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Il nuovo PNRF e le illusioni perdute

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  • Il nuovo PNRF e le illusioni perdute

    Ciao lettori,
    il Ministero dello Sviluppo Economico - Divisione Telecomunicazioni ha reso noto il nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze, del quale qui sotto potete vedere uno stralcio:

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   PNRF.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 22.4 KB 
ID: 103422

    nelle ultime righe è scritto chiaramente che le frequenze da 1.800 a 1.830 KHz sono attribuite a un Ministero che non è quello dell' attacco e nemmeno del centrocampo, e finchè questo non vi rinuncerà rendendole riassegnabili noi umili DX'er delle bande basse ne resteremo privi, in palese svantaggio rispetto ai colleghi europei. Poi non parliamo degli americani, che hanno a disposizione ampie praterie.

    Per questo sono del tutto inutili le richieste e le implorazioni anche battendosi il petto davanti al Ministero dello Sviluppo Economico finchè manca il benestare dell' assegnatario, il quale non si capisce bene che uso ne faccia in tempi di link satellitari e di comunicazioni via laser, ma tant'è. Se qualcuno ha delle conoscenze a palazzo Caprara è ora di fare qualcosa, tutto il resto (raccolte di firme comprese) non serve assolutamente a nulla.

    Paolo I4EWH
    http://i4ewh.altervista.org

  • #2
    Re: Il nuovo PNRF e le illusioni perdute

    Come al solito, in Italia, patria di poeti, inventori, navigatori, sopravvivono però situazioni anacronistiche , come questa dei 160m ancora per buona parte preclusi a noi OM italiani dal Ministero della Difesa non si sa per quali motivi. La cosa ormai sfiora il ridicolo. Un OM Svizzero ubicato al confine con l'Italia può usare pienamente i 160m (http://www.bakom.admin.ch/themen/fre...x.html?lang=it) . Un OM italiano ubicato al confine con la Svizzera, no L'OM italiano disturba, quello svizzero no

    Poi, ora che guardo meglio, ma avete notato anche voi la veste grafica del nostro PNRF (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/...aggio_2015.pdf) rispetto a quello svizzero ? Spero non sia la versione ufficiale e definitiva , cioè quella pubblicata sulla gazzetta ufficiale. Il nostro sembra la fotocopia di una vecchia versione, con il testo scritto addirittura ancora a macchina ! Poi dicono che le tasse che paghiamo (le più alte d'Europa, se non del mondo) servono a coprire i costi dei servizi pubblici....
    Ultima modifica di IK7JWY; 25-09-15, 10:34.
    73 de IK7JWY Art
    https://www.qrz.com/db/IK7JWY
    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it...rturo-lorenzo/

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    • #3
      Re: Il nuovo PNRF e le illusioni perdute

      Però anche sui 2200 metri e sugli 80 metri c'è scritta la stessa cosa solo che tra gli utilizzatori ci siamo anche noi. E anche sui 6 metri abbiamo le stesse diciture.
      73 de IK0VVE Max
      www.ik0vve.net

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      • #4
        Re: Il nuovo PNRF e le illusioni perdute

        Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
        Ciao lettori,
        il Ministero dello Sviluppo Economico - Divisione Telecomunicazioni ha reso noto il nuovo piano nazionale di ripartizione delle frequenze, del quale qui sotto potete vedere uno stralcio:

        [ATTACH]15012[/ATTACH]

        nelle ultime righe è scritto chiaramente che le frequenze da 1.800 a 1.830 KHz sono attribuite a un Ministero che non è quello dell' attacco e nemmeno del centrocampo, e finchè questo non vi rinuncerà rendendole riassegnabili noi umili DX'er delle bande basse ne resteremo privi, in palese svantaggio rispetto ai colleghi europei. Poi non parliamo degli americani, che hanno a disposizione ampie praterie.

        Per questo sono del tutto inutili le richieste e le implorazioni anche battendosi il petto davanti al Ministero dello Sviluppo Economico finchè manca il benestare dell' assegnatario, il quale non si capisce bene che uso ne faccia in tempi di link satellitari e di comunicazioni via laser, ma tant'è. Se qualcuno ha delle conoscenze a palazzo Caprara è ora di fare qualcosa, tutto il resto (raccolte di firme comprese) non serve assolutamente a nulla.

        Paolo I4EWH
        Per la porzione dei 160 metri (dai 1820-1830) non credo che i militari abbiano tutto questo interesse all'uso. Penso sia solo un modo di ragionare arcaico da parte delle Autorità Militari, un pò come un tempo si faceva per le caserme abbandonate che si trasformavano in orti botanici. Considera che spesso non sempre (quasi mai) la persona che dovrebbe decidere abbia cognizione di causa sulla materia che si tratta. Penso che come vanno le cose attualmente e potremmo dimenticarci di un elargizione nei nostri riguardi anzi aspettiamoci qualche sorpresa sul canone annuale.

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