radioamatore, un servizio di autoistruzione
non una mera raccolta di... documenti
non una mera raccolta di... documenti
un modello può essere definito come
una semplificazione e formalizzazione matematica
attraverso la quale spiegare un fenomeno fisico
una semplificazione e formalizzazione matematica
attraverso la quale spiegare un fenomeno fisico
Le curve, sia che rappresentino funzioni quadratiche che cubiche o lineari, hanno tutte forma pressochè identica, come evidenzia il grafico accanto. Se il grafico pone sulla stessa scala y=x2, y=x3+0.1 e y=2x-1, limitando le variazioni fra x=0.8 ed x=0.9, in modo fuorviante dimostra la suddetta erronea affermazione, se si ammette uno scarto del 3% rispetto alla media dei valori . |
||||
valori di x | 0,80 | 0,85 | 0,90 | solo conoscendo formule e rappresentazione possiam dire rappresentazione fuorviante, affermazione falsa! |
quadratica | 0,64 | 0,72 | 0,81 | |
cubica | 0,61 | 0,71 | 0,83 | |
lineare | 0,60 | 0,70 | 0,80 |
La importanza di verificare un modello, nel caso specifico il
modello ottico applicato alle onde elettromagnetiche che recita
angolo di incidenza eguaglia angolo di riflessione,
risulta evidente in un confronto fra alcune figure presenti su ARRL Antenna Book. Nella Fig.2 del Cap.3 qui accanto riportata, ho evidenziato, senza giri pindarici sulla antenna riflessa, come la geometria studiata alle medie ci permetta di dire che la componente zenitale simmetrica rispetto a 0 gradi della componente zenitale considerata (circa 20 gradi, valore altino...) ed evidenziata in rosso, eguagli l'angolo di incidenza al suolo: angolo che il modello pone eguale a quello di riflessione.
modello ottico applicato alle onde elettromagnetiche che recita
angolo di incidenza eguaglia angolo di riflessione,
risulta evidente in un confronto fra alcune figure presenti su ARRL Antenna Book. Nella Fig.2 del Cap.3 qui accanto riportata, ho evidenziato, senza giri pindarici sulla antenna riflessa, come la geometria studiata alle medie ci permetta di dire che la componente zenitale simmetrica rispetto a 0 gradi della componente zenitale considerata (circa 20 gradi, valore altino...) ed evidenziata in rosso, eguagli l'angolo di incidenza al suolo: angolo che il modello pone eguale a quello di riflessione.
Nella figura riportata, chiamando αα l'angolo della componente zenitale considerata,
per suoi valori - plausibili in questo contesto - inferiori a 45 gradi, appare evidente che
h=AD*sen(α) ovvero AD=h/sen(α) e AM=AD*cos(2*α),
da cui discende che la differenza AD-AM (ritardo subito dalla componente riflessa) sia pari a
(h/sen(α))*(1-cos(2*α)).
h=AD*sen(α) ovvero AD=h/sen(α) e AM=AD*cos(2*α),
da cui discende che la differenza AD-AM (ritardo subito dalla componente riflessa) sia pari a
(h/sen(α))*(1-cos(2*α)).
Risulta altrettando evidente che, al tendere a zero di α, la lunghezza del cateto AM del triangolo rettangolo AMD converga verso il valore della ipotenusa AD; per dirla semplice, che AM si allunghi a valori prossimi ad AD, cosa che - giustamente - potrebbe farci intuire che la differenza AD-AM tenda a zero.
Per dimostrare quanto sopra il redattore utilizza la Fig.5, dove immediatamente si nota non solo che (A) l'angolo di riflessione non coincide con quello di incidenza ma che (B) per avvalorare la tesi pone la altezza h della antenna a valori inferiori, in quanto mantenendo gli stessi la tesi non verrebbe graficamente dimostrata, come ho evidenziato nella figura qui accanto riportata.
Peraltro giova ricordare che o P e' very far, come affermato, e allora G risulta da tutt'altra parte (ovvero sotto l'orizzonte), per meglio dire GP non esiste, o P e' - diciamo - a 200m, pari a 20*λ in 10M, e allora, considerando la componente a 12 gradi che, riferendosi ad una antenna posta a 20m di altezza, raggiunge P a 200m di distanza, il maggior percorso AGP risulta pari a circa 0,4λλ ... che non convalida certo la tesi (at B these two path lengths are nearly equal)!
Quindi non solo
In sintesi, o sappiamo che...
Dispense Di Propagazione - RR03/2021
Il campo elettromagnetico (lontano) generato da una antenna, si ottiene, per una definita direzione azimutale, considerando ogni singolo contributo delle relative componenti sul piano zenitale.
Il terreno sottostante comporta una serie di effetti (riflessione, diffrazione) che impattano su di essi. Il contributo riflessivo genera un guadagno fino a 6dB, la diffrazione, funzione anche delle caratteristiche geometriche del terreno, genera una attenuazione, che deve essere considerata in ogni punto del percorso in cui si attua la riflessione al suolo.
... o non impariamo certo da tesi non dimostrate e da un modello errato:
radioamatore, un servizio di autoistruzione, non una mera raccolta di... documenti.
Peraltro giova ricordare che o P e' very far, come affermato, e allora G risulta da tutt'altra parte (ovvero sotto l'orizzonte), per meglio dire GP non esiste, o P e' - diciamo - a 200m, pari a 20*λ in 10M, e allora, considerando la componente a 12 gradi che, riferendosi ad una antenna posta a 20m di altezza, raggiunge P a 200m di distanza, il maggior percorso AGP risulta pari a circa 0,4λλ ... che non convalida certo la tesi (at B these two path lengths are nearly equal)!
Quindi non solo
- (A) stiamo violando il modello per cercare di dare una spiegazione al fenomeno che esso rappresenta ma
- (B) non ci curiamo nemmendo di validare le ipotesi.
Una tesi non validata e che non aderisce al modello non ha utilità
solo conoscendo la matematica rappresentazione del modello possiam dire
(in questo caso specifico) rappresentazione fuorviante, affermazione... perche' no? vera!
solo conoscendo la matematica rappresentazione del modello possiam dire
(in questo caso specifico) rappresentazione fuorviante, affermazione... perche' no? vera!
In sintesi, o sappiamo che...
Dispense Di Propagazione - RR03/2021
Il campo elettromagnetico (lontano) generato da una antenna, si ottiene, per una definita direzione azimutale, considerando ogni singolo contributo delle relative componenti sul piano zenitale.
Il terreno sottostante comporta una serie di effetti (riflessione, diffrazione) che impattano su di essi. Il contributo riflessivo genera un guadagno fino a 6dB, la diffrazione, funzione anche delle caratteristiche geometriche del terreno, genera una attenuazione, che deve essere considerata in ogni punto del percorso in cui si attua la riflessione al suolo.
... o non impariamo certo da tesi non dimostrate e da un modello errato:
radioamatore, un servizio di autoistruzione, non una mera raccolta di... documenti.