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Brutte cose lette sul cluster

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  • Brutte cose lette sul cluster

    Che il cluster stia diventando una vergogna ce ne siamo accorti ma questo spot proprio non avrei voluto leggerlo da parte di un turco (sempre che sia vero dato che il call e' fasullo) che dava del "nazi" a un israeliano ,probabilmente riferendosi alla storia della nave assaltata nei pressi di Gaza.Spero che molte persone comincino a darsi una regolata e usassero il cluster per quello che deve essere ,cioe' un utlie informazione sullo stato della frequenza ecc. ecc. se certe "contaminazioni" entrano anche nel mondo "Ham" siamo rovinati.
    Ultima modifica di IM0QMA; 11-07-10, 19:35.
    A vitta l’è ‘na tempesta, piggialo in to cû l’è un lampo

  • #2
    Re: Brutte cose lette sul cluster

    HI Fab,
    è ormai da tempo che sul cluster si legge di tutto di più, dai risultati in tempo reale delle partite dei mondiali alle invettive come quella da te riportata, dalle prediche di un tizio (mi pare un 5Z ?) che ancora non ho capito se è un evamgelista o cosa alle litigate con relativi epiteti per futili motivi.
    Se il sistema non si adegua , imponendo un filtro in entrata a chi si connette, l'andazzo è destinato a durare e magari a peggiorare pure...
    73 de IK7JWY Art
    https://www.qrz.com/db/IK7JWY
    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

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    • #3
      Re: Brutte cose lette sul cluster

      Forse per alcuni sysop di cluster è troppo difficile consentire gli accessi solo a stazioni certe e verificate, come d'altronde avviene per diversi cluster sparsi x il mondo.

      A questo punto mi sorge il dubbio che una situazione del genere si vuole a prescindere, visto che non è così complicato aggiornare una board e mettere un programma che richiede le credenziali d'accesso!

      Mah...

      73s
      http://my.meteonetwork.it/station/laz013/sticker-oriz1

      73s de Gianluca IK0XIH - 8Q7GL - IR0I - IQ0CI - IQ0RL

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      • #4
        Re: Brutte cose lette sul cluster

        Purtroppo l'ham spirit, così come si intendeva in passato, per molti non significa più nulla, senza escludere la presenza di provocatori.
        Le società nel loro complesso si sono degradate e con loro anche gli OM che di tali società fanno parte :-(((

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        • #5
          Re: Brutte cose lette sul cluster

          Originariamente inviato da IM0QMA Visualizza il messaggio
          Che il cluster stia diventando una vergogna ce ne siamo accorti ma questo spot proprio non avrei voluto leggerlo da parte di un turco (sempre che sia vero dato che il call e' fasullo) che dava del "nazi" a un israeliano ,probabilmente riferendosi alla storia della nave assaltata nei pressi di Gaza.Spero che molte persone comincino a darsi una regolata e usassero il cluster per quello che deve essere ,cioe' un utlie informazione sullo stato della frequenza ecc. ecc. se certe "contaminazioni" entrano anche nel mondo "Ham" siamo rovinati.
          Purtroppo il sistema Cluster, figlio del Packet, ne porta i difetti fin dalla
          sua nascita. Chi ha vissuto in pieno il periodo di nascita, sviluppo e
          fine del Packet radio, magari anche nella veste di gestore di sistemi,
          ricorderà benissimo il fiume impetuoso di spazzatura, rigorosamente
          anonima, che imperversò sulla cresta dei pacchetti di dati.
          Fu la prima avvisaglia di quanto oggi, con solo un pizzico di anonimato
          in meno, caratterizza una buona percentuale di messaggistica
          vigliaccamente offensiva, delatoria e comunque priva della minima
          etica, non solo radiantistica, che ritroviamo sui cluster con accesso
          internet, sulle chat, sui blog, etc.
          Considerata l'assoluta libertà di creare e gestire simili potentissimi
          sistemi di comunicazione, non resta che subire i miserabili effetti
          della ancor maggiore libertà d'uso e/o abuso degli stessi.
          La globalizzazione e le diverse normative fra nazioni rendono inoltre
          particolarmente difficili eventuali riscontri ASSOLUTAMENTE certi,
          che potrebbero tornare utili nella identificazione di certi personaggi.
          Un pò come il QRM deliberato che affligge il DX già da diversi anni
          Una "mezza soluzione", meramente teorica, potrebbe essere quella di
          gestire l'accesso ai cluster solo sotto password e secondo certe
          modalità, ma la cosa avrebbe la sua minima possibilità di riuscita
          solo se diffusa a TUTTI i sistemi attivi.........
          Non so se mi spiego: TUTTI
          Ammesso anche di realizzare l'utopia, basterebbe quindi aprire
          un sistema nuovo e metterlo rapidamente in rete sfruttando
          qualche sempre presente lacuna nei link di forward, per garantirsi
          parecchie ore di indisturbate bestemmie, maledizioni e amenità
          delle più fantasiose tipologie......
          Sono solo dei semplicissimi concetti. Purtroppo non credo sia necessario
          andare oltre

