:
Purtroppo, una volta scomparsa la regione attiva 1024 nella parte del Sole non visibile dalla Terra, non si è osservata alcuna altra significativa regione attiva, così che , dopo i primi incoraggianti dieci giorni del mese si è ripiombati in una sequenza che pare infinita di giorni senza macchie solari (spotless days). Al primo di agosto siamo già a 22 giorni spotless e niente per ora si vede all'orizzonte.
Per tirare le somme, alla fine del mese di luglio, la media del Sunspot number secondo il NOAA è risultata pari a poco più di 5 (minore di quello di giugno pari a 6,6) , mentre per il SIDC belga è risultata pari a 3,5 (maggiore di quello di giugno pari a 2,6). Per quanto riguarda il flusso solare sui 10,7 GHz, la media mensile di luglio è risultata per il NOAA pari a 70,48 in leggerissimo calo rispetto a quello di giugno, pari a 70,66.
In questa situazione si inseriscono poi alcune novità, anche esse di segno negativo per quanto attiene alle previsioni per il futuro del ciclo solare n.24.
L'IPS Australiano, in data 26 luglio scorso, ha aggiornato le proprie previsioni, spostando ulteriormente in avanti e ridimensionandolo a 90 il massimo previsto per il ciclo 24, che precedentemente era pari a 130. Inoltre tale massimo è stato spostato cronologicamente in avanti, ad ottobre 2013. Ma anche il minimo è stato portato in avanti di un anno, da aprile 2009 ad aprile 2010.
http://www.ips.gov.au/Solar/1/6
Il Dott. Hathaway della NASA, di cui abbiamo più volte seguito le previsioni sull'attività solare, è stato intervistato dal New York Times in data 21 luglio scorso, a proposito della evidente carenza di macchie solari da qualche anno a questa parte.
Ebbene, il Dott. Hathaway ha risposto testualmente al cronista che lo intervistava in merito alla eventuale possibilità di entrare in un nuovo minimo di Maunder: "Tuttavia, qualcosa di molto simile al Minimo di Dalton – due cicli solari nei primi anni del 1800 che hanno avuto un picco massimo di circa 50 SSN - si trova oggi come oggi nel campo delle possibilità."
http://www.nytimes.com/2009/07/21/sc...spot.html?_r=2
Pare, dunque, che stia maturando tra gli astrofisici solari la convinzione che si stia andando incontro ad un ciclo solare 24 molto debole, seguito da un secondo ciclo altrettanto debole, così come avvenne, appunto, durante il cosiddetto minimo di Dalton (fine 1700 primi del 1800).
Probabilmente, quindi, se il trend solare resterà quello attuale, assisteremo ad ulteriori correzioni al ribasso delle previsioni di attività solare. A questo riguardo, proponiamo un'ultima animazione in flash che illustra il destino sinora toccato a queste previsioni, cominciando dal 2005 e fino ad oggi: dopo entusiastiche previsioni iniziali di un ciclo solare 24 esplosivo, si è via via passati ad una curva di previsione di attività solare sempre più spostata in avanti e con un massimo sempre minore rispetto a quello precedentemente previsto...
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