Ecco qui un altro articolo da me scritto anni fa su altro spazio web, recuperato grazie ad archive.org
Questo accessorio di laboratorio RF ha molteplici usi. Il motivo principale per il quale me ne sono procurato uno è quello di utilizzarlo nel set-up necessario alla misura di determinati parametri prestazionali di ricevitori HF, come MDS , IP3 etc. La peculiarità di questo attenuatore a passi è quella di funzionare mediante un meccanismo con albero a camme. Non ci sono, cioè, tanti deviatori in linea per quante sono le celle di attenuazione, come nel caso dell'attenuatore autocostruito visionabile in altro articolo della sezione "Autocostruzione" di questo portale. Abbiamo, in questo caso, un commutatore mediante il quale viene ruotato, all'interno, un albero a camme, il quale seleziona di volta in volta, mediante microswitch, la combinazione di celle necessaria al raggiungimento del valore di attenuazione voluto.
In questo modo, si mantengono costantemente corti i percorsi della RF, a prescindere dell'attenuazione impostata, quindi si evitano o si riducono al minimo le capacità e induttanze indesiderate.
Le caratteristiche tecniche dell'attenuatore sono elencate di seguito:
Frequency Range: dc to 1 GHz
Impedance: 50 Ohm
Attenuation Range: 0 to 120 dB, 10 dB steps
Insertion Loss at 0 dB: 0.2 dB + 2.3 dB/GHz
Maximum SWR: 1.2 to 250 MHz, 1.3 to 500 MHz, 1.5 to 1 GHz
Maximum RF Input Power: 0.5 W (average), 350 W (peak)
Lo schema ciruitale è simmetrico, per cui l'attenuatore può essere inserito indifferentemente in un verso o nell'altro. Le prese coassiali sono del tipo BNC oppure N.
Ho testato l'unità in mio possesso sia con un analizzatore d'antenna (MFJ-259B) e carico fittizio a 50 Ohm sia con l'analizzatore di spettro (HP 8568B) e un semplice generatore di segnale (un oscillatore autocostruito per la banda degli 80 metri). Ho dovuto, quindi, limitarmi alle HF e VHF perchè al momento sprovvisto di generatore di segnali per frequenze superiori.
Il comportamento osservato con l'MFGJ-259B (variazione dell'Impedenza e SWR al variare della frequenza) è risultato ottimo, praticamente costante da 1,8 a 170 MHz. In pratica, si è connessol'MFJ-259B con il carico fitizio, interponendo tra i due l'attenuatore a passi. Si è poi fatto uno sweep sull'MFJ-259B da 1,8 a 170 MHz, osservando la variazione dell'impedenza misurata dallo strumento al variare della frequenza.
La precisione dell'attenuatore, misurata con l'HP8568B (differenza tra valore di attenuazione indicata sul commutatore e valore dell'attenuazione misurata all'analizzatore di spettro), è risultata ottima. La differenza, infatti, ove presente, è risultata contenuta entro 0,1-0,2 dB. Tale misura, però, è stata fatta solo sulla frequenza dell'oscillatore autocostruito (3785 kHz). In pratica, si sono impostati sull'analizzatore di spettro i valori:
Center frequency: 3785 kHz
Frequency Span: 50 kHz
Resolution Badwidth: 1 kHz
Video Bandwidth: 1 kHz
dB/div : 5 (quindi una variazione di 10dB corrisponderà a due divisioni verticali sul reticolo dell'analizzatore di spettro)
Marker: Peak Search --> Delta (per misurare direttamente a video la variazione di attenuazione tra una posizione e l'altra del commutatore dell'attenuatore a passi)
Marker: Signal track (per centrare sul display in ogni istante il segnale dell'oscillatore autocostruito, anche se già molto stabile in frequenza)
Oltre al modello D, esiste anche il modello C dell'attenuatore a passi HP 355. La differenza è rappresetata dall'attenuazione complessiva (12 dB anzichè 120) e dai passi del commutatore (1 dB anzichè 10).
