(BOB SORO I2WIJ)
I.R.T.C.
Un’altra sigla! Che sarà mai? Avrei anche potuto scriverla come C.I.R.S., ma non mi sembrava
abbastanza pomposa. Quindi IRTC (Italian Radio Team Champioship), ovvero Campionato Italiano Radio a
Squadre. L’idea e l’acronimo derivano direttamente da W.R.T.C. (World Radio Team Champioship) la
manifestazione internazionale che si svolge ogni 4 anni, che è partita come sfida nel lontano 1990 a Seattle
e si è poi protratta nel tempo arrivando alla sesta edizione che si è svolta nel 2010 a Mosca mentre la
settima è in previsione nel 2014 nel New England (USA).
Nel 1998 era già stato fatto un primo esperimento in concomitanza con il Contest IARU, lo stesso
entro il quale si svolge anche il WRTC, dopodiché non se ne è fatto più nulla. Questa non vuole essere la
solita minestra riscaldata, ma una iniziativa diversa, per dare innanzitutto maggior risalto e risonanza
internazionale al nostro contest ARI International e anche per dare un incentivo a Sezioni, Gruppi e
aggregazioni varie di OM Contester che hanno voglia di mettersi in gioco e partecipare ad una sfida per il
Titolo di Campione Italiano.
L’idea
Cercherò di spiegare il concetto appena espresso. L’idea mi è venuta a Mosca, subito dopo il WRTC
2010, che si è svolto nelle campagne di Domodedovo, proprio negli stessi luoghi dove, annualmente, si
svolge il R.R.T.C. , ovvero il Campionato Russo. I russi organizzano una vera e propria gara in un contest
dedicato a questo evento al quale partecipano una ventina di team, con un regolamento molto simile a
quello del WRTC, fatto questo non di poco conto, perché le stesse soluzioni tecniche sono state poi
trasportate, pari pari, nel WRTC del 2010, con un indubbio vantaggio per quei team che erano già molto ben
abituati a quelle modalità operative.
L’idea del I.R.T.C., oltre a diventare il Campionato Italiano, vorrebbe essere quella di costituire un
valido banco di prova per preparare e formare potenziali coppie italiane da W.R.T.C.
Ma questo sarebbe solo uno degli scopi e, sebbene certamente suggestivo, non sarebbe nemmeno
il più importante, in quanto questa iniziativa si prefigge l’obiettivo di attirare maggiormente l’attenzione sul
nostro Contest ARI International, facendo le necessarie opere di propaganda in stretta relazione con gli
organizzatori del prossimo WRTC (USA, 2014) che farebbe da cassa di risonanza per la nostra iniziativa,
considerato che il WRTC sta coinvolgendo un numero sempre crescente di contester in tutto il mondo.
Ma non è tutto, in quanto un obiettivo ulteriore e forse il principale, sarebbe quello di dare una grossa
motivazione (un valido motivo per agire) per quelle iniziative che possono essere portate avanti dalle nostre
Sezioni.
Uno degli scopi della nostra Associazione è quello di incentivare l’attività tecnica e operativa dei soci:
quale migliore occasione per mettersi alla prova? Ci sono da studiare soluzioni tecniche per avere una
stazione compatibile con il regolamento, ci sono da procurare attrezzature, c‘è da ottimizzare la logistica:
non a caso indico nelle Sezioni quell’elemento vitale e aggregante della nostra Associazione che può essere
l’arma vincente in questa situazione. Quale migliore occasione per motivare i propri soci, per tirare fuori da
ciascuno di loro il meglio delle loro capacità nei vari settori? Perché l’idea, ancora non espressa
completamente, sarebbe quella di impostare il tutto come un altro Field-Day, una occasione in cui “testare”
le capacità operative sul campo, mi verrebbe da dire, in emergenza, (e qui le affinità con i gruppi ARI-RE mi
sembrerebbero molto marcate).
Primi dati tecnici
Sempre prendendo come riferimento il modello ben collaudato del R.R.T.C./W.R.T.C., le stazioni
saranno così composte :
•
2 Transceiver 100W
•
1 tribanda 10-15-20m (con eventuale triplexer)
•
1 dipolo 40m
•
1 dipolo 80m
ed i team saranno di 2 operatori, con la presenza per tutta la gara di un giudice.
