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Operare fuori dalla propria call area

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  • Operare fuori dalla propria call area

    Salve,
    necessito di una informazione e/o consiglio per un amico che a giorni conseguirà (si spera) la patente di radioamatore. Mi ha posto un quesito e non vorrei dargli informazioni errate. Dunque chiedo il vostro conforto.

    Premessa:
    Il futuro OM avrà il domicilio in zona 4 (Cesena) e la residenza in zona 8 (Napoli) per motivi personali e si alternerà fra le due abitazioni.

    Domanda:
    Può fare richiesta di installazione della stazione radio in zona 4 mantenendo il nominativo IZ8...?
    Ancora, può fare la stessa richiesta anche in zona 8?

    Non dovesse essere possibile, come dovrebbe regolarsi per operare ed avere la stazione in una call area differente da quella di assegnazione senza dover necessariamente aggiornare il nominativo?

    Intanto grazie
    Marco
    IK8WEQ

  • #2
    Re: Operare fuori dalla propria call area

    Originariamente inviato da ik8weq Visualizza il messaggio

    Domanda:
    Può fare richiesta di installazione della stazione radio in zona 4 mantenendo il nominativo IZ8...?
    Ancora, può fare la stessa richiesta anche in zona 8?


    IK8WEQ
    Con il recepimento della normativa CEPT, può operare con il suo nominativo ovunque. Dichiarare la call area *ITALIANA* da dove si opera è facoltativo, ad informazione del corrispondente.

    "DGCA/1/6NC 0027577
    Oggetto: DPR 27 gennaio 2000, n.64 - Libera circolazione degli apparati radio in ambito dei Paesi CEPT.
    Per corrispondere ai numerosi quesiti posti da talune organizzazioni radioamatoriali riguardanti la corretta interpretazione da dare all'art. 1 del DPR in oggetto indicato si comunica che per effetto dello stesso provvedimento normativo viene meno la disposizione che limita la libera circolazione degli apparati radioalettrici amatoriali a quelli con potenza fino a 10 W.
    Pertanto si è dell'avviso che, nelle more dell'emanazione del regolamento recante disposizioni in materia di licenze individuali e autorizzazioni generali per i servizi di TLC, la circolazione delle stazioni radioamatoriali, in Italia, è applicabile senza alcuna formalità, nel senso che non nacessitano più la peventiva richiesta e la conseguente autorizzazione da parte del competente Ispettorato Territoriale per lo spostamento della stazione radioamatoriale dalla località indicata in licenza a quella dove, temporaneamente, si intende effetturare traffico.
    Sarà cura di codesti Ispettorati portare a conoscenza dei coesistenti organi di specialità della Polizia di Stato addetta ai controllo e alla tutela dei servizi di TLC la pesente disposizione.
    Il Direttore Generale (Dott.ssa Aria Laura)
    Roma 29.9.2000"


    Salvo errori e omissioni,

    Cristiano IZ0IEN
    Cris IZ0IEN
    http://www.technecom.it
    Founder of FOC - Frigo Operators Club
    Member of SOC #990 - Second Operator Class
    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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    • #3
      Re: Operare fuori dalla propria call area

      Ciao Cristiano,
      innanzitutto grazie per l'intervento.
      Qualche precisazione/domanda, andiamo per ordine.

      Il futuro OM conseguita la Patente in zona 8 provvederà a richiedere il nominativo e successivamente l'autorizzazione generale ordinaria di Radioamatore come da prassi.

      Sin qui tutto bene, ma il "problema" si pone, almeno credo - aiutami a capire - quando dovrà presentare la COMUNICAZIONE RELATIVA ALL’ESERCIZIO DI IMPIANTO FISSO AD USO RADIOAMATORIALE al Comune e all'ARPA in zona 4, ossia dove è domiciliato e dove utilizzerà la radio. Pratica, se non erro, obbligatoria. Con la trafila dei 30 giorni di attesa di eventuali risposte e/o obiezioni di sorta prima di procedere all'installazione di antenne.

      Non è che la normativa da te citata e riportata si riferisce ad impianti mobili/portatili ed alla corretta identificazione in radio?

      E' anche vero che leggo "...non nacessitano più la peventiva richiesta e la conseguente autorizzazione da parte del competente Ispettorato Territoriale per lo spostamento della stazione radioamatoriale dalla località indicata in licenza a quella dove, temporaneamente, si intende effetturare traffico".
      Questa cosa mi disorienta. La famosa comunicazione relativa all'esercizio di impianto fisso ad uso radioamatoriale deve chiederlo prima in zona 8 e successivamente in zona 4 (dunque due volte) oppure basta la prima richiesta (Come sembra da stralicio riportato). Comunque ci sarebbe un "vuoto". Nel senso, se a Cesena (Zona 4) gli viene mossa qualche obiezione per l'installazione delle antenne, lui mica può mostrare la comunicazione fatta in zona 8?? Non credo avrebbe valore per le varie leggi regionali sull'urbanistica e vincoli vari.