          Joe/BLB
          73 de Joe, IT9BLB - NO FT8/4 operator: I operate my
          station. I do not allow my computer to play with another
          computer using my station!

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          • #6
            Re: Brutte cose lette sul cluster

            HI Joe,
            premetto che non ho mai gestito un cluster, salvo un breve periodo in cui ho utilizzato AR-cluster versione 4 -free, giusto per prova, come sysop.
            Quanto scrivo, quindi, va preso con beneficio di inventario ed eventualmente verificato con ciò che effettivamente è possibile fare.
            Mi chiedo se non sarebbe opportuno definire una sorta di "policy" a cui tutti i sysops devono attenersi per ottenere il flusso degli spots dagli altri nodi.
            Una condizione , appunto, potrebbe essere quella di consentire l'accesso al proprio cluster solo con username e password (verificata tramite email), altrimenti niente flusso di spots da nessuno.
            Chiaro che all'inizio della applicazione di tale policy resterebbero comunque delle falle, ma con il tempo credo che almeno un minimo di difficoltà di accesso ai malintenzionati si avrebbe, riducendosi progressivamente il numero di cluster con accesso senza password e verifica via email.
            73 de IK7JWY Art
            https://www.qrz.com/db/IK7JWY
            http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

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            • #7
              Re: Brutte cose lette sul cluster

              Originariamente inviato da IK7JWY Visualizza il messaggio
              HI Joe,
              premetto che non ho mai gestito un cluster, salvo un breve periodo in cui ho utilizzato AR-cluster versione 4 -free, giusto per prova, come sysop.
              Quanto scrivo, quindi, va preso con beneficio di inventario ed eventualmente verificato con ciò che effettivamente è possibile fare.
              Mi chiedo se non sarebbe opportuno definire una sorta di "policy" a cui tutti i sysops devono attenersi per ottenere il flusso degli spots dagli altri nodi.
              Una condizione , appunto, potrebbe essere quella di consentire l'accesso al proprio cluster solo con username e password (verificata tramite email), altrimenti niente flusso di spots da nessuno.
              Chiaro che all'inizio della applicazione di tale policy resterebbero comunque delle falle, ma con il tempo credo che almeno un minimo di difficoltà di accesso ai malintenzionati si avrebbe, riducendosi progressivamente il numero di cluster con accesso senza password e verifica via email.
              Art, ho volontariamente evidenziato la parola TUTTI, condizione
              necessaria e sufficiente per il minimo possibile di riuscita.
              Il sistema di controllo è implementato già dalla prima versione del
              famoso PackeCLuster realizzato, su piattaforma DOS, dalla Pavillion
              Software di K1EA. Il problema è "solo" applicarlo a TUTTI gli acini del
              grappolo (cluster).
              E' inutile dire: comincio io..... finchè ne resta SOLO UNO con
              accesso libero, il "divertimento" è garantito! Ma parliamo solo di teorie,
              senza considerare minimamente le operazioni di semplicissimo hacking
              su sistemi che vengono ideati in un contesto di presunta buona fede
              assoluta e di HAM spirit che nulla hanno a che vedere con la cruda realtà della RETE.
              Storicamente (ho vissuto tutta la storia in Italia fin dall'inizio) non si è MAI pervenuti
              a un accordo totale pur essendo quattro gatti che gestivano sistemi
              decisamente costosi a proprio carico, figurati in un network
              di circa 1.000 nodi e quasi privi di costi ....
              Immagina la scena ambientata nella taverna di Guerre Stellari ?!

              Joe/BLB
              73 de Joe, IT9BLB - NO FT8/4 operator: I operate my
              station. I do not allow my computer to play with another
              computer using my station!