Le stazioni saranno tutte localizzate in un’area
comune, distanziate l’una dall’altra di circa 400/500m,
(distanza che è stata verificata come sufficiente per
non avere interferenze dalle installazioni vicine), si
veda una ipotesi in Figura 1, tutte con lo stesso setup
di cui sopra, con gli operatori che staranno in tenda o
in roulotte o in camper, a seconda delle loro preferenze
e/o disponibilità organizzative del proprio team.
In una prima edizione di questo IRTC, i team
saranno 8 o 9 al massimo.
Sempre partendo dall’esperienza del R.R.T.C.
/ W.R.T.C., un ipotetico setup standard di ogni
postazione operativa è rappresentato in Figura 2, dove
possiamo ritrovare gli elementi che consentono di
operare in assenza di interferenze (filtri passa banda) e
il Triplexer, che consente un uso simultaneo dell’unica
antenna tribanda da entrambe le radio, su bande diverse, con l’unica avvertenza che non vi possano essere
trasmissioni contemporanee.
In questa immagine sono anche
rappresentati dei Power meter, che al WRTC
erano forniti dall’organizzazione ed erano in
grado di segnalare il superamento della
potenza ammessa; qui possiamo
tranquillamente assumere che siano dei
normali wattmetri che consentano una lettura
della potenza trasmessa.
Nel control-box è inclusa tutta la
logica per l’interlock delle due radio, in modo
che non possano mai andare in trasmissione
contemporaneamente; la logica può essere
un semplice FIFO (ovvero First-In First-Out)
oppure a priorità, o diversa ancora, con
l’unico “obbligo” di mutua esclusione dalla
trasmissione simultanea.
Ipotesi di svolgimento
Si ipotizza di far svolgere il campionato I.R.T.C. durante il Contest ARI International DX. La scelta
del Contest ARI è fatta, come già detto, per avere risonanza internazionale, poiché un’altra ipotesi potrebbe
essere quella di usare il Contest delle Sezioni, ma in questo caso, se da una parte avremmo una facilità di
collegamenti con le stazioni Italiane, dall’altra perderemmo quella connotazione internazionale che ritengo
sia indispensabile per suscitare un’adeguata attenzione. La durata della manifestazione dovrebbe essere
contenuta in 3 giorni, sia per non impegnare troppo a lungo le persone sia per non far lievitare i costi delle
trasferte dei vari team.
Il ritrovo può essere fatto dal venerdì, giorno in cui si faranno le varie operazioni di sorteggio delle
locazioni, dei nominativi, dei giudici, eccetera, e si potrà già iniziare ad allestire le postazioni.
La gara si svolgerà il Sabato dalle 1200Z (nuovo orario del Contest ARI) e terminerà alle 1159Z della
Domenica. Sempre nell’ottica di incentivare la partecipazione mondiale al Contest ARI, si ipotizza di istituire
delle province “SPECIALI” come nuovi moltiplicatori, da assegnare a ciascun team concorrente, in modo
anche da attrarre più attenzione verso le stazioni partecipanti al campionato. Ogni partecipante al
Campionato sarà dotato di un nominativo speciale, ad hoc per questa manifestazione e non sarebbe male
poter avere dei nominativi della serie IY, o di un’altra serie poco utilizzata (ad es. IP), sempre per creare
maggior appeal per le stazioni stesse e quindi un traffico di qso maggiore.
Nominativi Speciali
Provincie Speciali: XA, XB, XC, XF, XJ, XL, XM, XP, XQ
Eventuale Special WAIP award, per chi contatta tutte le provincie speciali
Figura 1: Ipotesi di dislocazione delle stazioni
Figura 2: Tipico setup
Per la modifica delle Provincie Speciali (anche se pare poco invasiva), occorrerà la collaborazione dei vari
produttori dei Contest Logger:
· QARTest, Win-Test, N1MM, TRW, SD, Writelog, etc.
Quindi, a fine gara, i vari Support Team (leggi Supporto delle Sezioni) provvederanno allo
smontaggio dei setup, mentre si spera che gli operatori possano godersi un meritato riposo.
