Date le parole dell'amico John I0XJ, in altro thread, che qui cito:
" a mio parere, il QRP non è tanto sfida o masochismo, ma caso mai, sperimentazione. ... l'argomento richiederebbe forse un thread a parte" approfitto di un po' di tempo libero e propongo qui quel "thread" per vedere di provare aconfrontarsi proprio sul tema.
Premetto che sono di scuola non moderna (anche Silvano ne è stato uno dei responsabili) il QRP mi prese fin da ragazzo, prima di avere il nominativo, prioprio a seguito di un pezzo del famigerato Sil su I7ZCZ nella rubrica "Com'è il DX" su una RR del 1973. Quindi ho una mente ed un animo condizionati da quella "scuola".
L'idea di poter fare dei collegamenti DX con pochi mezzi semplici, mi sembrava affascinante e forse anche un po' romantico, poi l'appetito vien mangiando ed eccomi qui dopo oltre 45 anni ad avere lo stesso entusiasmo e qualche cognizione tecnica in più, data da un certo nr di spire.
Quel che vorrei porre sul tavolo è che i tempi è vero che sono cambiati, quindi i costumi, quindi anche il modo di far Radio di molti, ma a mio parere certe basi, certe emozioni e anche un po' certi entusiasmi, pare sopravvivano, altrimenti un club come il G QRP Club sarebbe imploso da tempo.
Allora, senza rifiutare le notivtà che la tecnologia offre, e senza aggrapparsi per forza e principio al passato, rimane però, a mio parere, il fatto che il QRP, l'idea del QRP intendo, non consista tanto nel trasmettere e collegare stazioni varie, usando 5 W o meno, che poi sia in CW/SSB o modi digitali vari, quanto di "it is vain to do with more. what can be done with less...." . (Ovviamente senza voler andare a giudicare chi questa filosofia non la sposa affatto. Ognuno sceglie come divertirsi.)
Usare 5 W si può fare anche mettendo un attenuatore dopo il TX da 100 W, ma il QRP è altro.
E' fatto di altro!
Innanzitutto di autocostruzione: visto che per avere pochi W serve meno sforzo tecnico, il fare da sé è di sicuro favorito. Visto che si usa molto e principalmente il CW, un apparato in grafia è assai più semplice di uno in fonia.
E poi anche un po' il concetto di usare cose semplici, di sfidare non so bene chi o cosa, per vedere di riuscire a fare buoni QSO anche con mezzi per certuni risibili.
L'autocostruzione porta come valore aggiunto l'autoapprendimento, la ricerca, la sperimentazione che per certuni comporta una soddisfazione non indifferente.
Però, i tempi odierni dettano certi canoni, ovvero sembra che lo facciano, poi ognuno sceglie se adeguarcisi.
Un kit risolve il problema di progettare, di provare se una cosa funziona o meno e di ricercarne tutti i componenti (alle volte anche la scatola). E' più bello ed ordinato e per chi ha poco tempo questa è una cosa accattivante.
Dico sempre, per fare un esempio, che conobbi anni fa un certo I4AWX, questi era non solo professionista con due studi professionali di cui uno all' estero, ma aveva anche altri impegni professionali, oltre che una famiglia, eppure...costruì un RTX HF di notevole fattura per i suoi tempi, supportato da I4PZP, è vero, ma lo fece ritagliando il proprio tempo, eppure ne aveva poco. Non sarà che ci siamo un po' impigriti? O anche solo abituati a far meno? (Esattamente come quelli che si meravigliano di come io riesca a fare conti a mente, loro che abituati solo alla calcolatrice, se non ce l'hanno, stanno in crisi.)
Però il kit va per la maggiore, e scusatemi, ma in quel caso non si autocostruisce, bensì si assembla, anche se comunque è attività che fa uso di saldatore ed è lodevole, in ogni caso.
Questo sederci fa sì che ora anche il dipolo spesso viene acquistato.
Tutto ciò è di sicuro al passo coi tempi, MA il QRP, lo spirito del QRP, credo sia altrove, credo ci sia ancora e credo che se mostrato, ancora possa coinvolgere chi senza saperlo cerca qualcosa di "diverso", è sensibile a qualcosa di differente, anche se forse poco di moda.
Comprare un Elecraft KX3 e fare DX o altro, non comporta altra frustrazione che vedersi passare avanti tanti dei kW che sono in giro, ma per il resto...c'è anche la paddle
Scherzando ho scritto (in altro thread) che può sembrare masochismo, eppure posso assicurare che è solo diverso modo di far Radio.
Amo chattare in CW e per farlo ho bisogno di non usare solo UN W, ma altresì amo cimentarmi, provare, diciamo sfidare la propagazione, usando quel W risicato e vedere lentamente la lista DXCC crescere, certo assai lentamente. Sono solo due cose diverse. MA quel TX porta anche una impronta mia, non è assemblato su progetto altrui.
Allora, forse, il QRP è un puzzle, impossible da concepire per certuni, ma affascinante per altri, fatto di tante cosette tuttoggi alla portata dell'OM medio, che ha anche poco tempo, ma è qualcosa che riserva tuttora soddisfazioni.
Si potrebbe scrivere ore ed ore, ma poi risultarebbe inutile.
