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Salve a tutti.
A 15 anni un amico che si autocostruiva le radio a transistor mi ha portato a conoscere i radioamatori che si incontravano al venerdì sera al Bar Borsa in centro a Bologna.
Poco dopo ero SWL 10587, se ben ricordo, ed utilizzavo la radio Magnadyne di casa ma ascoltavo poco, perché mi interessava di più la tecnica.
A 16 anni ho preso la patente di radio operatore N° 025 BO e poi è arrivato il nominativo i4BTU ma ero attivo solo sui 2 metri e soprattutto nei contest.
A 18 anni ero segretario della sezione ARI di Bologna, poi ne sono stato Presidente e quindi rappresentante in sede regionale ma scoprire la scarsa etica di un noto personaggio delle più alte sfere dell'associazione mi portò a repentine dimissioni .
Negli ultimi mesi del penultimo anno di Istituto Tecnico Industriale, sezione elettronica industriale, mi sono costruito un lineare a cavità per i 144MHz con 4CX250. Nel laboratorio di meccanica ho forato e piegato il telaio ed ho tornito la cavità e le flange e nel laboratorio di elettrotecnica, su lamierini recuperati, mi sono avvolto il trasformatore in base a calcoli personali convalidati dall'insegnate. Innovativo l'impiego del circuito stampato autocostruito per l'alimentatore, l'impiego di zener per stabilizzare la tensione di griglia schermo (fino ad allora si erano visti solo tubi a gas!) e il circuito di misura autoprogettato con cui controllavo 15 tra tensioni e correnti con un solo commutatore ed un solo milliaperometro.
Questa mia realizzazione è stata pubblicata sul numero 11/69 (se ben ricordo) di CQ Elettronica.
Nel '72 ho abbandonato il radiantismo attivo per dedicarmi al 100% allo sviluppo della mia attività artigianale di progettazione e produzione di apparecchiature elettroniche industriali.
Nel '78 sono stato preso da raptus per gli albori dell'attività nella banda dei 10GHz, dove non esistevano apparati commerciali per cui era necessaria l'autocostruzione e dove gli apparati potevano essere ancora di una estrema semplicità.
Ho realizzato la mia interpretazione di RTX: basso costo (70KL totali), notevole semplicità circuitale, estrema flessibilità di impiego abbinata ad una notevole efficacia.
Qualcuno subito lo ha soprannominato "Gigafono" storpiando la parola megafono, perché aveva un microfono piezo da un lato e la tromba che emetteva la RF dall'altro.
Poco dopo ho realizzato il record provvisorio collegando M.te Catria dal M.te Grappa: 380Km con un milliWatt in uscita da una cavità per antifurti Mullard!
Lo schema ed alcune foto del Gigafono sono pubblicate sul manuale in due volumi "Da 100MHz a 10GHz" curato da Marino Miceli.
La gamma si era riempita di QSO tra appassionati autocostruttori entusiasti, ritardando lo sviluppo di apparati più complessi a conversione.
Ma il progresso inesorabilmente ha portato la complessità circuitale ad un livello tale per cui il tempo richiesto superava quello che potevo disporre per l'hobby e così ho abbandonato il radiantismo attivo.
Fino ad alcuni anni fa ho rinnovato la licenza poi è capitato qualcosa che ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia e non mi ha lasciato il tempo per curare questo piccolo dettaglio; poi mi ha anche impedito di vivere nella mia casa e poi successivamente anche di lavorare nella mia azienda in quanto era impossibile permanere nei locali, impedendomi così di proseguire l'attività lavorativa e costringendomi ad una continua fuga fino a ché non sono stato accolto in un luogo sicuro che ha permesso a me ed a mia moglie di riprendere fiato e di riprendere una vita semi normale.
Cosa mi è successo?
Gang Stalking!
Ma, ironia della sorte, corroborato dal supposto impiego di microonde!
Dico supposto perché fino a che non le misurerò non posso asserirlo ma tutte le risultanze pratiche indicano ciò.
