Ciao a tutti,
anche se remotizzare non è la mia più grande aspirazione ho voluto provare una soluzione che può essere comunque un buon punto di inizio.
Tecnicamente il test è riuscito anche se il risultato non è eccezionale, come si può vedere dal video. La nota dolente infatti è la velocità di uplink della mia rete, una comunissima ADSL da 7/0.40Mbps.
La soluzione consiste nell'implementare una rete privata, VPN, attraverso la quale si può accedere, in maniera sicura, alla propria rete domestica usando un normale collegamento Internet.
Per configurare la VPN mi sono affidato ad un software Opensource che si chiama SoftEther, molto recente e versatile, soprattutto nella configurazione di client e server. Compatibile con i client OpenVPN e tra l'altro consigliato anche dalla comunità Flexradio.
Softether è multipiattaforma quindi può essere installato su tutti i sistemi operativi linux incluso. Su internet ho attinto a piene mani da un tutorial che consente di configurare il server VPN sul piccolo RaspBerry PI-2. Infatti, l'altro aspetto positivo di tale soluzione è l'utilizzo di un dispositivo hardware dal costo iniziale e di manutenzione davvero irrisori.
Un altro aspetto positivo di Softether è che la configurazione del server può essere eseguita da un qualsiasi altro computer che si trova nella stessa rete del server. Nel mio caso ho installato Server-Admin sul mio pc windows ed ho configurato il server da Windows.
La topologia di rete che ho implementato è illustrata nell'immagine seguente
Fin qui niente di eccezionale ma, poichè i nuovi Flex non hanno bisogno di computer per funzionare in remoto, mi sono posto come ulteriore vincolo, anche quello di evitare l'uso di personal computer per comandare gli altri dispositivi di stazione come rotori, amplificatori, ecc.
Poichè si tratta di dispositivi che fanno uso di porte seriali mi sono messo alla ricerca di un software che potesse fungere da bridge-ethernet tra le porte seriali del server e le porte seriali del client. Le porte seriali del server sono ovviamente porte seriali "fisiche", mentre quelle del client sono porte seriali virtuali, implementate da un software.
La soluzione è ancora una volta a cavallo tra il mondo Linux, per il server, e Windows, per il client. Su Raspberry ho installato un piccolo software che si chiama ser2net che, opportunamente configurato, incanala il traffico dalle porte seriali del server alla interfaccia di rete (facendo uso di socket).
Dall'altra parte, se il client è Linux basta usare sempre lo stesso software per eseguire l'operazione contraria. Se invece il client è Windows, come nel mio caso, è possibile usare due software commerciali.
Il primo è HW-SP3 che ha una versione illimitata (nel tempo) per una sola porta seriale (è quello che ho usato nel video). Se dovete usare più di una porta seriale è necessario usare l'altra versione del programma che però fa uso di dispositivi hardware da comprare separatamente.
Il secondo è il driver Eltima che ha una versione limitata (nel tempo) per un numero elevato di porte seriali, e non necessita di hardware aggiuntivo.
Nel video potete vedere come attraverso una console di amministrazione si crea la porta virtuale che verrà utilizzata dal software di controllo.
Nel mio caso N1MM-Rotor si collega alla COM10 per controllare il Prosistel PST-641.
Il bello è che nè rotore, nè software, si accorgono che si tratta di un collegamento remoto, pertanto la soluzione potrebbe essere utilizzata anche per altri tipi di controllo remoto come amplificatori e antenne dinamiche.
Concludendo, con una spesa di circa 70 euro, è possibile implementare una VPN facendo uso di un mini-pc che ha costi di gestione davvero irrisori. Può essere alimentato con un robusto caricabatterire per tablet (0.8-1.5 Amp/5V).
Inoltre, il Raspberry PI-2 ha una nutrita serie di pin (GPIO) che possono essere programmati per attivare commutatori di antenna e relè di accensione/spegnimento per tutti gli altri dispositivi presenti in stazione.
Il prossimo passo, infatti, sarà realizzare la console web in grado di attivare una scheda relè di qualche tipo e, probabilmente, il passo successivo sarà quello di cercare un abbonamento ADSL migliore HI HI
73' iw7dmh
Enzo
https://www.youtube.com/watch?v=kACH-dN7tG4
anche se remotizzare non è la mia più grande aspirazione ho voluto provare una soluzione che può essere comunque un buon punto di inizio.
