Tweet
Dovendo trasmettere in 630m in tempi brevi ho adattato la vecchia 1/4 d'onda per gli 80m con una seconda induttanza (filo grigio) in serie alla prima (in rame) che era destinata alla sintonia dei 160m (con apposito relè di commutazione) ricavandone una BRUTTISSIMA L INVERTITA con radiatore verticale in parallelo.
La prima induttanza è in tubo di rame Ø 8mm ed è fissata al supporto isolante dei radiali che scorrendo mi permette una buona variazione dell'induttanza per la sintonia fine.
L'induttanza in filo giallo/verde sullo stesso supporto in tubo è elettricamente disconnessa, per pigrizia è ancora li ma non serve.
L'antenna a L invertita per i 630m è composta da una tratto verticale di filo da 2mmq alto circa 12 metri che scorre appoggiato alla verticale di alluminio per poi salire in diagonale verso il braccio dipoli del traliccio fino a 25m dal suolo e quindi prosegue in leggera discesa verso il Pino sito a sud del punto di alimentazione del radiatore.
Lunghezza totale del tratto verticale/obliquo 44 m, lunghezza complessiva del tratto parallelo al terreno 50 m (quota media 18m dal terreno), tratto finale del filo verticale che dal pino scorre verso la recinzione 15 m.
Il filo verticale è alimentato alla base della verticale di alluminio quindi i due radiatori sono in parallelo e la sintonia in 80 e 160 è quasi mantenuta (la lunga L inv. non influenza l'impedenza in queste bande) ma non ho accurato ulteriormente l'accordo in quanto a breve sarà tutto buttato giù per far posto alla nuova verticale interamente di AL alta 25m e con grosso cappello "capacitivo sferico" e filare per le bande dei 40-80-160-630 metri.
Secondo le valide teorie di W1BB Stew Perry (oramai da tempo confermate e non solo sue a dirla tutta) intendo fare per la banda dei 160m un radiatore più lungho del 1/4 d'onda per poi cancellare la reattanza induttiva con una capacità variabile al punto di alimentazione, questo mi aiuterebbe a compensare l'impedenza di radiazione che in un L invertita per via del tratto orizzontale non è di 50 ohm.
Qualcosa di simile avveniva per la banda dei 40m sul mio vecchio modello in foto, tale soluzione mi permette di eliminare il dipolo rotativo full per i 40m che ne in teoria ne in pratica eguaglia questa soluzione (su angoli bassi del lobo) a condizioni di porlo a più 40 metri di altezza!
Alla base della verticale il piano di terra è costituito da una ottantina di radiali, i più corti da 20 m sono imbullonati sulla piastra(vedi foto), i restanti realizzati con spirale di alluminio inguainata diametro 6mm (prodotti per il settore veicoli industriali) hanno lunghezza variabile dai 30 a 80m, qualcuno anche 100 m in 4 direzioni opposte, tutti fissati tramite 8 morsetti per la terra degli impianti elettrici.
Rafforzerò il piano di terra con l'aggiunta di altre 800m di radiali di alluminio che abbiamo realizzato in loco sull'isola di S. Pietro in occasione dell'attivazione e contest IOTA con il team IJ7A, non fa male ciò in quanto il rendimento è inversamente proporzionale alla resistenza di perdita verso terra!
E' una configurazione a L invertita non canonica ma comunque funzionante, presenta un discreta capacità in Rx con un lobo leggermente direzionato verso nord (direzione opposta a quella dl tratto di filo orizzontale), tale configurazione la rende sufficientemente silenziosa (rispetto ad una verticale con tratto radiante più lungo) e con 5-10 watt sono riuscito a coprire distanze ragguardevoli per questa lunghezza d'onda.
Spero presto di abbinare al futuro nuovo sistema un PA auto-costruito o ex Marina Militare per avere maggiori performance in Tx.
Vi prego di suggerirmi qualche modo per ottimizzare questo progetto, per un proficuo scambio di idee sarebbe interessante vedere anche le altre soluzioni per Tx in 630m del nuovo popolo dei "SEICENTOMETRISTI" che bazzica oramai da qualche settimana sul forum di HRW
Credo che la L Invertita sia la migliore soluzione per trasmettere e ricevere discreti segnali in 630m, sia per la sua efficienza che per la facilità con la quale la si può realizzare.