I risultati saranno disponibili entro 6 ore dalla fine della gara e quindi in tempo per la cena di gala con
le relative premiazioni. Quindi sarà dato il “rompete le righe” e tutti verso casa.
Organizzazione
L’organizzazione dovrà essere snella per ovvii motivi, primo tra tutti, il fatto che è una prima volta.
Si prevede la costituzione di un Contest Committee e di un Support Committee, che si occuperanno
rispettivamente il primo della parte relativa ai Regolamenti, alla selezione dei Team e allo svolgimento della
gara, e il secondo della logistica.
I team concorrenti, in questa prima edizione, saranno 8 o 9 al massimo e ci sarà quindi bisogno di
individuare 8 o 9 giudici che saranno assegnati a ciascun team e che sorveglieranno la loro gara.
Le postazioni saranno dislocate in un’area di circa 1 Kmq. e occorrerà individuare una location con le
caratteristiche adatte soprattutto dal punto di vista della sistemazione di tende, roulotte, pali e traliccetti, etc.
Una prima ipotesi di zona con caratteristiche adeguate e con possibilità di essere utilizzata è stata
individuata nelle vicinanze di Montichiari, sempre grazie agli organizzatori della Contest University. E’
evidente che per varie ragioni una location nell’Italia centrale potrebbe risultare più apprezzata, soprattutto
da eventuali Team provenienti dal Sud, ma è altrettanto evidente che la conformazione del nostro territorio
nazionale non ci aiuta molto e, comunque, pare impresa impossibile quella di accontentare tutti. Da non
sottovalutare il fatto che qualunque sia la location, vi devono essere nelle immediate vicinanze delle strutture
di accoglienza per le persone impegnate a vario titolo nell’organizzazione e nel supporto della
manifestazione.
Budget
Ecco, ora parliamo di soldi. Più ci penso e più mi convinco che è un’operazione da lasciar perdere,
ma allo stesso tempo, voglio almeno provarci. L’idea di far intervenire dei gruppi organizzati, Sezioni, o altro,
è fondamentale per tentare di mantenere al minimo i costi vivi.
Cominciamo a fare la lista della spesa, avendo in mente che alcuni costi sono da vedere sotto l’ottica
di un investimento fatto per creare o potenziare la dotazione di Sezione. Mi rifaccio all’esperienza del WRTC
del 2006, svoltosi in Brasile, dove le stazioni dei team in gara sono state costruite presso la residenza di
altrettanti radioamatori con l’obiettivo finale di “vendere” al puro prezzo di costo il materiale installato,
consegnando, dopo la manifestazione, 50 stazioni, molto competitive, ad altrettanti appassionati
radioamatori, molti dei quali li potete sentire regolarmente nei contest. Qui si vorrebbe fare la stessa cosa,
ovvero, gli eventuali acquisti di antenne, filtri, pali, etc. diventeranno una dotazione di Sezione che si troverà
così ad avere delle attrezzature adeguate alla partecipazione ai prossimi Field-Day e alle varie
manifestazioni dell’ARI-RE.
Ora indicherò una lista di componenti, tanto per focalizzare le idee, avendo ben chiaro che sono
benvenute eventuali soluzioni alternative
Le installazioni, ovvero la parte riguardante le antenne, devono essere tutte uguali e per esempio,
trattandosi di operazioni in portatile, il materiale della Spiderbeam fa al caso nostro. Quindi:
· 9 antenne (3-bande) 10-15-20, tipo normale, preassemblate
· 9 pali in alluminio da 12.5 Mt, con tiranti
· 9 treppiedi XL,
· 9 adattatori mast per rotore
Stiamo già parlando di una cifra di oltre 9000Euro, ovvero 1000Euro ad installazione, magari
potremo contare su qualche sconto quantità, ma non è tutto. Già perché mancano i due dipoli per 40 e 80,
mancano i cavi coassiali, circa 50M di RG58 per i due dipoli e 25M di RG213 per la beam, mancano i rotori.
Nell’ottica del contenimento dei costi, questa ultima serie di materiali possono essere forniti da ciascun team,
assieme al generatore di corrente, visto che saremo in campagna, e per farlo funzionare occorre prevedere
anche la benzina.
