Vista l’esperienza negativa della DHDL (principalmente per via del mutuo accoppiamento con l’antenna di trasmissione) mi sono deciso a sperimentare una cosiddetta “loaded bev”. Come per molti altri casi, la fonte di ispirazione proviene da Tom (W8JI), del quale ho una considerazione altissima, tutti gli scritti da me direttamente messi in opera o verificati, si sono rivelati assolutamente rispondenti.
Ovviamente se avessi lo spazio non mi preoccuperei di ricercare una soluzione di compromesso, per contro con 40 metri lineari a disposizione bisogna fare di necessità virtù.
Il plot di una bev ½ è decisamente inadeguato, i miei 40 metri lineari per gli 80m.
Pertanto partendo da un modello per i 160m esistente, con il presupposto di non eccedere con le nostre bobine oltre la mezza lunghezza d’onda, altrimenti l’incremento di direttività introdotto ritardando la velocità di propagazione lungo l’antenna si invertirebbe (fase troppo ritardata), ho scalato un primo progetto di test per gli 80m.
Sostanzialmente si tratta di inserire 5 bobine di carico lungo lo sviluppo del filo secondo la seguente disposizione, la prima a 4 metri dall’inizio del tratto orizzontale e le rimanenti spaziate 8 metri, l’ultima si troverà a 4 metri dal termine, queste hanno un’induttanza di 15uH realizzando 27 spire su un supporto di PVC diametro 20mm. Il filo usato per l’antenna ha un diametro di 0,3mm, altezza da terra 2 metri.
A supporto, allego l’immagine del layout dell’antenna, i plot a confronto tra la bev ½ senza carico induttivo e bev ½ caricata (ma non troppo circa il 20%) e un dettaglio dell’antenna in posa.
L’inserimento delle bobine provoca l’innalzamento dell’impedenza, pertanto ho ritoccato la resistenza di terminazione da 600 ohm a 850 ohm, non ho ancora adeguato il trasformatore di match, pertanto ho un valore di SWR leggermente superiore ma assolutamente accettabile (1:1,7).
Inoltre, confrontando il plot, sempre in allegato, di una bev di 1 lunghezza e la nostra ½ lunghezza bev caricata, appare immediatamente all’occhio il maggior guadagno negativo (8.5dB).
A completamento, per recuperare il guadagno negativo di 15dB, ho realizzato il noto pre di W7IUV, non partito al primo colpo, pare per un transistor difettoso, ma ora il linea grazie all’aiuto di Eraldo I4SBX, con i seguenti riscontri misurati: 20dB gain, 40 dB IMD3, come da specifiche dell’autore, rimane da appurare il NF.
Durante la prossima stagione seguiranno le verifiche sul campo, per ora mi sono limitato a qualche ascolto mattutino in SSB con pre inserito verso il Nord America, il livello di segnale tra l’antenna TX e quella RX è risultato similare (poco meno su quella RX), la comprensibilità di segnali al limite sempre leggermente migliore sull’antenna RX, una buona partenza considerando che ad oggi ho testato e riposto EWE, K9AY, DHDL.
p.s.
Guardando i plot, noterete angoli piuttosto alti, a tal proposito, aumentando l'induttanza delle 5 bobine il lobo si abbassa, l'antenna diventa simmetricamente bidirezionale con 45uH per una elevazione di 22 gradi. Come detto sopra, spingendo oltre una ½ lunghezza di filo aggiunto otteniamo l'inversione, con 65uH il lobo, completamente rovesciato, ha un'elevazione di 35°, gain -20dB, F/B 17dB
73 LEC
Ovviamente se avessi lo spazio non mi preoccuperei di ricercare una soluzione di compromesso, per contro con 40 metri lineari a disposizione bisogna fare di necessità virtù.
Il plot di una bev ½ è decisamente inadeguato, i miei 40 metri lineari per gli 80m.
Pertanto partendo da un modello per i 160m esistente, con il presupposto di non eccedere con le nostre bobine oltre la mezza lunghezza d’onda, altrimenti l’incremento di direttività introdotto ritardando la velocità di propagazione lungo l’antenna si invertirebbe (fase troppo ritardata), ho scalato un primo progetto di test per gli 80m.
Sostanzialmente si tratta di inserire 5 bobine di carico lungo lo sviluppo del filo secondo la seguente disposizione, la prima a 4 metri dall’inizio del tratto orizzontale e le rimanenti spaziate 8 metri, l’ultima si troverà a 4 metri dal termine, queste hanno un’induttanza di 15uH realizzando 27 spire su un supporto di PVC diametro 20mm. Il filo usato per l’antenna ha un diametro di 0,3mm, altezza da terra 2 metri.
A supporto, allego l’immagine del layout dell’antenna, i plot a confronto tra la bev ½ senza carico induttivo e bev ½ caricata (ma non troppo circa il 20%) e un dettaglio dell’antenna in posa.
L’inserimento delle bobine provoca l’innalzamento dell’impedenza, pertanto ho ritoccato la resistenza di terminazione da 600 ohm a 850 ohm, non ho ancora adeguato il trasformatore di match, pertanto ho un valore di SWR leggermente superiore ma assolutamente accettabile (1:1,7).
Inoltre, confrontando il plot, sempre in allegato, di una bev di 1 lunghezza e la nostra ½ lunghezza bev caricata, appare immediatamente all’occhio il maggior guadagno negativo (8.5dB).
A completamento, per recuperare il guadagno negativo di 15dB, ho realizzato il noto pre di W7IUV, non partito al primo colpo, pare per un transistor difettoso, ma ora il linea grazie all’aiuto di Eraldo I4SBX, con i seguenti riscontri misurati: 20dB gain, 40 dB IMD3, come da specifiche dell’autore, rimane da appurare il NF.
Durante la prossima stagione seguiranno le verifiche sul campo, per ora mi sono limitato a qualche ascolto mattutino in SSB con pre inserito verso il Nord America, il livello di segnale tra l’antenna TX e quella RX è risultato similare (poco meno su quella RX), la comprensibilità di segnali al limite sempre leggermente migliore sull’antenna RX, una buona partenza considerando che ad oggi ho testato e riposto EWE, K9AY, DHDL.
p.s.
Guardando i plot, noterete angoli piuttosto alti, a tal proposito, aumentando l'induttanza delle 5 bobine il lobo si abbassa, l'antenna diventa simmetricamente bidirezionale con 45uH per una elevazione di 22 gradi. Come detto sopra, spingendo oltre una ½ lunghezza di filo aggiunto otteniamo l'inversione, con 65uH il lobo, completamente rovesciato, ha un'elevazione di 35°, gain -20dB, F/B 17dB
73 LEC
Commenta