      Spero di essere stato chiaro, anche se visto l'orario...

      Attendo lumi.
      Ancora grazie
      Marco

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      • #4
        Re: Operare fuori dalla propria call area

        Originariamente inviato da ik8weq Visualizza il messaggio

        Sin qui tutto bene, ma il "problema" si pone, almeno credo - aiutami a capire - quando dovrà presentare la COMUNICAZIONE RELATIVA ALL’ESERCIZIO DI IMPIANTO FISSO AD USO RADIOAMATORIALE al Comune e all'ARPA in zona 4, ossia dove è domiciliato e dove utilizzerà la radio. Pratica, se non erro, obbligatoria. Con la trafila dei 30 giorni di attesa di eventuali risposte e/o obiezioni di sorta prima di procedere all'installazione di antenne.
        Ma è sicuro che bisogna comunicare questa cosa al Comune e all'ARPA? Io installerei le mie antenne e dichiarerei comunque operazioni *occasionali* nell'eventualità di un'ispezione.

        Comunque, DL 259/03:

        Art. 13
        Trasferimento di stazione

        1. Nell'ambito del territorio nazionale e' consentito l'esercizio temporaneo della stazione di radioamatore al di fuori della propria residenza o domicilio, senza comunicazione alcuna.

        2. L'ubicazione della stazione di radioamatore in domicilio diverso da quello indicato nell'autorizzazione generale deve essere preventivamente comunicata al competente ispettorato territoriale.

        3. Qualora la nuova ubicazione comporti la variazione del nominativo, il titolare dell'autorizzazione generale deve fare richiesta di un nuovo nominativo ai sensi dell'articolo 139 del Codice.


        Al massimo io comunicherei la cosa all'Ente di competenza, ossia il MinCom. Eventualmente si fa richiesta di un'altro nominativo.

        Ti ho risposto abbastanza tranquillo perchè non pensavo che il tuo amico avesse intenzione di mettere radici stabili e tralicci annessi Pensavo che avesse intenzione di trasmettere un 3-4 mesi l'anno con antenne molto stealth e finita li.

        Se interverranno altri avremo pareri sicuramente migliori.

        Cristiano IZ0IEN
        Cris IZ0IEN
        http://www.technecom.it
        Founder of FOC - Frigo Operators Club
        Member of SOC #990 - Second Operator Class
        Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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        • #5
          Re: Operare fuori dalla propria call area

          Ciao,
          l'amico farà la spola fra le due abitazioni, dunque vorrebbe poter utilizzare le radio in ogni caso. Se cambia nominativo preclude l'utilizzo all'altra abitazione e la storia si ribalta. Per la comunicazione ARPA e Comune, pare - da quanto leggo in giro - sia obbligatoria. Da capire se questa comunicazione è vincolata alla residenza e quindi call area. Magari provo a chiedere direttamente all'ARPA.

          Il cambio di nominativo sarebbe uno stress non da poco, a tal proposito faccio una domanda di carattere pratico: nel caso di cambio dopo X tempo di utilizzo del nominativo, il servizio bureau dell'ari provvederà a consegnare comunque le QSL in arrivo oppure, siccome il vecchio nominativo è stato "cessato", le restituirà al mittente?
          Domanda da 1 milione di euro...

          Grazie
          Marco

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          • #6
            Re: Operare fuori dalla propria call area

            In zona 4 non mi risulta che ci siano da fare comunicazioni all' ARPA, mi pare che ciò avvenga in zona 5 sempre se non vado errato.

            Paolo I4EWH
            http://i4ewh.altervista.org

            Commenta


            • #7
              Re: Operare fuori dalla propria call area

              In zona 2 la comunicazione all'ARPA e al comune è obbligatoria, me è solo una comunicazione a fini di "censimento", niente di più.

              A mio parere:

              l'amico prende il nominativo relativo alla regione di RESIDENZA (es. I8)

              nella regione dove ha il domicilio (I4) opererà come I8xxx/4

              eventualmente farà comunicazione all'isp. territoriale di zona 4 della sua presenza operativa sul territorio.

              Prova magari a contattare IK8XVA, che è il coordinatore ARMI per il Nord Italia, infatti lui è costantemente IK8XVA/1, e senti come ha fatto lui.

              my 2 cents

              ciauz
              I.N.O.R.C. #325 - MARCONISTA #397 - A.R.M.I. #008 - C.T.I. #408 - G.R.T. #010 - N.A.Q.C.C. #3718 - S.K.C.C. #5827 - A.1.C. #1509 - "CW o zitti !"

