Cari amici,
vi giro una mail che ho ricevuto da Massimo Z81B (IZ0EGB) sulla situazione in Sud Sudan, dove rimarrà (se la situazione non precipita ulteriormente) fino a dicembre 2015. Tante volte le notizie di guerre/disastri/carestie se accadono in posti remoti e non sotto i riflettori dei media, ci passano davanti sommersi da altre notizie e/o problemi locali o amplificate dai vari organi di informazione. Dato che grazie a ST0R ho vissuto quasi un mese laggiù ed ho visto e toccato con mano gli entusiasmi sinceri di quella popolazione per l'indipendenza ottenuta, la cosa mi tocca profondamente.
Ciao Fabrizio,
------snip--------snip
Sono ancora a Juba, dove, dopo il caos di dicembre 2013, la situazione migliora di giorno in giorno. Purtroppo, molti altri giorni dovranno passare perchè la situazione diventi tranquilla.
Trentamila persone sono rifugiate in campi delle Nazioni Unite e hanno troppa paura per rientrare a casa.
Molti uffici internazionali tengono lo staff non essenziale all'estero.
Il coprifuoco imposto dal governo inizia alle 23, mentre la maggior parte delle organizzazioni impone al personale di essere a casa alle 19.
Fuori Juba, negli stati di Jonglei, Unity e Upper Nile si combatte ancora. Il governo e i ribelli si avvicendano nel controllo di città chiave e areee in prossimità dei pozzi petroliferi.
900.000 persone in fuga dai combattimenti si sono rifugiate lì dove potevano.
I principali pozzi petroliferi sono fermi e se anche la sicurezza dovesse migliorare, ci vorranno mesi per riattivarli. La produzione agricola è quella dei tempi della guerra e alcuni prevedono una grave carestia tra pochi mesi.
Le nazioni limitrofe sono nervosissime, perchè consapevoli che pagheranno le conseguenze dell'instabilità del Sud Sudan. I negoziati di pace in Etiopia non fanno progressi e la stagione delle piogge si avvicina. Insomma, gli entusiasmi del 2011 sembrano lontanissimi.
Fare radio in questo periodo non è opportuno. Diya (Z81D) ha da tempo spedito all'estero gran parte delle sue attrezzature. Decideremo insieme quando ricominciare a trasmettere, perchè se uno di noi dovesse avere problemi, anche l'altro...
Speriamo che la situazione migliori tanto rapidamente quanto è peggiorata.
Cari saluti,
Massimo, Z81B, IZ0EGB
vi giro una mail che ho ricevuto da Massimo Z81B (IZ0EGB) sulla situazione in Sud Sudan, dove rimarrà (se la situazione non precipita ulteriormente) fino a dicembre 2015. Tante volte le notizie di guerre/disastri/carestie se accadono in posti remoti e non sotto i riflettori dei media, ci passano davanti sommersi da altre notizie e/o problemi locali o amplificate dai vari organi di informazione. Dato che grazie a ST0R ho vissuto quasi un mese laggiù ed ho visto e toccato con mano gli entusiasmi sinceri di quella popolazione per l'indipendenza ottenuta, la cosa mi tocca profondamente.
Ciao Fabrizio,
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Sono ancora a Juba, dove, dopo il caos di dicembre 2013, la situazione migliora di giorno in giorno. Purtroppo, molti altri giorni dovranno passare perchè la situazione diventi tranquilla.
Trentamila persone sono rifugiate in campi delle Nazioni Unite e hanno troppa paura per rientrare a casa.
Molti uffici internazionali tengono lo staff non essenziale all'estero.
Il coprifuoco imposto dal governo inizia alle 23, mentre la maggior parte delle organizzazioni impone al personale di essere a casa alle 19.
Fuori Juba, negli stati di Jonglei, Unity e Upper Nile si combatte ancora. Il governo e i ribelli si avvicendano nel controllo di città chiave e areee in prossimità dei pozzi petroliferi.
900.000 persone in fuga dai combattimenti si sono rifugiate lì dove potevano.
I principali pozzi petroliferi sono fermi e se anche la sicurezza dovesse migliorare, ci vorranno mesi per riattivarli. La produzione agricola è quella dei tempi della guerra e alcuni prevedono una grave carestia tra pochi mesi.
Le nazioni limitrofe sono nervosissime, perchè consapevoli che pagheranno le conseguenze dell'instabilità del Sud Sudan. I negoziati di pace in Etiopia non fanno progressi e la stagione delle piogge si avvicina. Insomma, gli entusiasmi del 2011 sembrano lontanissimi.
Fare radio in questo periodo non è opportuno. Diya (Z81D) ha da tempo spedito all'estero gran parte delle sue attrezzature. Decideremo insieme quando ricominciare a trasmettere, perchè se uno di noi dovesse avere problemi, anche l'altro...
Speriamo che la situazione migliori tanto rapidamente quanto è peggiorata.
Cari saluti,
Massimo, Z81B, IZ0EGB
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