Siamo quasi a posto, salvo aggiungere i costi per la cena di gala, per i premi (medaglie, coppe,
targhe) per vincitori e partecipanti, giudici compresi, magari anche le QSL. Non abbiamo parlato dei
pernottamenti vari di cui, un certo numero di persone, avrà bisogno per 1 o 2 notti.
Prossimi passi
A partire da questo punto, cioè poco più dell’idea, occorrono una serie di verifiche. Interne alla nostra
comunità di contester, per vedere se, come e quanto, questa iniziativa sia gradita e se si deve continuare;
esterne, ovvero con l’A.R.I., in primis, che dovrà certamente approvare, ed eventualmente con altre
Associazioni e Gruppi che potrebbero aderire al progetto.
Si intuisce che pensare di essere pronti per il contest ARI DX del 5/6 Maggio prossimo sembra
abbastanza utopico, tuttavia occorre darci un traguardo temporale per la decisione GO-NOGO, e mi pare
che 3 mesi possano essere un termine ragionevole.
Se poi, leggendo queste note, qualche filantropo decidesse di sponsorizzare l’impresa, certamente i
tempi e le possibilità di riuscita potrebbero subire dei notevoli mutamenti.
Nelle prossime settimane mi auguro di ricevere molti commenti e suggerimenti in merito a questa
idea e mi piacerebbe verificare l’evolversi della situazione proprio in occasione della Contest University in
quel di Montichiari nel prossimo mese di Marzo, dove, magari, riuscire ad imbastire un embrione dei due
comitati, Tecnico e Logistico, che potrebbero quindi studiare e approfondire i vari dettagli che sono stati
finora solo abbozzati.
Un primo compitino per tutti, però, vorrei darvelo. Si tratta di un’opera di sondaggio e di
sponsorizzazione che ciascuno di voi può iniziare presso le rispettive Sezioni e presso amici, conoscenti e
simpatizzanti. Credo che così riusciremo prima a capire quali, veramente, possono essere i prossimi passi.
(da RADIORIVISTA febbraio 2012)
I.R.T.C.
Un’altra sigla! Che sarà mai? Avrei anche potuto scriverla come C.I.R.S., ma non mi sembrava
abbastanza pomposa. Quindi IRTC (Italian Radio Team Champioship), ovvero Campionato Italiano Radio a
Squadre. L’idea e l’acronimo derivano direttamente da W.R.T.C. (World Radio Team Champioship) la
manifestazione internazionale che si svolge ogni 4 anni, che è partita come sfida nel lontano 1990 a Seattle
e si è poi protratta nel tempo arrivando alla sesta edizione che si è svolta nel 2010 a Mosca mentre la
settima è in previsione nel 2014 nel New England (USA).
Nel 1998 era già stato fatto un primo esperimento in concomitanza con il Contest IARU, lo stesso
entro il quale si svolge anche il WRTC, dopodiché non se ne è fatto più nulla. Questa non vuole essere la
solita minestra riscaldata, ma una iniziativa diversa, per dare innanzitutto maggior risalto e risonanza
internazionale al nostro contest ARI International e anche per dare un incentivo a Sezioni, Gruppi e
aggregazioni varie di OM Contester che hanno voglia di mettersi in gioco e partecipare ad una sfida per il
Titolo di Campione Italiano.
L’idea
Cercherò di spiegare il concetto appena espresso. L’idea mi è venuta a Mosca, subito dopo il WRTC
2010, che si è svolto nelle campagne di Domodedovo, proprio negli stessi luoghi dove, annualmente, si
svolge il R.R.T.C. , ovvero il Campionato Russo. I russi organizzano una vera e propria gara in un contest
dedicato a questo evento al quale partecipano una ventina di team, con un regolamento molto simile a
quello del WRTC, fatto questo non di poco conto, perché le stesse soluzioni tecniche sono state poi
trasportate, pari pari, nel WRTC del 2010, con un indubbio vantaggio per quei team che erano già molto ben
abituati a quelle modalità operative.
L’idea del I.R.T.C., oltre a diventare il Campionato Italiano, vorrebbe essere quella di costituire un
valido banco di prova per preparare e formare potenziali coppie italiane da W.R.T.C.
