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Info su bug semi-automatico Vibroplex

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  • SP/I4ZSQ
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Una nota di colore ( in tutti i sensi ) tramandatami da un vecchio DX'er di quando ero novellino, prima che il solid state invadesse i nostri sogni al tempo in cui si aspettava con impazienza la serata di apertura della sezione ARI per attingere al sapere dei vecchi DX'ers. Uno dei miei miti era tale Luigi ( Gigi per tutti..) i1ALU, da non confondere con i4ALU, che già negli anni '50 otteneva buoni risultati nei contest in telegrafia e nel DX con la sua 2 elementi e la magnifica ( per noi novellini ) stazione surplus. Parlando di telegrafia mi confidò uno dei piccoli stratagemmi che adottava per distinguersi dagli altri OM nei pile ups più sfrenati e che cercai di mettere subito in atto. In poche parole, si trattava di mettere in parallelo ai contatti del tasto ( al tempo avevo un bug Vibroplex acquistato perchè bellissimo...) un condensatore il cui valore era da ricercare sperimentalmente, in modo da 'colorare' la nota rendendola più riconoscibile tra la folla dei chiamanti. In effetti la nota veniva modificata rendendola più pigolante, alla stregua della emissione che a quel tempo differenziava certe stazioni sovietiche dal resto del mondo. Servì una ricerca accurata della capacità giusta, per non far diventare l'emissione esageratamente 'russa'. In effetti la cosa mi piacque e per un po' mi divertii a giocarci, ma alla fin fine mi resi conto che quello che faceva la differenza era da ricercare più nella antenna e nel manico che nel 'pio pio' della emissione... Grande umorista il vecchio Gigi...
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  • i3mu
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Originariamente inviato da IK2CNF Visualizza il messaggio
    Scusate se ho voluto approfondire questi punti, ma visto che nessuno ne parlava...

    73 Maurizio
    Stai scherzando ? scusarsi di cosa, da questa discussione stanno uscendo informazioni e curiosità interessantissime. Personalmente conosco molto ma ovviamente non tutto (smetterò di dedicarmi all'hobby di imparare solo 1 minuto prima esalare l'ultimo respiro, su queste cose ci scherzo, ma molto seriamente hi hi )

    Recentemente ho scoperto con quale criterio hanno assegnato la combinazione punto linea alle lettere nel codice internazionale ( ho dimenticato la fonte) forse wikipedia, ma in sostanza hanno preso un articolo di giornale ed hanno calcolato la frequenza di ciascuna lettera, ne è risultato maggiore frequenza = carattere più corto
    per cui: . = E , .. = I, _ = T , ._ = A , _... = B etc

    Per quanto riguarda il timing del cratere: definito il punto l'unità di tempo, una linea vale ( ha il tempo) di 3 punti, il tempo tre un elemento e l'altro del carattere vale 1 punto. Questo nei keyer è rigorosamente rispettato.
    Tutt'altra cosa è nella manipolazione manuale dove ci possono essere molteplici varianti. A tal proposito mostro un video clip I4YTE che da una dimostrazione di una cadenza tipicamente Italiana detta " coloniale ".

    Ma non bisogna andare lontano, IK6OAU RENATO TARDELLI, ora SK, impiegato delle poste con brevetto internazionale di telegrafista, una volta andato in pensione ha preso la licenza ed ha sempre trasmesso esclusivamente in telegrafia, non c'è stato verso di insegnagli come passare in fonia. Ebbene se volevi ed io lo facevo spesso parlare con lui dovevi con piacere farti almeno un' ora di CW in chiaro, ma non finisce qui, usava il tasto verticale con uno " slang del tutto personale, difficilissimo da capire, si arrabbiava perché gli americano non capivano il suo call. Ho dovuto prestargli un keyer e lui ha comperato una chiave kent, ed a 75 anni ha imparato a manipolare con il tasto automatico, ma non ha mai abbandonato il suo verticale, quando faceva QSO con i suoi amici di tasto, usava il verticale, con noi il keyer. In ricezione era un fulmine potevi trasmettergli anche a velocità stratosferiche e lui scriveva perfettamente su di un foglio e solo su di un foglio, al contrario di me che non ho mai scritto. Sento il segnale ? i suoni si trasformano in lettere nel mio cervello le lettere fanno le parole.... ossia parlo e ascolto in CW, certo a velocità umane, altrimenti mi pongo in quella modalità che si chiama "ricezione passiva"

    Scrivo queste cose, ed inviterei tutti, a raccontare i loro aneddoti, forse a qualche lettore di passaggio può ritornare utile.
    Non vorrei che perdessimo tutte le frequenze, lasciando solo 30Kc riservati solo al digitale.