Getto lo spunto e volentieri leggo cosa ne esce, tanto grazie a Dio nessuno ci deve guadagnare
Chiedo scusa per la prolissità
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" a mio parere, il QRP non è tanto sfida o masochismo, ma caso mai, sperimentazione. ... l'argomento richiederebbe forse un thread a parte" approfitto di un po' di tempo libero e propongo qui quel "thread" per vedere di provare aconfrontarsi proprio sul tema.
Premetto che sono di scuola non moderna (anche Silvano ne è stato uno dei responsabili) il QRP mi prese fin da ragazzo, prima di avere il nominativo, prioprio a seguito di un pezzo del famigerato Sil su I7ZCZ nella rubrica "Com'è il DX" su una RR del 1973. Quindi ho una mente ed un animo condizionati da quella "scuola".
L'idea di poter fare dei collegamenti DX con pochi mezzi semplici, mi sembrava affascinante e forse anche un po' romantico, poi l'appetito vien mangiando ed eccomi qui dopo oltre 45 anni ad avere lo stesso entusiasmo e qualche cognizione tecnica in più, data da un certo nr di spire.
Quel che vorrei porre sul tavolo è che i tempi è vero che sono cambiati, quindi i costumi, quindi anche il modo di far Radio di molti, ma a mio parere certe basi, certe emozioni e anche un po' certi entusiasmi, pare sopravvivano, altrimenti un club come il G QRP Club sarebbe imploso da tempo.
Allora, senza rifiutare le notivtà che la tecnologia offre, e senza aggrapparsi per forza e principio al passato, rimane però, a mio parere, il fatto che il QRP, l'idea del QRP intendo, non consista tanto nel trasmettere e collegare stazioni varie, usando 5 W o meno, che poi sia in CW/SSB o modi digitali vari, quanto di "it is vain to do with more. what can be done with less...." . (Ovviamente senza voler andare a giudicare chi questa filosofia non la sposa affatto. Ognuno sceglie come divertirsi.)
Usare 5 W si può fare anche mettendo un attenuatore dopo il TX da 100 W, ma il QRP è altro.
E' fatto di altro!
Innanzitutto di autocostruzione: visto che per avere pochi W serve meno sforzo tecnico, il fare da sé è di sicuro favorito. Visto che si usa molto e principalmente il CW, un apparato in grafia è assai più semplice di uno in fonia.
E poi anche un po' il concetto di usare cose semplici, di sfidare non so bene chi o cosa, per vedere di riuscire a fare buoni QSO anche con mezzi per certuni risibili.
L'autocostruzione porta come valore aggiunto l'autoapprendimento, la ricerca, la sperimentazione che per certuni comporta una soddisfazione non indifferente.
Però, i tempi odierni dettano certi canoni, ovvero sembra che lo facciano, poi ognuno sceglie se adeguarcisi.
Un kit risolve il problema di progettare, di provare se una cosa funziona o meno e di ricercarne tutti i componenti (alle volte anche la scatola). E' più bello ed ordinato e per chi ha poco tempo questa è una cosa accattivante.
Dico sempre, per fare un esempio, che conobbi anni fa un certo I4AWX, questi era non solo professionista con due studi professionali di cui uno all' estero, ma aveva anche altri impegni professionali, oltre che una famiglia, eppure...costruì un RTX HF di notevole fattura per i suoi tempi, supportato da I4PZP, è vero, ma lo fece ritagliando il proprio tempo, eppure ne aveva poco. Non sarà che ci siamo un po' impigriti? O anche solo abituati a far meno? (Esattamente come quelli che si meravigliano di come io riesca a fare conti a mente, loro che abituati solo alla calcolatrice, se non ce l'hanno, stanno in crisi.)
Però il kit va per la maggiore, e scusatemi, ma in quel caso non si autocostruisce, bensì si assembla, anche se comunque è attività che fa uso di saldatore ed è lodevole, in ogni caso.
Questo sederci fa sì che ora anche il dipolo spesso viene acquistato.
Tutto ciò è di sicuro al passo coi tempi, MA il QRP, lo spirito del QRP, credo sia altrove, credo ci sia ancora e credo che se mostrato, ancora possa coinvolgere chi senza saperlo cerca qualcosa di "diverso", è sensibile a qualcosa di differente, anche se forse poco di moda.
Comprare un Elecraft KX3 e fare DX o altro, non comporta altra frustrazione che vedersi passare avanti tanti dei kW che sono in giro, ma per il resto...c'è anche la paddle
Scherzando ho scritto (in altro thread) che può sembrare masochismo, eppure posso assicurare che è solo diverso modo di far Radio.
Amo chattare in CW e per farlo ho bisogno di non usare solo UN W, ma altresì amo cimentarmi, provare, diciamo sfidare la propagazione, usando quel W risicato e vedere lentamente la lista DXCC crescere, certo assai lentamente. Sono solo due cose diverse. MA quel TX porta anche una impronta mia, non è assemblato su progetto altrui.
Allora, forse, il QRP è un puzzle, impossible da concepire per certuni, ma affascinante per altri, fatto di tante cosette tuttoggi alla portata dell'OM medio, che ha anche poco tempo, ma è qualcosa che riserva tuttora soddisfazioni.
Si potrebbe scrivere ore ed ore, ma poi risultarebbe inutile.
Getto lo spunto e volentieri leggo cosa ne esce, tanto grazie a Dio nessuno ci deve guadagnare
Chiedo scusa per la prolissità
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