All’uscita della prima brochure , l’amico Fausto (NMF) mi fece notare l’unicità dell’architettura, a suo avviso, finalmente l’interpretazione vincente che accomunava il meglio dei due mondi, quello analogico e quello digitale.
Partendo dal presupposto che ogni architettura ha i suoi punti deboli, conoscendoli, il buon senso ci porterebbe ad individuare l’oggetto più idoneo al nostro tipo di utilizzo, in realtà, come più volte ribadito, le specifiche degli RX attuali, sono esageratamente avanzate, anche per gli usi più estremi.
Trascurando la continua scalata ai numeri per fini di marketing, peraltro vincente, effettivamente Yaesu, con la sua architettura Ibrida avanzata, è andata a parare proprio sul parametro più in discussione e additato dai detrattori dell’architettura a campionamento diretto.
Sostanzialmente il blocco dinamico, per i DS (Direct Sampling), questo, si aggira intorno ai 125dB, il limite è lo stato dell’arte dei convertitori analogici digitali, ricordate il famoso “overload”, questo valore di per sé più che adeguato, se partiamo da una MDS di -135dBm (tipica con un LNA da circa 20dB davanti al convertitore), l’overflow interverrà a -10dBm (S9+63).
Mantenendo, nonché utilizzando un Mixer al top, contestualmente ad un oscillatore locale altrettanto performante, Yaesu ha superato quest’aspetto, portando il blocco dinamico alla stregua degli attuali top non DS (147dB), lasciando si un’unica conversione analogica, ma avendo l’accortezza di ricondurre tutto il resto nel dominio digitale, effettuando quello che chiamano “campionamento stretto della sola IF”, in pratica da qui in avanti, emulando l’architettura di un tipico DS, con tanto di ADC a 18bit e FPGA per la decimazione, con, parallelamente, la parte di visualizzazione esattamente come per un DS.
L’unico appunto che mi sento di avanzare, e sul quale eventuali opinioni sarebbero gradite, è la disponibilità opzionale dei filtri super stretti a tetto, 2 per RX (300Hz, 1200Hz), a parte l’aggiungere un 20% al prezzo, a mio avviso appaiono totalmente inutili, lo sono in realtà anche quelli offerti nella stessa modalità da altri produttori, in quanto aggiungono solo latenza e distorsione di fase, senza alcun ulteriore beneficio, a maggior ragione su questo super ibrido da 110dB di dinamica (IMD3) a qualsiasi spaziatura.
Questa è solo la disamina a tavolino, magari gli utilizzatori, potranno avallare o meno quella che sembrerebbe la soluzione più furba ad oggi messa in campo.
Ps, per dovere di cronaca, Elecraft si presta ad uscire sul mercato con il nuovo modello K4, un DS puro, sul quale però, ha pensato bene di inserire un’opzione da anteporre al convertitore ADC, proprio per smarcare la situazione di cui sopra.
73, Claudio
Partendo dal presupposto che ogni architettura ha i suoi punti deboli, conoscendoli, il buon senso ci porterebbe ad individuare l’oggetto più idoneo al nostro tipo di utilizzo, in realtà, come più volte ribadito, le specifiche degli RX attuali, sono esageratamente avanzate, anche per gli usi più estremi.
Trascurando la continua scalata ai numeri per fini di marketing, peraltro vincente, effettivamente Yaesu, con la sua architettura Ibrida avanzata, è andata a parare proprio sul parametro più in discussione e additato dai detrattori dell’architettura a campionamento diretto.
Sostanzialmente il blocco dinamico, per i DS (Direct Sampling), questo, si aggira intorno ai 125dB, il limite è lo stato dell’arte dei convertitori analogici digitali, ricordate il famoso “overload”, questo valore di per sé più che adeguato, se partiamo da una MDS di -135dBm (tipica con un LNA da circa 20dB davanti al convertitore), l’overflow interverrà a -10dBm (S9+63).
Mantenendo, nonché utilizzando un Mixer al top, contestualmente ad un oscillatore locale altrettanto performante, Yaesu ha superato quest’aspetto, portando il blocco dinamico alla stregua degli attuali top non DS (147dB), lasciando si un’unica conversione analogica, ma avendo l’accortezza di ricondurre tutto il resto nel dominio digitale, effettuando quello che chiamano “campionamento stretto della sola IF”, in pratica da qui in avanti, emulando l’architettura di un tipico DS, con tanto di ADC a 18bit e FPGA per la decimazione, con, parallelamente, la parte di visualizzazione esattamente come per un DS.
L’unico appunto che mi sento di avanzare, e sul quale eventuali opinioni sarebbero gradite, è la disponibilità opzionale dei filtri super stretti a tetto, 2 per RX (300Hz, 1200Hz), a parte l’aggiungere un 20% al prezzo, a mio avviso appaiono totalmente inutili, lo sono in realtà anche quelli offerti nella stessa modalità da altri produttori, in quanto aggiungono solo latenza e distorsione di fase, senza alcun ulteriore beneficio, a maggior ragione su questo super ibrido da 110dB di dinamica (IMD3) a qualsiasi spaziatura.
Questa è solo la disamina a tavolino, magari gli utilizzatori, potranno avallare o meno quella che sembrerebbe la soluzione più furba ad oggi messa in campo.
Ps, per dovere di cronaca, Elecraft si presta ad uscire sul mercato con il nuovo modello K4, un DS puro, sul quale però, ha pensato bene di inserire un’opzione da anteporre al convertitore ADC, proprio per smarcare la situazione di cui sopra.
73, Claudio
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