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              • #8
                Re: Brutte cose lette sul cluster

                Originariamente inviato da IT9BLB Visualizza il messaggio
                Purtroppo il sistema Cluster, figlio del Packet, ne porta i difetti fin dalla
                sua nascita. Chi ha vissuto in pieno il periodo di nascita, sviluppo e
                fine del Packet radio, magari anche nella veste di gestore di sistemi,
                ricorderà benissimo il fiume impetuoso di spazzatura, rigorosamente
                anonima, che imperversò sulla cresta dei pacchetti di dati.
                Fu la prima avvisaglia di quanto oggi, con solo un pizzico di anonimato
                in meno, caratterizza una buona percentuale di messaggistica
                vigliaccamente offensiva, delatoria e comunque priva della minima
                etica, non solo radiantistica, che ritroviamo sui cluster con accesso
                internet, sulle chat, sui blog, etc.
                Considerata l'assoluta libertà di creare e gestire simili potentissimi
                sistemi di comunicazione, non resta che subire i miserabili effetti
                della ancor maggiore libertà d'uso e/o abuso degli stessi.
                La globalizzazione e le diverse normative fra nazioni rendono inoltre
                particolarmente difficili eventuali riscontri ASSOLUTAMENTE certi,
                che potrebbero tornare utili nella identificazione di certi personaggi.
                Un pò come il QRM deliberato che affligge il DX già da diversi anni
                Una "mezza soluzione", meramente teorica, potrebbe essere quella di
                gestire l'accesso ai cluster solo sotto password e secondo certe
                modalità, ma la cosa avrebbe la sua minima possibilità di riuscita
                solo se diffusa a TUTTI i sistemi attivi.........
                Non so se mi spiego: TUTTI
                Ammesso anche di realizzare l'utopia, basterebbe quindi aprire
                un sistema nuovo e metterlo rapidamente in rete sfruttando
                qualche sempre presente lacuna nei link di forward, per garantirsi
                parecchie ore di indisturbate bestemmie, maledizioni e amenità
                delle più fantasiose tipologie......
                Sono solo dei semplicissimi concetti. Purtroppo non credo sia necessario
                andare oltre

                Joe/BLB
                IT9BLB
                Sei il primo che mi convince con questa storia del cluster
                ricordo 25 anni fa sui cluster c'era la stessa situazione , solo eravamo 4 gatti e quindi si percepiva meno la cosa , lo stesso dicasi per tutti i vari bbs che c'erano e tu penso li ricordi bene ,
                oggi siamo un po di più e tutto in proporzione è cresciuto , in ogni caso sono 12/13 anni che sento parlare di limitazioni per entrare sul cluster ma pare che.......nada de nada
                penso che tocchi adeguarsi ai tempi che corrono oppure nel caso del cluster fare a meno di connettersi una volta per tutte , in fondo non ce l'ho ha mica ordinato il dottore di essere sul cluster
                c'è una cosa da dire in ogni caso con i sistemi che oggi esistono non dovrebbe essere difficile rintracciare chi disturba sul cluster e procedere di conseguenza , solo che magari come in ogni cosa viene sempre fuori qui in italia il vivi e lascia vivere
                73's
                Tony

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                • #9
                  Re: Brutte cose lette sul cluster

                  Secondo me sarebbe sufficiente visualizzare ad ogni annuncio/spot ecc il numero di IP del mittente, tanto la maggior parte si connette via Internet.
                  Per quei pochi che (come me a volte) usano ancora l' accesso in packet, converrebbe un' autenticazione, ricordo che una volta c' era il programma MD2 ma non so se ancora sia usabile.

                  Paolo I4EWH
                  http://i4ewh.altervista.org

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                  • #10
                    Re: Brutte cose lette sul cluster

                    Adesso mi attirerò le ire di qualcuno, ma pazienza.... spesso ricordo con rimpianto un tempo, in cui esistevano gli OM e ... basta. Poi vennero i CB, alcuni bravi , altri un po' più 'disinvolti' grazie ad un certo anonimato concesso dalle regole di allora. Poi i CB sono praticamente spariti ( se escludiamo camionisti e camperisti.....) . Se faccio ' 1 + 1 ' mi verrebbe da pensare che ... Mah ... chissà..! !
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                    I4ZSQ Silvano

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                    • #11
                      Re: Brutte cose lette sul cluster

                      Originariamente inviato da i4zsq Visualizza il messaggio
                      Adesso mi attirerò le ire di qualcuno, ma pazienza.... spesso ricordo con rimpianto un tempo, in cui esistevano gli OM e ... basta. Poi vennero i CB, alcuni bravi , altri un po' più 'disinvolti' grazie ad un certo anonimato concesso dalle regole di allora. Poi i CB sono praticamente spariti ( se escludiamo camionisti e camperisti.....) . Se faccio ' 1 + 1 ' mi verrebbe da pensare che ... Mah ... chissà..! !