Tecnicamente il test è riuscito anche se il risultato non è eccezionale, come si può vedere dal video. La nota dolente infatti è la velocità di uplink della mia rete, una comunissima ADSL da 7/0.40Mbps.
La soluzione consiste nell'implementare una rete privata, VPN, attraverso la quale si può accedere, in maniera sicura, alla propria rete domestica usando un normale collegamento Internet.
Per configurare la VPN mi sono affidato ad un software Opensource che si chiama SoftEther, molto recente e versatile, soprattutto nella configurazione di client e server. Compatibile con i client OpenVPN e tra l'altro consigliato anche dalla comunità Flexradio.
Softether è multipiattaforma quindi può essere installato su tutti i sistemi operativi linux incluso. Su internet ho attinto a piene mani da un tutorial che consente di configurare il server VPN sul piccolo RaspBerry PI-2. Infatti, l'altro aspetto positivo di tale soluzione è l'utilizzo di un dispositivo hardware dal costo iniziale e di manutenzione davvero irrisori.
Un altro aspetto positivo di Softether è che la configurazione del server può essere eseguita da un qualsiasi altro computer che si trova nella stessa rete del server. Nel mio caso ho installato Server-Admin sul mio pc windows ed ho configurato il server da Windows.
La topologia di rete che ho implementato è illustrata nell'immagine seguente
Fin qui niente di eccezionale ma, poichè i nuovi Flex non hanno bisogno di computer per funzionare in remoto, mi sono posto come ulteriore vincolo, anche quello di evitare l'uso di personal computer per comandare gli altri dispositivi di stazione come rotori, amplificatori, ecc.
Poichè si tratta di dispositivi che fanno uso di porte seriali mi sono messo alla ricerca di un software che potesse fungere da bridge-ethernet tra le porte seriali del server e le porte seriali del client. Le porte seriali del server sono ovviamente porte seriali "fisiche", mentre quelle del client sono porte seriali virtuali, implementate da un software.
La soluzione è ancora una volta a cavallo tra il mondo Linux, per il server, e Windows, per il client. Su Raspberry ho installato un piccolo software che si chiama ser2net che, opportunamente configurato, incanala il traffico dalle porte seriali del server alla interfaccia di rete (facendo uso di socket).
Dall'altra parte, se il client è Linux basta usare sempre lo stesso software per eseguire l'operazione contraria. Se invece il client è Windows, come nel mio caso, è possibile usare due software commerciali.
Il primo è HW-SP3 che ha una versione illimitata (nel tempo) per una sola porta seriale (è quello che ho usato nel video). Se dovete usare più di una porta seriale è necessario usare l'altra versione del programma che però fa uso di dispositivi hardware da comprare separatamente.
Il secondo è il driver Eltima che ha una versione limitata (nel tempo) per un numero elevato di porte seriali, e non necessita di hardware aggiuntivo.
Nel video potete vedere come attraverso una console di amministrazione si crea la porta virtuale che verrà utilizzata dal software di controllo.
Nel mio caso N1MM-Rotor si collega alla COM10 per controllare il Prosistel PST-641.
Il bello è che nè rotore, nè software, si accorgono che si tratta di un collegamento remoto, pertanto la soluzione potrebbe essere utilizzata anche per altri tipi di controllo remoto come amplificatori e antenne dinamiche.
Concludendo, con una spesa di circa 70 euro, è possibile implementare una VPN facendo uso di un mini-pc che ha costi di gestione davvero irrisori. Può essere alimentato con un robusto caricabatterire per tablet (0.8-1.5 Amp/5V).
Inoltre, il Raspberry PI-2 ha una nutrita serie di pin (GPIO) che possono essere programmati per attivare commutatori di antenna e relè di accensione/spegnimento per tutti gli altri dispositivi presenti in stazione.
Il prossimo passo, infatti, sarà realizzare la console web in grado di attivare una scheda relè di qualche tipo e, probabilmente, il passo successivo sarà quello di cercare un abbonamento ADSL migliore HI HI
73' iw7dmh
Enzo
https://www.youtube.com/watch?v=kACH-dN7tG4
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