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GI7B - cottura

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  • #16
    Re: GI7B - cottura

    Originariamente inviato da IZ0GIF Visualizza il messaggio
    Ok, grazie per il consiglio. Se posso approfittare, che tipo di calcolo bisogna fare per stabilire la capacitá di ingresso? C'è un razionale da seguire? In rete non c'è nulla di nulla sugli ingressi aperiodici :-(

    Non posso più usare i pi-greco originali in quanto non ho più spazio per il commutatore.
    Ciao Mimmo,
    il condensatore in ingresso deve influenzare il meno possibile e quindi, in teoria, deve avere la reattanza minore possibile (capacità maggiore possibile).
    Nella pratica, dev'essere un compromesso tra minor reattanza, minor induttanza parassita, minor ESR (resistenza parassita), isolamento sufficiente e minor costo.
    Ammettendo, per ipotesi, che il carico sia di 50 ohm puramente resistivi, con un condensatore in serie da 10nF, il ROS a 1,8 MHz sarà di circa 1,2:1 (50 -J9).
    Se il condensatore fosse da 2,2nF, il ROS a 1,8 MHz sarà di circa 2,2:1. (50 -J40)
    Un condensatore da 10nF adatto, rappresenta un buon compromesso.
    73 de Guido, ik2bcp

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    • #17
      Re: GI7B - cottura

      Grazie Guido,
      hai colmato una lacuna che non riuscivo a colmare in quanto in rete non sono riuscito a trovare niente. Ho letto un po di tutto sugli ampli valvolari e mi mancavano informazioni proprio sui criteri e sul dimensionamento dell'ingresso aperiodico.

      Grazie ancora e a buon rendere.
      73 de IZ0GIF - Mimmo

      www.iz0gif.it

      La ragione parla, l'ignoranza urla. --- Chi sa, fa, chi non sa, insegna.

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      • #18
        Re: GI7B - cottura

        Ciao a tutti,

        Il calcolo è perfetto, casomai conviene usare dei condensatori in grado di reggere la potenza di eccitazione dei tubi e perciò preferirei usare dei condensatori a mica, magari di più basso valore, messi in parallelo, in modo da distribuire la potenza passante su più di uno. Stesso discorso con quelli ceramici, stando attento che alla prova di test non scaldino.
        Attenzione anche alla frequenza di risonanza degli stessi, molte volte ho trovato che risuonavano a frequenze inferiori ai 28 MHz, dopo si comportano come induttanze ! Questo porta a strani malfunzionamenti dell'amplificatore, difficilmente capibili immediatamente...

        Buon lavoro,

        73 Piero.

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        • #19
          Re: GI7B - cottura

          Originariamente inviato da I5SPO Visualizza il messaggio
          Ciao a tutti,

          Il calcolo è perfetto, casomai conviene usare dei condensatori in grado di reggere la potenza di eccitazione dei tubi e perciò preferirei usare dei condensatori a mica, magari di più basso valore, messi in parallelo, in modo da distribuire la potenza passante su più di uno. Stesso discorso con quelli ceramici, stando attento che alla prova di test non scaldino.
          Ciao Piero,
          la mattonellina in mica argentata da 10nF è un classico, indicato nei progetti di amplificatori griglia a massa fino dagli anni '50...
          Per i Bias-Tee del mio accordatore remoto, avevo usato il parallelo di due condensatori ceramici da 10nF/1kV, di recupero dal filtro d'ingresso di due alimentatori switching guasti; li avevo testati e si erano rivelati adatti.
          73 de Guido, ik2bcp

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          • #20
            Re: GI7B - cottura

            Buonasera a tutti.
            Come capacità di ingresso userò una vecchia mattonella della MIAL da 10nf 2500 VL tutta in ceramica con fissaggio a vite, direi che per sopportare un pilotaggio di 30-35 watt sia sufficiente. Avendone due, saranno messe uno in ingresso sul catodo/filamento ed uno tra catodo/filamento e filamento.

            Sono indeciso se utilizzare come bias, la resistenza di caduta per l'interdizione ed il transistor in "pseudo zener" per i 27V in "operate", oppure il classico schema con i due zener commutati 56/27 V.

            Sarei propenso per il il primo caso, in modo da evitare problemi con l'eventuale rottura dello zener di interdizione.

            Lo schema è quello classico. Ho usato un TIP2955 in modo da poterlo piazzare direttamente sullo chassis senza preoccuparmi di isolarlo.
            73 de IZ0GIF - Mimmo

            www.iz0gif.it

            La ragione parla, l'ignoranza urla. --- Chi sa, fa, chi non sa, insegna.

