Un titolo forse un po' ironico, tutto nasce dall'ascolto mattutino in 40m, dove in attesa dell'appuntamento con KH6CG, ci eravamo accordati per scambiarci le immagini delle rispettive emissioni, sono capitato su un paio di Inglesi che ricevevo con la stessa intensita' (circa 9+20) ma con due emissioni totalmente diverse.
Gli attuali RX SDR consentono di analizzare la qualita' dell'emissione con grande accuratezza e a mio avviso si prestano anche per comprendere diverse cose che diamo per scontate ma che realmente non abbiamo compreso fino in fondo, ma questo sarebbe un altro capitolo.......
Venendo a noi, la riflessione e' che i TX che utilizziamo non si possano propriamente definire lineari, tant’è che l’attenuazione delle armoniche, a noi interessano quelle dispari (ricadenti nelle immediate vicinanze del canale utilizzato) è piuttosto scarsa.
L’attenuazione di terzo ordine di intermodulazione (IMD3) dei nostri moderni TX, quando va bene, è sull’ordine dei 30dB se misurati rispetto al valore di picco dei 2 toni (standard ARRL), che sarebbero 24dB se misurati in base agli standard commerciali ( differenza rispetto alla potenza massima del singolo tono).
Questo valore, di per se già piuttosto scadente, è quello più ottimistico ottenibile, in quanto viene rilevato utilizzando come fonte all’ingresso microfonico un doppio tono ad una certa spaziatura, pertanto si genereranno esclusivamente spurie di vario ordine in relazione alle 2 frequenze in corrispondenza dei suddetti toni.
In realtà la nostra voce è ben più articolata e si distribuisce con ampiezza e frequenza diverse nell’ambito della nostra larghezza di banda, ciò determina più prodotti spuri da battimento in vicinanza del canale che stiamo occupando, prodotti noti come distorsione da intermodulazione (IMD).
In pratica, anche se consideriamo esclusivamente i prodotti di terzo ordine, la larghezza di banda a –24dB = 8.1 Khz,
Vi riporto le emissioni delle due stazioni Inglesi, non faccio nomi, ma deducibili dal nome del file, come vedete, a parita' di segnale, la differenza e' abissale, sono certo che neppure la selettivita' dell'Orion, tanto ostentata da Tony, nulla possa fare in questo caso.............
73, LEC
Gli attuali RX SDR consentono di analizzare la qualita' dell'emissione con grande accuratezza e a mio avviso si prestano anche per comprendere diverse cose che diamo per scontate ma che realmente non abbiamo compreso fino in fondo, ma questo sarebbe un altro capitolo.......
Venendo a noi, la riflessione e' che i TX che utilizziamo non si possano propriamente definire lineari, tant’è che l’attenuazione delle armoniche, a noi interessano quelle dispari (ricadenti nelle immediate vicinanze del canale utilizzato) è piuttosto scarsa.
L’attenuazione di terzo ordine di intermodulazione (IMD3) dei nostri moderni TX, quando va bene, è sull’ordine dei 30dB se misurati rispetto al valore di picco dei 2 toni (standard ARRL), che sarebbero 24dB se misurati in base agli standard commerciali ( differenza rispetto alla potenza massima del singolo tono).
Questo valore, di per se già piuttosto scadente, è quello più ottimistico ottenibile, in quanto viene rilevato utilizzando come fonte all’ingresso microfonico un doppio tono ad una certa spaziatura, pertanto si genereranno esclusivamente spurie di vario ordine in relazione alle 2 frequenze in corrispondenza dei suddetti toni.
In realtà la nostra voce è ben più articolata e si distribuisce con ampiezza e frequenza diverse nell’ambito della nostra larghezza di banda, ciò determina più prodotti spuri da battimento in vicinanza del canale che stiamo occupando, prodotti noti come distorsione da intermodulazione (IMD).
In pratica, anche se consideriamo esclusivamente i prodotti di terzo ordine, la larghezza di banda a –24dB = 8.1 Khz,
Vi riporto le emissioni delle due stazioni Inglesi, non faccio nomi, ma deducibili dal nome del file, come vedete, a parita' di segnale, la differenza e' abissale, sono certo che neppure la selettivita' dell'Orion, tanto ostentata da Tony, nulla possa fare in questo caso.............
73, LEC
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