    Ora vi saluto
    Sergio i3MU / KI3MU
    https://www.youtube.com/watch?v=zTJJE70JS0Y
    Ultima modifica di i3mu; 28-06-19, 06:52.

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  • IK2CNF
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Sto seguendo con interesse questo argomento.
    Vorrei segnalare, se qualcuno non lo conosce, un approfondimento su keyer e IAMBIC A e B scritto da ik0xcb, il link è il seguente:

    http://www.telegrafia.it/file/dossier_keyers.pdf

    A proposito dei bug, vorrei aggiungere una precisazione, che probabilmente già tutti conoscono.
    Il bug è stato inventato per ovviare al problema della malattia legata al tasto verticale, il cosiddetto "glass arm" (epicondilite) che, assieme alla sindrome del tunnel carpale, affliggeva gli operatori professionisti che trascorrevano giornalmente dozzine di ore al tasto.

    Il primo, con un colpo di genio, a trovare una soluzione al problema fu Bunnell nel 1988 con il suo Sideswiper, che traslava il movimento del tasto da verticale a orizzontale, ma fu Horace Martin a ideare l'automatismo dei punti e a creare i bug, con il marchio Vibroplex.

    Ma perché un automatismo solo per i punti, e non per le linee?

    Perché allora vigeva il Morse Americano, quello delle ferrovie, e non il Morse Internazionale, che usiamo anche oggi.
    Nel Morse Americano esistono i punti, ma le linee hanno lunghezza variabile, ad es. la lettera "L" ha lunghezza di 4 punti (e non 3) e la cifra zero è una linea lunga 5 punti, oltre stranezze varie (per noi).
    Chi vuole le guardi qui: https://en.wikipedia.org/wiki/American_Morse_code.

    Quindi era indispensabile un tasto che potesse mandare in modo automatico i punti, ma lasciasse l'operatore libero di decidere la lunghezza delle linee.
    Questa necessità è venuta meno con il codice internazionale: da qui la nascita dei paddle, mono e bipala, associati rigorosamente ad un keyer, e tutte le possibili varianti...
    Da qui anche tutte le "personalizzazioni", volute e non, di chi trasmette con il bug, alterando il rapporto punto linea. La personalizzazione può piacere o meno (a me no), ma il bug è nato per consentire la trasmissione di codice correttamente cadenzato (con il codice americano).
    Chi usa il bug correttamente con il codice internazionale quasi non dovrebbe essere distinguibile dall'operatore che utilizza il keyer.

    Scusate se ho voluto approfondire questi punti, ma visto che nessuno ne parlava...

    73 Maurizio

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  • SP/I4ZSQ
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
    Si, era su una bancarella, questa è la foto completa con gli altri tasti vicino:
    [ATTACH]19204[/ATTACH]
    Paolo I4EWH
    Se non vado errato dovrebbe trattarsi del costruttore ungherese che bazzicava sempre la fiera di Marzaglia ( ma non l'ultima...). Sergio i5NSR credo che abbia il tasto monopala di quella serie. Facendo un passaggio a volo radente sui costruttori che suppongo siano ancora attivi, ecco una lista in ordine alfabetico ( per non creare scontento..) di quelli che ricordo ( e di cui ho visto alcune realizzazioni ). Alcuni sono costruttori professionisti e altri a livello amatoriale, anche se a volte si stenta a vedere le differenze...

    BEGALI
    BENCHER
    CHEVRON
    CT-HAM UKRAINA
    G3YUH
    G4ZPY
    GHD-Japan
    HENSLEY
    I1QOD
    IK1OJM
    IMEL
    K8RA
    KENT
    LLAVES ARTESANAS
    MARCH
    N2DAN-MERCURY
    N3ZN
    ON4MAC
    Scheunemann Morsetasten ( ex Schurr )
    TASTI UNGHERESI
    VE3AVA-JOHN B. MERRICH
    VIBROPLEX
    W5JH
    WB9LPU ( mai visto realizzazioni più complesse e cervellotiche.. )
    Questo ultimo invece lo ricordo bene in quanto produceva chiavi estrose... AB5RT Al Bulin

