Tweet
Ora che la polvere si è posata, per ravvivare l’argomento più gettonato del momento, mi sono divertito a comparare la larghezza di banda dei filtri digitali nelle due impostazioni (Sharp, Soft) così come per i riscontri di Adam tra gli ANAN e l’IC 7300.
Per transizione, si intende la differenza in Hz tra il valore rilevato a -6dB e -60dB, come si può notare, soprattutto nella modalità Sharp, la differenza di selettività appare drammatica. In realtà, salvo casi particolari, una selettività così spinta non è richiesta e soprattutto non è gratis in quanto maggior pendenza = maggior latenza, ciò indipendentemente dalla velocità della CPU.
Tipicamente si usa il compromesso più funzionale all’uso, così da avere una commutazione RX/TX snella pur mantenendo un ottimo fattore di forma, questo naturalmente disponendo di parametri totalmente configurabili, come tipicamente disponibili sui Software di controllo degli apparati SDR.
Il fattore di forma dei filtri Icom mi pare più assimilabile a quelli fisici tradizionali che non i digitali, reputo più per scelta che altro, così da ridurre al minimo la transizione RX/TX e viceversa, certo che in questo modo ed avendo due sole possibilità di scelta, si precludono selettività spinte tipiche dei filtri digitali.
Ps l’evidenziazione in giallo a rimarcare credo un errore di trascrizione, valore decisamente anomalo non correlato con gli altri.
Va da se che ogni commento/contributo è gradito così da allargare le nostre rispettive conoscenze
73, LEC
Per transizione, si intende la differenza in Hz tra il valore rilevato a -6dB e -60dB, come si può notare, soprattutto nella modalità Sharp, la differenza di selettività appare drammatica. In realtà, salvo casi particolari, una selettività così spinta non è richiesta e soprattutto non è gratis in quanto maggior pendenza = maggior latenza, ciò indipendentemente dalla velocità della CPU.
Tipicamente si usa il compromesso più funzionale all’uso, così da avere una commutazione RX/TX snella pur mantenendo un ottimo fattore di forma, questo naturalmente disponendo di parametri totalmente configurabili, come tipicamente disponibili sui Software di controllo degli apparati SDR.
Il fattore di forma dei filtri Icom mi pare più assimilabile a quelli fisici tradizionali che non i digitali, reputo più per scelta che altro, così da ridurre al minimo la transizione RX/TX e viceversa, certo che in questo modo ed avendo due sole possibilità di scelta, si precludono selettività spinte tipiche dei filtri digitali.
Ps l’evidenziazione in giallo a rimarcare credo un errore di trascrizione, valore decisamente anomalo non correlato con gli altri.
Va da se che ogni commento/contributo è gradito così da allargare le nostre rispettive conoscenze
73, LEC
File allegati
Commenta