Cari DXers di Ham Radio Web,
a molti di voi l'entità KH3 Johnston Island mancherà in assoluto o su parecchie bande. Purtroppo per il momento sembra proprio che l'attivazione di KH3 debba aspettare a lungo. A questo proposito Lou N2TU, che fa parte del team che ha attivato Wake Island nel 2013 (K9W) scrive di seguito un report esclusivo sui tentativi (fino ad ora infruttuosi) di ottenere il permesso di effettuare la spedizione a KH3. Con un interessante introduzione sulla storia di questo atollo... Ho ricevuto oggi la mail e la storia e ve la riporto qui tradotta (ma ancora grazie Brix!- Prego!).
Molto interessante...Buona lettura
----------------------------------------------------------------------------------
Mi è stato chiesto in qualche occasione qualcosa circa il nostro tentativo di attivazione... così qui scrivo un po' di notizie sull'isola di Johnston. (KH3)
L'USAF (aviazione degli Stati Uniti N.d.T) ha giurisdizione sull’atollo di Johnston e ha bandito tutto il personale, eccetto militari dell’USAF e i volontari dell'USFWS (United States Fish and Wildlife Service). Johnston ha una storia triste. Durante la Guerra Fredda non uno ma ben due test missilistici fallirono e piovve materiale radioattivo sull'atollo. Il materiale radioattivo è stato 'pulito' (per modo di dire!! N.d.T) dai militari e dai loro appaltatori e scaricato nella laguna o in cumuli di rifiuti sull'atollo. Questi cumuli di rifiuti sono stati coperti con strati di detriti corallini per limitare il problema. Sono ancora lì….
In secondo luogo le munizioni per la guerra chimica presenti sull’isola furono distrutte sull'atollo (agente Orange e altri). Fu costruita una grande struttura e centinaia di lavoratori furono assegnati all'atollo per questo lavoro. In seguito alcuni di loro hanno tentato di rivendicare un’invalidità da lavoro a causa dell'esposizione a queste sostanze chimiche, ma tutte le istanze non furono mai accolte ed hanno avuto pesanti respingimenti da parte del Governo USA e dei suoi contraenti. L'unica struttura rimasta sull’atollo è il JOC (Joint Operations Center) e che è in rovina anche se abbastanza utilizzabile.
Più recentemente, l'atollo era stato infestato dalle “ Crazy Yellow Ants” (formiche gialle pazze N.d.T.)! Sì, questo è il nome volgare della Anoplolepis gracilipes. (i curiosi tra di voi le troveranno su Google N.d.T.). Queste formiche non sono indigene sull'atollo e l'USFWS aveva il compito di sradicare le CYA(le formiche gialle pazze). Queste formiche espellono una sostanza molto acida che penetra negli occhi degli uccelli marini facendogli perdere la vista e quindi divenire poi incapaci di nutrirsi. Ci sono state varie squadre di volontari USFWS sull'atollo. Queste squadre hanno vissuto sull'atollo di solito per un periodo di 6 mesi. Hanno girellato liberamente per l'atollo e hanno pubblicato anche alcuni video su Youtube di Johnston Isl. L’USFWS ha fatto un lavoro notevole e l'infestazione sembra essere ormai alla fine.
Questa è una parte della storia... adesso vediamo la parte che riguarda i Radioamatori!
Nel tentativo di ottenere da parte nostra il permesso di sbarco, sono state presentate diverse proposte all'USAF. Inizialmente, il processo relativo alla nostra richiesta sembrava andare rapidamente. L'USAF era a conoscenza dei riscontri molto positivi che avevamo ricevuto dopo l'operazione dall’atollo di Wake. Per Johnston, all'USAF è stata data da parte nostra un 'impronta' molto contenuta delle nostre operazioni. Il nostro assetto sarebbe stato completamente autonomo, limitato a qualsiasi area l’USAF avesse ritenuto sicura e di breve durata (2 settimane). Ci saremmo auto-finanziati, avremmo avuto con noi il nostro personale medico e avremmo seguito gli stessi protocolli dei volontari dell’USFWS sia in ingresso che in uscita dall’atollo. Inoltre avevamo offerto all'USAF un rimborso per qualsiasi supervisione l’aviazione degli Stati Uniti avesse richiesto in presenza sull'atollo.
Ogni operatore del nostro team ha firmato un atto di rinuncia o deroga (in inglese waiver) sulla responsabilità civile, che ha effettivamente eliminato ogni possibilità di azione legale di rivalsa per qualsiasi motivo. L’atto era un documento del Dipartimento della Difesa (DOD) che assicurava al governo degli Stati Uniti una completa liberatoria contro ogni atto di rivalsa da parte di ogni componente del team.
Le cose sono andate avanti senza problemi fino a che un singolo colonnello ha obiettato sul fatto che il materiale potenzialmente pericoloso presente su Johnston Island (come sopra detto N.d.T) sarebbe stato riportato indietro alle Hawaii (che sarebbe stato il nostro punto di imbarco) dai nostri indumenti e/o dal nostro materiale. Tutte le assicurazioni che abbiamo dato come il seguire l'esatto protocollo delle decine di operatori dell’USFWS che ci avevano preceduto e che saremmo stati sotto la supervisione dell'USAF, caddero nel vuoto.