Ma questo sarebbe solo uno degli scopi e, sebbene certamente suggestivo, non sarebbe nemmeno
il più importante, in quanto questa iniziativa si prefigge l’obiettivo di attirare maggiormente l’attenzione sul
nostro Contest ARI International, facendo le necessarie opere di propaganda in stretta relazione con gli
organizzatori del prossimo WRTC (USA, 2014) che farebbe da cassa di risonanza per la nostra iniziativa,
considerato che il WRTC sta coinvolgendo un numero sempre crescente di contester in tutto il mondo.
Ma non è tutto, in quanto un obiettivo ulteriore e forse il principale, sarebbe quello di dare una grossa
motivazione (un valido motivo per agire) per quelle iniziative che possono essere portate avanti dalle nostre
Sezioni.
Uno degli scopi della nostra Associazione è quello di incentivare l’attività tecnica e operativa dei soci:
quale migliore occasione per mettersi alla prova? Ci sono da studiare soluzioni tecniche per avere una
stazione compatibile con il regolamento, ci sono da procurare attrezzature, c‘è da ottimizzare la logistica:
non a caso indico nelle Sezioni quell’elemento vitale e aggregante della nostra Associazione che può essere
l’arma vincente in questa situazione. Quale migliore occasione per motivare i propri soci, per tirare fuori da
ciascuno di loro il meglio delle loro capacità nei vari settori? Perché l’idea, ancora non espressa
completamente, sarebbe quella di impostare il tutto come un altro Field-Day, una occasione in cui “testare”
le capacità operative sul campo, mi verrebbe da dire, in emergenza, (e qui le affinità con i gruppi ARI-RE mi
sembrerebbero molto marcate).
Primi dati tecnici
Sempre prendendo come riferimento il modello ben collaudato del R.R.T.C./W.R.T.C., le stazioni
saranno così composte :
•
2 Transceiver 100W
•
1 tribanda 10-15-20m (con eventuale triplexer)
•
1 dipolo 40m
•
1 dipolo 80m
ed i team saranno di 2 operatori, con la presenza per tutta la gara di un giudice.
Le stazioni saranno tutte localizzate in un’area
comune, distanziate l’una dall’altra di circa 400/500m,
(distanza che è stata verificata come sufficiente per
non avere interferenze dalle installazioni vicine), si
veda una ipotesi in Figura 1, tutte con lo stesso setup
di cui sopra, con gli operatori che staranno in tenda o
in roulotte o in camper, a seconda delle loro preferenze
e/o disponibilità organizzative del proprio team.
In una prima edizione di questo IRTC, i team
saranno 8 o 9 al massimo.
Sempre partendo dall’esperienza del R.R.T.C.
/ W.R.T.C., un ipotetico setup standard di ogni
postazione operativa è rappresentato in Figura 2, dove
possiamo ritrovare gli elementi che consentono di
operare in assenza di interferenze (filtri passa banda) e
il Triplexer, che consente un uso simultaneo dell’unica
antenna tribanda da entrambe le radio, su bande diverse, con l’unica avvertenza che non vi possano essere
trasmissioni contemporanee.
In questa immagine sono anche
rappresentati dei Power meter, che al WRTC
erano forniti dall’organizzazione ed erano in
grado di segnalare il superamento della
potenza ammessa; qui possiamo
tranquillamente assumere che siano dei
normali wattmetri che consentano una lettura
della potenza trasmessa.
Nel control-box è inclusa tutta la
logica per l’interlock delle due radio, in modo
che non possano mai andare in trasmissione
contemporaneamente; la logica può essere
un semplice FIFO (ovvero First-In First-Out)
oppure a priorità, o diversa ancora, con
l’unico “obbligo” di mutua esclusione dalla
trasmissione simultanea.
