Re: Collegamento prese alla terra
Presupponendo che gli accorgimenti teorico-pratici per eliminare a monte il problema rf (ovvero antenna risonante perfettamente adattata al coassiale non bilanciato) siano stati attentamente valutati e adottati,(anche un gamma match alle volte non riesce a compiere l'adattamento sbilanciato/bilanciato), volevo considerare solamente gli amplificatori e trx, collegati alla rete domestica 230volt. tralasciando per ovvi motivi le apparecchiature a 13,8 volt.
Questi, a mezzo ponticelli di cavo coassiale connessi alla antenna (non perfettamente adattata alla linea), faranno sì che le masse della RF circolante e la massa della linea di rete 230 dell'edificio saranno una cosa sola se non attentamente separate.
Avere il traliccio direttamente a terra (o un palo di supporto piantato nel terreno) non risolve la faccenda e, non perché il palo, traliccio o l'antenna non sono di rame, ma perché (si spera) fuoriuscendo considerevolmente dal terreno non possono essere considerati sufficentemente idonei per scaricare a massa.
La RF anche nelle antenne fisicamente a massa, predilige l'effetto pelle del coax.
Per questo motivo condivido quanto detto da Gianni PHH.
Credo in oltre per questi motivi che la necessità di dover in taluni casi separare l'impianto di massa della stazione radio dal resto dell'edificio sia da prendere in considerazione. Personalmente quando in rete nel web trovo dei generatori diesel da 6kw a 600 euro mi ipnotizzo .......
Comunque credo che dopo aver adattato al meglio il sistema antenne, se colleghiamo a massa una scatola di commutazione contenente dei relè per esempio, direttamente con un paletto di rame , e non nella presa della corrente.... forse non serve fare altri collegamenti di massa particolari tra le varie apparecchiature in stazione, ma ritengo però difficile poter generalizzare l'argomento e relative soluzioni, efficaci o meno...
Continuo leggo comunque con interesse 73'ss
Presupponendo che gli accorgimenti teorico-pratici per eliminare a monte il problema rf (ovvero antenna risonante perfettamente adattata al coassiale non bilanciato) siano stati attentamente valutati e adottati,(anche un gamma match alle volte non riesce a compiere l'adattamento sbilanciato/bilanciato), volevo considerare solamente gli amplificatori e trx, collegati alla rete domestica 230volt. tralasciando per ovvi motivi le apparecchiature a 13,8 volt.
Questi, a mezzo ponticelli di cavo coassiale connessi alla antenna (non perfettamente adattata alla linea), faranno sì che le masse della RF circolante e la massa della linea di rete 230 dell'edificio saranno una cosa sola se non attentamente separate.
Avere il traliccio direttamente a terra (o un palo di supporto piantato nel terreno) non risolve la faccenda e, non perché il palo, traliccio o l'antenna non sono di rame, ma perché (si spera) fuoriuscendo considerevolmente dal terreno non possono essere considerati sufficentemente idonei per scaricare a massa.
La RF anche nelle antenne fisicamente a massa, predilige l'effetto pelle del coax.
Per questo motivo condivido quanto detto da Gianni PHH.
Credo in oltre per questi motivi che la necessità di dover in taluni casi separare l'impianto di massa della stazione radio dal resto dell'edificio sia da prendere in considerazione. Personalmente quando in rete nel web trovo dei generatori diesel da 6kw a 600 euro mi ipnotizzo .......
Comunque credo che dopo aver adattato al meglio il sistema antenne, se colleghiamo a massa una scatola di commutazione contenente dei relè per esempio, direttamente con un paletto di rame , e non nella presa della corrente.... forse non serve fare altri collegamenti di massa particolari tra le varie apparecchiature in stazione, ma ritengo però difficile poter generalizzare l'argomento e relative soluzioni, efficaci o meno...
Continuo leggo comunque con interesse 73'ss
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