Furono inviate diverse nuove richieste alla catena di comando del buon colonnello, fino al segretario dell'USAF al Pentagono. Tutte sono state sommariamente archiviate o semplicemente senza risposta. Letteralmente centinaia di ore sono state investite nelle molteplici stesure di un Piano Operativo, di un Piano Logistico, sollecitando personale per l'operazione, cercando di ottenere il supporto di Senatori e Rappresentanti degli Stati Uniti (cosa difficile da fare!), rilasciando FOI’s, e ancora e ancora.
Breve nota a margine. I vari FOI’s ( Freedom of Information Act che permette accesso ai cittadini americani sui documenti riservati e che garantisce in USA la trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino N.d.T.) che sono stati richiesti per ottenere dall’USAF la verità sul “perché l'operazione era stata negata” sono stati rilasciati con informazioni per lo più censurate. L'unica informazione non oscurata era il titolo delle email e qualche piccola chiacchierata! Ulteriori richieste delle FOI chiedevano documenti specifici che specificassero il potenziale di rischio espresso dal Colonnello (c'era un dialogo tra il Colonnello e altri dipartimenti USAF). Ancora una volta nulla di importante ci è stato poi ritrasmesso.
Riassumendo: usare il pretesto che il materiale pericoloso sarebbe stato trasportato da noi fuori dall'atollo è semplicemente un altro modo di dire che non fa parte dei loro compiti (non è la loro missione) autorizzare. Affermare che l'atollo non è sicuro sembra proprio falso in quanto centinaia di membri del personale USFWS hanno vissuto sull'atollo per lunghi periodi, hanno girato per l'atollo, hanno fatto il bagno, si sono tuffati e pescato nella laguna e persino hanno coltivato verdura nel terreno di Johnston Island.
L'USAF ha una missione e quella missione non include i Radioamatori.
Ogni speranza non è persa. Prima o poi l’atollo di Johnston sarà consegnato dalla USAF alla USFWS. Nella regione del Pacifico, l’USFWS si è mostrata aperta alle spedizioni dei radioamatori fintanto che i loro protocolli e regolamenti sono stati seguiti. Quindi, se viviamo abbastanza a lungo, chissà!
Non chiedetemi come conosco tutti i dettagli ... Dovrei negare ogni cosa!
Miglior DX 73
Lou N2TU
a molti di voi l'entità KH3 Johnston Island mancherà in assoluto o su parecchie bande. Purtroppo per il momento sembra proprio che l'attivazione di KH3 debba aspettare a lungo. A questo proposito Lou N2TU, che fa parte del team che ha attivato Wake Island nel 2013 (K9W) scrive di seguito un report esclusivo sui tentativi (fino ad ora infruttuosi) di ottenere il permesso di effettuare la spedizione a KH3. Con un interessante introduzione sulla storia di questo atollo... Ho ricevuto oggi la mail e la storia e ve la riporto qui tradotta (ma ancora grazie Brix!- Prego!).
Molto interessante...Buona lettura
----------------------------------------------------------------------------------
Mi è stato chiesto in qualche occasione qualcosa circa il nostro tentativo di attivazione... così qui scrivo un po' di notizie sull'isola di Johnston. (KH3)
L'USAF (aviazione degli Stati Uniti N.d.T) ha giurisdizione sull’atollo di Johnston e ha bandito tutto il personale, eccetto militari dell’USAF e i volontari dell'USFWS (United States Fish and Wildlife Service). Johnston ha una storia triste. Durante la Guerra Fredda non uno ma ben due test missilistici fallirono e piovve materiale radioattivo sull'atollo. Il materiale radioattivo è stato 'pulito' (per modo di dire!! N.d.T) dai militari e dai loro appaltatori e scaricato nella laguna o in cumuli di rifiuti sull'atollo. Questi cumuli di rifiuti sono stati coperti con strati di detriti corallini per limitare il problema. Sono ancora lì….
In secondo luogo le munizioni per la guerra chimica presenti sull’isola furono distrutte sull'atollo (agente Orange e altri). Fu costruita una grande struttura e centinaia di lavoratori furono assegnati all'atollo per questo lavoro. In seguito alcuni di loro hanno tentato di rivendicare un’invalidità da lavoro a causa dell'esposizione a queste sostanze chimiche, ma tutte le istanze non furono mai accolte ed hanno avuto pesanti respingimenti da parte del Governo USA e dei suoi contraenti. L'unica struttura rimasta sull’atollo è il JOC (Joint Operations Center) e che è in rovina anche se abbastanza utilizzabile.
