Cari Dxer
circa un anno fa vi ho postato la mia prima volta nel Western Sahara, ovvero la spedizione di SØ1R che fu fatta nel 2006. Tre anni dopo i DXfriends sono ritornati in quel territorio dimenticato da tutti, non difficile e costoso da raggiungere come un isola antartica, ma sempre complicato per le difficili condizioni ambientali. Dato che avevo già avuto questa esperienza sapevo cosa mi aspettava, ma questa volta mi trovai proiettato con tutti gli altri in una dimensione diversa e più toccante. In territorio algerino al suo estremo sud vicino alla frontiera con la Mauritania vivono vicino a Tindouf più di 100.000 profughi Saharawi, tra cui moltissimi bambini. Un accenno alle vicende del Western Sahara la troverete nell'articolo che pubblicai anche su RR e che allego. Per circostanze impellenti sia all'andata che al ritorno abbiamo passato due notti in questo enorme campo vicino a Rabouni in mezzo a loro ed ai cooperanti di alcune NGO. Trovai una ragazza italiana che fu contenta di fare due parole con me nella sua lingua. Come si dice... uno è starsene davanti alla TV a vedere certe cose ed uno è capitarci nel bel mezzo. Ognuno di noi tornò da quella spedizione con un senso di frustrante impotenza. Mi ricordo che scrissi il medesimo articolo in spagnolo e in inglese. Sull'onda dei sentimenti provati forse esagerai un po' nello schierarmi. Alla ARRL dopo la ricezione dell'articolo per la pubblicazione su QST segui un rumorosissimo silenzio. Un amico americano che mi aveva aiutato a sistemare un po' il mio articolo mi fece capire che forse era meglio tagliare qui e la... Mi scrisse" Brix i radioamatori non scrivono di politica ne si devono schierare, taglia qui e qui". Così feci perché mi resi conto di aver esagerato e dopo qualche settimana raffreddata la testa, misi mano all'articolo che usci su QST con belle foto
Le cose stanno così: gli Stati Uniti e la CEE per interessi sia geopolitici nell'area, che economici sono strettamente alleati con il Marocco che non ha nessuna intenzione di lasciare i tre quarti del Western Sahara che ha occupato con la marcia verde dopo che gli spagnoli se ne andarono alla fine degli anni 70. Hanno costruito un muro(si come quello dell'Ungheria...) costantemente vigilato dall'esercito e munito di garritte ogni 200 metri. Sotto quel muro per un tratto ci siamo passati e guardando su ho anche pregato che qualche matto non mettesse mano al mitra, osservando le sentinelle marocchine che ci scrutavano dall'alto. La parte che è rimasta dalla parte dei Saharawi oltre ad avere sabbia e rocce non ha un bel niente. La parte che si affaccia sul mare in fronte alle Canarie per capirci, è la più ricca di minerali ed ha anche dalla sua una costa molto pescosa.
Ma vogliamo parlare di radio e di dxing? Il territorio della RASD che vale come country DXCC è puro deserto. L'unica città (se si può definire così questa trentina di casupole di cui la metà diroccata) è distante ben 8 ore di fuori strada dall'Algeria si chiama Tifariti ed è l'unica che offre un po' di riparo. Per cui è difficile entrare. Si dice (ma io non ci credo ) che alcune operazioni siano state effettuate dal campo profughi di Rabouni che è si pieno di Saharawi ed ha nei dintorni il governo ed i ministeri della RASD (Repubblica Araba Democratica del Sahara) ma si trova in territorio algerino... quindi.. Qualche anno fa usci la notizia che un gruppo di commandos jihadisti aveva attaccato il campo profughi di Rabouni proprio dove avevamo dormito noi per due notti portandosi via due cooperanti: uno spagnolo e uno italiano. Poi mi pare che tramite un riscatto in denaro i due furono liberati. Per un attimo pensai a noi laggiù...
Letto tutto questo, spero vi sia venuta un po' di curiosità e che possiate apprezzare oltre le foto allegate anche l'articoletto in PDF alla fine delle foto.
