Accendo l'apparato.
Bello sapere che, con quest'apparato una calibrazione programmata periodica su RWM alla frequenza più alta da la ragionevole certezza della decina di Hz sulla frequenza visualizzata.
Il VFO spazza le bande in stack in ordine ascendente o discendente, dipende dalla modalità di scansione scelta, per trovare la banda più alta lavorabile per onda di cielo e non per onda di terra: un sofisticato algoritmo del primo DSP compara il noise floor tipico del ricevitore con quello ascoltato, e decide se la banda è completamente chiusa o se è aperta ma semplicemente non sta trasmettendo nessuno.
Un 5nn TU a circa 35 wpm fa fermare il VFO. TU2T UP. L'operatore è immediatamente avvisato che è la costa d'avorio, il secondo DSP va in scansione con il VFO B fino a trovare il 5nn corrispondente sul pile up e lo aggancia. Decide in base al prefisso e al successivo 5NN il modo in cui la stazione DX sta ascoltando, e inoltre analizza i segnali presenti nel pile up e trova eventuali buchi: in base ai segnali sul pile up e alla densità in 1 khz degli stessi, decide se è meglio buttarsi nella mischia o sperare nel filtro largo della stazione DX e piazzarsi 1 kHz sopra l'ultimo segnale utile del pile up.
Le cifre del delta TX aumentano di 0.20 in 0.20 fin quando l'algoritmo al decimo tentativo a vuoto decide un + 0.80 rispetto all'offset del VFO B. Il terzo DSP, totalmente real time, riesce a decodificare un Z0 e un EN filtrando l'immancabile nota ISO a 5 Hz (!) sotto la stazione DX. Il "ciao Cris IZ0IEN 5NN TU" abbastanza frenetico e con una cadenza particolare fa decidere al quarto DSP (lavora in background sulla catena dell'AGC) che sicuramente , con uno scarso margine d'errore, l'operatore al tasto è un certo IK2CIO aka Vini.
La logica del processore decide quindi che il QSO è avvenuto, logga tramite opportuni comandi nel DB del log il QSO, invia la eqsl in tempo reale.
Poi resetta gli split, si rimette in scan mode VFO A, flitrando gli spot del cluster per ragionevolezza in base alle mappe della propagazione con i valori in real time, ben sapendo che un IK6 non può spottare TU2T in 160 metri alle 13 locali, e continua la ricerca di segnali in banda pronto a fare il lock sulla stazione voluta.
Quanto paghereste un'apparato del genere ??
E' il nostro cervello.
Vy 73 de Cris IZ0IEN
Bello sapere che, con quest'apparato una calibrazione programmata periodica su RWM alla frequenza più alta da la ragionevole certezza della decina di Hz sulla frequenza visualizzata.
Il VFO spazza le bande in stack in ordine ascendente o discendente, dipende dalla modalità di scansione scelta, per trovare la banda più alta lavorabile per onda di cielo e non per onda di terra: un sofisticato algoritmo del primo DSP compara il noise floor tipico del ricevitore con quello ascoltato, e decide se la banda è completamente chiusa o se è aperta ma semplicemente non sta trasmettendo nessuno.
Un 5nn TU a circa 35 wpm fa fermare il VFO. TU2T UP. L'operatore è immediatamente avvisato che è la costa d'avorio, il secondo DSP va in scansione con il VFO B fino a trovare il 5nn corrispondente sul pile up e lo aggancia. Decide in base al prefisso e al successivo 5NN il modo in cui la stazione DX sta ascoltando, e inoltre analizza i segnali presenti nel pile up e trova eventuali buchi: in base ai segnali sul pile up e alla densità in 1 khz degli stessi, decide se è meglio buttarsi nella mischia o sperare nel filtro largo della stazione DX e piazzarsi 1 kHz sopra l'ultimo segnale utile del pile up.
Le cifre del delta TX aumentano di 0.20 in 0.20 fin quando l'algoritmo al decimo tentativo a vuoto decide un + 0.80 rispetto all'offset del VFO B. Il terzo DSP, totalmente real time, riesce a decodificare un Z0 e un EN filtrando l'immancabile nota ISO a 5 Hz (!) sotto la stazione DX. Il "ciao Cris IZ0IEN 5NN TU" abbastanza frenetico e con una cadenza particolare fa decidere al quarto DSP (lavora in background sulla catena dell'AGC) che sicuramente , con uno scarso margine d'errore, l'operatore al tasto è un certo IK2CIO aka Vini.
La logica del processore decide quindi che il QSO è avvenuto, logga tramite opportuni comandi nel DB del log il QSO, invia la eqsl in tempo reale.
Poi resetta gli split, si rimette in scan mode VFO A, flitrando gli spot del cluster per ragionevolezza in base alle mappe della propagazione con i valori in real time, ben sapendo che un IK6 non può spottare TU2T in 160 metri alle 13 locali, e continua la ricerca di segnali in banda pronto a fare il lock sulla stazione voluta.
Quanto paghereste un'apparato del genere ??
E' il nostro cervello.
Vy 73 de Cris IZ0IEN
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