Salve a tutti, voglio narrarvi brevemente la mia disavventura nel tentativo di installare un traliccio, sperando che da qualcuno dei lettori possa venire un suggerimento utile.
Mi sono trasferito da circa 2 anni in una casetta singola, nel verde della collina torinese; in un ampio spazio verde metto su il traliccio (12 mt) confidando nei nostri "diritti"; ovviamente arriva, dopo alcuni mesi, l'esposto di un vicino (vicino per modo di dire, le case distano oltre 100 mt) e con questo i vigili, che passano la pratica in comune. L'ufficio tecnico, peraltro in modo cortese (senza far partire ingiunzioni ecc), mi invita a smontare il tutto perchè la mia zona ricade nell'ambito di "vincolo paesaggistico" come da D. Lgs. 22/1/2004 n.42 ed è necessaria specifica autorizzazione per qualsivoglia opera. Bene, provvedo alla richiesta (architetto, piantine ecc). Dopo mesi di attesa ed una audizione presso la commissione Tutela Ambientale del Comune di Torino, questa prende atto delle implicazioni sociali insite nel Servizio di Radioamatore e mi concede il permesso, MA la pratica deve ancora passare, per un parere vincolante, alla Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici regionale.
Qui si incontra un ulteriore ostacolo perchè il funzionario contesta quanto approvato dal Comune e ferma la pratica. Motivazioni? Eccessiva visibilità del manufatto a causa della sua altezza e dell'impatto visivo sulle abitazioni circostanti (già ma il mio terreno è circondato da boschi di alte conifere per 2 lati, sul terzo c'è la mia casa... e quindi solo su un lato il traliccio sarebbe visibile da 2-3 case lontane).
Adesso proverò a proporre qualche alternativa tecnica (ad es. invece del traliccio carrellato mettere un telescopico, che a risposo non supera i 6 mt e va su nelle "rare" occasioni in cui ormai riesco a fare radio, circondato da una quinta alberata e quindi forse del tutto occultato).
La vedo dura. Ci sono molti atteggiamenti "talebani" contro di noi.
Certo che dopo quasi 45 anni di radio mi rattristerebbe dover rinunciare o quanto meno ridimensionare una attività così ricca di soddisfazioni e di crescita.
Scusate la prolissità, spero di aver potuto chiarire tutto il travaglio...
73. Dario i1vdm
Mi sono trasferito da circa 2 anni in una casetta singola, nel verde della collina torinese; in un ampio spazio verde metto su il traliccio (12 mt) confidando nei nostri "diritti"; ovviamente arriva, dopo alcuni mesi, l'esposto di un vicino (vicino per modo di dire, le case distano oltre 100 mt) e con questo i vigili, che passano la pratica in comune. L'ufficio tecnico, peraltro in modo cortese (senza far partire ingiunzioni ecc), mi invita a smontare il tutto perchè la mia zona ricade nell'ambito di "vincolo paesaggistico" come da D. Lgs. 22/1/2004 n.42 ed è necessaria specifica autorizzazione per qualsivoglia opera. Bene, provvedo alla richiesta (architetto, piantine ecc). Dopo mesi di attesa ed una audizione presso la commissione Tutela Ambientale del Comune di Torino, questa prende atto delle implicazioni sociali insite nel Servizio di Radioamatore e mi concede il permesso, MA la pratica deve ancora passare, per un parere vincolante, alla Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici regionale.
Qui si incontra un ulteriore ostacolo perchè il funzionario contesta quanto approvato dal Comune e ferma la pratica. Motivazioni? Eccessiva visibilità del manufatto a causa della sua altezza e dell'impatto visivo sulle abitazioni circostanti (già ma il mio terreno è circondato da boschi di alte conifere per 2 lati, sul terzo c'è la mia casa... e quindi solo su un lato il traliccio sarebbe visibile da 2-3 case lontane).
Adesso proverò a proporre qualche alternativa tecnica (ad es. invece del traliccio carrellato mettere un telescopico, che a risposo non supera i 6 mt e va su nelle "rare" occasioni in cui ormai riesco a fare radio, circondato da una quinta alberata e quindi forse del tutto occultato).
La vedo dura. Ci sono molti atteggiamenti "talebani" contro di noi.
Certo che dopo quasi 45 anni di radio mi rattristerebbe dover rinunciare o quanto meno ridimensionare una attività così ricca di soddisfazioni e di crescita.
Scusate la prolissità, spero di aver potuto chiarire tutto il travaglio...
73. Dario i1vdm
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