73! e DX se potete
Brix
circa un anno fa vi ho postato la mia prima volta nel Western Sahara, ovvero la spedizione di SØ1R che fu fatta nel 2006. Tre anni dopo i DXfriends sono ritornati in quel territorio dimenticato da tutti, non difficile e costoso da raggiungere come un isola antartica, ma sempre complicato per le difficili condizioni ambientali. Dato che avevo già avuto questa esperienza sapevo cosa mi aspettava, ma questa volta mi trovai proiettato con tutti gli altri in una dimensione diversa e più toccante. In territorio algerino al suo estremo sud vicino alla frontiera con la Mauritania vivono vicino a Tindouf più di 100.000 profughi Saharawi, tra cui moltissimi bambini. Un accenno alle vicende del Western Sahara la troverete nell'articolo che pubblicai anche su RR e che allego. Per circostanze impellenti sia all'andata che al ritorno abbiamo passato due notti in questo enorme campo vicino a Rabouni in mezzo a loro ed ai cooperanti di alcune NGO. Trovai una ragazza italiana che fu contenta di fare due parole con me nella sua lingua. Come si dice... uno è starsene davanti alla TV a vedere certe cose ed uno è capitarci nel bel mezzo. Ognuno di noi tornò da quella spedizione con un senso di frustrante impotenza. Mi ricordo che scrissi il medesimo articolo in spagnolo e in inglese. Sull'onda dei sentimenti provati forse esagerai un po' nello schierarmi. Alla ARRL dopo la ricezione dell'articolo per la pubblicazione su QST segui un rumorosissimo silenzio. Un amico americano che mi aveva aiutato a sistemare un po' il mio articolo mi fece capire che forse era meglio tagliare qui e la... Mi scrisse" Brix i radioamatori non scrivono di politica ne si devono schierare, taglia qui e qui". Così feci perché mi resi conto di aver esagerato e dopo qualche settimana raffreddata la testa, misi mano all'articolo che usci su QST con belle foto
Le cose stanno così: gli Stati Uniti e la CEE per interessi sia geopolitici nell'area, che economici sono strettamente alleati con il Marocco che non ha nessuna intenzione di lasciare i tre quarti del Western Sahara che ha occupato con la marcia verde dopo che gli spagnoli se ne andarono alla fine degli anni 70. Hanno costruito un muro(si come quello dell'Ungheria...) costantemente vigilato dall'esercito e munito di garritte ogni 200 metri. Sotto quel muro per un tratto ci siamo passati e guardando su ho anche pregato che qualche matto non mettesse mano al mitra, osservando le sentinelle marocchine che ci scrutavano dall'alto. La parte che è rimasta dalla parte dei Saharawi oltre ad avere sabbia e rocce non ha un bel niente. La parte che si affaccia sul mare in fronte alle Canarie per capirci, è la più ricca di minerali ed ha anche dalla sua una costa molto pescosa.
Ma vogliamo parlare di radio e di dxing? Il territorio della RASD che vale come country DXCC è puro deserto. L'unica città (se si può definire così questa trentina di casupole di cui la metà diroccata) è distante ben 8 ore di fuori strada dall'Algeria si chiama Tifariti ed è l'unica che offre un po' di riparo. Per cui è difficile entrare. Si dice (ma io non ci credo ) che alcune operazioni siano state effettuate dal campo profughi di Rabouni che è si pieno di Saharawi ed ha nei dintorni il governo ed i ministeri della RASD (Repubblica Araba Democratica del Sahara) ma si trova in territorio algerino... quindi.. Qualche anno fa usci la notizia che un gruppo di commandos jihadisti aveva attaccato il campo profughi di Rabouni proprio dove avevamo dormito noi per due notti portandosi via due cooperanti: uno spagnolo e uno italiano. Poi mi pare che tramite un riscatto in denaro i due furono liberati. Per un attimo pensai a noi laggiù...
Letto tutto questo, spero vi sia venuta un po' di curiosità e che possiate apprezzare oltre le foto allegate anche l'articoletto in PDF alla fine delle foto.
73! e DX se potete
Brix
Commenta