Per l'uso di CWskimmer abbinato ad un ricevitore SDR, a cui ho accennato in altra discussione, mi serviva uno splitter per connettere il ricevitore SDR alla stessa antenna utilizzata con la radio tradizionale (FT1000MP).
Su questo forum fu pubblicato a suo tempo uno schema di splitter da autocostruire a firma di I7SWX, che contemplava l'impiego di un trasformatore avvolto su toroide. Effettivamente, uno splitter autocostruito come quello suggerito da Giancarlo può risultare migliore e di costo decisamente inferiore a quello di prodotti esistenti in commercio già belli e pronti.
Ho tuttavia attraversato un periodo di crisi relazionale... con gli avvolgimenti su toroidi, probabilmente a causa della necessaria pace mentale ormai persa qui nel mio shack per via della sempre maggiore presenza in giro delle mie due figliole
Così ho deciso di facilitarmi il compito e acquistare on line uno splitter della Minicircuits in formato A01, il PSC-2-1. Ne trovate le specifiche tecniche qui
In sostanta, a tale splitter mancano solo i tre connettori coassiali e un contenitore in cui sistemare il tutto.
Grazie ad un sempre disponibile mio zio d'America...(MNI TNX) alla fine ho avuto tale splitter al solo costo del prodotto.
Una volta arrivatomi a casa, mi sono dunque posto il problema del contenitore in cui sistemarlo. Rovistando nel famigerato cassetto dei rimasugli, è saltato agli occhi il contenitore di un vecchio commutatore di antenna una via due posizioni non più utilizzabile. Esso si è rivelato un contentitore ottimo per l'uso previsto. Le operazioni che ne sono seguite sono di una tale banalità che mi vergogno ad elencarle. Basta guardare la foto seguente
Il risultato finale è quello che vedete
Ho, invece, voluto sottoporre a test l'aggeggio così realizzato, per verificarne le specifiche dichiarate dalla Minicircuits, ossia la perdita di inserzione (insertion loss) e l'isolamento tra le due porte in uscita (isolation).
La perdita di inserzione è stata misurata iniettando nella porta IN dello splitter un segnale RF di ampiezza pari a -40 dBm e andando a misurare con l'analizzatore di spettro il segnale RF presente su una delle due porte OUT1 o OUT2, facendo poi la differenza tra i due valori suddetti.
Alla frequenza di prova (che poi è quella su cui funzionerà per un bel pò lo splitter), cioè 14 MHz, la perdita di inserzione (40-42=-2dB) è risultata addirittura inferiore a quella dichiarata dalla Minicircuits (3 dB circa), ma considerate le modalità di misura, non proprio di alta precisione..., diciamo che il risultato è sovrapponibile a quanto dichiarato.
L'isolamento tra le porte in uscita è stato misurato iniettando il segnale RF in una delle due porte OUT e andando a misurare il segnale RF presente sull'altra porta OUT, facendo poi la differenza tra i due suddetti valori. E' indispensabile, in questo caso, chiudere la porta IN su un carico di 50 Ohm, poichè l'isolamento tra le porte in uscita ne è influenzato in misura notevole. Notare nella foto seguente il tappo a 50 Ohm messo sulla porta IN
Anche in questo caso, il risultato ottenuto (-40-(-78)=38 dB) è molto vicino a quello dichiarato (35 dB circa).
Su questo forum fu pubblicato a suo tempo uno schema di splitter da autocostruire a firma di I7SWX, che contemplava l'impiego di un trasformatore avvolto su toroide. Effettivamente, uno splitter autocostruito come quello suggerito da Giancarlo può risultare migliore e di costo decisamente inferiore a quello di prodotti esistenti in commercio già belli e pronti.
Ho tuttavia attraversato un periodo di crisi relazionale... con gli avvolgimenti su toroidi, probabilmente a causa della necessaria pace mentale ormai persa qui nel mio shack per via della sempre maggiore presenza in giro delle mie due figliole
Così ho deciso di facilitarmi il compito e acquistare on line uno splitter della Minicircuits in formato A01, il PSC-2-1. Ne trovate le specifiche tecniche qui
In sostanta, a tale splitter mancano solo i tre connettori coassiali e un contenitore in cui sistemare il tutto.
Grazie ad un sempre disponibile mio zio d'America...(MNI TNX) alla fine ho avuto tale splitter al solo costo del prodotto.
Una volta arrivatomi a casa, mi sono dunque posto il problema del contenitore in cui sistemarlo. Rovistando nel famigerato cassetto dei rimasugli, è saltato agli occhi il contenitore di un vecchio commutatore di antenna una via due posizioni non più utilizzabile. Esso si è rivelato un contentitore ottimo per l'uso previsto. Le operazioni che ne sono seguite sono di una tale banalità che mi vergogno ad elencarle. Basta guardare la foto seguente
Il risultato finale è quello che vedete
Ho, invece, voluto sottoporre a test l'aggeggio così realizzato, per verificarne le specifiche dichiarate dalla Minicircuits, ossia la perdita di inserzione (insertion loss) e l'isolamento tra le due porte in uscita (isolation).
La perdita di inserzione è stata misurata iniettando nella porta IN dello splitter un segnale RF di ampiezza pari a -40 dBm e andando a misurare con l'analizzatore di spettro il segnale RF presente su una delle due porte OUT1 o OUT2, facendo poi la differenza tra i due valori suddetti.
Alla frequenza di prova (che poi è quella su cui funzionerà per un bel pò lo splitter), cioè 14 MHz, la perdita di inserzione (40-42=-2dB) è risultata addirittura inferiore a quella dichiarata dalla Minicircuits (3 dB circa), ma considerate le modalità di misura, non proprio di alta precisione..., diciamo che il risultato è sovrapponibile a quanto dichiarato.
L'isolamento tra le porte in uscita è stato misurato iniettando il segnale RF in una delle due porte OUT e andando a misurare il segnale RF presente sull'altra porta OUT, facendo poi la differenza tra i due suddetti valori. E' indispensabile, in questo caso, chiudere la porta IN su un carico di 50 Ohm, poichè l'isolamento tra le porte in uscita ne è influenzato in misura notevole. Notare nella foto seguente il tappo a 50 Ohm messo sulla porta IN
Anche in questo caso, il risultato ottenuto (-40-(-78)=38 dB) è molto vicino a quello dichiarato (35 dB circa).
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