    Oltre a questi esistono una miriade di autocostruttori che si cimentano in maniera esemplare, basta gironzolare in internet per vedere le loro realizzazioni di cui vanno giustamente orgogliosi... <come dire.. ' ogni scarrafone è bello a mamma soja'. 73'
    File allegati

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  • IK4AUY
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Tanto per il piacere degli occhi, e non del portafoglio, non dimentichiamo di analizzare bene e con calma anche il sito di Alberto Frattini, I1QOD, vere opere d'arte. Nel menu selezionate KEYS e poi le varie tipologie di tasto.


    https://www.i1qod.it/

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  • i4ewh
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Originariamente inviato da i3mu Visualizza il messaggio
    Suppongo che sia una foto che hai fatto tu
    Si, era su una bancarella, questa è la foto completa con gli altri tasti vicino:

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Keyer a FN.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 264.1 KB 
ID: 99296

    naturalmente ci ho capito ben poco, ho solo una meccanica da bracciante in nero per quando ho bisogno di portarmi dietro qualcosa alla postazione da combattimento in campagna, e un Begali per uso casalingo e lussurioso che ahimè adopero sempre più raramente ma lo trovo davvero molto morbido e preciso. La prima volta che provai un Bencher mandai le palette fuori sede (tutte e due!) tanto ero abituato alla meccanica da campagna, decisamente dura da adoperare ma robusta come un Landini.

    Paolo I4EWH

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  • SP/I4ZSQ
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Originariamente inviato da i4ewh Visualizza il messaggio
    A Friedrichshafen ho visto questo:
    [ATTACH]19194[/ATTACH]

    Qualcuno lo conosce?
    Paolo I4EWH
    Ogni tanto qualche costruttore si diverte a tirar fuori un tasto 'diverso', un po' per divertimento e un po' per cercare qualche cliente in vena di stranezze... Questo dovrebbe essere un pasto polivalente ( a occhio...), potenzialmente usabile come iambic o come 'monopaletta'. Curioso e forse anche divertente, più adatto per stimolare la curiosità dei colleghi che altro. Tempo fa ho visto anche tasti adatti per l'uso sia come paddle con elettronica che come verticale ( non il classico doppio tasto...), ma dubito che possano avere un futuro... 73'
    File allegati
    Ultima modifica di SP/I4ZSQ; 27-06-19, 16:52.

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  • i3mu
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    mai visto prima ma "figo" per me è un tasto combo, combinazione di un 2 levers sqeeze paddle ed un seideswiper or kootie key, leva interna.
    repulsione a magneti al neomidio, costruzione eccezionalmente curata e professionale. Soluzioni progettuali interessanti.

    In fondo un tasto telegrafico è un semplice interruttore e si può declinare in 1000 modi diversi ed ha scatenato la fantasia dei radioamatori, anche con costruzioni veramente bizzarre.

    Però solo alcuni progetti hanno superato lo stadio della "curiosa costruzione" e sono diventati dei must.

    Suppongo che sia una foto che hai fatto tu e quindi non si può fare nulla, diverso è se è una foto presa dal web a cui non hai modificato il nome, in questo caso si può fare una ricerca con chiave: nome_file.jpc o pnp o gif o.....un possibile formato.

    certo non è Strano keyer.jpg

    Vediamo se qualcuno lo conosce

    Segio i3MU
    Ultima modifica di i3mu; 27-06-19, 16:34.

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  • i4ewh
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    A Friedrichshafen ho visto questo:

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Strano keyer.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 172.6 KB 
ID: 99286

    Qualcuno lo conosce?

    Paolo I4EWH

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  • i3mu
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Silvano anche se ho intuito ma non ancora capito, hai con merito vinto la "COPPA DEL NONNO", devo mandarti un buono di acquisto perché se te la mando per corriere, dubito che la potrai mangiare.

    Io sono un pragmatico per cui sapevo quali lettere potevano essere fatte con 2 sole pressioni delle palette, (va bene con un rilascio con un tempo impercettibile sull'ultimo elemento del carattere sia un dit o un dah) questo avviene quasi inconsapevolmente. Cominciare con le lettere più facili "C" e "Q" guarda caso una termina con dit e l'altro con un dah.
    Eureka dicendo queste cose ho capito anche razionalmente.
    Mi avete spesso sentito parlare di musica perchè per me la radio-telegrafia è l'arte dei suoni, non punti e linee, ogni carattere è un suono ben definito memorizzato e riconoscibile.