Buona attività in 472 Khz a tutti !
La prima induttanza è in tubo di rame Ø 8mm ed è fissata al supporto isolante dei radiali che scorrendo mi permette una buona variazione dell'induttanza per la sintonia fine.
L'induttanza in filo giallo/verde sullo stesso supporto in tubo è elettricamente disconnessa, per pigrizia è ancora li ma non serve.
L'antenna a L invertita per i 630m è composta da una tratto verticale di filo da 2mmq alto circa 12 metri che scorre appoggiato alla verticale di alluminio per poi salire in diagonale verso il braccio dipoli del traliccio fino a 25m dal suolo e quindi prosegue in leggera discesa verso il Pino sito a sud del punto di alimentazione del radiatore.
Lunghezza totale del tratto verticale/obliquo 44 m, lunghezza complessiva del tratto parallelo al terreno 50 m (quota media 18m dal terreno), tratto finale del filo verticale che dal pino scorre verso la recinzione 15 m.
Il filo verticale è alimentato alla base della verticale di alluminio quindi i due radiatori sono in parallelo e la sintonia in 80 e 160 è quasi mantenuta (la lunga L inv. non influenza l'impedenza in queste bande) ma non ho accurato ulteriormente l'accordo in quanto a breve sarà tutto buttato giù per far posto alla nuova verticale interamente di AL alta 25m e con grosso cappello "capacitivo sferico" e filare per le bande dei 40-80-160-630 metri.
Secondo le valide teorie di W1BB Stew Perry (oramai da tempo confermate e non solo sue a dirla tutta) intendo fare per la banda dei 160m un radiatore più lungho del 1/4 d'onda per poi cancellare la reattanza induttiva con una capacità variabile al punto di alimentazione, questo mi aiuterebbe a compensare l'impedenza di radiazione che in un L invertita per via del tratto orizzontale non è di 50 ohm.
Qualcosa di simile avveniva per la banda dei 40m sul mio vecchio modello in foto, tale soluzione mi permette di eliminare il dipolo rotativo full per i 40m che ne in teoria ne in pratica eguaglia questa soluzione (su angoli bassi del lobo) a condizioni di porlo a più 40 metri di altezza!
Alla base della verticale il piano di terra è costituito da una ottantina di radiali, i più corti da 20 m sono imbullonati sulla piastra(vedi foto), i restanti realizzati con spirale di alluminio inguainata diametro 6mm (prodotti per il settore veicoli industriali) hanno lunghezza variabile dai 30 a 80m, qualcuno anche 100 m in 4 direzioni opposte, tutti fissati tramite 8 morsetti per la terra degli impianti elettrici.
Rafforzerò il piano di terra con l'aggiunta di altre 800m di radiali di alluminio che abbiamo realizzato in loco sull'isola di S. Pietro in occasione dell'attivazione e contest IOTA con il team IJ7A, non fa male ciò in quanto il rendimento è inversamente proporzionale alla resistenza di perdita verso terra!
E' una configurazione a L invertita non canonica ma comunque funzionante, presenta un discreta capacità in Rx con un lobo leggermente direzionato verso nord (direzione opposta a quella dl tratto di filo orizzontale), tale configurazione la rende sufficientemente silenziosa (rispetto ad una verticale con tratto radiante più lungo) e con 5-10 watt sono riuscito a coprire distanze ragguardevoli per questa lunghezza d'onda.
Spero presto di abbinare al futuro nuovo sistema un PA auto-costruito o ex Marina Militare per avere maggiori performance in Tx.
Vi prego di suggerirmi qualche modo per ottimizzare questo progetto, per un proficuo scambio di idee sarebbe interessante vedere anche le altre soluzioni per Tx in 630m del nuovo popolo dei "SEICENTOMETRISTI" che bazzica oramai da qualche settimana sul forum di HRW
Credo che la L Invertita sia la migliore soluzione per trasmettere e ricevere discreti segnali in 630m, sia per la sua efficienza che per la facilità con la quale la si può realizzare.
Buona attività in 472 Khz a tutti !
File allegati