Ciao lettori,
l' appuntamento di inizio estate è lo stesso ormai da diversi anni e questa fiera, anche se un po' in calo, è sempre seguita con interesse da circa 14 mila persone che vengono da tutto il mondo.
Quest' anno, complice la debolezza dell' Euro, sono arrivate frotte di americani, giapponesi e perfino qualche australiano, tanto che il Tokyo 610DX Group aveva aperto uno stand:
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Nome: Tokyo DX610.jpg
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ID: 103573"
a sinistra vediamo JQ2GYU, al centro LA6VM notissimo ai DX'er e ora impegnato nel team che sta organizzando una spedizione a Bouvet. Quello a destra con l' aria disfatta si stava chiedendo se darsi alla maratona sarebbe stato meno faticoso.
Uno degli eventi più interessanti è la cena del Bavarian Contest Club, organizzata in una sala dell' aeroporto di Friedrichshafen, vicinissimo all' hangar del dirigibile che ogni tanto si vede galleggiare nell' aria estiva nei pressi del lago.
Io sono capitato assieme a una tavolata di olandesi coi quali mi sono trovato benissimo, e devo dire che non mi dispiacerebbe avere in Italia certi operatori:
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Nome: Cena 1.jpg
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ID: 103574"
ovviamente non vi rivelerò mai il nominativo di questa
L' ultimo capannone della zona "flea market" era occupato da una fiera di stampanti 3D e automazione varia, gli ho dato una guardatina e sono rimasto letteralmente a bocca aperta:
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Nome: Inteferometro.jpg
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ID: 103575"
questo è un interferometro fatto col LEGO! L' autore era un ragazzino sui 17 o 18 anni che mi ha spiegato come l' aveva progettato. In pratica un laser verde (attorno ai 600 nanometri) mandava il suo raggio in uno specchio a riflessione parziale che lo scomponeva in 2 direzioni ad angolo retto fra di loro, poi lo ricomponeva, infine il raggio terminava sul bersaglio (il blocchetto di plastica bianca sulla destra con il punto verde). Quando parlavamo si vedevano le righe di interferenza muoversi perchè le onde sonore facevano vibrare leggermente gli specchietti e i raggi di luce coerente monocromatica del laser si sfasavano appena un pochino. Sarebbe stato perfettamente possibile rivelare le onde gravitazionali con una maggiore distanza fra gli specchi, diciamo attorno ai 50 milioni di chilometri, però ho idea che non ci siano abbastanza LEGO.
Tutto qui, ragazzi. Se qualcuno ha foto o commenti si faccia sotto, raccontate cosa avete combinato.
Paolo I4EWH
l' appuntamento di inizio estate è lo stesso ormai da diversi anni e questa fiera, anche se un po' in calo, è sempre seguita con interesse da circa 14 mila persone che vengono da tutto il mondo.
Quest' anno, complice la debolezza dell' Euro, sono arrivate frotte di americani, giapponesi e perfino qualche australiano, tanto che il Tokyo 610DX Group aveva aperto uno stand:
a sinistra vediamo JQ2GYU, al centro LA6VM notissimo ai DX'er e ora impegnato nel team che sta organizzando una spedizione a Bouvet. Quello a destra con l' aria disfatta si stava chiedendo se darsi alla maratona sarebbe stato meno faticoso.
Uno degli eventi più interessanti è la cena del Bavarian Contest Club, organizzata in una sala dell' aeroporto di Friedrichshafen, vicinissimo all' hangar del dirigibile che ogni tanto si vede galleggiare nell' aria estiva nei pressi del lago.
Io sono capitato assieme a una tavolata di olandesi coi quali mi sono trovato benissimo, e devo dire che non mi dispiacerebbe avere in Italia certi operatori:
ovviamente non vi rivelerò mai il nominativo di questa
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L' ultimo capannone della zona "flea market" era occupato da una fiera di stampanti 3D e automazione varia, gli ho dato una guardatina e sono rimasto letteralmente a bocca aperta:
questo è un interferometro fatto col LEGO! L' autore era un ragazzino sui 17 o 18 anni che mi ha spiegato come l' aveva progettato. In pratica un laser verde (attorno ai 600 nanometri) mandava il suo raggio in uno specchio a riflessione parziale che lo scomponeva in 2 direzioni ad angolo retto fra di loro, poi lo ricomponeva, infine il raggio terminava sul bersaglio (il blocchetto di plastica bianca sulla destra con il punto verde). Quando parlavamo si vedevano le righe di interferenza muoversi perchè le onde sonore facevano vibrare leggermente gli specchietti e i raggi di luce coerente monocromatica del laser si sfasavano appena un pochino. Sarebbe stato perfettamente possibile rivelare le onde gravitazionali con una maggiore distanza fra gli specchi, diciamo attorno ai 50 milioni di chilometri, però ho idea che non ci siano abbastanza LEGO.
Tutto qui, ragazzi. Se qualcuno ha foto o commenti si faccia sotto, raccontate cosa avete combinato.
Paolo I4EWH
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