A chi vuole meglio comprendere di cosa si tratta, indico questi primi link:
http://www.mikrowellenterror.de/english/mw-weapon.htm
pagina estremamente chiarificatrice ma non esaustiva per cui è possibile approfondire ricercando in Google per "microwave weapons", "armi a microonde" etc scartando le ultime notizie dall'ambito militare.
http://www.gangstalking.ca
http://www.multistalkervictims.org
Pazzesco! Dopo aver letto forse anche a voi verrà da pensare quello che ogni tanto viene da pensare a me: "Fermate il mondo, voglio scendere!"
Il problema è che quanto sopra accade anche da noi in Italia, anche se ancora ciò non è ancora molto diffuso e, soprattutto, non è ancora diventato di dominio pubblico.
Il problema non è che ciò capiti ma il fatto che per le vittime è estremamente difficile capire e soprattuto dimostrare ciò che accade loro.
Nei rari casi in cui le vittime si rendono conto di ciò che capita loro, ancora
mai in Italia sono riuscite ad ottenere l'aiuto delle Procure, le uniche che potrebbero liberarle dalla drammatica situazione in cui si trovano.
Per alcuni altri mesi ancora la mia vita sarà decorosa grazie al mio attuale rifugio provvisorio, posto a distanza da qualunque altro edificio, circondato da un piccolo bosco di abeti che schermano, soprattutto quando piove, e a poche decine di metri da una caserma dei carabinieri.
In questo tempo desidero, per quanto mi sarà possibile, riportare le mie esperienze e le mie conoscenze ad altri OM al fine di sollecitare la creazione di un gruppo che si interessi di questi accadimenti.
I radioamatori sono diffusi su tutto il territorio nazionale, hanno competenze tecniche pratiche di radiofrequenza, hanno capacità di utilizzare strumenti di misura professionali e di realizzare semplici strumenti di misura che possono permettere di individuare la presenza ed eventualmente la direzione di provenienza dei segnali a microonde od anche ELF; molti hanno un'attività lavorativa nel campo medico, psicologico, legale etc. che può aiutare le vittime a emergere dal baratro e dall'isolamento in cui finiscono.
Questa attività può essere altrettanto meritevole di quella prestata per la Protezione Civile e certamente oggi è più interessante ed innovativa di quella.
Da questo forum inizia la mia ricerca e la mia semina.
Maurizio Bartolini - i4BTU (spero ancora)
A 15 anni un amico che si autocostruiva le radio a transistor mi ha portato a conoscere i radioamatori che si incontravano al venerdì sera al Bar Borsa in centro a Bologna.
Poco dopo ero SWL 10587, se ben ricordo, ed utilizzavo la radio Magnadyne di casa ma ascoltavo poco, perché mi interessava di più la tecnica.
A 16 anni ho preso la patente di radio operatore N° 025 BO e poi è arrivato il nominativo i4BTU ma ero attivo solo sui 2 metri e soprattutto nei contest.
A 18 anni ero segretario della sezione ARI di Bologna, poi ne sono stato Presidente e quindi rappresentante in sede regionale ma scoprire la scarsa etica di un noto personaggio delle più alte sfere dell'associazione mi portò a repentine dimissioni .
Negli ultimi mesi del penultimo anno di Istituto Tecnico Industriale, sezione elettronica industriale, mi sono costruito un lineare a cavità per i 144MHz con 4CX250. Nel laboratorio di meccanica ho forato e piegato il telaio ed ho tornito la cavità e le flange e nel laboratorio di elettrotecnica, su lamierini recuperati, mi sono avvolto il trasformatore in base a calcoli personali convalidati dall'insegnate. Innovativo l'impiego del circuito stampato autocostruito per l'alimentatore, l'impiego di zener per stabilizzare la tensione di griglia schermo (fino ad allora si erano visti solo tubi a gas!) e il circuito di misura autoprogettato con cui controllavo 15 tra tensioni e correnti con un solo commutatore ed un solo milliaperometro.
Questa mia realizzazione è stata pubblicata sul numero 11/69 (se ben ricordo) di CQ Elettronica.
Nel '72 ho abbandonato il radiantismo attivo per dedicarmi al 100% allo sviluppo della mia attività artigianale di progettazione e produzione di apparecchiature elettroniche industriali.
Nel '78 sono stato preso da raptus per gli albori dell'attività nella banda dei 10GHz, dove non esistevano apparati commerciali per cui era necessaria l'autocostruzione e dove gli apparati potevano essere ancora di una estrema semplicità.
