Ciao lettori,
l' RF-choke è una delle parti più neglette del lineare autocostruito. Di solito si arrangiano un po' di spire su un supporto qualsiasi e tanti saluti, salvo poi meravigliarsi quando cominciano i guai.
Cominciamo col supporto: deve essere assolutamente di teflon, ceramica o vetronite, mai di nylon o altri materiali plastici perchè oltrepassando un certo livello di potenza si squaglia come un gelato al sole. Non sto ad approfondire il discorso delle perdite, della costante dielettrica e cose del genere, chi fosse interessato può farlo su Wikipedia, ma occorre tenere a mente che se usiamo materiali sbagliati la nostra RF viene in buona parte dissipata sotto forma di calore.
Poi vediamo l' RF-choke vero e proprio: nel caso di un finale multibanda (tipicamente in HF), non si deve mai fare un avvolgimento unico, ma occorre frazionarlo in alcuni avvolgimenti separati, come in figura.
la ragione è semplice: su 9 bande HF è altamente improbabile che l' avvolgimento non vada in risonanza in almeno una, e quando ciò accade questo comincia a scaldarsi e a fumare, la smaltatura del rame si carbonizza e un odore di strinato (bruciacchiato in bolognese) invade la casa.
Per questo il frazionamento è indispensabile, poi si può anche costruire l' RF-choke in due sezioni, in modo da usare la prima nelle bande alte e tutte e due in 80 e 160 metri. Ovviamente occorre un commutatore delle bande in due sezioni molto ben isolate, ma in questo modo siamo ancora più sicuri di evitare le risonanza parassite.
La prima parte dell' avvolgimento occorre spaziarla "larga" per evitare che la capacità fra una spira e l' altra mandi la RF a spasso per il circuito di alimentazione causando strani comportamenti (tipicamente relè che sfarfallano e protezioni che impazziscono) come nella figura:
qui si vede la prima sezione a sinistra e la seconda, perpendicolare, a destra che è cortocircuitata nelle bande alte.
Tutto qui, e buon divertimento!
Paolo I4EWH
l' RF-choke è una delle parti più neglette del lineare autocostruito. Di solito si arrangiano un po' di spire su un supporto qualsiasi e tanti saluti, salvo poi meravigliarsi quando cominciano i guai.
Cominciamo col supporto: deve essere assolutamente di teflon, ceramica o vetronite, mai di nylon o altri materiali plastici perchè oltrepassando un certo livello di potenza si squaglia come un gelato al sole. Non sto ad approfondire il discorso delle perdite, della costante dielettrica e cose del genere, chi fosse interessato può farlo su Wikipedia, ma occorre tenere a mente che se usiamo materiali sbagliati la nostra RF viene in buona parte dissipata sotto forma di calore.
Poi vediamo l' RF-choke vero e proprio: nel caso di un finale multibanda (tipicamente in HF), non si deve mai fare un avvolgimento unico, ma occorre frazionarlo in alcuni avvolgimenti separati, come in figura.
la ragione è semplice: su 9 bande HF è altamente improbabile che l' avvolgimento non vada in risonanza in almeno una, e quando ciò accade questo comincia a scaldarsi e a fumare, la smaltatura del rame si carbonizza e un odore di strinato (bruciacchiato in bolognese) invade la casa.
Per questo il frazionamento è indispensabile, poi si può anche costruire l' RF-choke in due sezioni, in modo da usare la prima nelle bande alte e tutte e due in 80 e 160 metri. Ovviamente occorre un commutatore delle bande in due sezioni molto ben isolate, ma in questo modo siamo ancora più sicuri di evitare le risonanza parassite.
La prima parte dell' avvolgimento occorre spaziarla "larga" per evitare che la capacità fra una spira e l' altra mandi la RF a spasso per il circuito di alimentazione causando strani comportamenti (tipicamente relè che sfarfallano e protezioni che impazziscono) come nella figura:
qui si vede la prima sezione a sinistra e la seconda, perpendicolare, a destra che è cortocircuitata nelle bande alte.
Tutto qui, e buon divertimento!
Paolo I4EWH
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