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            • #21
              Re: GI7B - cottura

              Originariamente inviato da IZ0GIF Visualizza il messaggio
              Buonasera a tutti.
              Come capacità di ingresso userò una vecchia mattonella della MIAL da 10nf 2500 VL tutta in ceramica con fissaggio a vite, direi che per sopportare un pilotaggio di 30-35 watt sia sufficiente. Avendone due, saranno messe uno in ingresso sul catodo/filamento ed uno tra catodo/filamento e filamento.
              Se non sono andate a male , vanno benissimo.

              Originariamente inviato da IZ0GIF Visualizza il messaggio
              Sono indeciso se utilizzare come bias, la resistenza di caduta per l'interdizione ed il transistor in "pseudo zener" per i 27V in "operate", oppure il classico schema con i due zener commutati 56/27 V.

              Sarei propenso per il il primo caso, in modo da evitare problemi con l'eventuale rottura dello zener di interdizione.

              Lo schema è quello classico. Ho usato un TIP2955 in modo da poterlo piazzare direttamente sullo chassis senza preoccuparmi di isolarlo.
              Io farei un circuito con cui si possa regolare il bias, tipo questo: http://gi7b.com/bias.gi7b.com/docs/060923.html
              Non ho capito come tu possa montare il TIP2955 col case a massa, quando tra il collettore del transistor ed il B- ci va in mezzo il contatto che si chiude quando sei in TX: mi dai un link allo schema del circuito che intendi usare?
              73 de Guido, ik2bcp

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              • #22
                Re: GI7B - cottura

                Eccolo,
                è quello classico.
                Transistor PNP, collettore a massa, relè sugli zener e switch sugli zener di regolazione.
                Al posto degli zener di regolazione (che partono da 3,3 e vanno a 6 volt), inserirò una serie di diodi al silicio in modo da avere variazioni di 0,7V per ogni passo ed ottenere una regolazione fine della corrente di bias.

                Oggi ho comprato un tappetino in silicone da forno. Domani vedo di preparare i camini. Sulla confezione riporta "resistente a temperature da -40 a +250°".
                Dovrei avere ancora il silicone rosso per motori, ottimo per alte temperature.
                File allegati
                73 de IZ0GIF - Mimmo

                www.iz0gif.it

                La ragione parla, l'ignoranza urla. --- Chi sa, fa, chi non sa, insegna.

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                • #23
                  Re: GI7B - cottura

                  Originariamente inviato da IZ0GIF Visualizza il messaggio
                  Eccolo,
                  è quello classico.
                  Transistor PNP, collettore a massa, relè sugli zener e switch sugli zener di regolazione.
                  Al posto degli zener di regolazione (che partono da 3,3 e vanno a 6 volt), inserirò una serie di diodi al silicio in modo da avere variazioni di 0,7V per ogni passo ed ottenere una regolazione fine della corrente di bias.
                  OK.
                  Come fai a misurare la corrente di griglia, sollevi le griglie da massa con una resistenzina?
                  73 de Guido, ik2bcp
                  Ultima modifica di ik2bcp; 03-08-12, 11:15.

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                  • #24
                    Re: GI7B - cottura

                    Le griglie sono tutte a massa.
                    Purtroppo l'FL2100Z non ha la misura della corrente di griglia ma solo quella di placca. Non esagerando con il pilotaggio, una trentina di watt, si dovrebbe rimanere al sicuro dei 7W di dissipazione massima di griglia della GI7B.
                    Per la regolazione del bias, metto il meter su Ip, vado in trasmissione senza pilotaggio e regolo la serie di diodi al silicio in serie allo zener da 27V fino a leggere una novantina di mA. A quel punto è pronto.

                    In teoria dovrei riuscire ad avere buoni 700W, che a me bastano ed avanzano. Devo solo prestare attenzione al variabile di uscita, che non sfiammi. Mi sembra veramente risicato come spaziatura. Intanto gli ho dato una bella pulita.

                    Vado a fare i camini
                    73 de IZ0GIF - Mimmo

                    www.iz0gif.it

                    La ragione parla, l'ignoranza urla. --- Chi sa, fa, chi non sa, insegna.