Questo accessorio di laboratorio RF ha molteplici usi. Il motivo principale per il quale me ne sono procurato uno è quello di utilizzarlo nel set-up necessario alla misura di determinati parametri prestazionali di ricevitori HF, come MDS , IP3 etc. La peculiarità di questo attenuatore a passi è quella di funzionare mediante un meccanismo con albero a camme. Non ci sono, cioè, tanti deviatori in linea per quante sono le celle di attenuazione, come nel caso dell'attenuatore autocostruito visionabile in altro articolo della sezione "Autocostruzione" di questo portale. Abbiamo, in questo caso, un commutatore mediante il quale viene ruotato, all'interno, un albero a camme, il quale seleziona di volta in volta, mediante microswitch, la combinazione di celle necessaria al raggiungimento del valore di attenuazione voluto.
In questo modo, si mantengono costantemente corti i percorsi della RF, a prescindere dell'attenuazione impostata, quindi si evitano o si riducono al minimo le capacità e induttanze indesiderate.
Le caratteristiche tecniche dell'attenuatore sono elencate di seguito:
Frequency Range: dc to 1 GHz
Impedance: 50 Ohm
Attenuation Range: 0 to 120 dB, 10 dB steps
Insertion Loss at 0 dB: 0.2 dB + 2.3 dB/GHz
Maximum SWR: 1.2 to 250 MHz, 1.3 to 500 MHz, 1.5 to 1 GHz
Maximum RF Input Power: 0.5 W (average), 350 W (peak)
Lo schema ciruitale è simmetrico, per cui l'attenuatore può essere inserito indifferentemente in un verso o nell'altro. Le prese coassiali sono del tipo BNC oppure N.
Ho testato l'unità in mio possesso sia con un analizzatore d'antenna (MFJ-259B) e carico fittizio a 50 Ohm sia con l'analizzatore di spettro (HP 8568B) e un semplice generatore di segnale (un oscillatore autocostruito per la banda degli 80 metri). Ho dovuto, quindi, limitarmi alle HF e VHF perchè al momento sprovvisto di generatore di segnali per frequenze superiori.
Il comportamento osservato con l'MFGJ-259B (variazione dell'Impedenza e SWR al variare della frequenza) è risultato ottimo, praticamente costante da 1,8 a 170 MHz. In pratica, si è connessol'MFJ-259B con il carico fitizio, interponendo tra i due l'attenuatore a passi. Si è poi fatto uno sweep sull'MFJ-259B da 1,8 a 170 MHz, osservando la variazione dell'impedenza misurata dallo strumento al variare della frequenza.
La precisione dell'attenuatore, misurata con l'HP8568B (differenza tra valore di attenuazione indicata sul commutatore e valore dell'attenuazione misurata all'analizzatore di spettro), è risultata ottima. La differenza, infatti, ove presente, è risultata contenuta entro 0,1-0,2 dB. Tale misura, però, è stata fatta solo sulla frequenza dell'oscillatore autocostruito (3785 kHz). In pratica, si sono impostati sull'analizzatore di spettro i valori:
Center frequency: 3785 kHz
Frequency Span: 50 kHz
Resolution Badwidth: 1 kHz
Video Bandwidth: 1 kHz
dB/div : 5 (quindi una variazione di 10dB corrisponderà a due divisioni verticali sul reticolo dell'analizzatore di spettro)
Marker: Peak Search --> Delta (per misurare direttamente a video la variazione di attenuazione tra una posizione e l'altra del commutatore dell'attenuatore a passi)
Marker: Signal track (per centrare sul display in ogni istante il segnale dell'oscillatore autocostruito, anche se già molto stabile in frequenza)
Oltre al modello D, esiste anche il modello C dell'attenuatore a passi HP 355. La differenza è rappresetata dall'attenuazione complessiva (12 dB anzichè 120) e dai passi del commutatore (1 dB anzichè 10).