                      Il fatto è che certi comportamenti si vedono anche a "vecchi" OM, ora se sono stati cb o meno prima non lo so, ma la cosa è molto generalizzata....
                      bisognerebbe cominciare a pensare ad un "cluster 2.0"
                      DX ! What else !?

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                      • #12
                        Re: Brutte cose lette sul cluster

                        Originariamente inviato da IZ5CML Visualizza il messaggio
                        Il fatto è che certi comportamenti si vedono anche a "vecchi" OM, ora se sono stati cb o meno prima non lo so, ma la cosa è molto generalizzata....
                        bisognerebbe cominciare a pensare ad un "cluster 2.0"
                        Facciamolo.

                        http://www.dxcluster.org/pipermail/c...ly/000103.html

                        73,
                        IZ0IEN
                        Cris IZ0IEN
                        http://www.technecom.it
                        Founder of FOC - Frigo Operators Club
                        Member of SOC #990 - Second Operator Class
                        Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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                        • #13
                          Re: Brutte cose lette sul cluster

                          Beh,
                          la soluzione c'è ed è una sola: aumentare la sicurezza del livello di autorizzazione degli accessi. Non solo tra i client e i server, ma anche tra i server. Nessuna bilanciata o non bilanciata, talk board, funziona come il nostro cluster per così tanto tempo. Evidentemente non siamo interessanti per nessuno oltre che per noi. Esistono fior fior di testi per migliorare almeno un minimo i livelli di sicurezza distribuita e centralizzata, non c'è nemmeno da inventare.

                          Tutto questo non è esaustivo, mi pare chiaro, tutto resta da congegnare.
                          Farlo servirebbe perché molti, una volta obbligati a entrare in cluster come utenti riconosciuti la smettono di essere pacchiani. Funziona solo se lo si fa tutti e se tutti si continua a farlo, enforcement. se tutti i gestori lo fanno e lo fanno a partire da un certo livello minimo e a salire.
                          Bisognerebbe anche evitare di rendere di fatto troppo complesso l'uso del cluster.

                          La cosa andrebbe congegnata anche per i diversi e possibili canali d'accesso.


                          Bisogna vedere se il gioco vale la candela ma, la soluzione è innescare quella spirale, da un primo livello di password univoca/certificata, non ripudiabile e de facto non in chiaro, via via ai successivi. Sui BBS in aria, AX.25 si usavano eccome. Qui, sul cluster, ci si appoggia a Telnet e non a SSH, p.es. Il livello applicativo non sa nemmeno cos'è la sicurezza per il client ... o quasi.

                          E`strano, mi ha sempre stupido, che in tanti anni e con esempi eccellenti non si sia mai fatto nulla in tal senso.
                          Evidentemente, in qualche modo, non se ne sente un reale bisogno o mancano altri presupposti. I presupposti che esistevano e che sono morti con i PRBBS in AX.25. (Poco, ma sicuro.) Li, PRBBS, prima ancora di Internet in Italia i primi sistemi per arginare il male si erano già trovati. Mancavano alcune funzionalità estese che oggi NON possono mancare: la macchina è la rete, la rete è la macchina. Ormai è una fase verificata, trita e ritrita, dai primi anni '90, inizi di Internet commerciale. Diversi non lo hanno capito nemmeno allora.


                          73 de iw1ayd Salvo

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                          • #14
                            Re: Brutte cose lette sul cluster

                            Originariamente inviato da iw1ayd Visualizza il messaggio
                            Mancavano alcune funzionalità estese che oggi NON possono mancare: la macchina è la rete, la rete è la macchina. Ormai è una fase verificata, trita e ritrita, dai primi anni '90, inizi di Internet commerciale. Diversi non lo hanno capito nemmeno allora.

                            73 de iw1ayd Salvo
                            O, a questo punto, non vogliono capire. E, sarò un pò malizioso, perchè in alcuni casi fa comodo.