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              • #8
                Re: Operare fuori dalla propria call area

                [QUOTE=IZ0IEN;29243] Dichiarare la call area *ITALIANA* da dove si opera è facoltativo, ad informazione del corrispondente.

                questo non lo sapevo! ma sicuro??!!
                quindi in giro per l'italia non e' obbligatorio dichiarare la zona/p??
                nello scritto che alleghi non se ne parla, hai altre info ufficiali?
                fabio

                Commenta


                • #9
                  Re: Operare fuori dalla propria call area

                  Ma amesso che sia richiesto il fax all'arpa, uno lo comunica da dove trasmette ed installa l'antenna.
                  Se la installa in 2 regioni diverse, farà e comunicazioni...

                  Mettete che mi compri una casa in IS0 (magari ! ), e ci vado 4 mesi l'anno (stramagari !!) gli alti al qth in zona 5, manderò la comunicazione anche in IS0, ammesso che sia richiesto, dov'è il problema ?
                  DX ! What else !?

                  Commenta


                  • #10
                    Re: Operare fuori dalla propria call area

                    Originariamente inviato da i4fyf Visualizza il messaggio
                    questo non lo sapevo! ma sicuro??!!
                    quindi in giro per l'italia non e' obbligatorio dichiarare la zona/p??
                    nello scritto che alleghi non se ne parla, hai altre info ufficiali?
                    fabio
                    Capo VII
                    RADIOAMATORI


                    Art. 134
                    Attività di radioamatore

                    (omissis)

                    2. Al di fuori della sede dell’impianto l’attività di cui al comma 1 può essere svolta con apparato portatile anche su mezzo mobile, escluso quello aereo.


                    Art. 138
                    Dichiarazione

                    1. La dichiarazione di cui all’articolo 107, commi 5, 9, e 10, riguarda :

                    a) cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza o domicilio dell’interessato;

                    b) indicazione della sede dell’impianto;

                    c) gli estremi della patente di operatore;

                    d) il numero e i tipi di apparati da utilizzare fissi, mobili e portatili;

                    e) il nominativo già acquisito come disposto dall’articolo 139, comma 2;

                    f) il possesso dei requisiti di cui all’articolo 137.

                    2. Alla dichiarazione sono allegate :

                    a) l’attestazione del versamento dei contributi dovuti, di cui all’allegato n. 25;

                    b) per i minorenni non emancipati, la dichiarazione di consenso e di assunzione delle responsabilità civili da parte di chi esercita la patria potestà o la tutela.


                    Art. 139
                    Nominativo

                    1. A ciascuna stazione di radioamatore è assegnato dal Ministero un nominativo, che non può essere modificato se non dal Ministero stesso.

                    2. Il nominativo deve essere acquisito dall’interessato prima della presentazione della dichiarazione di cui all’articolo 138, comma 1, da inoltrare entro trenta giorni dall’assegnazione del nominativo stesso.


                    Quindi, ad interpretare la legge alla lettera:

                    - Acquisisco un nominativo;
                    - Posso operare per terra e per mare, ma non aereomobile
                    - Presento dichiarazione dei miei impianti CON IL MIO NOMINATIVO;
                    - NON POSSO MODIFICARE IN ALCUN MODO IL MIO NOMINATIVO (nel territorio Italiano)

                    quindi gli I0/I2XYZ/P sono fuorilegge.

                    Questo è il nuovo codice delle Comunicazioni.
                    Di riferimenti ad un cambio di nominativo, se necessario, a seconda della sede dell'impianto SUL NUOVO CODICE non compaiono da nessuna parte.

                    Ergo, IZ0IEN forever (in Italia).

                    Cristiano IZ0IEN/non barrato
                    bibliografia:http://www.altalex.com/index.php?idnot=6497
                    Ultima modifica di IZ0IEN; 17-12-11, 17:57.
                    Cris IZ0IEN
                    http://www.technecom.it
                    Founder of FOC - Frigo Operators Club
                    Member of SOC #990 - Second Operator Class
                    Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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                    • #11
                      Re: Operare fuori dalla propria call area

                      Salve a tutti...

                      @i4ewh@ Già una buona notizia.

                      @IK2SOE@ Ho fatto chiedere a IK8XVA, attendiamo consigli.

                      @IZ5CML@ Esatto, in sintesi è la stessa cosa. E' una cosa assurda, intanto la vecchia normativa (Quando ho preso la patente) era così. Non vorrei dire una sciocchezza ma nemmeno le radio con 100 watt potevi portare a spasso in auto.

                      @IZ0IEN@ Ancora grazie per gli stralci della normativa, stiamo cercando di capire bene la cosa.

                      Se qualcuno ha esperienze sono qui con le orecchie aperte. Appena veniamo a capo della cosa vi faccio sapere, potrebbe interessare ad altri colleghi.

                      Marco

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                      • #12
                        Re: Operare fuori dalla propria call area

                        Salve,
                        oggi il mio amico ha sostenuto l'esame (Napoli) e subito dopo ha chiesto informazioni in merito alla sua situazione e nemmeno all'ispettorato territoriale hanno saputo dargli notizie certe. Cose da matti...

                        Marco

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                        Sto operando...
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