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                    • #25
                      Re: GI7B - cottura

                      Ciao Mimmo,

                      ti passo un link molto interessante ed utile. Guarda anche i link che ci sono, per trovare anche il compromesso migliore per l'ingresso. Anche se non hai posto per un Pgreco , ti dà molte info.

                      http://vk1od.net/tx/GI7B/index.htm

                      Ciao, buone ferie a tutti !

                      Piero.

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                      • #26
                        Re: GI7B - cottura

                        Ciao Piero,
                        grazie per il link, molto interessante.
                        Questo mi fa rivedere la corrente di bias, abbassandola leggermente rispetto a quanto avevo previsto.

                        A breve le prove in aria.

                        Stay tuned!!
                        73 de IZ0GIF - Mimmo

                        www.iz0gif.it

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                        • #27
                          Re: GI7B - cottura

                          Originariamente inviato da IZ0GIF Visualizza il messaggio
                          Ciao Piero,
                          grazie per il link, molto interessante.
                          Questo mi fa rivedere la corrente di bias, abbassandola leggermente rispetto a quanto avevo previsto.

                          A breve le prove in aria.

                          Stay tuned!!
                          ODDIO!!

                          METTI GLI OCCHIALI TIPO "SALDATRICE" E TOGLI LA SICURA ALL'ESTINTORE

                          fabio fyf

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                          • #28
                            Re: GI7B - cottura

                            Originariamente inviato da i4fyf Visualizza il messaggio
                            ODDIO!!

                            METTI GLI OCCHIALI TIPO "SALDATRICE" E TOGLI LA SICURA ALL'ESTINTORE

                            fabio fyf
                            Buondì, Fabio,

                            dici che è troppa potenza e mi si illuminerà di immenso tutto l'amplificatore?
                            Riuscirò ad aprire un varco temporale?
                            73 de IZ0GIF - Mimmo

                            www.iz0gif.it

                            La ragione parla, l'ignoranza urla. --- Chi sa, fa, chi non sa, insegna.

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                            • #29
                              Re: GI7B - cottura

                              Ciao a tutti! Saluto Piero che non vedo da tempo in sezione!
                              L'argomento è interessante. Ho appunto appena finito un ampli con 2 gi7b per HF sulle 9 bande con ingresso aperiodico e 10nf. Sono tentato di metterci il pigreco ingresso per stabilizzarlo un po visto che altrimenti parte l'accordatore su alcune bande e ballonzola il pilotaggio. Qualcuno sa quanto è l'impedenza di ingresso immagino intorno un 80 100 ohm o meglio come si fa a calcolarla cosi dimensiono i vari pi con un Q intorno 3 o simile?
                              Per la cottura io sono partito da meta tensione in continua senza anodica per qualche ora poi a piena tensione per altre 8 10 h in AC e poi con anodica intorno 1200 v fino ad arrivare a 2400 a vuoto. Input 40 w out 850w.

                              Grazie73
                              Sauro IK5EKB

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                              • #30
                                Re: GI7B - cottura

                                Ciao Sauro, saluti graditissimi e ricambiati.

                                Bella domanda la tua ! Il problema principale e' che, in un circuito "grounded grid", hai il segnale di pilotaggio in serie col segnale generato dall'amplificatore e che la polarizzazione sul catodo della/e valvola/e fa si' che solo per MENO di 180 gradi vi sia circolazione di corrente ( classe B o AB2 spinta). Questo porta ad avere una grossa variazione d'impedenza in ingresso..

                                Inoltre l'impedenza dipende anche dal grado di accoppiamento del Pgreco d'uscita e cambia ( l'impedenza ) al variare del carico sulla placca.
                                Si cerca di stabilizzare un po' l'impedenza sfruttando l'effetto "volano" del circuito accordato in ingresso, che puo' non essere un Pgreco, ma anche un circuito ad L. Se il ricetrans ha potenza in piu' di quella necessaria alle valvole, conviene dissiparla su una R antiinduttiva in parallelo al catodo , quando siamo in trasmissione. Tutto questo porta ad ottenere valori di IMD ( intermodulazione ) migliori rispetto ad un ingresso aperiodico. Tieni presente che i triodi usati in GG non superano i -30 dB di IMD e quindi, con 1 KW uscita, avresti 1 W di IMD, potenza notevole, che fa dannare i radioamatori vicini a te, sia come posizione geografica, sia come frequenza, senza parlare poi del rumore di fase del TX, dato che praticamente nessun produttore lo specifica, sfortunatamente.

                                Mi scuso per il lungo post, ma l'argomento e' vasto e, per molti OM, poco conosciuto.

                                73 a tutti,
                                Piero i5spo.

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