Ipotesi di svolgimento
Si ipotizza di far svolgere il campionato I.R.T.C. durante il Contest ARI International DX. La scelta
del Contest ARI è fatta, come già detto, per avere risonanza internazionale, poiché un’altra ipotesi potrebbe
essere quella di usare il Contest delle Sezioni, ma in questo caso, se da una parte avremmo una facilità di
collegamenti con le stazioni Italiane, dall’altra perderemmo quella connotazione internazionale che ritengo
sia indispensabile per suscitare un’adeguata attenzione. La durata della manifestazione dovrebbe essere
contenuta in 3 giorni, sia per non impegnare troppo a lungo le persone sia per non far lievitare i costi delle
trasferte dei vari team.
Il ritrovo può essere fatto dal venerdì, giorno in cui si faranno le varie operazioni di sorteggio delle
locazioni, dei nominativi, dei giudici, eccetera, e si potrà già iniziare ad allestire le postazioni.
La gara si svolgerà il Sabato dalle 1200Z (nuovo orario del Contest ARI) e terminerà alle 1159Z della
Domenica. Sempre nell’ottica di incentivare la partecipazione mondiale al Contest ARI, si ipotizza di istituire
delle province “SPECIALI” come nuovi moltiplicatori, da assegnare a ciascun team concorrente, in modo
anche da attrarre più attenzione verso le stazioni partecipanti al campionato. Ogni partecipante al
Campionato sarà dotato di un nominativo speciale, ad hoc per questa manifestazione e non sarebbe male
poter avere dei nominativi della serie IY, o di un’altra serie poco utilizzata (ad es. IP), sempre per creare
maggior appeal per le stazioni stesse e quindi un traffico di qso maggiore.
Nominativi Speciali
Provincie Speciali: XA, XB, XC, XF, XJ, XL, XM, XP, XQ
Eventuale Special WAIP award, per chi contatta tutte le provincie speciali
Figura 1: Ipotesi di dislocazione delle stazioni
Figura 2: Tipico setup
Per la modifica delle Provincie Speciali (anche se pare poco invasiva), occorrerà la collaborazione dei vari
produttori dei Contest Logger:
· QARTest, Win-Test, N1MM, TRW, SD, Writelog, etc.
Quindi, a fine gara, i vari Support Team (leggi Supporto delle Sezioni) provvederanno allo
smontaggio dei setup, mentre si spera che gli operatori possano godersi un meritato riposo.
I risultati saranno disponibili entro 6 ore dalla fine della gara e quindi in tempo per la cena di gala con
le relative premiazioni. Quindi sarà dato il “rompete le righe” e tutti verso casa.
Organizzazione
L’organizzazione dovrà essere snella per ovvii motivi, primo tra tutti, il fatto che è una prima volta.
Si prevede la costituzione di un Contest Committee e di un Support Committee, che si occuperanno
rispettivamente il primo della parte relativa ai Regolamenti, alla selezione dei Team e allo svolgimento della
gara, e il secondo della logistica.
I team concorrenti, in questa prima edizione, saranno 8 o 9 al massimo e ci sarà quindi bisogno di
individuare 8 o 9 giudici che saranno assegnati a ciascun team e che sorveglieranno la loro gara.
Le postazioni saranno dislocate in un’area di circa 1 Kmq. e occorrerà individuare una location con le
caratteristiche adatte soprattutto dal punto di vista della sistemazione di tende, roulotte, pali e traliccetti, etc.
Una prima ipotesi di zona con caratteristiche adeguate e con possibilità di essere utilizzata è stata
individuata nelle vicinanze di Montichiari, sempre grazie agli organizzatori della Contest University. E’
evidente che per varie ragioni una location nell’Italia centrale potrebbe risultare più apprezzata, soprattutto
da eventuali Team provenienti dal Sud, ma è altrettanto evidente che la conformazione del nostro territorio
nazionale non ci aiuta molto e, comunque, pare impresa impossibile quella di accontentare tutti. Da non
sottovalutare il fatto che qualunque sia la location, vi devono essere nelle immediate vicinanze delle strutture
di accoglienza per le persone impegnate a vario titolo nell’organizzazione e nel supporto della
manifestazione.
Budget
Ecco, ora parliamo di soldi. Più ci penso e più mi convinco che è un’operazione da lasciar perdere,
ma allo stesso tempo, voglio almeno provarci. L’idea di far intervenire dei gruppi organizzati, Sezioni, o altro,
è fondamentale per tentare di mantenere al minimo i costi vivi.
