Re: Tralicci autoportanti
Fantastico! Quindi solo in Alma Mater Studiorum si apprende che la forza dovuta alla pressione del vento su un traliccio di tre metri di altezza ed alla antenna parabolica di due metri di diametro posta su di esso si calcolano entrambe in Newton.
No, aspetta, il collega di Berkeley mi dice che anche da loro si fa cosí ah, ecco, altro input, anche al MIT e, si, ciao zio, cosa dici? Ah, anche alla Normale!
Non glissare su q che a rigore aumenta, che è un differente discorso (e peraltro è falso nel caso di tralicci rastremati classici)
Se qualcuno ha dubbi sul fatto che il momento flettente sia dato dalla semisomma dei carichi (carico, forza, newton o Kg) per il braccio nel caso di distribuito e dal carico (forza, newton o Kg) per il braccio nel caso di concentrato, prima di farsi pensieri strani può o chiedere, che so a Baldassini, o (tirar fuori le dispense no, per favore) a se stessi se non sia una identità
fuorviante in queato caso
l'utilizzare una esoterica forza per (su, diviso) metro moltiplicata per metri di lunghezza (ma allora è forza!b laddove dopo essa, per la definizione di momento, debba esser moltiplicata per analoga lunghezza, al sol fine di raggruppar le lunghezze e citar relazione quadratica con esse, affiancandola ad una relazione (giustamente) lineare di altra (semplice, non per metro identificata) forza.
In sintesi, visto che la DEFINIZIONE di momento è Forza (N|Kg) * braccio (m), se si racchiude nelle equazioni Mq e Mp la Forza, in entrambe il momento è proporzionale al braccio, ovvero alla altezza del traliccio, ed alla forza.
Non sto dicendo "errore di matematica", assolutamente no, sei matematicamente corretto! E' l'inventarsi un q (invece di P) con q=P/h al fine di affermare che il contributo di q al momento flettente ... ohe, il momento flettente è PER DEFINIZIONE forza per lunghezza e non forzitalia per area (forzitalia definita come forza / lunghezza)!
Prova a rileggerti, tu scrivi: il contributo al prodotto di forza per altezza cresce, se consideriamo un parametro che chiamiamo forza diviso altezza
con il quadrato della altezza, come da F/h * h^2
Quindi fissata non la forza ma il rapporto forza/altezza, si ha una variazione non lineare ma quadratica rispetto alla altezza: pura matematica! Manca però la meccanica fisica a corredo!
Fantastico! Quindi solo in Alma Mater Studiorum si apprende che la forza dovuta alla pressione del vento su un traliccio di tre metri di altezza ed alla antenna parabolica di due metri di diametro posta su di esso si calcolano entrambe in Newton.
No, aspetta, il collega di Berkeley mi dice che anche da loro si fa cosí ah, ecco, altro input, anche al MIT e, si, ciao zio, cosa dici? Ah, anche alla Normale!
Non glissare su q che a rigore aumenta, che è un differente discorso (e peraltro è falso nel caso di tralicci rastremati classici)
Se qualcuno ha dubbi sul fatto che il momento flettente sia dato dalla semisomma dei carichi (carico, forza, newton o Kg) per il braccio nel caso di distribuito e dal carico (forza, newton o Kg) per il braccio nel caso di concentrato, prima di farsi pensieri strani può o chiedere, che so a Baldassini, o (tirar fuori le dispense no, per favore) a se stessi se non sia una identità
fuorviante in queato caso
l'utilizzare una esoterica forza per (su, diviso) metro moltiplicata per metri di lunghezza (ma allora è forza!b laddove dopo essa, per la definizione di momento, debba esser moltiplicata per analoga lunghezza, al sol fine di raggruppar le lunghezze e citar relazione quadratica con esse, affiancandola ad una relazione (giustamente) lineare di altra (semplice, non per metro identificata) forza.
In sintesi, visto che la DEFINIZIONE di momento è Forza (N|Kg) * braccio (m), se si racchiude nelle equazioni Mq e Mp la Forza, in entrambe il momento è proporzionale al braccio, ovvero alla altezza del traliccio, ed alla forza.
Non sto dicendo "errore di matematica", assolutamente no, sei matematicamente corretto! E' l'inventarsi un q (invece di P) con q=P/h al fine di affermare che il contributo di q al momento flettente ... ohe, il momento flettente è PER DEFINIZIONE forza per lunghezza e non forzitalia per area (forzitalia definita come forza / lunghezza)!
Prova a rileggerti, tu scrivi: il contributo al prodotto di forza per altezza cresce, se consideriamo un parametro che chiamiamo forza diviso altezza
con il quadrato della altezza, come da F/h * h^2
Quindi fissata non la forza ma il rapporto forza/altezza, si ha una variazione non lineare ma quadratica rispetto alla altezza: pura matematica! Manca però la meccanica fisica a corredo!
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