Nei giorni scorsi ho finalmente realizzato un progettino che avevo in mente da tempo e che ho trovato casualmente in Rete sul sito Faiallo.org. Si tratta della parte elettronica dell'antenna per sola ricezione di K9AY. Questo progetto potete trovarlo qui:
prima parte: http://www.faiallo.org/antenne/qdf_sett2003.pdf
seconda parte: http://www.faiallo.org/antenne/qdf_nov2003.pdf
Il progetto mi è parso interessante , oltre che per la direttività del sistema, anche perchè prevede la possibilità di regolare da remoto la resistenza di terminazione dei loop. Se l'antenna nasce per restare in una sola ubicazione, tutto sommato la regolazione della resistenza di terminazione potrebbe farsi solo la prima volta e poi metterci una resistenza fissa del valore trovato. La possibilità di regolarle, invece, torna decisamente utile quando si prevede di installare l'antenna in posti diversi (con terre diverse).
Come regolare da remoto la resistenza di terminazione ? L'idea suggerita nell'articolo mi pare davvero simpatica: si mette in parallelo ad un resistore di valore fisso una fotoresistenza. Accanto a quest'ultima si piazza una lampadina a 12 V di cui si regolerà in stazione la tensione di alimentazione, aumentandone o diminuendone in tal modo la luce emessa. Anzichè comprare una fotoresistenza in negozio (con la speranza di trovarla..) ho seguito il suggerimento dell'articolo, recandomi presso un amico impiantista termico e facendomi regalare il sensore di fiamma presente in uno dei tanti bruciatori dismessi e buttati in un angolo :-)
L'accrocco funziona perfettamente, consentendo, messo in parallelo al resistore fisso da 1 kOhm, una buona escursione del valore della resistenza di terminazione della K9AY, da circa 150 Ohm a circa 1000 Ohm.
Come lampadina ho usato una di quelle a tubo, perfettamente installabile in un portafusibili da circuito stampato, previa qualche minima modifica di quest'ultimo. La foto che segue è più eloquente di mille parole.
Altra caratteristica degna di nota del progetto è la presenza di uno stadio di amplificazione dei segnali ricevuti dai loop. E' stato adottato uno schema ormai collaudato, presente anche su molti ARRL Antenna Book , e ideato da W7IUV. Si tratta di un 2N5109 che , opportunamente polarizzato, offre ben 20 dB di amplificazione. Allego lo schema.
Poichè mi piace verificare in ogni caso le prestazioni di ciò che mi capita tra le mani, ho sottoposto questo stadio amplificatore a qualche test con l'analizzatore di spettro e il tracking generator.
In una prima prova ho usato come generatore di segnali il fido MFJ259B, sintonizzato sugli 80m e collegato allo stadio amplificatorfe mediante attenuatore a passi interposto tra i due (più che altro per far vedere i 50 Ohm all'MFJ). L'uscita dello stadio amplificatore l'ho poi collegato all'analizzatore di spettro, anch'esso sintonizzato su una frequenza degli 80m.
Quelle che seguono sono le foto del segnale ricevuto dall'A.S. senza e con amplificatore. Si nota una differenza di 20,35 dB , valore praticamente uguale a quello previsto per questo stadio amplificatore.
Oltre a ciò, per vedere la risposta in frequenza dello stadio amplificatore, ho sostituito l'MFJ con il tracking generator. Quelle che seguono sono le foto del segnale del T.G. ricevuto dall'A.S. (da 1 a 30 MHz) senza e con amplificatore. Pur con tutte le approssimazioni del caso, direi che è venuto fuori uno stadio amplificatore niente male.
Non contento di quanto sopra, ho infine testato lo stadio amplificatore direttamente sul ricevitore, anche se con la monobanda dei 20m. I 20 dB di amplificazione si sentono tutti !
Tutto il circuito è stato realizzato su una basetta millefori, saldando però tutte le masse su una piastra di vetronite ramata. Anche qui, la foto parla da sola.
I relè visibili nella foto sono, quelli piccoli per bypassare lo stadio amplificatore quando non serve, quelli grossi per commutare i due loop al fine di ottenere la direttività desiderata.
