Ricevo via email la seguente richiesta di aiuto da parte di un amico radioamatore non iscritto a questo forum:
Decido di rispondere qui sul forum perchè le informazioni possono sicuramente interessare anche altri amici radioamatori.
La funzione principale del plinto di base , nel caso di un traliccio non controventato, è quella di impedire il ribaltamento del sistema sotto l'azione del vento. Semplificando, considero il vento agente secondo una direzione orizzontale. Esso si tradurrà in un carico distribuito lungo il traliccio e in uno concentrato in corrispondenza dell'antenna, dunque in sommità.
Le due suddette azioni generano , alla base del traliccio, un momento flettente che tende a far ribaltare il sistema (momento ribaltante).
A tale ribaltamento si oppone la risultante delle forze verticali verso il basso ossia il peso proprio del sistema e del plinto di base. Il grosso di tale forze è rappresentato, appunto, dal peso proprio del plinto, di gran lunga maggiore di quello del sistema traliccio+antenna.
Semplificando, considero il plinto libero di ruotare intorno ad uno dei 4 spigoli di base (in realtà esso è circondato dal terreno , che eserciterà una qualche azione di contenimento, di cui però non tengo conto).
Si tratta in definitiva di verificare che il momento stabilizzante, ossia quello dovuto al peso proprio di plinto e sistema, sia almeno una volta e mezza quello ribaltante, ossia quello dovuto al vento sul sistema.
Nel nostro caso, partiamo dalle dimensioni già note del plinto.
A conti fatti e approssimando un pò, abbiamo un momento stabilizzante di circa 95000 Nm (9500 kgm). Il momento ribaltante, invece, si stima dell'ordine di 39000 Nm (3900 kgm). A questo proposito, ho considerato un carico orizzontale in punta di 200 daN (200 kgf) e un carico orizzontale distribuito lungo il traliccio pari a 30 daN/m (kgf/m). Tali valori in genere coprono quasi tutte le situazioni comunemente riscontrabili. Dividendo il momento stabilizzante per quello ribaltante ottengo un rapporto pari a circa 2,4. Cioè il momento stabilizzantre è quasi due volte e mezza quello ribaltante. Il sistema, quindi, risulta ampiamente verificato al ribaltamento.
In tutto questo ragionamento non ho parlato affatto di terreno, ma in realtà il plinto ha anche la funzione di trasmettere al terreno di fondazione i carichi provenienti dalla sovrastruttura. E qui, purtroppo, non posso entrare nel merito, non conoscendo nulla di tale terreno. E' chiaro che in presenza di un terreno pessimo, pur essendo il sistema teoricamente verificato al ribaltamento, si potrebbero poi verificare problemi di instabilità dovuti alle mediocri caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione. Per rendere l'idea con una iperbole, una cosa è mantenersi in piedi con i piedi uniti sulla roccia , un'altra cosa è mantenersi in piedi con i piedi uniti sulla sabbia bagnata vicino al mare..
Non ho preso in considerazione neanche l'azione sismica, trovandosi il traliccio in questione in zona classificata 4 dalla vigente normativa ed essendo, comunque, per questo tipo di strutture, l'azione sismica di molto inferiore a quella dovuta al vento.
sto per istallare un traliccio nel mio giardino,
ho scavato una fossa di larghezza metri 1,70 , lunghezza 1,60
per altezza 1,75
una gabbia di ferro con tondini ziglinato del 20,
tutto questo per tener su un traliccio chiuso di metri 3,40,
aperto metri 9.
non tirantato , perchè traliccio autoportante,
premetto che alzo il traliccio solo nel momento che faccio attività radio,
questo cubo di queste dimensioni , 1,70 x 1,60 x 1,75 è sufficiente per
sostenere il traliccio con su una antenna direttina di 4 elementi del
peso di 40 kg
boom metri 4,20 e l'elemento più lungo metri 8 ?
ho scavato una fossa di larghezza metri 1,70 , lunghezza 1,60
per altezza 1,75
una gabbia di ferro con tondini ziglinato del 20,
tutto questo per tener su un traliccio chiuso di metri 3,40,
aperto metri 9.
non tirantato , perchè traliccio autoportante,
premetto che alzo il traliccio solo nel momento che faccio attività radio,
questo cubo di queste dimensioni , 1,70 x 1,60 x 1,75 è sufficiente per
sostenere il traliccio con su una antenna direttina di 4 elementi del
peso di 40 kg
boom metri 4,20 e l'elemento più lungo metri 8 ?
La funzione principale del plinto di base , nel caso di un traliccio non controventato, è quella di impedire il ribaltamento del sistema sotto l'azione del vento. Semplificando, considero il vento agente secondo una direzione orizzontale. Esso si tradurrà in un carico distribuito lungo il traliccio e in uno concentrato in corrispondenza dell'antenna, dunque in sommità.
Le due suddette azioni generano , alla base del traliccio, un momento flettente che tende a far ribaltare il sistema (momento ribaltante).
A tale ribaltamento si oppone la risultante delle forze verticali verso il basso ossia il peso proprio del sistema e del plinto di base. Il grosso di tale forze è rappresentato, appunto, dal peso proprio del plinto, di gran lunga maggiore di quello del sistema traliccio+antenna.
Semplificando, considero il plinto libero di ruotare intorno ad uno dei 4 spigoli di base (in realtà esso è circondato dal terreno , che eserciterà una qualche azione di contenimento, di cui però non tengo conto).
Si tratta in definitiva di verificare che il momento stabilizzante, ossia quello dovuto al peso proprio di plinto e sistema, sia almeno una volta e mezza quello ribaltante, ossia quello dovuto al vento sul sistema.
Nel nostro caso, partiamo dalle dimensioni già note del plinto.
A conti fatti e approssimando un pò, abbiamo un momento stabilizzante di circa 95000 Nm (9500 kgm). Il momento ribaltante, invece, si stima dell'ordine di 39000 Nm (3900 kgm). A questo proposito, ho considerato un carico orizzontale in punta di 200 daN (200 kgf) e un carico orizzontale distribuito lungo il traliccio pari a 30 daN/m (kgf/m). Tali valori in genere coprono quasi tutte le situazioni comunemente riscontrabili. Dividendo il momento stabilizzante per quello ribaltante ottengo un rapporto pari a circa 2,4. Cioè il momento stabilizzantre è quasi due volte e mezza quello ribaltante. Il sistema, quindi, risulta ampiamente verificato al ribaltamento.
In tutto questo ragionamento non ho parlato affatto di terreno, ma in realtà il plinto ha anche la funzione di trasmettere al terreno di fondazione i carichi provenienti dalla sovrastruttura. E qui, purtroppo, non posso entrare nel merito, non conoscendo nulla di tale terreno. E' chiaro che in presenza di un terreno pessimo, pur essendo il sistema teoricamente verificato al ribaltamento, si potrebbero poi verificare problemi di instabilità dovuti alle mediocri caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione. Per rendere l'idea con una iperbole, una cosa è mantenersi in piedi con i piedi uniti sulla roccia , un'altra cosa è mantenersi in piedi con i piedi uniti sulla sabbia bagnata vicino al mare..
Non ho preso in considerazione neanche l'azione sismica, trovandosi il traliccio in questione in zona classificata 4 dalla vigente normativa ed essendo, comunque, per questo tipo di strutture, l'azione sismica di molto inferiore a quella dovuta al vento.