Cominciamo a fare la lista della spesa, avendo in mente che alcuni costi sono da vedere sotto l’ottica
di un investimento fatto per creare o potenziare la dotazione di Sezione. Mi rifaccio all’esperienza del WRTC
del 2006, svoltosi in Brasile, dove le stazioni dei team in gara sono state costruite presso la residenza di
altrettanti radioamatori con l’obiettivo finale di “vendere” al puro prezzo di costo il materiale installato,
consegnando, dopo la manifestazione, 50 stazioni, molto competitive, ad altrettanti appassionati
radioamatori, molti dei quali li potete sentire regolarmente nei contest. Qui si vorrebbe fare la stessa cosa,
ovvero, gli eventuali acquisti di antenne, filtri, pali, etc. diventeranno una dotazione di Sezione che si troverà
così ad avere delle attrezzature adeguate alla partecipazione ai prossimi Field-Day e alle varie
manifestazioni dell’ARI-RE.
Ora indicherò una lista di componenti, tanto per focalizzare le idee, avendo ben chiaro che sono
benvenute eventuali soluzioni alternative
Le installazioni, ovvero la parte riguardante le antenne, devono essere tutte uguali e per esempio,
trattandosi di operazioni in portatile, il materiale della Spiderbeam fa al caso nostro. Quindi:
· 9 antenne (3-bande) 10-15-20, tipo normale, preassemblate
· 9 pali in alluminio da 12.5 Mt, con tiranti
· 9 treppiedi XL,
· 9 adattatori mast per rotore
Stiamo già parlando di una cifra di oltre 9000Euro, ovvero 1000Euro ad installazione, magari
potremo contare su qualche sconto quantità, ma non è tutto. Già perché mancano i due dipoli per 40 e 80,
mancano i cavi coassiali, circa 50M di RG58 per i due dipoli e 25M di RG213 per la beam, mancano i rotori.
Nell’ottica del contenimento dei costi, questa ultima serie di materiali possono essere forniti da ciascun team,
assieme al generatore di corrente, visto che saremo in campagna, e per farlo funzionare occorre prevedere
anche la benzina.
Siamo quasi a posto, salvo aggiungere i costi per la cena di gala, per i premi (medaglie, coppe,
targhe) per vincitori e partecipanti, giudici compresi, magari anche le QSL. Non abbiamo parlato dei
pernottamenti vari di cui, un certo numero di persone, avrà bisogno per 1 o 2 notti.
Prossimi passi
A partire da questo punto, cioè poco più dell’idea, occorrono una serie di verifiche. Interne alla nostra
comunità di contester, per vedere se, come e quanto, questa iniziativa sia gradita e se si deve continuare;
esterne, ovvero con l’A.R.I., in primis, che dovrà certamente approvare, ed eventualmente con altre
Associazioni e Gruppi che potrebbero aderire al progetto.
Si intuisce che pensare di essere pronti per il contest ARI DX del 5/6 Maggio prossimo sembra
abbastanza utopico, tuttavia occorre darci un traguardo temporale per la decisione GO-NOGO, e mi pare
che 3 mesi possano essere un termine ragionevole.
Se poi, leggendo queste note, qualche filantropo decidesse di sponsorizzare l’impresa, certamente i
tempi e le possibilità di riuscita potrebbero subire dei notevoli mutamenti.
Nelle prossime settimane mi auguro di ricevere molti commenti e suggerimenti in merito a questa
idea e mi piacerebbe verificare l’evolversi della situazione proprio in occasione della Contest University in
quel di Montichiari nel prossimo mese di Marzo, dove, magari, riuscire ad imbastire un embrione dei due
comitati, Tecnico e Logistico, che potrebbero quindi studiare e approfondire i vari dettagli che sono stati
finora solo abbozzati.
Un primo compitino per tutti, però, vorrei darvelo. Si tratta di un’opera di sondaggio e di
sponsorizzazione che ciascuno di voi può iniziare presso le rispettive Sezioni e presso amici, conoscenti e
simpatizzanti. Credo che così riusciremo prima a capire quali, veramente, possono essere i prossimi passi.
(da RADIORIVISTA febbraio 2012)
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