6O3T

[IK2RZP]

Non so se voi avete avuto notizie del team Italiano in Somalia, ma stanotte dovrebbero riuscire ad atterrare sani e salvi in Italia.
Spero vivamente che questa avventura si risolva con un lieto fine.
Cross fingers!
73
Gino

[IW0HEX]

Ciao Gino, ho seguito le notizie di questa attivazione visto che mi serviva su alcune bande; purtroppo da quello che ho letto hanno avuto una esperienza traumatica, aspettiamo ulteriore notizie al loro ritorno in Italia. La cosa che conta ora è che siano sani e salvi, tutto il resto diventa un dettaglio. Purtroppo leggendo sul sito della Farnesina la Somalia è estremamente pericolosa, davvero un luogo sconsigliato dove andare. Aspettiamo notizie dai protagonisti. 73 !

[IK2RZP]

Appena arrivati e passati dalla dogana del Somaliland (una delle tre entità in cui si suddivide la Somalia) i servizi segreti locali hanno sequestrato tutti i bagagli nonostante le licenze ed i permessi in ordine.
Sono rimasti chiusi in un albergaccio 13 giorni senza sapere nè se riuscivano a portare a casa la pellaccia nè a recuperare le attrezzature. Hanno richiesto anche l'intervento dell'Ambasciata a
Mogadiscio che però conta come il due di coppe quando la briscola è denari! Gli hanno solo procurato un appuntamento con un ufficiale che non ha concluso niente. Ieri sera sono riusciti a recuperare tutto
tranne il contenitore dei cavi e a rientrare come cani bastonati via Addis Abeba. Questa mattina finalmente a Malpensa con caffè e brioches. Tanta paura, tanto tempo buttato ed un mucchio di soldi al vento.
Ma questa è la dura vita degli spedizionieri. Nel gruppo c'era tra gli altri IV3ZXQ Maurizio che è stato con noi dell'IDT in Repubblica Centroafricana lo scorso anno e che, oltre ad essere un ottimo operatore , si è
mostrato sempre come buon amico e ci ha tenuti informati sugli sviluppi della situazione.
Sono dispiaciutissimi ed amareggiati, si erano portati anche un giovanissimo OM per fargli fare esperienza. Meno male che sono riusciti a rientrare!!
73 a tutti
Gino

[ik4jpr]

Intanto sono estremamente felice del vostro rientro in Italia;
non voglio creare discussioni, pero' da DX'er quale ero (adesso ho solo un dipolaccio), la Somalia l'avevate gia' attivata tempo addietro, se non ricordo male; non e' neanche qualcosa di cosi' raro mi sembra, la Farnesina la cita come estremamente pericolosa, cavolo, ma perche' andarci?? Se vi sono altre motivazioni oltre la DX expedition non so, ma solo per questa posti ve ne sono molti e piu' tranquilli; ma vi rendete conto cosa avete rischiato?? La' la vita vale poco. Rifletteteci !! Sono contento che siate rientrati.
73 de Sergio

[IK2RZP]

Sergio,
io non ci sono andato e nemmeno faccio parte del gruppo. Sono solo stato informato da Maurizio che era giù e come amico ci riferiva cosa stava succedendo ed ho girato le news qui sul Forum.
Personalmente sono stato in Somalia con i miei colleghi dell'IDT una decina di anni fa ed in parecchi abbiamo giurato che non ci faremo mai più ritorno!
Noi eravamo messi anche peggio, nella regione del Puntiland (si, quella dei pirati che sequestrano le petroliere!) nella città di Galkayo.
Non essendo pivelli ma esperti di Africa avevamo ingaggiato 4 contractors armati che ci scortavano anche per pochi metri.
Non ti racconto nemmeno le avventure/disavventure , ma la ritengo un'imprudenza che per qualcuno con meno esperienza ed appoggi di noi avrebbe potuto risolversi molto male.
In generale come IDT cerchiamo di tenerci alla larga dai problemi. L'ultimo imprevisto è stato in Repubblica Centroafricana dove il giorno dopo la nostra partenza i Russi della Wagner
hanno fatto saltare per aria il palazzo della CEE ed i locali hanno cacciato i Francesi. Uno dei sacerdoti missionari presso cui eravamo ospitati è saltato con l'auto su di una mina ed
ha perso un piede. Praticamente senza saperlo siamo partiti con l'ultimo aereo Air France ed il giorno seguente c'era il finimondo. Non ne sapevamo niente , ma l'Africa un pò è così.
Parlando 5 lingue sono un pò l'interprete del gruppo ed in un modo o nell'altro ho avuto a che fare con Polizia e militari in Rwanda, Guinea Bissau e Guinea Conakry, ma ho sempre risolto
tutto con accordi bonari (anche perchè tutta la parte burocratica cerchiamo di risolverla in modo impeccabile ben prima di partire).
Poi c'è la passione..... pensa anche che mi hanno rivolto l'accusa di farlo per soldi! Io sono un imprenditore con oltre 400 dipendenti e quando vado in giro con le radio ci rimetto soldi e tempo
per le mie aziende.
Vabbè comunque i ragazzi giù hanno rischiato ma è finito tutto bene per la salute e con un bagno di sangue monetario.
73 a te e a tutti gli altri
Gino

[ik4jpr]

Buongiorno Gino,
proprio per quello che dici tu, e' un posto dove la vita vale poco, se non nulla!!
Proprio tu hai vissuto situazioni da paura e non so se ne valeva la pena; la passione?? Certo, io ce l'ho da 40 anni quasi e non tende a calare, ma i valori che abbiamo qui sono da mettere al primo posto;perderli per una attivazione radio ne vale la pena? E' una riflessione che mi porta a dire, No non ne vale la pena. Ci sono posti dove si sta tranquilli e sono anche piu' rari. Poi se ci si va per altri motivi (mi sembra che a Galkayo ci sia un ospedale sorto grazie anche a I2YSB) allora....
Ma non voglio leggere piu' cose come nel 1983 a Spratly.
Chi ti dice che si fa per soldi, allora che provi lui ad organizzare e fare una dx-spedition...sicuramente diventera' piu' povero.
Ti auguro una buona giornata
73 de Sergio