    Quindi la mia regola è: fregatene della dotta spiegazione e prova, capito il meccanismo, tutto fila liscio, anche se personalmente solo la "L" non riesco a farla, con il metodo IAMBIC, sono un umano ed ho i miei limiti, devo impegnarmi di più.

    Penso che si sia ben capito che sfruttare il metodo IAMBIC, non è un vezzo ma porta a grandi benefici nella fluidità della manipolazione es. "C" una pressione o rilascio quasi contemporaneo contro 4 movimenti distinti ( che se vuoi puoi sempre farli ) mica ce lo ordina il medico...hi hi hi

    Questo thread sta permettendo di sviscerare tante problematiche connesse al cw e abbiamo solo grattato la superficie.

    Se non fossi un masochista del cw, ma cosa vuoi "dove c'è gusto non c'è perdenza !" ed anche "al cuore non si comanda", potrei darmi all' FT8 e tutte queste rogne non le avrei meditate gente...meditate.

    Sergio i3MU

    PS. Ho appena letto "Lo ZEN e l'arte della radiotelegrafia" di IK0YGJ, ottimamente scritto, c'è il 98% di quello che avrei voluto dire, quindi invito tutti ad una sua attenta lettura. Questo supplirebbe alla mancanza di un tutor, cosa di cui tutti gli autodidatti soffrono, Mancherebbero a mio avviso quattro parole sul''uso e abuso della velocità e modalità dell'uso del CW in un contest.
    Ultima modifica di i3mu; 27-06-19, 09:38.

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  • SP/I4ZSQ
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    OK, capito. La differenza fra A e B è una raffinatezza destinata a chi usa davvero il modo iambic... "Poiché la differenza tra le due modalità riguarda solo ciò che accade quando rilasci entrambi i paddle contemporaneamente, ne consegue che se non rilasci mai entrambi i paddle contemporaneamente, non noterai la differenza, e imparerai le abitudini che ti permetteranno di passare da una modalità all'altra facilmente.
    Il segreto è questo: quando premi i paddle, rilascia ciascuna pala mentre finisce il suo elemento finale. Cioè, per una "C", "_._.", Rilascia la pala dah durante il dah finale e rilascia la pala dit durante il dit finale. Per un periodo "._._._", rilascia il paddle dit durante il dit finale, quindi rilascia il pad dah durante il dah finale. Ciò produrrà il suono corretto indipendentemente dal fatto che il keyer sia in modalità iambic A o B.
    Naturalmente, un altro modo per evitare la differenza tra i modi A e B è di evitare di schiacciare entrambi i paddle. Questo è OK, ma non puoi goderti il piacere zen di inviare codice usando il minimo movimento rilassato delle tue dita.
    ". Invece per quanto riguarda il risparmio di movimenti per inviare tutto l'afabeto alfanumerico ( 36 caratteri ) le differenze sono evidenti, si passa dai 132 movimenti necessari con il tasto verticale, ai 90 del Bug, ai 73 dell'elettronico con monopala ai 65 dell'elettronico iambic A o B che sia, per arrivare ai 36 con la tastiera ( per OM pigri e per i contestatori ). E' evidente che meno movimenti siamo costretti a fare ( con le dita in questo caso ) e più è facile viaggiare a velocità elevate. Questo ho capito io... Aspetto la coppa del nonno Sergio.
    73'

    https://www.qsl.net/ik0ygj/enu/ZART_ita_v20100826.pdf
    File allegati

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  • i3mu
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Silvano i4zsq, la differenza tra IAMBIC modo-a e modo-b, a mio avviso difficilissimo da spiegare, quale è il meglio ? questo non lo so !
    Sono partito con il modo-B quindi perchè incasinarsi col modo-A ? non sono un masochista. Un automatismo acquisito è difficile da cambiare con un altro.
    Ti posso dire che ho solo fatto questo ragionamento: il modo-A è stato il primo, poi hanno fatto il modo-B e poi non ne hanno fatti altri. (forse non ne sono possibili altri). Se hanno sentito la necessità di fare il modo-B forse è motivato dal fatto che manipolare con il modo-A poteva avere qualche problema o maggiore difficoltà, ma forse mi sbaglio

    Ho trovato guarda caso la spiegazione di AG6QR leggi attentamente e poi spiegamelo se hai capito bene. hi hi hi .....