                            Io insisto sull'autenticazione in locale, come ho scritto sulla ML del PacketCluster, e deadline a una data X per tutti i nodi che non mi mandino un flag che gli utenti sono "certamente identificati", e non con un IP che ci metto 3 secondi a farlo originario dalla thailandia.

                            Un punto a favore che ha un noto forum (una volta c'era "la nota casa" oggi c'è "la nota URL" ) è un sistema di autenticazione esattamente come quello che immagino io in locale: invio della licenza alla registrazione, una mail funzionante per comunicazioni, e ti saluto.. responsabilità tua se ti fai fregare la password. Chiaramente anche il nostro forum ha utenti identificati certamente con altri sistemi.. beh se questi 2 forum dessero la possibiltà di spottare dopo il login, stai tranquillo che gli spot sarebebro tutti "da fonte certa" per definizione.

                            Non c'è bisogno di scomodare ssh, quello viene dopo. A che pro scomodare un algoritmo RSA di cifratura quando alla fonte c'è un callsign abuse degno dell'asilo a livello intellettuale ??

                            73 tunnellizzati,

                            IZ0IEN
                            Cris IZ0IEN
                            http://www.technecom.it
                            Founder of FOC - Frigo Operators Club
                            Member of SOC #990 - Second Operator Class
                            Orgoglioso cultore del CW a correzione d'errore.

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                            • #15
                              Re: Brutte cose lette sul cluster

                              Beh,
                              se non vogliamo scomodare ssh, ed era solo per avere facilità di login, in aria la password di ognuno vale 0. In Internet, molto o poco di più. Dipende solo dal valore delle informazioni trasportate. Se vale molto e non viene catturata e solo perché le informazioni trasportate non valgono un accidenti. Ma, per catturala non basta aver voglia di divertirsi alle spalle degli altri come succede ora. Si dovrebbe già imbastire qualcosa di più oneroso, anche solo del sapere la data di nascita di ognuno di noi, dato pubblico. E qui si apre il capitolo sull'educazione all'informaticcia di noi Catarella e non.

                              Lo schema che indichi non è solo locale al nodo PC, ma come tu stessi indichi i nodi tra di loro devono a loro volta "certificarsi".
                              Questo evita che il buontempone di turno tiri su un nodo fittizio e apriti cielo nuovamente. Il flag, di nuovo, come la password dell'utente vale 0, una volta catturato diventa riutilizzabile.

                              Occorre uno schema di certificati e chiavi generate a rotazione per mantenere la sicurezza nel tempo. Sempre ammesso che serva, dato il valore delle informazioni.

                              Anche eQSL e LoTW usano lo stesso approccio, quello della nota URL citata. É un primo approccio valido, ma mentre LoTW viaggia in HTTP gli altri sono in chiaro, HTTP. A "noi" HTTPS non dovrebbe proprio servire, ci basta un primo riconoscimento formale, obbligatorio sicuro per tutti e non ripudiabile. Questo giá fermerebbe il 90% degli untori. Ma, bisogna esse sicuri al 100% che nessun sysop faccia il loro gioco. Flag, magari qualcosa di piú solido, per evitare che chiunque entri in rete con un server simulando di essere un altro. A quel punto prendono peso le prime misure scelte per gli utenti, prima no.

                              Ora, tutto il meccanismo lo vogliamo rendere dinamico e affidabile nel tempo?
                              Se, viceversa, lo lasciamo statico e fisso prima o poi qualcuno/qualcosa si può insinuare. Protocolli e servizi per rendere dinamiche le componenti di sicurezza ve ne sono a iosa.

                              Il primo step è il riconoscimento univoco dell'utente locale, sono d'accordo. Poi bisogna fare in modo che non vi sia la mancata connessione dei veri utenti, se ti rubano la password ... poi portare tutti i server del mondo allo stadio di trusted ... e poi forse vivere tranquilli a parte qualcuno che darà fuori di matto.
                              Partire per quella strada bisogna, viceversa potrà esser solo via via peggio.
                              Nel frattempo bisogna riscrivere buona parte dei programmi di accesso per le utenze al cluster. Comunque questo primo passo é una password in chiaro. Poi anche quelli dovranno cambiare ulteriormente. Una password rubata non é un danno solo per l'utente. Stiamo discutendo proprio di quello. I server esistono solo perché ci sono utenti, viceversa non servono. Ecc. ecc.

                              73 de iw1ayd Salvo

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