Ora non mi resta che realizzare l'antenna vera e propria.
prima parte: http://www.faiallo.org/antenne/qdf_sett2003.pdf
seconda parte: http://www.faiallo.org/antenne/qdf_nov2003.pdf
Il progetto mi è parso interessante , oltre che per la direttività del sistema, anche perchè prevede la possibilità di regolare da remoto la resistenza di terminazione dei loop. Se l'antenna nasce per restare in una sola ubicazione, tutto sommato la regolazione della resistenza di terminazione potrebbe farsi solo la prima volta e poi metterci una resistenza fissa del valore trovato. La possibilità di regolarle, invece, torna decisamente utile quando si prevede di installare l'antenna in posti diversi (con terre diverse).
Come regolare da remoto la resistenza di terminazione ? L'idea suggerita nell'articolo mi pare davvero simpatica: si mette in parallelo ad un resistore di valore fisso una fotoresistenza. Accanto a quest'ultima si piazza una lampadina a 12 V di cui si regolerà in stazione la tensione di alimentazione, aumentandone o diminuendone in tal modo la luce emessa. Anzichè comprare una fotoresistenza in negozio (con la speranza di trovarla..) ho seguito il suggerimento dell'articolo, recandomi presso un amico impiantista termico e facendomi regalare il sensore di fiamma presente in uno dei tanti bruciatori dismessi e buttati in un angolo :-)
L'accrocco funziona perfettamente, consentendo, messo in parallelo al resistore fisso da 1 kOhm, una buona escursione del valore della resistenza di terminazione della K9AY, da circa 150 Ohm a circa 1000 Ohm.
Come lampadina ho usato una di quelle a tubo, perfettamente installabile in un portafusibili da circuito stampato, previa qualche minima modifica di quest'ultimo. La foto che segue è più eloquente di mille parole.
Altra caratteristica degna di nota del progetto è la presenza di uno stadio di amplificazione dei segnali ricevuti dai loop. E' stato adottato uno schema ormai collaudato, presente anche su molti ARRL Antenna Book , e ideato da W7IUV. Si tratta di un 2N5109 che , opportunamente polarizzato, offre ben 20 dB di amplificazione. Allego lo schema.
Poichè mi piace verificare in ogni caso le prestazioni di ciò che mi capita tra le mani, ho sottoposto questo stadio amplificatore a qualche test con l'analizzatore di spettro e il tracking generator.
In una prima prova ho usato come generatore di segnali il fido MFJ259B, sintonizzato sugli 80m e collegato allo stadio amplificatorfe mediante attenuatore a passi interposto tra i due (più che altro per far vedere i 50 Ohm all'MFJ). L'uscita dello stadio amplificatore l'ho poi collegato all'analizzatore di spettro, anch'esso sintonizzato su una frequenza degli 80m.
Quelle che seguono sono le foto del segnale ricevuto dall'A.S. senza e con amplificatore. Si nota una differenza di 20,35 dB , valore praticamente uguale a quello previsto per questo stadio amplificatore.
Oltre a ciò, per vedere la risposta in frequenza dello stadio amplificatore, ho sostituito l'MFJ con il tracking generator. Quelle che seguono sono le foto del segnale del T.G. ricevuto dall'A.S. (da 1 a 30 MHz) senza e con amplificatore. Pur con tutte le approssimazioni del caso, direi che è venuto fuori uno stadio amplificatore niente male.
Non contento di quanto sopra, ho infine testato lo stadio amplificatore direttamente sul ricevitore, anche se con la monobanda dei 20m. I 20 dB di amplificazione si sentono tutti !
Tutto il circuito è stato realizzato su una basetta millefori, saldando però tutte le masse su una piastra di vetronite ramata. Anche qui, la foto parla da sola.
I relè visibili nella foto sono, quelli piccoli per bypassare lo stadio amplificatore quando non serve, quelli grossi per commutare i due loop al fine di ottenere la direttività desiderata.
Ora non mi resta che realizzare l'antenna vera e propria.
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