    https://ag6qr.net/index.php/2017/01/...oes-it-matter/

    Io sono partito con il modo-B ho visto che fare CQ era facilissimo e quindi ho insistito con le altre lettere che sono esattamente 7 infatti viene chiamato lo IAMBIC-seven

    Ti posso dire solo che per sapere se sei settato con lo IAMBIC-B
    tieni premute contemporaneamente entrambe le palette: il suono che ne viene fuori è TITATITATITATITA........ad libitum, se diverso sei in IAMBIC mode-A

    For a good tutorial on how to use an iambic keyer to send Morse code, see http://morse-rss-news.sourceforge.ne...bic_Paddle.pdf

    Se riuscite a capire vi regalo una "coppa del nonno"
    Queste cose non si fanno con la ragione, si prova si capisce e si mettono a punto gli automatismi cerebrali. Posso esprimermi dicendo: rilascia la paletta 1 uS (micro secondo ) prima di aver completato l'ultimo elemento del carattere che può essere un TI o un TA ?
    Rientra in quelle cose più facili da fare che da dire.

    Quanti colpi di paletta servono con lo IAMBIC-B:

    1 e h i m o s t 0 5
    2 a b C d F g j K L n Q R u v w Y u,1,2,3,4,6,7,8,9
    (CFKLYQR) caratteri noti come IAMBIC seven
    3 p x

    Forza ragazzi
    in una prossima puntata vi dirò la mia opinione su quale velocità sia a mio avviso migliore sia in contest che in un QSO normale ed anche il perchè.

    Sergio i3MU
    Ultima modifica di i3mu; 27-06-19, 05:44.

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  • SP/I4ZSQ
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Bene bene, a questo punto per non far deperire il 3D non resta che andare avanti nella disamina dei termini che sono meno usuali. La mia curiosità è caduta sulla possibilità di scegliere tra l'elettronica iambic A o B a cui accenna Sergio. Francamente non ricordo le peculiarità che contraddistinguono questi due modi, anche se mi sembra di ricordare di avere impostato il modo B nel tasto che ho usato fino a pochi mesi or sono a Bologna, un ETM-5C anche questo preso di seconda mano alla fiera di Marzaglia parecchi anni fa e solo al momento della apertura per mettere le batterie ho avuto la bella sorpresa di trovarci la chiave di provenienza Schurr. La mia naturale pigrizia mi fa sperare di avere qua una risposta chiarificatrice, prima di perdermi nei meandri di internet alla ricerca della giusta spiegazione ... 73'
    File allegati

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  • i4ewh
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Ehm... scusate.... ma.... anch'io uso la sinistra per badilare il keyer. Era un'abitudine di quando in contest si scriveva il log a mano, per cui mollare il tasto per prendere la penna e viceversa era una grossa perdita di tempo.
    Poi le cose sono cambiate, sono diventato vecchio e intontito ma il keyer di sinistro lo uso ancora, perchè è comodo aver la destra libera per girare il VFO, filtrare, stringere ecc.
    Tutti i gusti son gusti.

    Paolo I4EWH

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  • i3mu
    ha risposto
    Re: Info su bug semi-automatico Vibroplex

    Ecco la mia opinione: va benissimo (ottima scelta)
    io ne ho uno di forma diversa ma esattamente con lo stesso identico principio di funzionamento. Se non mi sbaglio in qualche foto ho visto che ne ha uno anche la Helga. Mi stupisco che non sia intervenuta.

    Quindi gambe in spalla e comincia da subito ad usare la tecnica IAMBIC-B
    se guardi c'è un mio post sull'argomento, una spremuta di essenziale, la mano esegue ma è il cervello che controlla i gesti automatici.

    In qualche apparato bisogna a menù scegliere iambic-a o iambic-b per il funzionamento del keyer interno.

    In allegato i miei tasti preferiti, presto avrò (fine luglio) la copia del Marconi 213 fatta da Alberto Frattini i1QOD, un vero gioiello.

    Dimenticavo una info, penso che tu sia una persona normale per cui il pollice (fa i punti) l'indice (fa le linee)
    dico questo perché c'è chi ribalta l'ordine ed anche chi usa la mano sinistra al posto della destra. Come vedi di tutto di più.

    Buon lavoro

    Sergio i3MU
    File allegati
    Ultima modifica di i3mu; 26-06-19, 21:43.

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