Premesso che nessuno è senza peccato e quindi nessuno sarà lapidato, vale comunque la pena di fare alcune considerazioni sulla parte sovraesposta del nostro hobby: la caccia al DX. La grande popolarità che gode questa 'disciplina' ( poi se volete vi spiego perchè sta fra le virgolette...) è data dalla grande esposizione fornita dai forum e dai vari Packet Cluster, oltre che dalle innumerevoli classifiche degli innumerevoli awards. Diventa quasi automatico che ogni DXer di questo mondo ambisca a porsi in bella evidenza rispetto ad amici ( sempre in calando...) e ai concorrenti ( sempre più agguerriti e smaliziati ). Le nuove leve scalpitano, i vecchi leoni tentano di contenerle ruggendo, ognuno cerca di fare il possibile per migliorare gli armamenti per restare sempre sulla cresta dell'onda ( onda radio nella fattispecie...). Nuove stazioni tecnicamente sempre più complesse ( troppo spesse incomprese dall'utente ), nuove antenne sempre più performanti, nuovi tralicci sempre più alti. L'avvento della 'challenger' ha destabilizzato la situazione non poco. Adesso necessita avere spazi adatti per disporre di antenne performanti anche nelle BB ( Bande Basse ) e visto che anche le VHF si stanno inopinatamente insinuando nel settore delle Onde Corte, anche i 50 MHz debbono essere curati se si vuole arrivare al top. Per alcuni questo significa la fine della competizione. Pochi di coloro che abitano in città possono sperare di avere gli spazi per antenne lunghe centinaia di metri o per piazzare sul tetto condominiale una miriade di pali e tralicci e comunque dovrebbero sempre vedersela con il noise cittadino. A questo punto ecco che arriva il progresso a dare un aiuto sostanziale, sottoforma di stazioni equipaggiate con ricevitori SDR che possono essere usati da utenti sparsi in ogni parte del mondo via internet. Inizialmente è solo una curiosità tecnica, ma ben presto diventa una realtà alla portata di tutti, almeno di tutti quelli che sanno districarsi con la tecnica digitale introdotta dai PC. Coloro che non sono in grado non si disperano, basta mettere mano al portafoglio per non restare indietro. Dopo una fase iniziale anche questa nuova tecnologia viene assimilata, al punto che nascono i primi regolamenti per disciplinare la cosa, prima un po' restrittivi, poi via via sempre più comprensivi e di manica larga. Dopo poco a nessuno viene più voglia di urlare allo scandalo e coloro che insistono con le proteste si vedono anche allontanati dai forum che non amano le grane. Nascono le prime vere stazioni 'remote', dotate sia di ricevitore che di trasmettitore, oltre che di antenne più che performanti. La possibilità di attivare una stazione posta sulla west coast usando il proprio call ( in modo del tutto truffaldino...) è tutt'altro che remota. Spesso basta pagare una quota annuale per far parte della cerchia dei 'clienti' e il 'noleggiatore' fa appello alla onestà e all' Ham Spirit per evitare un impiego poco onesto della stazione remota. Sotto la spinta del Packet Cluster e dell'ansia di apparire, non sono pochi coloro che si concedono qualche licenza... I nominativi degli habituè oramai sono noti, ma la legge sulla privacy fa sì che restino nell'ombra, anche in presenza di prove che potrebbero sembrare certe, ma che probabilmente non avrebbero rilevanza nell'aula di un tribunale. Anche i Contest vengono toccati da questi 'remote', per ora in una forma molto restrittiva e a titolo del tutto personale, ma siamo solo agli inizi. Questa è la situazione secondo il mio modesto punto di vista di vecchio OM ancora affezionato alla stazione radio in casa e con le antenne che sono collegate alla stazione con cavi coassiali. Non è mia intenzione ricavare necessariamente una morale da tutto ciò, nè di condannare o assolvere chi intende impiegare la tecnologia messa a disposizione da internet per agevolare il traffico dei radioamatori in genere. Ognuno si regolerà come meglio crede, cercando le soluzioni che riterrà più giuste o redditizie. Spero solo che siano anche quelle che gli daranno più soddisfazione.
73'
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