Ho realizzato la mia interpretazione di RTX: basso costo (70KL totali), notevole semplicità circuitale, estrema flessibilità di impiego abbinata ad una notevole efficacia.
Qualcuno subito lo ha soprannominato "Gigafono" storpiando la parola megafono, perché aveva un microfono piezo da un lato e la tromba che emetteva la RF dall'altro.
Poco dopo ho realizzato il record provvisorio collegando M.te Catria dal M.te Grappa: 380Km con un milliWatt in uscita da una cavità per antifurti Mullard!
Lo schema ed alcune foto del Gigafono sono pubblicate sul manuale in due volumi "Da 100MHz a 10GHz" curato da Marino Miceli.
La gamma si era riempita di QSO tra appassionati autocostruttori entusiasti, ritardando lo sviluppo di apparati più complessi a conversione.
Ma il progresso inesorabilmente ha portato la complessità circuitale ad un livello tale per cui il tempo richiesto superava quello che potevo disporre per l'hobby e così ho abbandonato il radiantismo attivo.
Fino ad alcuni anni fa ho rinnovato la licenza poi è capitato qualcosa che ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia e non mi ha lasciato il tempo per curare questo piccolo dettaglio; poi mi ha anche impedito di vivere nella mia casa e poi successivamente anche di lavorare nella mia azienda in quanto era impossibile permanere nei locali, impedendomi così di proseguire l'attività lavorativa e costringendomi ad una continua fuga fino a ché non sono stato accolto in un luogo sicuro che ha permesso a me ed a mia moglie di riprendere fiato e di riprendere una vita semi normale.
Cosa mi è successo?
Gang Stalking!
Ma, ironia della sorte, corroborato dal supposto impiego di microonde!
Dico supposto perché fino a che non le misurerò non posso asserirlo ma tutte le risultanze pratiche indicano ciò.
A chi vuole meglio comprendere di cosa si tratta, indico questi primi link:
http://www.mikrowellenterror.de/english/mw-weapon.htm
pagina estremamente chiarificatrice ma non esaustiva per cui è possibile approfondire ricercando in Google per "microwave weapons", "armi a microonde" etc scartando le ultime notizie dall'ambito militare.
http://www.gangstalking.ca
http://www.multistalkervictims.org
Pazzesco! Dopo aver letto forse anche a voi verrà da pensare quello che ogni tanto viene da pensare a me: "Fermate il mondo, voglio scendere!"
Il problema è che quanto sopra accade anche da noi in Italia, anche se ancora ciò non è ancora molto diffuso e, soprattutto, non è ancora diventato di dominio pubblico.
Il problema non è che ciò capiti ma il fatto che per le vittime è estremamente difficile capire e soprattuto dimostrare ciò che accade loro.
Nei rari casi in cui le vittime si rendono conto di ciò che capita loro, ancora
mai in Italia sono riuscite ad ottenere l'aiuto delle Procure, le uniche che potrebbero liberarle dalla drammatica situazione in cui si trovano.
Per alcuni altri mesi ancora la mia vita sarà decorosa grazie al mio attuale rifugio provvisorio, posto a distanza da qualunque altro edificio, circondato da un piccolo bosco di abeti che schermano, soprattutto quando piove, e a poche decine di metri da una caserma dei carabinieri.
In questo tempo desidero, per quanto mi sarà possibile, riportare le mie esperienze e le mie conoscenze ad altri OM al fine di sollecitare la creazione di un gruppo che si interessi di questi accadimenti.
I radioamatori sono diffusi su tutto il territorio nazionale, hanno competenze tecniche pratiche di radiofrequenza, hanno capacità di utilizzare strumenti di misura professionali e di realizzare semplici strumenti di misura che possono permettere di individuare la presenza ed eventualmente la direzione di provenienza dei segnali a microonde od anche ELF; molti hanno un'attività lavorativa nel campo medico, psicologico, legale etc. che può aiutare le vittime a emergere dal baratro e dall'isolamento in cui finiscono.
Questa attività può essere altrettanto meritevole di quella prestata per la Protezione Civile e certamente oggi è più interessante ed innovativa di quella.
Da questo forum inizia la mia ricerca e la mia semina.
Maurizio Bartolini - i4BTU (spero ancora)