Più recentemente, l'atollo era stato infestato dalle “ Crazy Yellow Ants” (formiche gialle pazze N.d.T.)! Sì, questo è il nome volgare della Anoplolepis gracilipes. (i curiosi tra di voi le troveranno su Google N.d.T.). Queste formiche non sono indigene sull'atollo e l'USFWS aveva il compito di sradicare le CYA(le formiche gialle pazze). Queste formiche espellono una sostanza molto acida che penetra negli occhi degli uccelli marini facendogli perdere la vista e quindi divenire poi incapaci di nutrirsi. Ci sono state varie squadre di volontari USFWS sull'atollo. Queste squadre hanno vissuto sull'atollo di solito per un periodo di 6 mesi. Hanno girellato liberamente per l'atollo e hanno pubblicato anche alcuni video su Youtube di Johnston Isl. L’USFWS ha fatto un lavoro notevole e l'infestazione sembra essere ormai alla fine.
Questa è una parte della storia... adesso vediamo la parte che riguarda i Radioamatori!
Nel tentativo di ottenere da parte nostra il permesso di sbarco, sono state presentate diverse proposte all'USAF. Inizialmente, il processo relativo alla nostra richiesta sembrava andare rapidamente. L'USAF era a conoscenza dei riscontri molto positivi che avevamo ricevuto dopo l'operazione dall’atollo di Wake. Per Johnston, all'USAF è stata data da parte nostra un 'impronta' molto contenuta delle nostre operazioni. Il nostro assetto sarebbe stato completamente autonomo, limitato a qualsiasi area l’USAF avesse ritenuto sicura e di breve durata (2 settimane). Ci saremmo auto-finanziati, avremmo avuto con noi il nostro personale medico e avremmo seguito gli stessi protocolli dei volontari dell’USFWS sia in ingresso che in uscita dall’atollo. Inoltre avevamo offerto all'USAF un rimborso per qualsiasi supervisione l’aviazione degli Stati Uniti avesse richiesto in presenza sull'atollo.
Ogni operatore del nostro team ha firmato un atto di rinuncia o deroga (in inglese waiver) sulla responsabilità civile, che ha effettivamente eliminato ogni possibilità di azione legale di rivalsa per qualsiasi motivo. L’atto era un documento del Dipartimento della Difesa (DOD) che assicurava al governo degli Stati Uniti una completa liberatoria contro ogni atto di rivalsa da parte di ogni componente del team.
Le cose sono andate avanti senza problemi fino a che un singolo colonnello ha obiettato sul fatto che il materiale potenzialmente pericoloso presente su Johnston Island (come sopra detto N.d.T) sarebbe stato riportato indietro alle Hawaii (che sarebbe stato il nostro punto di imbarco) dai nostri indumenti e/o dal nostro materiale. Tutte le assicurazioni che abbiamo dato come il seguire l'esatto protocollo delle decine di operatori dell’USFWS che ci avevano preceduto e che saremmo stati sotto la supervisione dell'USAF, caddero nel vuoto.
Furono inviate diverse nuove richieste alla catena di comando del buon colonnello, fino al segretario dell'USAF al Pentagono. Tutte sono state sommariamente archiviate o semplicemente senza risposta. Letteralmente centinaia di ore sono state investite nelle molteplici stesure di un Piano Operativo, di un Piano Logistico, sollecitando personale per l'operazione, cercando di ottenere il supporto di Senatori e Rappresentanti degli Stati Uniti (cosa difficile da fare!), rilasciando FOI’s, e ancora e ancora.
Breve nota a margine. I vari FOI’s ( Freedom of Information Act che permette accesso ai cittadini americani sui documenti riservati e che garantisce in USA la trasparenza della pubblica amministrazione nei confronti del cittadino N.d.T.) che sono stati richiesti per ottenere dall’USAF la verità sul “perché l'operazione era stata negata” sono stati rilasciati con informazioni per lo più censurate. L'unica informazione non oscurata era il titolo delle email e qualche piccola chiacchierata! Ulteriori richieste delle FOI chiedevano documenti specifici che specificassero il potenziale di rischio espresso dal Colonnello (c'era un dialogo tra il Colonnello e altri dipartimenti USAF). Ancora una volta nulla di importante ci è stato poi ritrasmesso.
Riassumendo: usare il pretesto che il materiale pericoloso sarebbe stato trasportato da noi fuori dall'atollo è semplicemente un altro modo di dire che non fa parte dei loro compiti (non è la loro missione) autorizzare. Affermare che l'atollo non è sicuro sembra proprio falso in quanto centinaia di membri del personale USFWS hanno vissuto sull'atollo per lunghi periodi, hanno girato per l'atollo, hanno fatto il bagno, si sono tuffati e pescato nella laguna e persino hanno coltivato verdura nel terreno di Johnston Island.
L'USAF ha una missione e quella missione non include i Radioamatori.
Ogni speranza non è persa. Prima o poi l’atollo di Johnston sarà consegnato dalla USAF alla USFWS. Nella regione del Pacifico, l’USFWS si è mostrata aperta alle spedizioni dei radioamatori fintanto che i loro protocolli e regolamenti sono stati seguiti. Quindi, se viviamo abbastanza a lungo, chissà!
Non chiedetemi come conosco tutti i dettagli ... Dovrei negare ogni cosa!
Miglior DX 73
Lou N2TU
Commenta