Salve,
Grazie agli schemi forniti dal buon Frank iz7auh, oggi Vi propongo l’analisi della Optibeam OB9-5 ovvero un’antenna abbastanza diffusa tanto da poter essere considerata uno dei best seller della OB (è il più recensito su eham.net con 5/5).
L’antenna in lavora in 5 bande (20/10m) utilizzando 9 elementi full size con boom di 5,10m; i 5 radiatori sono alimentati da linee di trasmissione realizzate in quadrangolari in alluminio.
Alle estremità di queste linee di trasmissione e precisamente in corrispondenza dei radiatori dei 12m e dei 17m sono posizionati degli stub costituiti da tubo di alluminio atti a garantire un impedenza di 50 OHm.
Purtroppo di questi elementi non ho i dati costruttivi ma ritengo di aver approssimato con ragionevole precisione i dati dimensionali e quindi caratteristici; per la cronaca ho assunto questi stub come linee di trasmissione funzionanti a 600 Ohm, cortocircuitate e di lunghezza pari a 45cm con tubo diam. 6 mm (da quanto si vede dalle foto non dovremmo essere troppo distanti da questi valori).
I diagrammi ottenuti sono molto interessanti; per 20m e 17m si hanno i valori di gain e F/B tipici delle yagi a 2 el. mentre per le rimanenti bande, la presenza di tutti gli elementi, a quanto pare contribuisce all’ottenimento di un F/B quasi paragonabile a quello di una tre elementi.
Certo per molti rimarrà una spaghetti beam, però è fatta bene, solitamente non si rompe e anche se non ha il fascino delle delta, tuttavia, rimane una concreta alternativa per chi non si fida delle antenne con i motorini, non ha a disposizione grandi spazi e può spendere qualche euro in più.
Grazie agli schemi forniti dal buon Frank iz7auh, oggi Vi propongo l’analisi della Optibeam OB9-5 ovvero un’antenna abbastanza diffusa tanto da poter essere considerata uno dei best seller della OB (è il più recensito su eham.net con 5/5).
L’antenna in lavora in 5 bande (20/10m) utilizzando 9 elementi full size con boom di 5,10m; i 5 radiatori sono alimentati da linee di trasmissione realizzate in quadrangolari in alluminio.
Alle estremità di queste linee di trasmissione e precisamente in corrispondenza dei radiatori dei 12m e dei 17m sono posizionati degli stub costituiti da tubo di alluminio atti a garantire un impedenza di 50 OHm.
Purtroppo di questi elementi non ho i dati costruttivi ma ritengo di aver approssimato con ragionevole precisione i dati dimensionali e quindi caratteristici; per la cronaca ho assunto questi stub come linee di trasmissione funzionanti a 600 Ohm, cortocircuitate e di lunghezza pari a 45cm con tubo diam. 6 mm (da quanto si vede dalle foto non dovremmo essere troppo distanti da questi valori).
I diagrammi ottenuti sono molto interessanti; per 20m e 17m si hanno i valori di gain e F/B tipici delle yagi a 2 el. mentre per le rimanenti bande, la presenza di tutti gli elementi, a quanto pare contribuisce all’ottenimento di un F/B quasi paragonabile a quello di una tre elementi.
Certo per molti rimarrà una spaghetti beam, però è fatta bene, solitamente non si rompe e anche se non ha il fascino delle delta, tuttavia, rimane una concreta alternativa per chi non si fida delle antenne con i motorini, non ha a disposizione grandi spazi e può spendere qualche euro in più.
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