Come ormai sapranno i dxers più informati (o assatanati hi hi hi) è arrivato l’annuncio qualche settimana fa che Thierry F5CUK, ha ottenuto il permesso di operare dall’arcipelago delle isole di Crozet, un possedimento francese nella parte australe dell'Oceano Indiano. L’attivazione dovrebbe essere a partire da dicembre 2022 fino a marzo 2023. Quindi avete un anno di tempo per prepararvi all’evento. FT5/W Crozet si trova nei top ten dei most wanted del DXCC e quindi l'annuncio ha suscitato grandi aspettative nella comunità DX mondiale. (grazie ad Enrico IZ5CML qui vedete una carta geografica per localizzare queste isole e a che distanza si trovano dalle principali zone del mondo)
Ma però… si ci sono parecchi ma…Prima di tutto si tratta di un solo operatore, forse non molto esperto di pileup. Ha un anno di tempo per prepararsi, forza Thierry. Ci sono altri problemi, uno di questi è il clima. L’isola di Crozet si trova nell’ Oceano Indiano sub-antartico: c’è costantemente un vento di 70 km orari che può arrivare anche improvvisamente a 150 km/h. Inoltre piove sempre, pare almeno 300 giorni all’anno. L’estate australe può regalare qualche giornata di sole e ce lo auguriamo per il povero Thierry. Altro problema è il terreno. Le isole Crozet sono vulcaniche con rocce dure coperte da uno strato di scorie spesso da 10 a 60 centimetri. Non ci sono alberi e l’ancoraggio di qualsiasi cosa è molto difficile. Infine il problema più difficile da superare: Tutti e tre i possedimenti francesi FT5/W, FT5/X e FT5/Z sono patrimonio mondiale dell’UNESCO e quindi sono dichiarati aree protette. Questo vuol dire che ci sono regolamenti molto severi da seguire con dei protocolli atti a preservare la fauna e la flora. Come in altre situazioni presenti anche nel Pacifico, antenne, tiranti e radiali sono proibiti perché potrebbero nuocere agli uccelli creando ostacoli artificiali. Niente scavi e/o buche temporanee. Niente cemento e la presenza umana deve essere limitata al massimo. A Crozet esiste la base “Alfred Faure” ed è l’unico luogo dove è ammessa la presenza dell’uomo e dove si può soggiornare. I posti sono limitati e la preferenza è data agli studiosi e agli scienziati che si recano sulle isole per studio e lavoro. Tutto quello che arriva sull’isola deve essere accuratamente pulito in modo da non importare materiale alieno, come polline, insetti, semi o nuovi animali.
Quindi grosse difficoltà per installare antenne. La domanda iniziale era per installare una 4 square per 20 e 40 metri, ma è stata bocciata. Era difficile tenere in piedi i 4 pali necessari, senza tiranti e/o buche e con un vento costante di 70 km/h. Per il momento esiste solo il permesso dato dall’amministrazione per montare un filo (dipolo, end feed, sloper ??) con un punto di ancoraggio all’edificio esistente (la base di cui sopra). La licenza e il permesso emesso specificano proprio queste regole. Thierry F5CUK è sempre in contatto con il personale della amministrazione delle isole per cercare di migliorare il set up.
C’è da sperare che con la risalita delle macchie solari il segnale possa arrivare in ogni parte del mondo con la possibilità per tutti di lavorare Crozet come “All Time New One”. Tutto il materiale sarà come minimo doppio, restare tre mesi senza poi operare sarebbe una delusione mondiale. Le prospettive sono quelle di una operazione principalmente in CW e SSB per le bande dai 10 ai 20 metri e di riservare l’FT8 alle bande basse. Vedremo. C’è un anno di tempo per prepararsi. Stay tuned
73 Brix
IN3ZNR WH0Q
Ma però… si ci sono parecchi ma…Prima di tutto si tratta di un solo operatore, forse non molto esperto di pileup. Ha un anno di tempo per prepararsi, forza Thierry. Ci sono altri problemi, uno di questi è il clima. L’isola di Crozet si trova nell’ Oceano Indiano sub-antartico: c’è costantemente un vento di 70 km orari che può arrivare anche improvvisamente a 150 km/h. Inoltre piove sempre, pare almeno 300 giorni all’anno. L’estate australe può regalare qualche giornata di sole e ce lo auguriamo per il povero Thierry. Altro problema è il terreno. Le isole Crozet sono vulcaniche con rocce dure coperte da uno strato di scorie spesso da 10 a 60 centimetri. Non ci sono alberi e l’ancoraggio di qualsiasi cosa è molto difficile. Infine il problema più difficile da superare: Tutti e tre i possedimenti francesi FT5/W, FT5/X e FT5/Z sono patrimonio mondiale dell’UNESCO e quindi sono dichiarati aree protette. Questo vuol dire che ci sono regolamenti molto severi da seguire con dei protocolli atti a preservare la fauna e la flora. Come in altre situazioni presenti anche nel Pacifico, antenne, tiranti e radiali sono proibiti perché potrebbero nuocere agli uccelli creando ostacoli artificiali. Niente scavi e/o buche temporanee. Niente cemento e la presenza umana deve essere limitata al massimo. A Crozet esiste la base “Alfred Faure” ed è l’unico luogo dove è ammessa la presenza dell’uomo e dove si può soggiornare. I posti sono limitati e la preferenza è data agli studiosi e agli scienziati che si recano sulle isole per studio e lavoro. Tutto quello che arriva sull’isola deve essere accuratamente pulito in modo da non importare materiale alieno, come polline, insetti, semi o nuovi animali.
Quindi grosse difficoltà per installare antenne. La domanda iniziale era per installare una 4 square per 20 e 40 metri, ma è stata bocciata. Era difficile tenere in piedi i 4 pali necessari, senza tiranti e/o buche e con un vento costante di 70 km/h. Per il momento esiste solo il permesso dato dall’amministrazione per montare un filo (dipolo, end feed, sloper ??) con un punto di ancoraggio all’edificio esistente (la base di cui sopra). La licenza e il permesso emesso specificano proprio queste regole. Thierry F5CUK è sempre in contatto con il personale della amministrazione delle isole per cercare di migliorare il set up.
C’è da sperare che con la risalita delle macchie solari il segnale possa arrivare in ogni parte del mondo con la possibilità per tutti di lavorare Crozet come “All Time New One”. Tutto il materiale sarà come minimo doppio, restare tre mesi senza poi operare sarebbe una delusione mondiale. Le prospettive sono quelle di una operazione principalmente in CW e SSB per le bande dai 10 ai 20 metri e di riservare l’FT8 alle bande basse. Vedremo. C’è un anno di tempo per prepararsi. Stay tuned
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